Vibratore (sessualità)
Un vibratore è uno stimolatore erotico, solitamente caratterizzato da una forma fallica, le cui vibrazioni, prodotte facendo ruotare una massa eccentrica mediante un piccolo motore in corrente continua, vengono usate per procurare piacere sessuale. Se da una parte i vibratori non sono necessariamente in grado di procurare orgasmi più intensi di quelli ottenuti attraverso la semplice stimolazione manuale, dall'altra essi permettono invece di raggiungere l'orgasmo più velocemente e facilmente. Spesso raccomandati dai sessuologi alle pazienti affette da anorgasmia, sono utilizzati anche dalle coppie per aumentare il piacere di uno o di entrambi i partner.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Se la storia dei dildo parte ufficialmente nel 500 a.C., nell'Antica Grecia, quella del vibratore è molto più recente: al 1734 risale l'utilizzo in Francia del primo oggetto vibrante per la stimolazione genitale femminile, il tremoussoir, funzionante tramite un meccanismo a molla e inventato per curare l'isteria[1]. Sin dall'antichità si pensava infatti che i disturbi come l'insonnia, la ritenzione idrica, il nervosismo e la mancanza di appetito fossero riconducibili a un malfunzionamento dell'utero (in greco hysteron), da curare con un incremento dell'attività sessuale o con la pratica lunga ed estenuante dei massaggi pelvici.
La nascita ufficiale del vibratore è datata 1869, quando il fisico statunitense George Herbert Taylor inventa il manipulator, un lettino con una sfera centrale che vibra sulla zona pelvica grazie ad un meccanismo azionato da una macchina a vapore installata in un altro locale[2]. La sua invenzione viene perfezionata nel 1880 da Joseph Mortimer Granville, che crea il primo vibratore elettromeccanico, cui segue nel 1899 il primo vibratore a batteria.[1] A cavallo tra gli anni venti e gli anni trenta, con la loro introduzione nell'industria pornografica, i vibratori vengono relegati alla sola sfera ludico-sessuale, per poi essere riabilitati dopo il 1968 come simbolo emblematico dell'emancipazione sessuale femminile.
Sempre del 1968 è il brevetto del primo vibratore senza fili, rimasto più o meno invariato fino al 1998, anno dell'invenzione del vibratore rabbit, reso celebre dalla serie tv Sex and the City. Nel novembre 2005, secondo la rivista Harper's Magazine (che cita come fonte la Durex), il 46% delle donne statunitensi possedeva un vibratore.[3] Con la crescita costante del mercato e-commerce, che aiuta il mantenimento dell'anonimato, anche in Italia le vendite dei vibratori sono aumentate considerevolmente portando anche ad un'evoluzione dal punto di vista del costume della società.[4]
Rachel Venning, cofondatrice di Babeland, il sexy shop più in voga di New York, ha inaugurato il Vintage Vibrator Museum, dedicato ai vibratori più antichi[5]. A Tokyo esiste un locale interamente dedicato all'autoerotismo femminile, il Love Joule, dove sugli scaffali al posto delle bottiglie sono esposti vibratori di tutti i tipi[6]. L'illustratore italiano di fama mondiale Milo Manara ha collaborato con il brand francese Love to Love alla realizzazione di un ovetto vibrante ispirato alla sua graphic novel Il gioco
Nel dicembre 2013, in Corso Como, a Milano, il sito e-commerce MySecretCase ha allestito un albero di Natale addobbato interamente con vibratori ed altri Sex Toys[7]. La vendita di vibratori e oggetti simili è vietata in alcuni stati nella parte meridionale degli Stati Uniti d'America. Nello stato del Texas la vendita di articoli per la stimolazione sessuale (come vibratori e dildo) tecnicamente è illegale, ma molti negozi li vendono ugualmente a patto che l'acquirente firmi una liberatoria dove afferma di usare l'oggetto solo per scopi educativi. Acquistare un vibratore è illegale anche in Georgia, Alabama, Mississippi, Indiana, Virginia, Louisiana e Massachusetts[8].
Tipologie
[modifica | modifica wikitesto]I vibratori si dividono in: vibratori classici, vibratore rabbit, vibratori clitoridei, vibratori G-Spot, vibratori Strap On, vibratori per coppie, vibratori anali, vibratori mini e maxi, vibratori musicali, vibratori hi-tech e ovetti vibranti (in inglese Love Eggs). Anche se dotati di vibrazione, gli anelli vibranti sono da considerare sex toy per coppie appartenenti alla famiglia dei cockring.
Da un'indagine condotta nel 2013 dal sito italiano MySecretCase risulta che tra i sex toy più acquistati in Italia, subito dopo le Geisha Balls o palline vaginali, vi siano i vibratori per coppie seguiti dai vibratori rabbit e G-Spot, corrispondenti rispettivamente al 25% e al 20% delle vendite totali delle vendite online.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) L'invenzione del vibratore, Il Post, 24-02-2012
- ^ Focus, 13.
- ^ Harper's Index Archiviato il 16 maggio 2012 in Internet Archive., Harper's Magazine, novembre 2005, p. 13.
- ^ Vibratori, su blancotoys.it, Paola Blanco, 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2015).
- ^ La storia del vibratore, MySecretCase.com, 26 novembre 2013
- ^ Love Joule, Japan's First Bar Devoted To Female Masturbation, Opens In Tokyo, Huffington Post, 10 gennaio 2012
- ^ L'albero di Natale con addobbi erotici Corriere della sera, 12 dicembre 2013
- ^ (EN) U.S. sex law: Why is the government trying to get in your pants?, Baylee Simon, Norwestern Chronicle, 04-19-2005
- ^ I sex toys che fanno bene alla coppia, Panorama, 28 gennaio 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Di Trocchio, L'inconsapevole papà del vibratore, in Focus, n. 66, aprile 2012, p. 13.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su vibratore
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «vibratore»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su vibratore
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