Utente:OppidumNissenae/Sandbox014

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Michele Tripisciano

Michele Tripisciano (Caltanissetta, 13 luglio 1860Caltanissetta, 21 settembre 1913) è stato uno scultore italiano.

Busto dello scultore Enrico Quattrini dedicato a Michele Tripisciano

Fu un testimone ed interprete di una cultura artistica che trova nel rispetto della classicità la sua connotazione principale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Terzogenito, dopo Maria e Benedetto e prima di Giuseppe, figlio di Ferdinando Tripisciano di professione quartararo (vasaio), e di Calogera Falci, nacque nel'antico quartiere della Saccarella a Caltanissetta. Sin da piccolo ebbe dimestichezza con le argille con le quali creava bozzetti vari. Cosa questa che fu notata dal barone e suo mecenate Guglielmo Luigi Lanzirotti e dell'onorevole Pugliese. Questi lo indussero nel 1873 a studiare a Roma presso l'Ospizio San Michele dove fu allievo del prof. di disegno figurato Alessandro Coccanini, del prof. di prospettiva Enrico Becchetti, del prof. di architettura Pietro Benedetti e del prof. Coccurri di ornato.

Successivamente operò dal 1880 al 1888 nella famosa scuola-bottega dello scultore Francesco Fabi Altini, dove imparò che «la scultura deve vivere» nel rispetto della forma accademica.

Nel 1884 realizza la sua prima opera premiata: "Mario sulle rovine di Cartagine", al concorso dell'Accademia di S. Lucia, con la medaglia d'argento.

Nel 1888, ormai maturo e consapevole dei suoi mezzi, lascia lo studio dello scultore Fabio Altini e prende uno studio proprio in via Aureliana a Roma. Successivamente si sposa con Edvige Carli dalla quale avrà un figlio: Ferdinando.

Il Tripisciano rimase a Roma per più di ventennio partecipando attivamente alla vita artistica della capitale e conoscendo giornalisti, poeti ed artisti.

Le sue capacità tecniche e la sua adesione a modelli formali classici gli consentirono di ottenere importanti commesse di opere pubbliche commemorative in varie parti di Italia, infatti tutta la sua produzione è grandemente celebrativa. Dopo il successo dell'inaugurazione del «Monumento a Gioacchino Belli», inaugurazione avvenuta il 4 Maggio 1913 e realizzata in tempi molto stretti, il Tripisciano decise di ritornare a Caltanissetta per un breve riposo.

«Che il tuo genio nel marmo hai così impresso
Che pur mirando ad eternare il Belli,
Sei riuscito a immortalar te stesso!»

Qui a seguito di un'improvvisa infezione polmonare morì il mattino del 21 Settembre 1913 a soli 53 anni. Venne sepolto il martedì 23 Settembre alle ore 10.00 nella Cappella dei Lanzirotti.

Lasciò in testamento tutte le opere e i bozzetti in gesso (gipsoteca) del suo studio alla città di Caltanissetta. Questa solamente dopo il 2010 è stata creata ed aperta al pubblico. Egli donò la sua intera raccolta di libri alla biblioteca Scarabelli, e memore dell'episodio di cecità temporanea, subita in giovane età, donò diecimila lire dell'epoca per la sezione oculistica dell'ospedale civile nisseno.

Inoltre lasciò un fondo di 6.000 lire per la erezione di un busto ad opera di un suo amico Enrico Quattrini con la sua effige; busto che verrà eretto nel 1922 nella piazza a lui dedicata.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tecnicamente molto capace con la creta, con il gesso, con il marmo e con il bronzo: aderisce ai moduli formali di un classicismo ideale, con una cura per la una compostezza formale dei soggetti rappresentati e per il sempre attento rapporto per il pieno e il vuoto. Rientrando a pieno titolo per questo in un conformismo accademico orientato ad un neoclassicismo ideale.

Tra i primi riconoscimenti ricevuti vinse i concorsi per il conferimento della pensione artistica del «Lascito Stanzani», per l’esecuzione del busto di Pasquale Mancini, collocato nella Camera dei Deputati. Nella Esposizione delle Belle Arti negli Stati Uniti di America (1890) ottenne il primo premio col bozzetto Cristoforo Colombo.

