Vault

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Rappresentazione di Vault di topo

Il Vault è una ribonucleoproteina presente nelle cellule eucariote la cui funzione non è ancora completamente conosciuta. Fu scoperto e successivamente isolato dalla biologa Nancy Kadersha e dal biochimico Leonard Rome della " UCLA School of Medicine " negli anni '80. I vault sono proteine citoplasmatiche che devono il loro nome alla loro somiglianza con le volte di una cattedrale. Sono presenti in molti tipi di cellule eucariote e sembrerebbe che essi si siano ben conservati tra gli eucarioti[1]. I vault possono far parte delle zattere lipidiche nelle quali possono svolgere un ruolo di difesa contro agenti patogeni[2].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

I vault sono grandi ribonucleoproteine delle dimensioni di circa 3 volte un ribosoma e pesanti approssimativamente 12MDa. Sono stati trovati in diverse cellule eucariote. Misurano fra i 26 nm e i 49 nm al microscopio elettronico e fra i 35 nm e i 59 nm al microscopio elettronico a scansione ( STEM )[3]. I vault sono costituiti principalmente di proteine, rendendo perciò difficile marcarli con le tecniche tradizionali. La struttura proteica consiste in tante Proteine Principali del Vault o MVP ( Major Vault Proteins ) legate ognuna a due proteine secondarie (minor vault proteins). Due grandi complessi di queste proteine si associano fra di loro a formare un barilotto. Possono contenere brevi filamenti di RNA di circa 88-141 basi[4].

Funzione[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene non ancora del tutto chiaro, i vault sono stati associati al complesso dei pori nucleari e la loro forma ottagonale sembra confermare ciò[5]. Questo ha fatto pensare che la loro funzione possa essere quella del trasporto di molecole, come l'mRNA, dal nucleo verso varie parti del citoplasma[6]. Potrebbero anche essere coinvolti nella sintesi proteica[7].

Collegamenti alla chemioterapia[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '90 la ricerca scoprì che i vault, in particolare le MVP, erano maggiormente concentrate nei pazienti affetti da cancro, ai quali era stata diagnosticata una resistenza multifarmaco che si traduceva in una resistenza al trattamento mediante chemioterapici[8]. Sebbene non ci siano prove che un aumento del numero di vault dia resistenza ai farmaci, questo potrebbe essere un punto di partenza per nuove ricerche con la speranza di scoprire i meccanismi che regolano la resistenza ai farmaci nelle cellule tumorali e così migliorare i farmaci anticancro[9].

Conservazione durante l'evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

I vault sono stati rilevati nei mammiferi, negli anfibi, negli uccelli e nel Dictyostelium discoideum[1]. Un modello proteico simile a quello dei vault è stato trovato in Paramecium tetraurelia, nei Kinetoplastidi, in molti vertebrati, in Nematostella vectensis, nei molluschi, in Trichoplax adhaerens, nei platelminti, in Echinococcus granulosus e nei coanoflagellati[10].

Sono inoltre state osservate alcune specie di eucarioti in cui l'MVP sembrerebbe non apparire. Fra queste ci sono:[11] Arabidopsis, Caenorhabditis elegans, Drosophila melanogaster, Saccharomyces cerevisiae. Queste 4 specie sono organismi modello per piante, nematodi e genetica animale e micologica. A parte queste eccezioni, l'alto grado di similitudine degli organismi che li possiedono implica una certa importanza a livello evolutivo.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Kedersha NL, Miquel MC, Bittner D, Rome LH, Vaults. II. Ribonucleoprotein structures are highly conserved among higher and lower eukaryotes., in J Cell Biol, vol. 110, n. 4, 1990, pp. 895-901, PMID 1691193.
  2. ^ https://www.sciencemag.org/cgi/content/short/323/5912/384 The Structure of Rat Liver Vault at 3.5 Angstrom Resolution
  3. ^ Kedersha, N. L., Heuser, J. E., Chugani, D. C. and Rome, L. H. (1991). "Vaults. III. Vault ribonucleoprotein particles open into flower-like structures with octagonal symmetry." J. Cell Biol. 112, 225-235.
  4. ^ A. van Zon, M. H. Mossink, R. J. Scheper, P. Sonneveld1 and E. A. C. Wiemer. "The vault complex" Cellular and Molecular Life Sciences (CMLS), Volume 60, Number 9, September, 2003; p 1828-1837
  5. ^ Unwin, P. N. T. and Milligan, R. A. (1982). "A large particle associated with the perimeter of the nuclear pore complex." J. Cell Biol. 93, 63-75.
  6. ^ Diane C. Chugani, Leonard H. Rome and Nancy L. Kedersha. "Evidence that vault ribonucleoprotein particles localize to the nuclear pore complex" Journal of Cell Science 106, 23-29 (1993)
  7. ^ Cindy L. Stanfield, William J. Germann "Principles of Human Physiology: Third Edition" Pearson Education Inc. 2008; p 41
  8. ^ Marieke H Mossink, Arend van Zon, Rik J Scheper, Pieter Sonneveld and Erik AC Wiemer. "Vaults: a ribonucleoprotein particle involved in drug resistance?" Oncogene (2003) 22, 7458–7467. doi:10.1038/sj.onc.1206947
  9. ^ Valerie A. Kickhoefer, Sanjay K. Vasu and Leonard H. Rome "Vaults are the answer, what is the question?" Trends in Cell Biology Volume 6, Issue 5, May 1996, Pages 174-178
  10. ^ http://pfam.sanger.ac.uk/family/PF01505 Archiviato il 16 giugno 2012 in Internet Archive. Major Vault Protein repeat Pfam family
  11. ^ Rome L, Kedersha N, Chugani D, Unlocking vaults: organelles in search of a function., in Trends Cell Biol, vol. 1, n. 2-3, 1991, pp. 47-50, PMID 14731565.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vault website (UCLA), su vaults.arc.ucla.edu. URL consultato il 17 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
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