Autostrada A1 var

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Autostrada A1 var
Variante di Valico
Direttissima
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Emilia-Romagna
  Toscana
Province  Bologna
  Firenze
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioMarzabotto (BO)
FineBarberino di Mugello (FI)
Lunghezza32,9 km
Data apertura23 dicembre 2015
GestoreAutostrade per l'Italia
Pedaggiosistema chiuso
Percorso
Principali intersezioniA1

L'autostrada A1 var[1], chiamata anche variante di valico[2][3] e direttissima[4], è un tratto autostradale appenninico di 32 km, compreso tra le località di La Quercia e Aglio, in esercizio dal 23 dicembre 2015. È interamente gestita da Autostrade per l'Italia.

Rientra nel più ampio progetto della variante di valico che ha previsto opere di ammodernamento del tratto appenninico per un totale di 25 km dell'A1 tra Sasso Marconi e La Quercia e tra Aglio e Barberino di Mugello (più 4,1 km tra Casalecchio e Sasso Marconi, il cosiddetto lotto 0) con lunghezza complessiva dell'intero progetto di 65,8 km. La storica autostrada A1 è stata quindi adeguata con la costruzione della terza corsia di marcia per 25,5 km (più i 4,1 km del lotto 0), mentre è stato costruito un nuovo tracciato autostradale (l'A1 var) di 32,5 km affiancato all'originale A1.

Rispetto alla storica A1 ha una quota più bassa di 226 metri e riduce i tempi di percorrenza di circa il 30%[5].

La possibilità di potenziare il tratto appenninico dell'autostrada A1 era già stata presa in considerazione dal 1985, quando fu sviluppato un primo progetto di realizzazione di una nuova autostrada tra Barberino del Mugello e La Quercia, una località nel comune di Marzabotto e sita nei pressi del casello di Rioveggio. Nonostante il forte interesse, per molti anni la variante rimase solo un progetto irrealizzabile in quanto la legge 492 del 1975 di fatto impediva la costruzione di qualsiasi altra autostrada (art. 18-bis: "fermo restando il disposto dell'articolo 11 della legge 28 aprile 1971, n. 287, è altresì sospesa la costruzione di nuove autostrade o tratte autostradali e di trafori di cui non sia stato effettuato l'appalto, ancorché assentiti amministrativamente").

Nel 1996 il Governo Prodi I si impegnò per la realizzazione della variante di valico definendola come un'opera prioritaria. Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro diede il via al lungo e complesso iter autorizzativo, ambientale e urbanistico che avrebbe portato alla partenza dei lavori per la realizzazione della variante.

Nel 1997 il gruppo Autostrade S.p.A. e l'Anas firmano la nuova convenzione, con la quale viene estesa la concessione autostradale dal 2018 al 2038 e viene assunto l'impegno di migliorare la percorribilità autostradale tra Firenze e Bologna con la costruzione di una nuova autostrada, più moderna ed efficiente, denominata variante di valico.

I problemi imposti dalla legge 492 del 1975 sono stati superati definitivamente con l'approvazione della legge 443 del 2001 (governo Berlusconi II).

L'opera si divide in due tratte di riferimento: Barberino - Aglio - La Quercia e La Quercia - Sasso Marconi.

Nel 2000 si riunì l'ultima conferenza dei servizi, con la quale tutti gli enti interessati e competenti espressero parere favorevole per la realizzazione della tratta compresa tra La Quercia e Sasso Marconi. I lavori sono stati avviati nel 2002 e hanno avuto termine con l'apertura al traffico del tratto in questione nel luglio 2006. Questa tratta fa parte dell'attuale A1 in quanto ne rappresenta un ampliamento e ammodernamento.

Nel 2001 è stata definitivamente approvata dalla conferenza degli enti la realizzazione della tratta Barberino - La Quercia.[6] I lavori hanno avuto inizio nel 2004[7].

Il 5 dicembre 2015 è stato aperto il tratto Aglio-Barberino di Mugello. Questo tratto fa parte dell'A1, in quanto è stata costruita una sola nuova carreggiata.

Il rimanente tratto della variante di valico (l'A1 var) invece è una nuova autostrada parallela all'attuale A1[8] aperta al traffico il 23 dicembre 2015.[9]

La variante è costituita da due tratte di riferimento: Sasso Marconi-La Quercia e La Quercia-Aglio-Barberino. I lavori della prima tratta e della tratta Aglio-Barberino sono consistiti nell'ampliamento e ammodernamento dell'autostrada, mentre nella tratta La Quercia-Aglio è stato costruito un nuovo e parallelo percorso autostradale. I cartelli indicativi individuano i due percorsi come "direttissima" (la tratta di nuova realizzazione) e "panoramica" (l'itinerario storico).

