Villa Strohl Fern
Villa Strohl Fern | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | viale David Lubin |
Coordinate | 41°54′49.5″N 12°28′38.1″E / 41.91375°N 12.47725°E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XIX secolo |
Stile | Eclettico |
Realizzazione | |
Committente | Alfred Wilhelm Strohl |
Villa Strohl Fern è un edificio di Roma situato su viale David Lubin, all'interno del parco di Villa Borghese, nel quartiere Q. III Pinciano.

Fu acquistata nel 1879 dal nobile alsaziano Alfred Wilhelm Strohl (1847-1927) che aveva interessi artistici e talora indugiava nel mecenatismo. Strohl si era rifugiato a Roma come esule per la particolare situazione politica della sua terra d'origine, contesa all'epoca fra Francia e Germania. Il nome della villa è formato dal suo cognome e dall'aggettivo tedesco "fern" (libero, lontano dalla patria o simile). Dopo la sua morte, avvenuta nel 1927, Strohl fu sepolto nel cimitero acattolico, vicino alla Piramide Cestia e la proprietà passò per testamento al governo francese, che nel 1957 vi sistemò il Lycée Chateaubriand. Gli accessi alla villa sono tre: uno non è distante da piazzale Flaminio, l'altro è all'interno di Villa Borghese in viale Madama Letizia, il terzo si trova quasi di fronte al Museo Etrusco, accanto a Villa Poniatowsky. Negli ultimi anni non è mancato l'interesse di parlamentari ed esponenti della società civile sulla possibile valorizzazione culturale della villa.[1]
A cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento diversi artisti trovarono ospitalità nella villa. Dopo la presenza di alcuni artisti stranieri (tra cui Baldomer Gili Roig, etc.), vi sistemarono i loro studi pittori come Cipriano Efisio Oppo, Francesco Trombadori e Amedeo Bocchi. Villa Strohl Fern diventò presto luogo di riferimento di altri pittori ed artisti[2], tra cui Carlo Levi, Renato Brozzi, Ercole Drei, Carlo Socrate, Arturo Martini, Virgilio Guidi, Umberto Moggioli e Alfredo Biagini oltre che di musicisti e letterati.
Oggi è ricordata come uno dei luoghi del Novecento artistico, in particolare della cosiddetta "Scuola Romana". In determinate occasioni è possibile visitare l'ampio spazio verde (circa 80.000 m²), ma dei locali interni è visitabile attualmente solo lo studio Trombadori.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Notizie sul sito del Senato della Repubblica
- ^ Benzi, Gli artisti di Villa Strohl-Fern.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- F. Benzi, Gli artisti di Villa Strohl-Fern, Roma, Newton Compton Editori, 1983.
- AA.VV., Artisti a Villa Strohl-Fern. Luogo d'arte e di incontri a Roma tra il 1880 e il 1956, Roma, Gangemi Editore, 2012, ISBN 978-88-492-2337-8.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Strohl Fern
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Immagini - Villa Strohl Fern, su lazioturismoculturale.info. URL consultato il 9 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2014).
- Luoghi - Scuola Romana, su scuolaromana.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 195209506 · GND (DE) 7622583-5 · WorldCat Identities (EN) viaf-195209506 |
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