Vergine Maria (UPL di Palermo)

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Vergine Maria
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sicilia Sicilia
Provincia  Palermo
Città Palermo
CircoscrizioneVII
QuartiereArenella-Vergine Maria
Data istituzione21 dicembre 1976
Codice55
Abitanti1 843 ab.
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
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Coordinate: 38°09′57.27″N 13°21′59.86″E / 38.165909°N 13.366628°E38.165909; 13.366628

Vergine Maria è la cinquantacinquesima Unità di Primo Livello di Palermo[1].

Fa parte della VII Circoscrizione.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Vergine Maria fa parte dei nuclei abitativi fondati nella costa nord-occidentale del capoluogo. Sorge su una ristretta fascia di terreno posta alla base della pendice orientale del Monte Pellegrino, bagnata dalle acque del mar Tirreno meridionale. Sebbene il litorale sottostante il promontorio sia composto in prevalenza da scogli, nel territorio della borgata è presente una spiaggia di modeste dimensioni, apprezzata per le qualità estetiche date dal colore dorato della sabbia e dalle acque cristalline e turchesi.

Nel tratto costiero di tale area si trova una sporgenza artificiale originata dal massiccio scarico di detriti edilizi durante il sacco di Palermo, che coprendo la scogliera preesistente ha alterato la morfologia del litorale[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tonnara Bordonaro

Il villaggio di Vergine Maria nacque e si sviluppò nelle estreme vicinanze della Tonnara Bordonaro, edificata nel XIV secolo nella porzione di costa sottostante il Monte Pellegrino. In origine la zona era nota con il nome di "Rotolo", sulla base del frequente distacco di massi dal monte per l'azione del vento e dell'acqua, che dal costone roccioso del promontorio rotolavano fino a raggiungere il mare[3]. L'economia risultò legata per molto tempo alle mattanze, che rappresentarono una cospicua fonte di guadagno fino alla seconda metà del XIX secolo, contribuendo alla crescita demografica del borgo.

Nei primi anni dell'Ottocento la zona si arricchì in modo ulteriore grazie alla fondazione di una fabbrica di profumi da parte di tre imprenditori francesi, tra cui Jacques Auguste Hugony, che in seguito avrebbe fondato a Palermo la prima profumeria d'Italia[4]. Nel primo periodo di produzione l'attività venne indirizzata all'estrazione dell'essenza di bergamotto, ma raggiunse il massimo successo con le essenze estratte da alcune varietà di Pelargonium, che venivano utilizzate altresì per la produzione di un olio essenziale particolarmente apprezzato dalle donne aristocratiche del tempo[5].

Il cambio delle rotte dei tonni all'inizio del Novecento provocò un forte recesso economico nella borgata, portando al declino del complesso di pesca che cessò qualsiasi attività negli anni '50. L'antico villaggio di pescatori perse progressivamente la sua identità, venendo inghiottito dalla grande espansione urbana del boom economico italiano: in tale spaccato storico, la giunta comunale di Vito Ciancimino, collusa con la mafia, concesse l'istituzione di una discarica per detriti edilizi nei pressi di Vergine Maria, in cui per anni le imprese legate alla parentesi del sacco di Palermo vennero autorizzate a liberarsi dei rifiuti da costruzione e demolizione. La discarica, soprannominata U Scarricaturi, raggiunse dimensioni tali da creare un promontorio artificiale che seppellì buona parte dell'originale scogliera e trasformò l'orografia del territorio, arrecando ingenti danni all'ecosistema costiero-marino[6]. L'attività cessò in seguito alle forti proteste dei residenti, inaspritesi a causa di un incidente che coinvolse l'autista di uno dei camion addetti allo scarico, che perdendo il controllo del mezzo travolse e uccise un gruppo di pedoni[7]. Il sito venne successivamente bonificato, tuttavia è ancora visibile l'alterazione morfologica originata dal continuo apporto di terra[8].

Oggi, Vergine Maria si presenta come un nucleo residenziale di piccole dimensioni, parte del quartiere dell'Arenella-Vergine Maria. Rappresenta una delle mete balneari del capoluogo siciliano e l'economia locale è legata principalmente all'intercettazione dei flussi turistici.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Torre del Rotolo
  • Torre del Rotolo
    La Torre di fra Giovanni o Torre del Rotolo o del Ruotolo si trova sulla punta Rotolo, tra l'Addaura e Vergine Maria, sul Lungomare Cristoforo Colombo n. 1624 in località Vergine Maria, borgata marinara di Palermo.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Cimitero di Santa Maria dei Rotoli, comunemente chiamato "cimitero dei Rotoli", in via Papa Sergio I. Venne edificato nei pressi della UPL in seguito all'epidemia di colera che colpì Palermo nel 1837, causa di un numero di morti così elevato da portare alla saturazione del cimitero di Sant'Orsola. Nel 1860 venne effettuato un ampliamento per volontà di Giuseppe Garibaldi, che comprese l'istituzione del cosiddetto cimitero acattolico dove trovarono riposo alcune delle salme trasferitevi dal vicino cimitero degli inglesi dell'Acquasanta. Oggi, Santa Maria dei Rotoli rappresenta il più grande cimitero comunale, in cui figurano un consistente numero di cappelle e sepolture gentilizie, ornate da statue ad opera di artisti come Benedetto Civiletti e Antonio Ugo;
  • Chiesa di Maria Santissima Regina degli Apostoli, in via Bordonaro.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere dell'Arenella-Vergine Maria è servito dalle linee autobus AMAT 603 (Stadio - Mondello) e 731 (Vergine Maria - Piazza Croci). Nelle ore notturne è attiva la linea N1 che collega i quartieri della costa nord-occidentale di Palermo con il centro urbano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Panormus 2008, pag. 34 (PDF), su comune.palermo.it. URL consultato il 29-10-2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011). (PDF)
  2. ^ Giuseppe Casamento, Vergine Maria: l'antico approdo della tonnara e la spiaggia del Rotolo (PDF), su wwfsicilianordoccidentale.it, settembre 2017.
  3. ^ Quattro passi a Vergine Maria, su Cara Palermo, 29 marzo 2022. URL consultato il 16 marzo 2023.
    «Questo processo di distacco dei massi, pare che attorno al 1300, dovette essere particolarmente frequente, tanto da aver dato origine al nome di “Rotoli” per indicare l’intera zona.»
  4. ^ A Palermo l'eleganza era firmata Hugony: storie meravigliose di "profumerie e chincaglierie", su Balarm.it. URL consultato il 16 marzo 2023.
  5. ^ Sicilia da Scoprire: un tempo a Palermo c'era una fabbrica che spediva i profumi in tutto il mondo, su Siciliafan, 22 aprile 2021. URL consultato il 16 marzo 2023.
  6. ^ Quattro passi a Vergine Maria, su Cara Palermo, 29 marzo 2022. URL consultato il 16 marzo 2023.
    «Dagli anni ’50 del ‘900, nel periodo del cosiddetto Sacco di Palermo, la scogliera di Vergine Maria è stata oggetto di uno scempio ambientale di grande portata. Infatti la necessità di disfarsi dell’enorme quantità di materiali di risulta, proveniente dai cantieri per la demolizione delle ville liberty del centro di Palermo, portarono ad uno sversamento continuo e scellerato, operato anche in questo tratto di costa, rovinandolo per sempre.»
  7. ^ "U scarricaturi": un'ingiustizia creò la spiaggia di Vergine Maria, su Mobilita Palermo, 3 settembre 2011. URL consultato il 16 marzo 2023.
  8. ^ Quattro passi a Vergine Maria, su Cara Palermo, 29 marzo 2022. URL consultato il 16 marzo 2023.
    «Non calcolabile è invece il danno creato all’ecosistema costiero-marino, completamente modificato dal continuo apporto di terra che, ancora oggi, le correnti erodono dall’enorme promontorio di detriti.»
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