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Foto di Tayama Katai

Katai Tayama (田山 花袋?) (Tatebayashi, 22 gennaio 1872Yoyogi, 13 maggio 1930) è stato uno scrittore giapponese. Viene ricordato per la sua appartenenza alla corrente letteraria del naturalismo giapponese (kōki shizenshugi 後期自然主義) e per essere stato l’autore di Futon.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'infanzia e le prime opere[modifica | modifica wikitesto]

Tayama Katai nasce il 22 gennaio 1872 a Tatebayashi con il nome di Tayama Rukuya. E' il quarto di cinque fratelli. Il padre Shojuro e la madre Tetsu sono lontani parenti e si sono sposati in un matrimonio combinato nel 1857. Il padre appartiene ad una famiglia di samurai caduta in disgrazia dopo la Restaurazione Meiji che abolì lo shogunato e i privilegi della nobiltà guerriera, ripristinando l'autorità imperiale. La famiglia si trasferisce a Tokyo nel 1874 per seguire Shojuro che ha trovato impiego come poliziotto, ma sarà costretta a fare ritorno a Tatebayashi dopo la prematura morte di quest'ultimo nell’aprile del 1877, avvenuta durante la ribellione di Satsuma. Per aiutare la madre e i fratelli che vivono in povertà, all'età di nove anni Katai lavora come apprendista in un negozio di libri di Tokyo.[1]

Nel 1883 comincia a scrivere le sue prime opere e a pubblicarle su alcune riviste per esordienti con uno pseudonimo. Il primo lavoro letterario attribuito a Katai consiste in 63 poesie contenute in un libro di poemi scritto con un gruppo di compagni di scuola nel 1885.

Nel 1886, trasferitosi con tutta la famiglia a Tokyo, grazie all'impiego ottenuto dal fratello maggiore Miyato come archivista, Katai si dedica allo studio della lingua inglese sotto gli insegnamenti di Nishino Buntaro[2]. Nel1890 diventa allievo del poeta e storico Matsuura Tatsuo.[3][4]

Anche se la maggior parte delle poesie scritte da Katai viene regolarmente pubblicata nella rivista amatoriale Eisai Shinshi (Il giornale dei nuovi talenti), egli non ha ancora l’ambizione di diventare un autore noto. Il suo desiderio è fare carriera in ambito militare e politico, o di diventare avvocato. Le sue speranze svaniranno nell'aprile 1888, quando verrà rifiutata la domanda inoltrata all’accademia militare a causa dei suoi problemi di vista, e - qualche tempo dopo - quando sarà costretto ad abbandonare gli studi in legge per mancanza di denaro.

Nell’agosto del 1889 scrive la sua prima opera di fiction, Aki no yu (Sere d’autunno) che all’epoca però non viene pubblicata.

Le opere dell'età adulta[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del 1891 Katai continua a frequentare le lezioni di poesia e inglese e occasionalmente svolge dei lavori part-time. Alla ricerca di una sistemazione più stabile, scrive una lettera a Ozaki Kōyō (1867-1903), figura di spicco nell’ambiente letterario dell’epoca, impegnato in quel periodo nel progetto di pubblicazione di una rivista per scrittori emergenti. A seguito di questo incontro e alla conoscenza dell’editore Emi Suiin che diviene suo amico[5], Katai lavorerà alla sua prima traduzione dall’inglese: l’opera “I cosacchi” di Tolstoj.

Durante questo periodo approfondisce la sua conoscenza della scrittura e degli autori occidentali che si rifletterà nelle numerose opere prodotte. Fondamentali si rivelano le sue conoscenze della lingua inglese che gli permettono di leggere testi e fonti provenienti dall’estero.

Un autore che ebbe una grande influenza su Katai è Emile Zola, all’epoca scrittore già noto in tutta Europa e considerato come il fondatore del movimento naturalista francese. Attorno al 1880 questo autore comincia a essere conosciuto anche in Giappone soprattutto grazie agli autori di ritorno dall’Europa. Le sue opere e le loro traduzioni erano davvero rare da trovare in commercio e spesso si potevano leggere solo se prestate da amici.[6] Un secondo autore del naturalismo francese che Katai avrà modo di leggere è Guy de Maupassant. Nel 1897 il poeta Ueda Bin (1874-1916) gli presterà una raccolta di tredici storie in traduzione inglese.[7]

