Valeriano (Pinzano al Tagliamento)

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Valeriano
frazione
Valeriano – Veduta
Valeriano – Veduta
Panorama di Valeriano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Comune Pinzano al Tagliamento
Territorio
Coordinate46°10′01.7″N 12°55′17.72″E / 46.16714°N 12.92159°E46.16714; 12.92159 (Valeriano)
Altitudine180 m s.l.m.
Abitanti650 (2009)
Altre informazioni
Cod. postale33094
Prefisso0432
Fuso orarioUTC+1
Patronosanto Stefano
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Valeriano
Valeriano

Valeriano (Valarian in friulano[1]) è una frazione del comune di Pinzano al Tagliamento.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Valeriano si trova a sud - ovest di Pinzano al Tagliamento, su un ubertoso ripiano compreso fra le colline di Castelnovo a nord e il greto del Tagliamento a sud, e segna il confine tra la zona collinare/montana e la pianura friulana. È posto a circa 180 m s.l.m., e la maggior parte del territorio è adibita a campi coltivati, prevalentemente a mais e a vite. Infatti, in questa zona, si contano numerose aziende agricole specializzate soprattutto sulla produzione di vitigni locali quali il piculit neri, il forgjarin, lo scjarlin e l'ucelut. Ad ovest dell'abitato, è presente il bosco di Valeriano, una foresta di 300 ettari composta da Querce, Castagni, Betulle, Carpini, Salici, Olmi e una ricca fauna. Nella stessa zona, scorre il rio "Rugo" o Roggia di Valeriano, mentre a Est del paese vi è il Torrente Gercia, noto negli ultimi decenni per la presenza di Gamberi d'Acqua Dolce.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Valeriano è la frazione più popolosa dell'intero comune di Pinzano al Tagliamento, con 650 abitanti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di S. Stefano

Le origini di Valeriano sono incerte, ma il toponimo sembra derivare dal nome del centurione romano a cui fu affidata questa zona. Tesi supportata anche da alcuni, e sporadici, ritrovamenti archeologici. Valeriano ospita una pieve risalente al X secolo, intitolata alla Santa Maria dei Battuti, ed è tutt'oggi sede parrocchiale presso la chiesa intitolata a Santo Stefano, costruita nel 1492 e ricostruita nelle sobrie, originarie forme gotiche dopo il terremoto del 1976. L'istituzione della Pieve è tuttavia ben più antica: già nel 1186 viene ricordata in una bolla di Urbano III fra quelle appartenenti alla Diocesi di Concordia. Al suo interno conserva un prezioso trittico a fresco (S. Valeriano, S. Michele, S. Giovanni Battista) di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone (altare di destra), firmato e datato 1506. Sulla sinistra c'è un altro trittico affrescato nel 1532 dal pittore spilimberghese Marco Tiussi (B.V. Maria, SS. Trinità, S. Giovanni Battista), che imita il precedente. L'altare maggiore è opera del 1757 dello scultore pinzanese Francesco Sabbadini; pregevole è il coro ligneo del secolo XVI intagliato ed intarsiato. Il portale principale, finemente scolpito è un lavoro del Pilacorte del 1492. Lungo la strada comunale per Borgo Mizzari, vi era in passato una chiesetta intitolata S. Severo, toponimo attuale della zona, che una leggenda voleva eretta sui resti di un antico tempio pagano, nonché uno dei luoghi di culto cristiani più antichi del Friuli. In seguito alla sua distruzione, la statua di San Severo venne trasportata in un'ancona sulla strada per Pinzano, dove venne trafugata da ignoti nel 2002.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Questa particolare zona, è oggi un centro di turismo della riscoperta, che attrae ogni anno numerosi visitatori. Sono presenti percorsi ciclabili presso il torrente Gercia, ed è possibile praticare rilassanti passeggiate presso il bosco di Valeriano o nel parco del Tagliamento, nella zona di Borgo Mizzari.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

L'ex stazione invasa dalla vegetazione

Fino agli anni 60 del 900, Valeriano era dotata di una stazione sulla ferrovia Gemona del Friuli-Casarsa, dismessa nello stesso periodo. La stazione era l'unica fermata della linea che lasciava molto lontano dal paese. Attualmente, l'edificio che era abbandonato e pericolante, è stato abbattuto dalla protezione civile a Febbraio 2011. Il percorso dei binari dovrebbe essere convertito in una pista ciclabile. Oggi, Valeriano è servita dalle autolinee ATAP sulla linea Spilimbergo - Pinzano - San Francesco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive..
  2. ^ Le fonti principali sono: Barbara Cinausero Hofer; Ermanno Dentesano, Dizionario toponomastico: etimologia, corografia, citazioni storiche, bibliografia dei nomi di luogo del Friuli storico e della provincia di Trieste, Udine, Edizioni Ribis, 2011 e Claudio Romanzin, Toponomastica in Pellegrini, pp.363-375. Per Costabeorchia, vedi anche Simonutti et al., p.193. Per Colle, vedi anche Zanette, p.3. Per Ampiano, vedi anche Denis Anastasia; Paolo Della Bona, Ricerca archeologica nel Comune di Pinzano in Anastasia et al., p.13. Per Manazzons, vedi anche Felice, p.5. Claudio Romanzin, Toponomastica in Pellegrini, op. cit., pp.363-375.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Denis Anastasia, Paolo Dalla Bona; Elisabetta Farisco; Alberta Maria Bulfon, Pinzano: storia del feudo e del castello, Comune di Pinzano al Tagliamento, 1994.
  • Alberta Maria Bulfon, Le chiese di Valeriano, Deputazione di Storia Patria per il Friuli. Collana "Monumenti storici del Friuli", 2016.
  • Luca Pellegrini (a cura di), Tagliamento, due sponde sul fiume, Spilimbergo, Comitato Studi Tagliamento, 2005. Sito del Comitato, su fiumetagliamento.it. URL consultato il 23 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2013).

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