Utente:Rhockher/Mascolinismo/sandbox

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Sandbox per la voce mascolinismo.

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(Alcune?)Istanze e rivendicazioni mascoliniste[modifica | modifica wikitesto]

{{F|sociologia|marzo 2010}} {{NN|sociologia|marzo 2010|tutto il paragrafo così com'è strutturato [[Wikipedia:Enciclopedicità|non è enciclopedico]], manca di [[Wikipedia:Fonti attendibili|fonti autorevoli]] e non [[Wikipedia:Verificabilità|verificabile]]. E non c'è una bibliografia.}} Centrale nell'analisi politica dei gruppi mascolinisti è la critica di condizioni sociali e legali che ritengono discriminatorie nei confronti del sesso maschile. I movimenti maschili di ispirazione antifemminista citano casi di legislazioni unilateralmente orientate ed applicate a sfavore degli uomini, e, come esempi elencano fra l'altro:

Casi di violenza[modifica | modifica wikitesto]

  • Uomini accusati di violenza domestica anche quando sono loro stessi vittime.
  • Uomini accusati di stupro e violenza sessuale anche quando non esiste alcuna prova a sostegno delle accuse del querelante.
  • Uomini costretti a rischiare la vita in servizi militari e mestieri a rischio a cui sono adibiti solo gli uomini.
  • Posti di lavoro faticosi in genere affidati quasi esclusivamente a persone di sesso maschile.
  • Rappresentazioni comiche sui media di uomini sottoposti a violenze come castrazione, colpi nei testicoli e stupri nelle carceri.
  • Statistiche che mostrano come i figli maschi hanno più probabilità delle femmine di essere uccisi dai genitori.
  • Generica tendenza a considerare la violenza contro le donne come più grave di altre forme di violenza.
  • L'uso sistematico dello stupro come tipica forma di punizione nelle carceri maschili.
  • Sistematica denigrazione e disprezzo verso il mondo maschile e l'immagine maschile.
  • Sistematica accusa e responsabilizzazione delle problematiche e insoddisfazioni femminili (anche di natura sessuale) senza prendere in considerazione il ruolo e la parte femminile nell'ambito di ogni tipo di rapporto uomo-donna.
  • Calunnie e diffamazioni, nonché visioni distorte del mondo maschile.
  • Accusa degli uomini di sfruttamento dell'immagine femminile e della donna anche quando è la donna stessa a prestarsi e molto spesso a guardagnarci.
  • La stessa definizione di violenza di genere riservata per contraddistinguere violenze e abusi subiti dalle donne è secondo l'avviso dei mascolinisti di carattere sessista.
  • Pene maggiori per gli uomini rispetto alle donne a parità di reati commessi.

Discriminazioni nei rapporti familiari[modifica | modifica wikitesto]

  • Le legislazioni in vigore nella maggior parte dei paesi impediscono ai padri di occuparsi in modo paritetico insieme alle madri della custodia dei figli, partendo dall'assunto che per la crescita e l'educazione dei figli è più importante la presenza materna di quella paterna, che anzi conviene eliminare se non è gradita alla madre, per il bene del minore.
  • Diritto delle donne di abortire senza il consenso del padre.
  • Gravidanze portate a termine contrariamente a precedenti accordi presi col partner, e successivo obbligo da parte del padre di far fronte alle responsabilità di una paternità non desiderata.
  • In alcuni paesi è prassi consolidata dare ai padri gli stessi diritti delle madri nella custodia dei figli solo quando, dopo la separazione, i padri svolgono un lavoro part-time. I mascolinisti sostengono che non è equo sostenere a priori il principio secondo cui un padre che lavora full-time non può avere gli stessi diritti della madre nella cura dei figli.
  • Nessun diritto da parte del padre di essere informato dell'esistenza di un eventuale figlio in caso che la madre decida di non portare la gravidanza a sua conoscenza.

Altri tipi di discriminazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Alcuni governi ed organizzazioni femministe sostengono la tesi che, in alcuni casi, la discriminazione contro gli uomini sia legittima.
  • Legislazioni orientate contro gli uomini, con testi di legge nel cui titolo appare ingiustificatamente solo il termine "Donne".
  • Trattamento di sfavore contro gli uomini attuato in alcuni ordinamenti giudiziari (ad esempio periodi di detenzione più lunghi comminati a fronte degli stessi reati).
  • Le leggi che puniscono lo stupro contro i minorenni sono applicate in modo più inflessibile nei casi in cui la vittima è femmina e/o l'accusato è maschio, mentre, nel caso opposto, i mezzi di informazione arrivano ad interpretare la violenza compiuta da una femmina contro un maschio minorenne in chiave "romantica" (come avvenuto negli Stati Uniti con il recente caso di Mary Kay Letourneau e Vili Fualaau, vedi Double Standard: The Bias Against Male Victims of Sexual Abuse)
  • Nei casi di stupro esiste spesso la convinzione pregiudiziale che "la donna non mente mai", e questo si traduce nel fatto che per l'accusato, in attesa che si producano prove valide, non esiste alcuna presunzione di innocenza.
  • In alcuni stati l'età a cui le donne sono considerate autonome, e quindi possono legalmente lasciare l'abitazione di genitori, è più bassa di quella per gli uomini (ad esempio, in molti stati degli USA 17 anni contro 18). Una conseguenza, sempre negli USA, è che le donne si sposano ad un'età mediamente più bassa rispetto agli uomini.
  • Uomini licenziati perché dissentivano dalle idee femministe predominanti sul loro posto di lavoro.
  • Finanziamenti per la ricerca in campo sociologico erogati solo a condizione che il contenuto sia pro-femminismo.
  • Finanziamenti e leggi per l'imprenditoira e l'occupazione femminile.
  • Iniziative destinate esclusivamente alle donne.

