Valérie Masson-Delmotte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Valérie Masson-Delmotte

Valérie Masson-Delmotte (Nancy, 29 ottobre 1971) è un'ingegnere e climatologa francese.

È direttrice di ricerca nella Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives e copresidente del primo gruppo del GIEC dal 2015.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studi[modifica | modifica wikitesto]

Valérie Masson-Delmotte ha studiato ingegneria nella Scuola centrale di Parigi e si laureò nel 1996.[2][3] Ha terminato il suo dottorato in fisica dei fluidi e delle trasmissioni di calore nel 1996.[4] La sua tesi di dottorato, in fisica dei fluidi e delle trasmissioni di calore, trattava sulla «Simulazione del clima dell'Olocene medio con l'aiuto di modelli di circolazione generale dell'atmosfera; impatti delle parametrizzazioni».

Carriera scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1997, eccezionale per Jean Jouzel,[4] è ricercatrice nel Laboratorio delle scienze del clima e dell'ambiente della Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives ("Commissione di energia atomica e energie alternative", CEA, inizialmente conosciuta come Commissione all'Energia Atomica).[5][6]

Dal 2008, è direttrice di ricerca nella CEA.[7] Le sue ricerche si concentrano sull'evoluzione della paleoclimatologia e dell'impatto sul clima futuro. In particolare, ha partecipato alla ricostituzione della concentrazione del gas serra dell'atmosfera degli ultimi 800 000 anni.[8] Ha anche lavorato sull'impatto del riscaldamento climatico in Antartide nel 2070.[9] Nel 2018, ha contribuito a più di duecento pubblicazioni scientifiche.[5][6]

Valérie Masson-Delmotte è stata all'avanguardia nella lotta contro la negazione del cambiamento climatico. In particolare, è all'origine del "appello dei 400", nel 2010, che riuniva approssimativamente 400 specialisti del clima che criticavano la "diffamazione", le "accuse o affermazioni perentorie" nonché gli "errori" di Claude Allègre o Vincent Courtillot sull'argomento. Questo appello chiedeva alle istituzioni scientifiche e politiche una reazione rispetto alle critiche ricevute da quelli climatologi da parte di quelli scienziati che negano la responsabilità umana nei cambi climatici.[1][10][11][12][13]

Ha pubblicato Climat. Gli vrai et gli faux (Clima. Il vero e il falso, non tradotto) il cui obiettivo è di smontare le tesi degli scettici del clima e di dimostrare che questi scettici del clima sostengono ampiamente gli argomenti sviluppati nella blogosfera di lingua inglese.[14] Secondo Valérie, in Francia, gli scettici del clima sono incentivati soprattutto dall'idea che la tecnologia "permette e permetterà di risolvere tutti i problemi".

Fa parte di numerosi progetti nazionali e internazionali tra cui il Gruppo di esperti intergovernativo sull'evoluzione del clima (GIEC). Ha contribuito alla redazione delle quarte e quinte relazioni del GIEC.[5] Nel 7 ottobre 2015, è stato eletta copresidente del primo gruppo lavorativo del GIEC, che lavora sulle basi fisiche del clima.[15] È membro dell'Ufficio dell'Alto Commissariato per il Clima, istituto francese creato nel 2018.[16]

Divulgazione scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Valérie Masson-Delmotte ha scritto opere destinate ai bambini e altre destinate agli adulti al fine di spiegare le conoscenze scientifiche sull'evoluzione del clima, e i suoi impatti.[17] È stata anche commissaria di varie esposizioni su quei temi e ha fatto numerose conferenze.

