Valter Bonacina

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Valter Bonacina
Bonacina all'Atalanta nel 1986
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170[1] cm
Peso 67[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 2002 - giocatore
Carriera
Giovanili
1976-1980Bandiera non conosciuta Cenate Sotto
1980-1981Virescit Boccaleone
Squadre di club1
1981-1986Virescit Boccaleone103 (2)
1986-1991Atalanta140 (10)
1991-1994Roma84 (2)
1994-1999Atalanta125 (1)
1999-2001Monza55 (2)
2001-2002Rodengo Saiano27 (3)
Carriera da allenatore
2003-2007AtalantaVice
2007-2009AtalantaAllievi Reg.
2009-2010AtalantaPrimavera
2010AtalantaInterim
2010-2011AtalantaPrimavera
2011Foggia
2012Foggia
2012-2017AtalantaPrimavera
2018-2019LazioPrimavera
2020-2021SpeziaPrimavera
2021 Villa Valle
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 settembre 2020

Valter Bonacina (Bergamo, 30 luglio 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Mediano dotato di grande grinta e dinamismo, con queste doti e la grande intensità di gioco riusciva a mettere in secondo piano i limiti tecnici.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

È cresciuto calcisticamente nelle file del Cenate Sotto.

Nel 1981 passa alla Virescit, società di Bergamo con la quale arriverà fino alla Serie C1.

Trasferitosi all'Atalanta, esordisce in Serie A contribuendo alla qualificazione dei bergamaschi alla Coppa UEFA per due anni consecutivi.

Successivamente viene acquistato dalla Roma per 5,5 miliardi di lire,[2] con la quale disputa tre stagioni, dal 1991 al 1994. Nell'estate del 1994 ritorna a Bergamo e contribuisce alla promozione dell'Atalanta in Serie A, rimanendovi cinque anni, nei quali diventa la bandiera della squadra: totalizza 331 presenze con la maglia nerazzurra, che lo rendono il giocatore più presente nella storia del club in partite ufficiali fino al 2010, quando viene raggiunto e superato da Gianpaolo Bellini.

Bonacina (a sinistra) in azione in maglia orobica nel 1989, inseguito dal cesenate Piraccini.

Nel 1999 si trasferisce al Monza e, dopo un paio d'anni, al Rodengo Saiano, con cui termina la carriera di calciatore.

A rimarcare il legame con i colori nerazzurri della squadra di Bergamo, durante l'ultima partita di campionato di serie A 2011-2012 Atalanta-Lazio, i tifosi della curva Nord dell'Atalanta inseriscono il suo nome all'interno di una spettacolare coreografia che raffigura le bandiere dei sette capitani storici della storia del club orobico.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Intraprende la nuova esperienza di allenatore cominciando ad allenare nel settore giovanile dell'Atalanta, per poi diventare l'allenatore in seconda della stessa società nel 2003-2004, alle spalle di Andrea Mandorlini e, nelle stagioni successive, di Delio Rossi e Stefano Colantuono.

Nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009 Bonacina allena, sempre all'Atalanta, la squadra giovanile degli Allievi Regionali. Dalla stagione 2009-2010 passa alla guida della squadra Primavera della società orobica.

Il 7 gennaio 2010 viene provvisoriamente promosso alla guida della prima squadra, rilevando la panchina del dimissionario Antonio Conte.[3] Il 10 gennaio 2010 esordisce sulla panchina della prima squadra nella trasferta contro il Palermo (1-0 per i rosanero il risultato finale), tornando poi alla guida della Primavera a partire dal giorno successivo, quando la società comunica l'ingaggio di Bortolo Mutti come nuovo allenatore della prima squadra[4].

Nel suo primo anno con la Primavera atalantina, arriva agli Ottavi di finale sia in campionato che in Coppa Italia, venendo eliminata rispettivamente dalla Sampdoria e dalla Juventus. Nel Torneo di Viareggio giunge invece alle Semifinali, anche qui fatale l'incontro con i bianconeri di Torino.

L'anno successivo continua la sua esperienza nelle giovanili atalantine. La sua formazione, arriva ai Quarti di finale sia in campionato (venendo eliminata dalla Fiorentina ai rigori) che in Coppa Italia (sconfitta al meglio delle due partite dall'Inter). Sempre l'Inter sarà la causa della sconfitta alle Semifinali del Torneo di Viareggio (4 a 1 dopo i tiri di rigore).

Il 9 giugno 2011 firma un contratto con il Foggia succedendo a Zeman ed entrando così di fatto nel mondo del calcio professionistico[5]. Nella sua esperienza pugliese, è seguito dal preparatore atletico ai tempi delle giovanili atalantine, Luca Medolago, mentre come vice è stato scelto Luigino Pasciullo, anch'esso altro ex nerazzurro[6].

Esordisce sulla panchina dei rossoneri il 6 agosto, nell'incontro valido per il Primo Turno di Coppa Italia, dove la sua squadra vince per 3 a 0 contro il Trapani. Il 17 ottobre seguente viene tuttavia esonerato in seguito alla sconfitta interna per 0-2 contro la Reggiana, per poi essere richiamato alla guida della squadra pugliese il successivo 4 aprile 2012.[7]

A fine stagione torna ad allenare la Primavera dell'Atalanta. Vince il girone davanti a Milan e Inter, accedendo ai play-off: in semifinale batte il Milan con il punteggio di 1-0,[8] ma in finale a Gubbio, la squadra nerazzurra viene sconfitta dalla Lazio per 3-0.[9]

Il 3 febbraio 2018 viene ufficializzato il suo ingaggio da parte della Lazio come nuovo tecnico della formazione Primavera, in sostituzione dell'esonerato Andrea Bonatti, non riuscendo ad evitare la retrocessione in Primavera 2. Il 18 maggio 2019 otterrà poi la promozione nel massimo campionato di categoria vincendo la finale play-off contro la SPAL; a fine stagione viene sostituito da Leonardo Menichini.

