Vicolo e piazza dei Cavallari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Vicolo dei Cavallari)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vicolo e piazza dei Cavallari
Nomi precedentiVicolo e piazza di San Ruffillo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
QuartiereQuartiere 1
Codice postale50123
Informazioni generali
Tipostrada carrabile
IntitolazioneCorrieri a cavallo del Comune
Collegamenti
InizioPiazza dell'Olio
Finesenza sfondo
Mappa
Map
Coordinate: 43°46′23.05″N 11°15′12.99″E / 43.773069°N 11.253608°E43.773069; 11.253608

Il vicolo e la piazza dei Cavallari sono uno spazio urbano contiguo nel centro storico di Firenze, situato senza sfondo in piazza dell'Olio, nell'isolato compreso tra via dei Pecori, via de' Vecchietti, piazza Santa Maria Maggiore e via de' Cerretani.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Qui si trovava la chiesa di San Ruffillo (lungo il lato meridionale del vicolo dei Cavallari), una delle trentasei parrocchie della "cerchia antica" di Firenze. Abnticamente la chiesa aveva l'ingresso in piazza dei Cavallari e l'altare maggiore rivolto ad est, ma nel 1620 l'orientamento venne invertito, con ingresso da piazza dell'Olio. Anticamente insistevano su questa piazzetta due vicoli poi accecati: uno sul lato settentrionale che si congiungeva, dopo aver girato ad angolo retto, col vicolo di Santa Maria Maggiore, e un secondo sul lato meridionale che portava nell'attuale via dei Pecori, all'altezza dell'incrocio con via dei Brunelleschi. Questi vicoli sono ancora intuibili nella piazzetta, guardando alla cubatura degli edifici che vi si affacciano, con i corpi di fabbrica separati da stretti passaggi chiusi solo ai piani inferiori.

Il nome dei "Cavallari" è attestato fin dal Cinquecento e probabilmente si riferiva ai corrieri o ai postiglioni del Comune che qui avevano le stalle[1]. Dal secolo successivo tale tradizione fu confermata quando ebbe sede in San Ruffillo la Compagnia di Sant'Anna dei Palafrenieri[2]. Dopo la soppressione del 1785, la chiesa venne ridotta ad abitazione privata, demolita nel 1823 e riconfigurata come palazzetto al tempo del Risanamento cittadino, verso il 1895.

Nessun edificio di rilievo si affaccia sulla piazza, se non i muri laterali o posteriori degli edifici affacciati nelle strade contigue. All'angolo tra il vicolo e la piazza si trova tuttavia una lapide dei Signori Otto di Guardia e Balia, datata 1669.

LI · SS · 8 · HANNO ⱣOIBITO
IL GIOCO DI PALLOTTOLE
PALLA, PILLOTTA, ALLA
PIAZZA DELL'OLIO ENELL
VICOLO, CHE CONDVCE
ALLA PIAZZA DE CAVAL-
LARI INCLVSIVE PENA
DIS CVDI · 2 · DI CATTVRA
COME P PARTE 2 APRILE 1669

Si tratta dell'unica lapide cittadina in cui i Signi Otto sono scritti con numero, e vieta qui e nella vicina piazza dell'Olio il gioco delle pallottole (le bocce), della palla e della "pelota".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bargellini-Guarnieri, cit.
  2. ^ Luciano Artusi e Antonio Palumbo, De Gratias. Storia, tradizioni, culti e personaggi delle antiche confraternite fiorentine, Newton Compon Editori, Roma 1994.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, Tipografia Barbèra, 1913, p. 29, nn. 199-200;
  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, 1929, p. 25, nn. 222-223;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 221;
  • Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Firenze: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Firenze