Nella primavera del 1892 Katai pubblica sulla rivista Senshi Bankō la storia “Yamaga no mizu” utilizzando per la prima volta lo pseudonimo di Katai, mentre in precedenza aveva presentato le sue opere sotto il nome Kotō Ken.[8]

Nell’aprile del 1897 viene pubblicata la principale opera poetica di Katai nella collezione Jojoshi (Poemi lirici). Nel febbraio del 1898 termina la traduzione in giapponese dall’inglese dell’opera Little soldier di Maupassant, ma il lavoro non viene pubblicato. Nell’agosto del 1898 sulla rivista Yomiuri viene pubblicata la sua traduzione di un’altra opera di Maupassant, Felicità con il titolo Korushika-tō (L’isola Corsica).[9]

Il 20 febbraio del 1899 sposa, in un matrimonio combinato, la diciottenne Risako (1880-1969), sorella del poeta Ota Gyokumei. Da questa unione nacquero cinque figli. Nel settembre dello stesso anno pubblica con la casa editrice Shinseisha il suo primo romanzo dal titolo Furusato (La vecchia città natale)[10], e ottiene un lavoro presso la casa editrice Hakubunkan.

Nel 1904 viene inviato al fronte come reporter durante la guerra contro la Russia. Parte da Tokyo a marzo diretto in Manciuria ma farà ritorno dopo soli sei mesi a causa di problemi di salute.[11]

Un evento importante nella vita di Katai avviene nel 1904 quando accetta la richiesta della giovane Okada Michiyo (1885-1968) di diventare sua allieva.[12] Questa ragazza rappresentava la donna moderna per quel tempo suscitando l'interesse dello scrittore che ne venne attratto anche a livello sentimentale. La situazione provoca il disappunto della moglie di Katai che viene a conoscenza del coinvolgimento del marito verso Michiyo. Le cose peggiorano l’anno successivo a causa del fidanzamento della ragazza con un giovane, che provocherà la forte gelosia dello scrittore. Nel 1906 Michiyo farà ritorno a Hiroshima per sfuggire a questa situazione di tensione.

Nel decennio che va dal 1904 al 1914 Katai si dedica anche alla scrittura di componimenti sulla metodologia letteraria. In queste opere descrive elementi pratici come l’osservazione e le tecniche narrative, oppure elementi più astratti come la soggettività e l’oggettività dell’autore. Fra queste, l'opera pià rilevante è il manifesto Rokotsu naru byōsha pubblicato nel febbraio del 1904.[13]

Il 1 settembre 1907 viene pubblicato sulla rivista Shinshōsetsu il suo romanzo più conosciuto con il titolo di Futon[14]. Quest’opera si ispira alla vita privata dell’autore e in modo particolare al suo rapporto con l’allieva Michiyo. La trama del racconto è fortemente autobiografica, e comporterà la pubblicazione di verità imbarazzanti. Insieme all'opera Hakai di Shimazaki Tōson, diventa un modello per la seconda fase del naturalismo giapponese [15], un esempio di shishōsetsu o romanzo dell’io.

Dopo la pubblicazione di “Futon” altri autori come Tōson e lo stesso Katai cominciarono a produrre molte opere che vedono per protagonisti persone e fatti realmente esistenti. Nella maggioranza dei casi si tratta di amici e famigliari a cui vengono cambiati i nomi in fase di stesura dell’opera.[16] [17]

Poco dopo la pubblicazione di quest’opera Katai incontra la geisha diciottenne Iida Yone che diviene per lui una figura di forte ispirazione. La giovane geisha compare in numerosi racconti biografici, rendendo pubblica la loro relazione.

Nel 1907 alcune opere di Katai si distinguono per il carattere anti-bellico, esprimendo un sentimento di dissenso nei confronti del patriottismo, ritenuto limitante delle libertà individuali.[18]

Il 14 gennaio del 1909 Michiyo viene adottata da Katai dopo che la sua famiglia di origine l’ha disconosciuta a causa della sua tormentata relazione con Nagayo Shizuo. L’anno successivo viene pubblicato a  puntate il romanzo “En” che racconta in forma autobiografica la vicenda.