Nel settembre del 2020 viene scelto come nuovo allenatore della Primavera dello Spezia.[10] Dopo una stagione con i giovani Aquilotti si accorda con il Villa Valle, club di Serie D. Viene esonerato a novembre 2021. Dal 2023 è coordinatore delle giovanili dell' Almè[11]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1981-1982 Bandiera dell'Italia Virescit Boccaleone C2 12 0 CI-C ? ? - - - - - - 12+ 0+
1982-1983 Int. 28 0 - - - - - - - - - 28 0
1983-1984 Int. 0 0 CI-D ? ? - - - - - - 0+ 0+
1984-1985 C2 31 0 CI-C ? ? - - - - - - 31+ 0+
1985-1986 C1 32 2 CI-C ? ? - - - - - - 32+ 2+
Totale Virescit Boccaleone 103 2 ? ? - - - - 103+ 2+
1986-1987 Bandiera dell'Italia Atalanta A 24 1 CI 12 0 - - - - - - 36 1
1987-1988 B 28 2 CI 5 1 CdC 4 0 - - - 37 3
1988-1989 A 27 3 CI 11 1 - - - - - - 38 4
1989-1990 A 31 2 CI 2 0 CU 2 0 - - - 35 2
1990-1991 A 30 2 CI 3 0 CU 6 2 - - - 39 4
1991-1992 Bandiera dell'Italia Roma A 28 1 CI 5 0 CdC 4 0 - - - 37 1
1992-1993 A 32 0 CI 9 0 CU 7 0 - - - 48 0
1993-1994 A 24 1 CI 3 0 - - - - - - 27 1
Totale Roma 84 2 17 0 11 0 - - 112 2
1994-1995 Bandiera dell'Italia Atalanta B 30 1 CI 3 1 CAI 3 1 - - - 36 3
1995-1996 A 29 0 CI 6 1 - - - - - - 35 1
1996-1997 A 26 0 CI 1 0 - - - - - - 27 0
1997-1998 A 28 0 CI 5 1 - - - - - - 33 1
1998-1999 B 12 0 CI 3 0 - - - - - - 15 0
Totale Atalanta 265 11 51 5 15 3 - - 331 19
1999-2000 Bandiera dell'Italia Monza B 33 1 CI ? ? - - - - - - 33+ 1+
2000-2001 B 22 1 CI ? ? - - - - - - 22+ 1+
Totale Monza 55 2 ? ? - - - - 55+ 2+
2001-2002 Bandiera dell'Italia Rodengo Saiano D 27 3 CI-D ? ? - - - - - - 27+ 3+
Totale carriera 534 20 68+ 5+ 26 3 - - 128+ 28+

Statistiche da allenatore[12][modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 6 maggio 2012.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
gen. 2010 Bandiera dell'Italia Atalanta A 1 0 0 1 CI - - - - - - - - - - - - - - 1 0 0 1 &&0,00
ago.-ott. 2011 Bandiera dell'Italia Foggia 1D 8 1 5 2 CI+CI-LP 2+0 1+0 0 1+0 - - - - - - - - - - 10 2 5 3 20,00
apr.-giu. 2012 1D 4 1 1 2 CI+CI-LP - - - - - - - - - - - - - - 4 1 1 2 25,00
Totale Foggia 12 2 6 4 2 1 0 1 - - - - - - - - 14 3 6 5 21,43
Totale carriera 13 2 6 5 2 1 0 1 - - - - - - - - 15 3 6 6 20,00

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Virescit Boccaleone: 1983-1984
Virescit Boccaleone: 1984-1985
Virescit Boccaleone: 1985-1986

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 7 (1990-1991), Panini, 18 giugno 2012, p. 19.
  2. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 8 (1991-1992), Panini, 25 giugno 2012, p. 10.
  3. ^ Conte si dimette, panchina affidata a Bonacina[collegamento interrotto] Atalanta.it
  4. ^ allenatore, «Cina» ringrazia ma resta alla Primavera[collegamento interrotto]
  5. ^ Valter Bonacina è il nuovo allenatore del Foggia Usfoggia.it
  6. ^ Bonacina: «Credo in Pavone. Non deluderemo» Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Calciofoggia.it.it
  7. ^ UFFICIALE: Foggia, il ritorno di Bonacina tuttomercatoweb.com
  8. ^ Primavera, l'Atalanta manda a casa il Milan delle stelline Petagna e Cristante. In finale trova la Lazio, su milombardia.gazzetta.it, gazzetta.it, 6 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2013).
  9. ^ Primavera, finale scudetto: Lazio-Atalanta 3-0. Festa biancoceleste, su gazzetta.it, 9 giugno 2013.
  10. ^ E' Valter Bonacina il nuovo allenatore della formazione Primavera, su acspezia.com. URL consultato il 30 giugno 2021.
  11. ^ https://www.bergamoesport.it/alme-valter-bonacina-alla-guida-del-vivaio/, su bergamoesport.it.
  12. ^ Le statistiche non riguardano le stagioni disputate come vice-allenatore e come allenatore delle squadre giovanili

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, SESAAB, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]