Sperequazioni nel sociale e sui media[modifica | modifica wikitesto]

  • Scarsità di movimenti di opinione che si prefiggono di tutelare i diritti degli uomini.
  • Esistenza di agenzie governative create appositamente per promuovere istanze femminili, senza una significativa controparte che si occupi dei corrispondenti problemi maschili.
  • Una diffusa "cultura" che condiziona gli uomini a sentirsi a disagio per la propria condizione di "essere maschio".
  • Uomini che hanno dovuto subire pene detentive per la propria incapacità di far fronte al pagamento di cifre non equilibrate e in certi casi superiori al proprio reddito stabilite in modo arbitrario per il mantenimento dei figli.
  • Minor probabilità per gli uomini di ricevere aiuto quando si trovano in difficoltà di vario tipo (auto in panne, molestie, aggressioni di animali, depressione, malattia, disoccupazione).
  • Uomini spesso stigmatizzati per i propri gusti nella scelta del partner, mentre le donne non subiscono questo tipo di critiche. Ad esempio, gli uomini che danno importanza all'aspetto fisico della propria compagna sono accusati di essere "superficiali", mentre si giudicano con condiscendenza le donne che preferiscono gli uomini ricchi. Altro esempio: gli uomini sono spesso criticati per non volersi accompagnare con donne più alte/ricche/forti/anziane di loro, mentre le donne non sono biasimate per cercare uomini più bassi/poveri/deboli/giovani.
  • Nei media i mariti sono spesso raffigurati indolenti ed egoisti mentre, al contrario, le mogli come generose e grandi lavoratrici, inculcando così nel pubblico la convinzione che, indipendentemente da quello che un marito può fare per assicurare benessere alla moglie, rimane fondamentalmente egoista ed indifferente, e che, all'opposto, indipendentemente da quanto poco una moglie può fare per il marito e da quanto egoista possa essere, meriterebbe "in ogni caso" un miglior trattamento. Ciò ha ingenerato in molti uomini la convinzione che anche per quanto si prendano cura delle proprie mogli/fidanzate, le loro compagne continuino sempre a sentirsi poco amate, poco apprezzate ed, in ultima analisi, oppresse soltanto a causa di questo bombardamento mediatico.
  • Diverso peso morale che viene dato ai casi di adulterio maschile e femminile.
  • Le problematiche di natura psichica, fisica e sessuale prese in seria considerazione sono quelle femminili e non maschili. Anzi spesso la sessualità maschile viene sistematicamente accusata, indipendentemente dalle caratteristiche che essa presenta, mentre quella femminile viene esaltata.
  • Le esigenze femminili sono sempre in primo piano, non quelle maschili.
  • Persistenza di antiche forme di galanteria e privilegi destinati alle donne.

Assistenza medica[modifica | modifica wikitesto]

  • Relativa scarsità di fondi stanziati per la ricerca riguardante malattie tipicamente maschili, come ad esempio il tumore della prostata, rispetto a quelli stanziati per malattie femminili, come ad esempio il tumore del seno.

Istruzione scolastica[modifica | modifica wikitesto]

  • Scarsità di ausilii didattici e supporto all'accesso scolastico per ragazzi e uomini adulti, e conseguente loro scolarizzazione generalmente a livelli più bassi di quelli delle ragazze/donne. Da segnalare che in alcuni stati le scuole riservate a soli maschi sono considerate illegali, mentre quelle riservate a sole femmine sono legali. Alcuni mascolinisti paventano che nelle università con dipartimenti dove si tengono corsi dedicati in modo specifico all'universo femminile vengano diffusi insegnamenti basati sul femminismo, piuttosto che sui principi di eguaglianza fra i sessi. I contenuti ed il tenore di questi corsi variano, ed in alcuni di essi si tratta anche il tema della "mascolinità". Tuttavia i mascolinisti temono che in molti casi si alimenti l'animosità e l'avversione nei confronti degli uomini. In alcune università si tengono corsi dedicati espressamente a "studi sugli uomini". Alcune femministe sostengono che sono superflui, dal momento che, storicamente, il mondo accademico ha da sempre avuto una spiccata caratterizzazione maschile. Si tratta di un argomento controverso, perché non è chiaro quando una certa area di studio debba, o possa, essere studiata in relazione ad un sesso pittosto che all'altro. Ad esempio, pochi sosterrebbero che l'attività di infermiere, dove le donne sono la maggioranza, possa essere legittimamente considerata oggetto di "studi sulle donne".

Lavoro[modifica | modifica wikitesto]

  • Lavoro ad alto rischio, ma senza ricevere gratifiche economiche per questo
  • Requisiti fisici più elevati per molti lavori - come ad es. l'esercito la polizia o i pompieri. I mascolinisti dichiarano che richiedere agli uomini maggiori capacità fisiche delle donne in questi lavori li espone ad un carico di lavoro fisico maggiore, senza il corrispettivo di vantaggi economici commisurati al maggior rischio effettivo.
  • Donne assunte, promosse o gratificate con aumenti salariali a scapito di uomini più meritevoli, poiché i datori di lavoro temono fastidii legali.
  • Leggi contro le molestie sessuali che creano, di fatto, un ambiente di lavoro sfavorevole ed ostile per gli uomini, che vengono strettamente controllati e limitati nelle proprie azioni, e nella propria libertà di parola, a volte privati del "diritto di guardare".
  • Ambienti in cui vigono obblighi nel modo di vestire più severi e restrittivi per gli uomini che non per le donne.