Vimala Pons

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Vimala Pons

Vimala Pons (Thiruvananthapuram, 15 marzo 1986) è un'attrice e circense francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato al Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi e al Centre national des arts du cirque di Châlons-en-Champagne.[1][2]

Non appena diplomata, è entrata a far parte del Collettivo Ivan Mosjoukine, con cui ha portato in scena lo spettacolo De nos jours notes on the circus.[1][2] Successivamente nel 2016 ha formato un duo teatral-circense con Tsirihaka Harrivel, con il quale ha portato in scena GRANDE, uno spettacolo sperimentale che fondeva music-hall, burlesque ed esibizioni circensi.[1][2] Nel 2019 i due hanno pubblicato un album basato sullo spettacolo, Victoire Chose.[2][3]

Attiva anche come attrice teatrale, televisiva e cinematografica fin dal 2006, ottiene il suo primo ruolo importante nel 2011 nel film Mangrove.[4] Dopo un'interpretazione acclamata dalla critica nel cortometraggio di Baya Kasmi J'aurais pu être une pute,[4] il film che le dà notorietà è La fille du 14 juillet di Adieu Berthe,[2] per cui viene anche nominata al Premio Lumière come attrice rivelazione dell'anno.[5] Specializzata nel genere comico, si è tuttavia più volte cimentata anche in ruoli drammatici.[4]

Nel 2020 ha realizzato Mémoires de l'Homme Fente, un romanzo in formato audiolibro, di cui ha curato sceneggiatura, regia e musiche.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato Vimala Pons è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Arnaud Laporte, Vimala Pons : "Le cirque est quelque chose qui rassemble à une poésie du corps avec l'idée que l'impossible peut être réalisé", in France Culture, 19 novembre 2020. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  2. ^ a b c d e (FR) Anaïs Heluin, Vimala Pons ou l’art de l’hésitation, in SceneWeb, 25 dicembre 2020. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  3. ^ a b (FR) Agnès Gayraud, Vimala Pons, un destin en bonnes voix, in Libération, 7 dicembre 2020. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  4. ^ a b c (FR) Vincent Formica, Vimala Pons - Biographie, in AlloCiné. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  5. ^ Fabien Lemercier, Je suis à vous tout de suite: Baya Kasmi passa dietro la macchina da presa, in CinEuropa, 24 marzo 2014. URL consultato il 17 gennaio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2799797 · ISNI (EN0000 0000 1077 0253 · LCCN (ENno2018098728 · GND (DE1105594602 · BNF (FRcb15765298m (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2018098728