Nel 1884 ottenne con l'opera Caio Mario sulle rovine di Cartagine la medaglia d'argento dell'Accademia di San Luca.[2]

Nel 1900 fu insignito dal re Umberto I di Savoia della croce di cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e nel 1912 da Vittorio Emanuele III dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Opere nissene[modifica | modifica wikitesto]

Molta della produzione del Tripisciano è presente a Caltanissetta sua città natale presso il Palazzo Moncada dove è ospitato il Museo Tripisciano, per la gran parte sono opere in gesso prodotti come bozzetti preparatori per le opere successivamente realizzate in modo definitivo sia in bronzo che in marmo. queste opere costituisco la gipsoteca dell'artista interamente donata alla città. Altre opere presenti in città sono statue e busti in marmo o bronzo commissionata all'artista dalle amministrazioni o da privati della città natia.di Savoia

Opere nissene del Tripisciano
Foto Opera Anno Materiale Note descrittive
Caio Mario sulle rovine di Cartagine 1884 Gesso Prima opera di carattere storico realizzata dall'artista, con padronanza tecnica, nello studio di Fabio Altini. Quest'operavenne premiata con la medaglia d'argento al concorso dell'Accademia nazionale di S. Luca.

Pesca inaspettata 1884 Gesso Opera giovanile trattata espressivamente con realismo, di cm 45 x 125, che fotografa l'atto del dolore del giovane.

«Uno straordinario studio anatomico, una profonda analisi di contrazioni muscolari distribuita in tutto il corpo della statua, la cui testa è quella di un ragazzo che piange; le contrazioni nervose e il viso piangente si fondono al grido del ragazzo morso inaspettatamente dal granchio; si ha la sensazione di udire questo grido; tale è l’espressione statuaria del personaggio.»

L'Orfeo 1898 Marmo Esposta nella prima esposizione italiana di belle arti a San Pietroburgo.

«I capelli sono impigliati nella lira, della quale sembra che le ultime note dolenti formino una acuta melanconia, un lugubre canto nel fluttuare dei marosi. Dai capelli si erge un ramoscello di alloro che suole spezzare l’espressione tristemente macabra del grande lavoro. Non vi è posto, sia pure limitatamente visibile in quella testa, che nasconde un gran segreto di morte, uno spasmodico e ultimo, sospiro, un pallore che offre tutte le impressioni suggestive del profumo di una testa morta. Ci troviamo dinanzi ad un accuratissimo studio, dove lo scalpello vince le difficoltà di colorito del pennello.»