Il 20 ottobre 1909 viene pubblicato dalla casa editrice Sakura Shobo il suo secondo romanzo di maggior successo dal titolo Inaka kyōshi ( Insegnante di campagna). Quest’opera si basa sulla vita reale di Kobayashi Shūzō (1884-1904), un giovane con il sogno di diventare scrittore che muore però in giovane età senza poter realizzare il suo desiderio. Nel testo il protagonista Hayashi Seizō vede fallire il suo sogno di diventare un famoso scrittore ed è costretto a diventare un insegnante in campagna per vivere. Per scrivere quest’opera Katai si serve del diario personale di Kobayashi che riceve in eredità dal monaco e poeta Ōta Gyokumei, in servizio al tempio Kenpukuji di Hanyū. [19] [20]

Tra il 1908 e il 1912 Katai pubblica su un grande numero di riviste, come la Bunshō Sekai, articoli di critica che successivamente verranno riuniti e pubblicati sotto forma di raccolte.[21]

La crisi e gli ultimi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

L’angoscia di cui soffre l’autore con il tempo diventa una crisi che lo costringe il 23 dicembre 1912 a dare le dimissioni dalla casa editrice Hakubunkan, e a rifugiarsi dal maggio all'ottobre 1913 nel tempio di Ino a Nikko per meditare sul significato della vita e sul ruolo della natura.[22]

Una serie di articoli che racconteranno di questa esperienza verranno pubblicati tra il 1913 e il 1915 e successivamente riuniti nella raccolta Izumi (Primavera).[23] A questo seguirà un secondo periodo di meditazione presso una villa di montagna a Fujimi, nella prefettura di Nagano, da luglio a ottobre del 1916.

Dopo questo periodo Katai svilupperà un interesse sempre più forte nei confronti della storia che lo porterà a scrivere diversi romanzi a tema storico.[24]

Il 1 settembre 1923 durante il grande terremoto di Tokyo Katai si reca da Iida Yone e la salva trovandola tra le macerie.[25] A causa della difficile situazione famigliare che si viene a creare, i figli dello scrittore perdono la stima verso di lui. La figlia maggiore Reiko nel 1920 sposa Tsuda Sakutaro, un giovane laureato in economia di sei anni più grande, la figlia Chiyoko va via di casa, mentre il figlio Senzo finirà in un ospedale psichiatrico in cui morirà nell’aprile del 1939.

Nel 1928 le condizioni di salute di Katai cominciano a peggiorare. Il 27 dicembre viene colpito da una emorragia celebrale mentre si trova a casa di Iida Yone. Riesce a riprendersi ma nel maggio dell’anno successivo si ammala di cancro alla gola. Nell’aprile del 1930 viene ricoverato in ospedale e poco dopo deciderà di tornare a casa a Yoyogi per trascorrervi i suoi ultimi giorni di vita. Muore il 13 maggio del 1930.[26]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tra le opere e gli articoli:

  • Tatebayashi kiko (Documentario di Tatebayashi ), luglio 1887
  • Chogyo-ki (Relazione sulla pesca ), 14 giugno 1890
  • Tera no Aki (Autunno al tempio), gennaio 1892
  • Shōshijin (Giovane poeta), luglio 1893
  • Yamaga no mizu (Acque del ritiro di montagna), 26 marzo 1892
  • Shin sakuragawa (Nuova riva degli alberi di ciliegio), novembre-dicembre 1892
  • Yato (Luci nella brughiera), agosto 1895
  • Hayashi no shojo (Fanciulla della foresta), settembre 1895
  • Wasuremizu (Acque dimenticate), 15 agosto 1896
  • Danryū (La diga), 10 febbraio 1896
  • Wasure-i (Il pozzo dimenticato), febbraio 1897
  • Kakurenuma (La palude nascosta), luglio 1897
  • Sugegasa (Il cappello di falasco), settembre 1897
  • Komori-e (La baia di Komori), dicembre 1897
  • Wakare (Separazione), giugno 1897
  • Furusato (La vecchia casa), 2 settembre 1899
  • Ukiaki (Autunno fluttuante), 1 dicembre 1899
  • Nono hana (Fiori della brughiera), 1901
  • Shima no shinju (Doppio suicidio d’amore su un’isola), giugno 1901
  • Rono (Vecchio agricoltore), 20 ottobre 1901
  • Juemon no saigo (La fine di Juemon), maggio 1902
  • Roshishaku (Vecchio nobile), 15 settembre 1902
  • Onna kyōshi (La ragazza insegnante), 1 giugno  1903
  • Yuki no Shinano (La neve di Shinano), dicembre 1904
  • Shōjobyō (Ragazza malata), 1 maggio 1907
  • Futon (Futon), 1 settembre 1907
  • Ippeisotsu (Un soldato), 1 gennaio 1908
  • Dote no ie (La casa sull’argine), 1 gennaio 1908
  • Kendo (Strada della prefettura), 1 gennaio 1908
  • Ane (Sorella maggiore), gennaio 1908
  • Otōto (Fratello minore), marzo 1908
  • Sofubo (Nonni), aprile 1908
  • Fuan (Ansietà), 15 luglio 1908
  • Kuruma no oto (Il suono delle ruote), novembre 1908
  • Sei (Life), 1908
  • Ani (Fratello maggiore), 1908
  • Tsuma (Moglie),14 ottobre 1908-14 febbraio 1909
  • Kenju (Revolver), 1 aprile 1909
  • Hocho (Coltello da cucina), 1 maggio 1909
  • Wana (Trappola), 1 ottobre 1909
  • Inaka Kyoshi (L’insegnante di campagna), 20 ottobre 1909
  • Osanago (Giovane bambino), 1 aprile 1910
  • En (Relazioni),29 marzo-8 agosto 1910
  • Aru shi (Una morte), 1 settembre 1911
  • Osanaki mono (Giovane oggetto), 1 gennaio 1912
  • Senro (Il percorso della ferrovia), 1 giugno 1912
  • Gekijo de (A teatro), 1 novembre 1912
  • Akai katakake (Lo scialle rosso), 1 aprile 1913
  • Tsubaki no hana (Fiore di camelia), Maggio 1913
  • Uguisu ni (Per un usignolo), 1 luglio 1913
  • Aru asa (Una mattina), 1 agosto 1913
  • Ichiaku no wara (Una manciata di paglia), 1 gennaio 1914
  • Rōsoku (Candela), 1 gennaio 1914
  • Samui asa (Una mattina fredda), 1 gennaio 1914
  • Harusame (Pioggia primaverile), 1 gennaio- 8 aprile 1914
  • Aru haha no ganbyō (Il disturbo agli occhi di una certa madre), 1 febbraio 1914
  • Akarui cha-no-ma (Il soggiorno luminoso), 1 febbraio 1914
  • Tokoyogoyomi (Almanacco), marzo 1914
  • Tsuruda-kun (Il signor Tsuruda), 1 aprile 1914
  • Nokoru Hana (I fiori rimasti), 16 aprile- 18 agosto 1914
  • Kodoku (Solitudine), 1 aprile 1915
  • Bōrudo ni kaita ji (Lettere scritte a bordo), 1 ottobre 1915
  • Nemu no hana (Fiori dell’albero di seta), 1 ottobre 1915
  • Aru daiku no kaka (La moglie del carpentiere),1 maggio 1916
  • Sansō ni Hitori Ite (Solo in un ritiro di montagna), settembre 1916
  • Toki wa sugiyuku (Il tempo passa),5 settembre  1916
  • Ippeisotsu no jūsatsu (L’esecuzione di un soldato), 1 gennaio 1917
  • Kamisori to Hasami (Rasoio e forbici), 1 settembre 1917
  • Zansetsu (L’ultima neve rimasta), 17 novembre 1917- 4 marzo 1918
  • Tokyō no Sanjūnen (Il trentesimo anno di Tokyo), 1917
  • Iden no ganbyo (Malattia agli occhi ereditaria), 1 gennaio 1918
  • K no shiin (Le ragioni della morte di K), 1 ottobre 1918
  • Kiiroi mugibatake (Il campo di grano giallo), 1 ottobre 1918
  • Yama no ue no denshi (Ucciso dal fulmine sulla vetta della montagna), 1 ottobre 1918
  • Futatabi kusa no no ni (Ancora una volta nella pianura erbosa), 1 gennaio 1919
  • Kawazoi no haru (Primavera lungo la riva), 1 gennaio, 30 aprile 1919
  • Ashi (Piedi), 1 aprile 1919
  • Oka no higeki (La tragedia sulla collina), 1 giugno 1919
  • Atarashii me (Nuovi germogli), 11 agosto, 3 dicembre
  • Kurenai (Profondo rosso), 1 giugno 1919, 1 settembre 1920
  • Haieki (Stazione abbandonata), 9 novembre 1921- 21 marzo 1922
  • Kindai no shosetsu (Romanzo moderno), 1923
  • Minamoto Yoshitomo (Minamoto Yoshitomo ), 1 gennaio- 15 agosto 1924
  • Yaza (Circolo notturno), giugno 1925
  • Koi no dendo (Il tempio dell’amore), 1 maggio- 23 settembre 1926
  • Momoyo (Una, cento notti), 1927
  • M no soshiki (Il funerale di M), 1 giugno 1927
  • Aru yoru no koto (Un incidente una notte), 15 giugno 1927
  • Byōsai (Moglie malata), 15 settembre 1927
  • Shi no mae futsuka (Due giorni prima della morte), 1 ottobre 1927
  • Yuben (Eloquenza), 1 gennaio 1928
  • Kiji (Fagiano), 1 gennaio 1928
  • Ahiru (Anatre), 1 gennaio 1928
  • Shunsō (Erba primaverile), 1 gennaio 1928
  • Katai zuihitsu (Saggio su Katai), maggio 1928