Svolge la divulgazione scientifica negli istituti scolastici o nei centri commerciali per coinvolgere un ampio pubblico.[18]

Ha realizzato una critica scientifica sul film The Day After Tomorrow.[19]

Presa di posizione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2015, Valérie Masson-Delmotte ha firmato un richiamo, assieme a un centinaio di personalità internazionali, chiedendo di lasciare le energie fossili nel suolo per evitare un "crimine climatico", paragonandolo a un crimine contro l'umanità.[20]

Nel 2018, ha scritto una lettera al ministro dell'Educazione nazionale francese affinché le scienze climatiche siano rappresentate meglio nei programmi educativi del liceo.[21] Secondo lei, i nuovi programmi sono una retrocessione sulla maniera di affrontare l'argomento, un ritorno agli anni 1950-1970, dove l'influsso umano non è menzionato.[22] Il 20 giugno del 2019, Jean-Michel Blanquer chiede al Consiglio Superiore dei Programmi di aggiungere «contenuti di insegnamento complementare sulle problematiche del cambiamento climatico, dello sviluppo sostenibile e della biodiversità». Il Consiglio Superiore intervistó vari esperti del clima come Valérie Masson-Delmotte e Jean Jouzel ma anche François Gervais, specialista dei superconduttori, e scettici del clima.[23]

Sostiene le iniziative cittadine come le traduzioni collaborative delle relazioni del GIEC e si interroga sulla possibilità di creare vademecum da sottoporre all'attenzione dei cittadini.[24]

A ottobre del 2019, interviene come esperta al "Giudizio del secolo", un giudizio simulato organizzato dal Consiglio del dipartimento francese di Meurthe e Mosela e dal Liceo degli Studi Politici per l'Ambiente.[25][26][27]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Valérie Masson-Delmotte ha ricevuto numerosi premi:[3]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Personali[modifica | modifica wikitesto]

  • Climat : gli vrai et gli faux (Clima: il vero e il falso) (.Le Pommier, Parigi, 2011)

In collaborazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Climat, De nos ancêtres à Loro enfant (Il Clima, Dai nostri antenati ai vostri bambini), con Bérengère Dubrulle, illustrazioni di Cécile Gambini (Il Pommier, Parigi, 2005)
  • Les Expéditions polaires (I Rilasci polari), con Yann Fastier e Gérard Jugie (Il Pommier, Parigi, 2007)
  • Atmosphère, atmosphère (Atmosfera, atmosfera), con Didier Hauglustain e Jean Jouzel (Il Pommier, Parigi, 2008)
  • Atmosphère: quel effet di serre! (Atmosfera: che effetto serra!), con Marc Delmotte, illustrazioni di Charles Dutertre (Il Pommier, Parigi, 2009)
  • Le Climat, la Terre et gli Hommes (Il Clima, la Terra e gli Uomini), con Jean Poitou e Pascale Braconnot (EDP Scienze, 2015)
  • Parlons climat en 30 questions (Parliamo di clima in 30 problemi), con Christophe Cassou (La Documentazione francese, 2015)
  • Le Groenland. Climat, écologie, société (Groenlandia. Clima, ecologia, società), sotto la direzione di Valérie Masson-Delmotte, con Émilie Gauthier, David Grémillet, Jean-Michel Huctin e Didier Swingedouw (CNRS EDIZIONI, 2016)
  • Manifeste du Muséum. Quel futur sans nature? (Manifesto del Muséum. Che futuro senza natura?), Luc Abbadie, Gilles Bœuf, Allain Bougrain-Dubourg, Claudine Cohen, Bruno David, Philippe Descola, Françoise Gaill, Jean Gayon, Thierry Hoquet, Philippe Gennaio, Yvon Il Maho, Guillaume Lecointre, Valérie Masson-Delmotte, Armand di Ricqlès, Philippe Cornamusa, Stéphanie Thiébault, Frédérique Viard. (Reliefs/MNHN, 2017)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Isabelle Hanne, « Valérie Masson-Delmotte, elle en Giec » Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive. sur Libération, 6 décembre 2015
  2. ^ Valérie Masson-Delmotte, une climatologue citoyenne, in La Croix, 24 gennaio 2014..
  3. ^ a b (FR) Valerie Masson-Delmotte, su lsce.ipsl.fr..
  4. ^ a b Marielle Court, Valérie Masson-Delmotte couronnée par la revue Nature, in Le Figaro, 18 dicembre 2018..
  5. ^ a b c (EN) Valérie Masson-Delmotte, su theconversation.com..
  6. ^ a b (FR) Valérie Masson-Delmotte, une voix pour alerter sur le réchauffement climatique, su lemonde.fr..
  7. ^ Valérie Masson-Delmotte, une climatologue citoyenne, in La Croix, 24 gennaio 2014..
  8. ^ (FR) Valérie Masson-Delmotte, seule Française récompensée dans le classement des 10 personnalités scientifiques de 2018, su sciencesetavenir.fr..
  9. ^ (FR) La fonte de l’Antarctique s’accélère, su pourlascience.fr..
  10. ^ Climat : 400 scientifiques signent contre Claude Allègre, su sciences.blogs.liberation.fr. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2020)..
  11. ^ (FR) Climat : l'Appel anti-Allègre porte 583 signatures, su sciences.blogs.liberation.fr. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2020)..
  12. ^ (FR) Claude Allègre : l'Appel des 604 et leurs arguments, su sciences.blogs.liberation.fr. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2020)..
  13. ^ (FR) La blogosphère, incubateur du climatoscepticisme, su lemonde.fr..
  14. ^ (FR) Haro sur les écolos !, su lemonde.fr..
  15. ^ Marielle Court, Valérie Masson-Delmotte couronnée par la revue Nature, in Le Figaro, 18 dicembre 2018..
  16. ^ Pierre Le Hir, Audrey Garric et Cédric Pietralunga, Climat : un haut conseil pour orienter le gouvernement, su lemonde.fr..
  17. ^ a b (FR) Valérie Masson Delmotte, lauréate du prix de popularisation scientifique, su sfpnet.fr..
  18. ^ (FR) Valérie Masson-Delmotte, climatologue tempérée, su franceculture.fr..
  19. ^ (FR) Le Jour d'après - Risques VS Fictions n° 7 avec Valérie Masson-Delmotte, su risques.tv..
  20. ^ (FR) Un appel historique contre le crime climatique, su mediapart.fr..
  21. ^ Valérie Masson-Delmotte, une climatologue parmi les dix scientifiques de l’année, su la-croix.com..
  22. ^ (FR) Le changement climatique, grand oublié des programmes au lycée, su mediapart.fr..
  23. ^ Climat: le scepticisme au sommaire des programmes scolaires - Journal de l'environnement, su journaldelenvironnement.net.
  24. ^ (FR) Do you speak le Giec ?, su franceculture.fr.
  25. ^ Le procès du siècle - La Planète accuse | Conseil départemental de Meurthe-et-Moselle, su meurthe-et-moselle.fr.
  26. ^ (FR) Le procès du siècle - La Planète accuse - Vidéo dailymotion, su dailymotion.com.
  27. ^ (FR) Valérie Masson-Delmotte, Témoignage au “Procès du siècle”, Nancy, 9 octobre 2050, su sharebox.lsce.ipsl.fr.
  28. ^ (EN) Nominations (PDF), su ipcc.ch. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018)..
  29. ^ (FR) Valérie Masson-Delmotte reçoit le Prix Martha T. Muse 2015, su uvsq.fr..
  30. ^ (ES) Los 10 científicos más influyentes de 2018, su nationalgeographic.com.es.
  31. ^ (FR) Légion d'honneur pour Jean Jouzel et Valérie Masson-Delmotte, su uvsq.fr..
  32. ^ (FR) Valérie Masson-Delmotte médaillée d’argent 2019 du CNRS, su uvsq.fr.
  33. ^ (EN) EGU announces 2020 awards and medals, su egu.eu.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51974288 · ISNI (EN0000 0000 8130 9528 · ORCID (EN0000-0001-8296-381X · LCCN (ENn2010050043 · GND (DE1119084431 · BNE (ESXX4678017 (data) · BNF (FRcb15044052w (data) · J9U (ENHE987007339642805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2010050043
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie