Vicariato apostolico di Camiri

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Vicariato apostolico di Camiri
Vicariatus Apostolicus Camiriensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
 
Vicario apostolicoJesús Galeote Tormo, O.F.M.
Presbiteri27, di cui 17 secolari e 10 regolari
5.514 battezzati per presbitero
Religiosi11 uomini, 29 donne
 
Abitanti183.917
Battezzati148.885 (81,0% del totale)
StatoBolivia
Superficie104.000 km²
Parrocchie24
 
Erezione22 maggio 1919
Ritoromano
CattedraleSan Francesco d'Assisi
IndirizzoCalle Méndez Arco s/n, Casilla 36, Camiri, Bolivia
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Bolivia

Il vicariato apostolico di Camiri (in latino Vicariatus Apostolicus Camiriensis[1]) è una sede della Chiesa cattolica in Bolivia immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2020 contava 148.885 battezzati su 183.917 abitanti. È retto dal vescovo Jesús Galeote Tormo, O.F.M.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il vicariato apostolico comprende una vasta zona dell'antico territorio del Chaco.[2] Confina a nord con l'arcidiocesi di Santa Cruz de la Sierra e con la diocesi di San Ignacio de Velasco, a est con il Paraguay, a sud con la diocesi di Tarija e a ovest con l'arcidiocesi di Sucre.[3]

Sede del vicariato è la città di Camiri, dove si trova la cattedrale di San Francesco d'Assisi.

Il territorio è suddiviso in 24 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'antico territorio del Chaco è abitato da Chiriguanos, Tapietes, Matacos e altre tribù guaraní, che per lungo tempo resistettero all'evangelizzazione da parte dei gesuiti, dei francescani, dei domenicani e degli agostiniani.[2]

La prima missione nel territorio del presente vicariato apostolico fu stabilita dai gesuiti sulle rive del Rio Grande alla fine del XVII secolo, ma ebbe breve durata.[2]

Dal 1771 i francescani fondarono delle missioni tra i fiumi Rio Grande e Parapetí, ma con la guerra di indipendenza i francescani furono espulsi e le missioni affidate al clero secolare di Santa Cruz de la Sierra che solo sporadicamente visitava i nativi.[2]

A partire dal 1854 i francescani di Tarija e di Potosí poterono stabilire nuove missioni per i nativi e cappellanie per i bianchi.[2]

Il vicariato apostolico del Chaco fu eretto il 22 maggio 1919 con il decreto Optimo sane consilio della Congregazione Concistoriale, ricavandone il territorio dalla diocesi di Santa Cruz de la Sierra (oggi arcidiocesi) e dell'arcidiocesi di La Plata o Charcas (oggi arcidiocesi di Sucre). Da allora il vicariato apostolico è stato affidato ai francescani italiani della provincia di Toscana.

Il 12 febbraio 1925 e l'11 marzo 1948 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione rispettivamente della prefettura apostolica del Pilcomayo (oggi vicariato apostolico) e del vicariato apostolico del Chaco Paraguayo.

L'8 febbraio 1951, in forza del decreto Cum in comitiis della Congregazione di Propaganda Fide,[4] assunse il nome di vicariato apostolico di Cuevo, città sede del vicariato apostolico.

Nel 1976 la sede del vicariato è stata trasferita a Camiri[5] e il 29 marzo 2003 il vicariato ha assunto la denominazione attuale, per effetto del decreto Excellentissimus della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.[6]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Il vicariato apostolico nel 2020 su una popolazione di 183.917 persone contava 148.885 battezzati, corrispondenti all'81,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 26.965 ? ? 14 14 1.926 10 20
1966 64.000 68.000 94,1 19 19 3.368 9 29 18
1970 65.000 69.000 94,2 20 20 3.250 22 28 18
1976 75.000 85.000 88,2 24 1 23 3.125 1 32 32 20
1980 76.000 80.000 95,0 23 23 3.304 32 38 20
1990 88.000 97.000 90,7 21 1 20 4.190 25 45 20
1999 108.750 120.150 90,5 15 1 14 7.250 1 22 51 22
2000 101.600 120.400 84,4 16 2 14 6.350 1 20 53 23
2001 108.000 123.300 87,6 19 4 15 5.684 1 21 47 23
2002 105.400 120.000 87,8 20 5 15 5.270 1 19 54 23
2003 113.800 132.900 85,6 19 7 12 5.989 2 16 54 23
2004 110.500 129.000 85,7 19 7 12 5.815 3 16 57 23
2010 120.000 144.000 83,3 26 13 13 4.615 1 17 50 24
2014 136.386 167.938 81,2 24 12 12 5.682 14 38 26
2017 147.893 185.699 79,6 25 15 10 5.915 12 30 25
2020 148.885 183.917 81,0 27 17 10 5.514 11 29 24

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario pontificio ed. 2023, p. 1034.
  2. ^ a b c d e (ES) Historia sul sito ufficiale della diocesi.
  3. ^ (ES) Territorio sul sito ufficiale della diocesi.
  4. ^ (LA) Decreto Cum in comitiis, AAS 43 (1951), pp. 481-482.
  5. ^ (ES) Erección sul sito ufficiale della diocesi.
  6. ^ (LA) Decreto Excellentissimus, AAS 95 (2003), p. 369.
  7. ^ Già amministratore apostolico dal 2 agosto 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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