Vincenzo Barba

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Vincenzo Barba

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXVI
CircoscrizioneXXI Puglia
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaXV
Sito istituzionale

Sindaco di Gallipoli
Durata mandato28 maggio 2006 –
24 luglio 2007
PredecessoreGiuseppe Venneri
SuccessoreAngelo Trovato (commissario prefettizio)

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
Forza Italia (fino al 2009)
Il Popolo della Libertà (2009-2013)
Titolo di studiodiploma di istituto tecnico commerciale
Professioneimprenditore

Vincenzo Barba (Gallipoli, 12 novembre 1952) è un politico e imprenditore italiano, che opera nel commercio di prodotti petroliferi nel settore marittimo con la società Nuova AnPa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ragioniere e perito commerciale, in questa veste partecipa a varie commissioni governative e provinciali. È titolare e unico firmatario della Nuova AnPa, esercente il commercio di prodotti petroliferi in tutti i porti d'Italia e nel mondo, dal 2002 al 2009 è stato presidente del Gallipoli srl, che alla fine del campionato Lega Pro Prima Divisione 2008-2009 ha condotto ad una storica promozione in Serie B.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni suppletive del 24 e 25 ottobre 2004 si è candidato alla Camera dei deputati nel collegio di Casarano: sostenuto dalla Casa delle Libertà, dal Nuovo PSI, da Alternativa Sociale e dai Radicali ottenne il 40,1% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante dell'Ulivo Lorenzo Ria[1].

Nella Legislatura seguente è stato Senatore della Repubblica Italiana nel Gruppo di Forza Italia (membro della Commissione permanente turismo, industria e commercio), è stato Consigliere Regionale pugliese nella formazione "La Puglia Prima di Tutto", appoggiando la candidatura alla presidenza della Regione del Presidente della Giunta Regionale Raffaele Fitto. All'esito delle elezioni comunali del 2006 è divenuto sindaco di Gallipoli con una maggioranza di centrodestra.

Il 6 giugno 2007 la giunta Barba è caduta, a causa di otto consiglieri di minoranza e cinque della maggioranza che hanno rassegnato le loro dimissioni. Di conseguenza il senatore ha rinunciato a candidarsi a sindaco della città di Gallipoli per le elezioni comunali del maggio 2008, ma ha comunque appoggiato il candidato del PdL, che è risultato poi vincitore.

Nelle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 è stato candidato alla Camera dei deputati per il Popolo della Libertà nella circoscrizione XXI (Puglia), riuscendone eletto.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002, Barba, rileva la società Gallipoli e in soli 7 anni conduce la squadra dall'Eccellenza alla serie C1. Nel maggio 2009 il Gallipoli Calcio ottiene una storica promozione in Serie B. Dopo aver promesso l'Europa in occasione dei festeggiamenti per la promozione[2], ben presto Barba si trova ad affrontare difficoltà enormi. Si apre, infatti, una crisi societaria, legata alla mancanza di capitale per costruire una squadra adeguata al palcoscenico della Serie B. Il 7 luglio 2009 Barba sembra porre fine alla crisi societaria riuscendo a iscrivere la squadra alla Serie B e chiede aiuto a imprenditori locali per sostenere la squadra[3]. All'inizio di agosto circolano voci di un accordo tra Barba e il dirigente Luca Pagliuso, che verrebbe designato direttore generale, con la conferma di Giannini come allenatore[4], ma la situazione non si sblocca e le contestazioni dei tifosi si fanno più forti. La situazione si risolve l'11 agosto, quando Barba in un comunicato esprime amarezza e ufficializza la cessione del pacchetto azionario del club ad una cordata di imprenditori friulani[5].

Al termine di una travagliata annata segnata da una perdurante crisi societaria, per il Gallipoli Calcio, oberato da un debito di 5 milioni di euro, viene presentata istanza di fallimento[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gallipoli, Ria dilaga contro Barba il regno di D'Alema resta all'Ulivo, Repubblica.it, 26 ottobre 2004.
  2. ^ Vincenzo Barba: "Andremo in Europa", youtube.it, 17 maggio 2009.
  3. ^ Gallipoli iscritto alla Serie B, ilcomuneinforma.it, 7 luglio 2009. URL consultato il 12 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015).
  4. ^ Gallipoli, si rinasce con l'accoppiata Pagliuso-Giannini?, goal.com, 3 agosto 2009.
  5. ^ Il Gallipoli ceduto a una cordata friulana chiamata D'ODORICO GROUP[collegamento interrotto], corrieredellosport.it, 11 agosto 2009.
  6. ^ Fallimento del Gallipoli Calcio, si comincia il 16 luglio, iltaccoditalia.info, 5 luglio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2010).

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