Quei tempi non tornano più 1883 Terracotta Opera in terracotta di cm 31 x 50 creata a Roma il 18 luglio 1883, oggi conservata nel Palazzo della provincia di Caltanissetta, Essa mostra le fattezze di un vecchio di 75 anni il cui volto mostra nostalgia, nel ricordo di tempi che furono, con lesopracciglia sollevate, gli occhi aperti e la bocca che sembra sospirare.
L'angelo della Tomba Testasecca di Caltanissetta 1886 Gesso Opera creata per la tomba di famiglia dei Testasecca, si mostra con lo sguardo rivolto verso il basso, accoglie i visitatori. Sul capo, un’aureola decorata e con una tunica lunga sino ai piedi.
L'angelo con croce 1893 Gesso Opera di grandi dimensioni cm. 90 x 210 è conservata oggi nel Museo di Tripisciano nel Palazzo Moncada. L'angelo trattiene una croce sul suo petto e mostra fattezza di estrema eleganza e maestosità, la posizione delle ali e delle gambe fanno intendere che l'angelo si è appena posato a terra dopo un volo.
Busto di Vitt. Emanuele II 1891 Marmo Busto di Vittorio Emanuele II di Savoia in alta uniforme, è un opera che a pieno titolo rientra tra i ritratti storico-realistici più importanti della sua carriera.
Busto di Leopardi 1898 Gesso Il Tripisciano creò due busti in gesso: Leopardi delle Rimembranze op. 1 e il Leopardi della Ginestra op. 2, per partecipare ad un concorso commemorativo del poeta a Recanati. Nell'opera 1 traspare di un «pessimismo inguaribile» che viene superato nella seconda opera, ciò dimostra la fine capacità dello scultore di cogliere tratti diversi sullo stesso soggetto.
Busto del padre 1904 Gesso Opera raffigurate il padre Ferdinando morto nel 1904, studio preparatorio per la lapide in marmo della tomba funebre dello stesso.
Busto della madre 1911 Terracotta Emotivamente coinvolgente per l'autore il ritratto in terracotta della madre mostra una donna anziana dignitosissima, l'opera mostra di essere lavorata di getto per la presenza dell'abito non finito.
La Pietà 1913 Gesso Gesso di cm 59 x 37, conservato nel Museo Tripisciano, è un opera di grande maturità artistica che mostra chiaramente lo strazio di Maria invecchiata per la presenza di rughe appena accennate, rispetto altre sue opere, e il volto di Cristo sfinito dal martirio.
Bambino sdraiato 1913 Marmo Ultima opera dell'artista custodita nel Palazzo della Provincia di Caltanissetta; l'attribuzione all'artista è incerta forse secondo alcuni è da attribuire al Frattalone. Essa mostra un bambino di otto anni semi sdraiato che gioca con delle pietre.[5]
Fontana del Tritone 1955 Bronzo La fontana fu inaugurata il 15 dicembre 1956 e rappresenta un cavallo marino imbizzarrito per la presenza di due mostri marini e trattenuto da un Tritone. I mostri sono opera dello scultore palermitano Giovanni Rosone.
Fontana del Tritone 1955 Caltanissetta In primo piano gruppo scultoreo in bronzo del gruppo mitologico del cavallo marino imbizzarrito, trattenuto da un tritone, perché insidiato da due mostri marini alati. Il monumento fu inaugurato il 15 dicembre 1956, esso venne realizzato dal Tripisciano prima in gesso, come prototipo per il marmo della fontana del Tritone del comune di Marino nel 1889.

Il gesso fu conservato fino al 1955, presso l’androne del Palazzo del Carmine a Caltanissetta, fino a quando l’architetto nisseno Gaetano Averna lo utilizzò, distruggendolo, come calco per una copia in bronzo. Questa copia in bronzo è oggi nella fontana di piazza Garibaldi insieme ai due mostri marini anch'essi in bronzo, in sostituzione ad un vecchio lampione in ferro a cinque luci ottocentesco.

Fontana del Tritone 1955 Caltanissetta Particolare
Fontana del Tritone 1955 Caltanissetta Particolare
Statua di Umberto I 1911 Bronzo Mostra il re di Italia Umberto I, in alta uniforme, è posta su un'alto basamento che da monumentalità all'opera posta in situ nel 1922.
Statua di Umberto I 1922 Caltanissetta La statua di Umberto I è in bronzo ed è un esempio di opera storica realizzata in chiave realistica,l'opera fu realizzata nel 1911 e posta in situ nel 1922.
Ritratto dello Scarabelli 1882 Grafite
su carta
Ritratto a grafite su carta di cm 50 x 70 del 1882 del filologo e mecenate Luciano Scarabelli custodito nella pinacoteca della Biblioteca Scarabelli di Caltanissetta.

«Lo studioso critico d’arte Gino Cannici ritiene che Tripisciano abbia ricreato di Scarabelli un’immagine molto vivida con una tecnica sicura nei morbidi effetti chiaroscurali che sovrastano il modello fotografico a cui il ritratto s’ispira.»

Autoritratto 1808 Grafite
su carta
Foglio di proprietà degli eredi a Manduria in provincia di Taranto.
Autoritratto a 17 anni 1877 Grafite
su carta
Autoritratto giovanile, creato durante il suo soggiorno al San Michele a Ripaa soli 17 anni, si evincono le grandi qualità tecniche dell'artista nisseno.
Cristoforo Colombo 1890 Gesso Opera premiata con il primo premio nella Esposizione delle Belle Arti negli Stati Uniti di America del 1890.