Ammodernamento A1

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  • Casalecchio-Sasso Marconi: lungo 4,1 km, è stato aperto al traffico verso la fine del 2009 ed è consistito nell'ampliamento a 3 corsie delle vecchie carreggiate e nell'allestimento di barriere fonoassorbenti.
  • Sasso Marconi-La Quercia: lungo 19,4 km e aperto al traffico nel luglio 2006, dopo 4 anni di lavori. Consiste nell'ampliamento a 3 corsie di marcia delle vecchie carreggiate esistenti, con alcune modifiche in variante del tracciato precedente. La realizzazione ha comportato il totale rifacimento e spostamento dello svincolo di Sasso Marconi circa 3 km più a sud rispetto al preesistente, che è stato dismesso; il tracciato originario tra lo svincolo attuale e quello vecchio, pur disconnesso dall'A1, è rimasto in concessione ad Autostrade per l'Italia, che l’ha ribattezzato raccordo Sasso Marconi-SS64 Porrettana, con cartelli di inizio e fine autostrada.
  • Nel tratto Aglio-Barberino le due carreggiate originarie sono dedicate solo al traffico diretto a nord (quella orientale per la variante di valico e chiamata da Autostrade per l'Italia raccordo A1-variante di valico, quella occidentale - precedentemente percorsa in direzione sud - per il vecchio tracciato), mentre per il traffico diretto a sud è stata aperta al traffico il 5 dicembre 2015 una nuova carreggiata a tre corsie di marcia più corsia di emergenza. La scelta tra le due tratte si può compiere circa 500 metri prima del casello di Barberino di Mugello (che è anche stato ristrutturato), quindi chi dal paese mugellano vuole andare verso Bologna deve necessariamente percorrere la variante di valico[10]. Inoltre, è stata dismessa l'area di servizio Aglio ovest[11].

Nuova autostrada A1 var

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  • Nel tratto La Quercia-Aglio la variante è composta di 2 corsie più quella di emergenza per senso di marcia ed è lunga circa 32,5 km, quasi totalmente realizzati in galleria. Sono stati costruiti due nuovi svincoli: Badia e Firenzuola (quest'ultimo è stato aperto al traffico il 30 gennaio 2017). L'opera tecnica più importante della variante è la galleria di Base, lunga 8703 m, che consente di valicare l'Appennino a una quota di 490 m, molto inferiore rispetto agli oltre 700 m dell'autostrada già in esercizio. In questo tratto, il vecchio tracciato della A1 non è stato dismesso, pertanto gli automobilisti possono scegliere se percorrere la vecchia tratta autostradale oppure la nuova. A sud dello svincolo di Badia, il 1º aprile 2016 è stata aperta l'area di servizio Badia Nuova Ovest in direzione di Firenze, mentre in direzione di Bologna, parallelamente all'area di servizio, è attualmente in costruzione un posto neve[12]. Nonostante rientri ancora nel vecchio tracciato dell’autosole, in direzione di Bologna è presente l’area di servizio Aglio est, perché per immettersi nella variante verso Bologna si usufruisce della vecchia carreggiata nord dell’autosole (ora carreggiata nord esterna), dov'è ubicata quest’ultima area di servizio.

Tabella percorso

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AUTOSTRADA A1 var
Variante di valico
Tipo Indicazione ↓km↓ ↑km↑ Prov. Strada europea
Milano - Napoli
Interscambio "La Quercia"
0 32,9 BO
Badia 17,4 15,5
Area servizio "Badia Nuova" ovest

Posto neve "Badia Nuova" est

18 15
Firenzuola
Mugello
28,1 5 FI
Milano - Napoli
Confluenza "Aglio" verso sud
Raccordo di 8km verso nord
32,9 0

Costi di costruzione

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L'opera ha un costo di 4,1 miliardi di euro (comprensivi del lotto 0 e di opere di compensazione sul territorio), mentre le spese stimate erano di 2.521.000.000 di euro[13].

Istituzioni ed enti interessati dal progetto

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Tutti gli enti interessati dal progetto hanno espresso parere favorevole alla realizzazione della variante nella conferenza dei servizi:

A questi si aggiungono: le Comunità montane di competenza, le Autorità di Bacino interessate e le Agenzie regionali Prevenzione e Ambiente della Toscana e dell'Emilia-Romagna.

