Villa Mirra

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Villa Mirra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCavriana
IndirizzoVia Porta Antica
Coordinate45°18′12.55″N 10°28′53.48″E / 45.303486°N 10.481522°E45.303486; 10.481522
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Inaugurazione1770
Usocivile
Realizzazione
ProprietarioComune di Cavriana

Villa Mirra, conosciuta anche come Villa Siliprandi, è uno storico edificio di Cavriana, in provincia di Mantova.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini cinquecentesche, fu riedificata o ristrutturata nel 1770, sotto la dominazione austriaca, utilizzando i materiali dovuti all'abbattimento della cinta muraria e del castello. Il castello appartenne alla famiglia Gonzaga di Mantova e Carlo Gonzaga l'assegnò in dote alla figlia Cecilia nel 1479 quando sposò il conte Odorico d'Arco.[1] Nel Catasto Teresiano del 1777 troviamo informazioni architettoniche sulla villa.[2] Gli austriaci, al comando del maresciallo Dagobert Sigmund von Wurmser, v'insediarono il loro quartier generale durante la battaglia di Castiglione del 5 agosto 1796 contro Napoleone Bonaparte.[senza fonte]

Dagli inizi e sino a metà dell'Ottocento l'edificio passò in proprietà ad alcune famiglie nobili mantovane. Nel 1857 la villa viene venduta da Luigi Amedei a Giuseppe Ignazio Pastore, la cui figlia si chiamava Mirra.[1][2] Dopo la vittoria nella battaglia di Solferino e San Martino il 24 giugno 1859 nella villa soggiornò Napoleone III. Nel 1900 fu acquistata dalla famiglia Siliprandi. Fu di proprietà dei Siliprandi fino al 1974 e passò poi al Comune di Cavriana nel 1978; durante questi anni la villa fu spogliata di diversi arredi.[1]

Lapide ai presidenti De Gaulle e Gronchi

Un importante avvenimento si è svolto nella villa il 24 giugno 1959, primo centenario della battaglia di Solferino e San Martino, quando ospitò il Presidente della Repubblica Francese Generale Charles De Gaulle e il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi per la colazione ufficiale nel salone al piano nobile.[2]

Oggi l'edificio ospita il Museo archeologico dell'Alto Mantovano in un'ala e viene utilizzato dal comune o affittato per eventi.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Agnese Benaglia, Adalberto Piccoli e Ferrante Nardi (a cura di), Cavriana, [Cavriana], Comune di Cavriana, 2008.
  2. ^ a b c d Elena Gennari, La Pieve di Santa Maria a Cavriana : il romanico tra Mantova, Brescia e Verona, [Cavriana], [Cavriana : Comune di Cavriana ; Mantova : Provincia di Mantova], 2007.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agnese Benaglia, Adalberto Piccoli e Ferrante Nardi (a cura di), Cavriana, [Cavriana], Comune di Cavriana, 2008.
  • Elena Gennari, La Pieve di Santa Maria a Cavriana: il romanico tra Mantova, Brescia e Verona, [Cavriana], [Cavriana : Comune di Cavriana ; Mantova : Provincia di Mantova], 2007.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Mantova e provincia. Guide d'Italia, Milano, 2002.

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