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Henshall 2013, pp.1-3
  2. ^ Nishino Buntaro è un insegnante di inglese ultranazionalista famoso per aver ucciso nel 1889 il ministro della Pubblica Istruzione Mori Arinori nel giorno della proclamazione della Costituzione, perdendo a sua volta la vita il giorno dopo.
  3. ^ Henshall 2013, p.14
  4. ^ Henshall 2013, p.8
  5. ^ Henshall 2013, pp.16-17
  6. ^ Buckley 1984, p.93
  7. ^ Henshall 2013, p.42
  8. ^ Henshall 2013, p.20
  9. ^ Henshall 2013, p.46
  10. ^ Henshall 2013, p.27
  11. ^ Henshall 2013, pp.49-50
  12. ^ Henshall 2013, p.104
  13. ^ Matthew 2003, p.52
  14. ^ Henshall 2013, p.108
  15. ^ Bienati;Scrolavezza 2009, pp.52-53
  16. ^ Henshall 2013, p.120
  17. ^ Il suo romanzo del 1907 Futon è ampiamente considerato un testo cruciale per lo sviluppo della letteratura moderna giapponese. Viene regolarmente citato come il primo esempio di letteratura Natuarlista, come il primo shishōsetsu 私小説 o come il primo romanzo di confessione giapponese.Matthew 2003, p.43
  18. ^ Henshall 2013, pp.125-126
  19. ^ Henshall 2013, p.141
  20. ^ Si basa sulla vita di una persona realmente esistita, un giovane uomo proveniente dalla campagna di nome Kobayashi Shūzō (1884-1904, presentato come Hayashi Seizō nel romanzo), che sperava di farsi un nome come scrittore nella grande città (Tokyo), ma fallisce nel diventare uno scrittore o – come seconda scelta – uno studente del college musicale. Molti dei suoi amici, per contrasto, sono stati in grado di raggiungere i loro scopi. Finì i suoi giorni come insegnante di scuola in quello che vedeva come l’oscurità della sua regione natale.Matthew 2003, p.56
  21. ^ Henshall 2013, p.151
  22. ^ Henshall 2013, p.189
  23. ^ Nel maggio 1913 (la data esatta non è chiara), Katai entra nel tempio di Inō a Nikko, dove ha meditato fino all’ottobre di quell’anno, nonostante questo ha continuato a scrivere sia romanzi che articoli. Le sue meditazioni sono registrate in una serie di articoli pubblicati durante gli anni 1913-1915, e raccolti in una collezione intitolata Izumi (Primavera).Henshall 2013, p.192
  24. ^ Henshall 2013, p.196
  25. ^ Henshall 2013, p.216
  26. ^ Henshall 2013, p.218

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Henshall, Kenneth G, In search of nature : the Japanese writer Tayama Katai (1872-1930), Global Oriental, 2013, ISBN 9789004236295.
  • (EN) Buckley, Sandra, From "Shosetsu shinzui" to "Futon": The development of Katai's shizenshugi, ProQuest Dissertations Publishing, 1984.
  • (EN) Fraleigh, Matthew, Terms of Understanding: The Shōsetsu According to Tayama Katai, in Peer Reviewed Journal, vol. 58, 2003.
  • (IT) Bienati,Luisa;Scrolavezza,Paola, La narrativa giapponese moderna e contemporanea, Marsilio, 2009, ISBN 978-88-317-9774-0.
  • (IT) Tayama,Katai;Bienati, Luisa;Ingegneri,Ilaria, Il futon, Marsilio, 2015, ISBN 978-88-317-2146-2.
  • (EN) Tayama,Katai, Literary life in Tōkyō, 1885-1915 : Tayama Katai's memoirs 'Thirty years in Tōkyō, Brill, 1987, OCLC 15132349.