Altri interventi

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La variante prevede numerosi altri interventi che hanno il fine di integrare l'opera con l'ambiente circostante e potenziare le strade ordinarie prossime agli svincoli autostradali. Tra le opere di compensazione sul territorio, è compreso il miglioramento della strada che collega i caselli di Pian del Voglio e quello di Badia Nuova, che inizialmente avrebbero dovuto essere collegati tramite un'interconnessione[14]. È previsto anche il recupero di numerosi monumenti e centri storici dei comuni interessati al progetto, assieme alla costruzione d'impianti sportivi e scuole. Dal 2010 la frazione bolognese di Ripoli ha iniziato a franare con l'inizio dei lavori, lesionando decine di case, minacciando la stabilità del viadotto Rio Piazza del tracciato preesistente[15] e causando un rimpallo di responsabilità tra Autostrade e RTI per i tempi e le scelte di studio del progetto, che ha influito anche sui costi finali dell'opera.[16] La relativa inchiesta è stata definitivamente archiviata.[15]

Costruzione della galleria Sparvo

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Per la costruzione della galleria Sparvo (tratta La Quercia - Barberino), la Società Toto Costruzioni Generali S.p.A. ha utilizzato una TBM (Tunnel Boring Machine) che al momento della costruzione era la più grande al mondo[17][18][19]. Le caratteristiche della macchina sono le seguenti: diametro di scavo: 15,62 m, lunghezza complessiva: 130 m, area di scavo: 192 m², valore di spinta: 39.485 t, peso totale: 4.500 t, totale potenza installata: 18 MW.

La TBM, battezzata col nome Martina, fu acquistata dalla ditta tedesca Herrenknecht AG con un investimento di 53.000.000 euro.

  1. ^ www.repstatic.it (JPG).
  2. ^ citynews-today.stgy.it (JPG) (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  3. ^ citynews-today.stgy.it (JPG) (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2015).
  4. ^ il Resto del Carlino, La Variante di valico cambia nome e diventa ’Direttissima’. Guarda le foto, su il Resto del Carlino, 12 maggio 2016. URL consultato il 27 settembre 2021.
  5. ^ Com’è la Variante di valico: 41 nuove gallerie e viadotti, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 27 settembre 2021.
  6. ^ www.autostrade.it (PDF).
  7. ^ Variante di valico, pool di banche finanzia Toto con 36,5 milioni - S&A online (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2013).
  8. ^ Autostrada A1, sabato aperti i primi 6 chilometri della variante di valico, su la Repubblica, 3 dicembre 2015. URL consultato il 27 settembre 2021.
  9. ^ Aperta la Variante di valico sull'A1, su Il Tirreno, 23 dicembre 2015. URL consultato il 27 settembre 2021.
  10. ^ La Nazione, L’altra faccia della variante di valico, Barberino ‘orfana’ di tre uscite a nord, su La Nazione, 2 gennaio 2016. URL consultato il 27 settembre 2021.
  11. ^ il Resto del Carlino, Variante di valico, sette su dieci scelgono l’A1 bis. Guarda il video del viaggio, su il Resto del Carlino, 27 dicembre 2015. URL consultato il 27 settembre 2021.
  12. ^ https://it.linkedin.com/in/alfredo-melazzo-84901a126[collegamento interrotto]
  13. ^ A1, la Variante di valico apre dopo undici anni di lavori, su la Repubblica, 23 dicembre 2015. URL consultato il 27 settembre 2021.
  14. ^ Autostrade per l'Italia - Variante di Valico - Lo stato di avanzamento, su autostrade.it. URL consultato il 27 settembre 2021.
  15. ^ a b https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/18_agosto_17/e45-ponti-po-variante-valico-nostri-osservati-speciali-d243795e-a1f4-11e8-a9c4-a7d62caa6c02.shtml
  16. ^ David Marceddu, Variante Valico, ecco i cedimenti della galleria costruita sulla frana. Nuova perizia: Autostrade non ha considerato il rischio, su ilfattoquotidiano.it, il Fatto Quotidiano, 6 novembre 2015. URL consultato il 29 maggio 2016.
  17. ^ Toto Costruzioni Generali (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2014).
  18. ^ References Tunnelling - Herrenknecht AG.
  19. ^ iltirreno.geolocal.it.
  • Bilancio Atlantia S.p.A. del 31.12.2008, pagina 80.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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