«Colombo alla vigilia della perigliosa impresa, si accomiata da padre Martinez de Marchena; gli bacia con animo commosso la mano in segno di gratitudine, e il suo grande protettore, nell’atto di ritirarla, solleva il capo e, con gli occhi rivolti al cielo, raccomanda a Dio il suo protetto. [...] Il volto del padre Martinez è quello di Lanzirotti (N.d.T. il suo mecenate), e quello di Colombo ritrae i lineamenti dell’autore.»

L'opera è mutila della testa di Colombo, era integra fino al 1957.

Shakespeare 1887 Gesso Opera del 1897 custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta, prima esposta al Teatro Margherita delle città. L'opera in bronzo dello Shakespeare è del 1890 e si trova al palazzo del Quirinale, quest'ultima è copia del bronzo del gesso realizzato tre anni prima e conservato a Caltanissetta.[8]
| Santa Chiara 1913 Gesso Opera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta, di relativamente piccole dimensioni cm 36 x 86, mostra Santa Chiara con in mano un modellino di chiesa e un ramoscello; traspare in essa un aurea di santità.
L'Immacolata 1902 Gesso Opera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta di cm 58 X 165, vi si mostra Mariatutta immersa nella preghiera; traspare già nel gesso la virginale bellezza dell'opera finita in marmo.
Baronessa Angelina Lanzirotti 1902 Gesso Opera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta
La Pietà 1905 Gesso Opera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta
S. Giuseppe col Bambino 1904 Gesso Opera in gesso custodita al Museo Tripisciano di Caltanissetta

Crocifisso 1910 Gesso Crocifisso in gesso custodito al Museo Tripisciano di Caltanissetta, in precedenza custodito presso la Biblioteca Comunale “Luciano Scarabelli”, l'opera ha subito un'importante restauro nel 2012.

Altre opere nissene[modifica | modifica wikitesto]

Altre opere dell'autore presenti nella città di Caltanissetta sono:[9]

  • Angelo per S. Andrea della Valle (1) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della valle (2) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della Valle (3) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della Valle (4) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della Valle (5) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della Valle (6) gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Angelo per S. Andrea della Valle (7) – gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Archimede gesso (1889), Palazzo Moncada;
  • Autoritratto gesso (1901), Palazzo Moncada;
  • Barone Guglielmo Luigi Lanzirotti gesso (1901), Camera di Commercio;
  • Baronessa Calogera Morillo (1912), Cimitero monumentale “Angeli”, Cappella Morillo;
  • Battesimo di Gesù – gesso (1905), Palazzo Moncada;
  • Beata Julia Billiart – gesso (1906), Palazzo Moncada;
  • Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (part. del Belli) gesso (1911), Palazzo Moncada;
  • Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (parte anteriore) gesso (1911), Palazzo Moncada;
  • Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (parte posteriore 1) gesso (1912), Palazzo Moncada;
  • Bozzetto per il monumento a G. G. Belli (parte posteriore 2)- gesso (1912), Palazzo Moncada;
  • Busto in marmo del Barone Guglielmo Luigi Lanzirotti (1902), Cimitero monumentale “Angeli”, Cappella Lanzirotti;
  • Busto in marmo della Baronessa Angelina Lanzirotti (1902), Cimitero monumentale “Angeli”, Cappella Lanzirotti;
  • Caltanissetta gesso (1883), Palazzo Moncada;
  • Cesare Augusto (1883), Palazzo Moncada;
  • Coronel José Francisco Antelo gessso (1911), Palazzo Moncada;
  • Crocifisso (1904), Chiesa di Santa Lucia;
  • D. Nicolò Sciales 1903), Chiesa di Sant’Agata;
  • Fontana del Nettuno (1956), Piazza Garibaldi;
  • Francesco Podesti gesso (1887), Palazzo Moncada;
  • Giuseppe Frattallone gesso (1881), Palazzo Moncada;
  • Imperatore Galba gesso (1898), Palazzo Moncada;
  • La Sicilia (opera 1a) gesso (1907), Palazzo Moncada;
  • La Sicilia (opera 2a) gesso (1909), Palazzo Moncada;
  • Lapide funeraria di Ferdinando Tripisciano (1904), Cimitero monumentale “Angeli”;
  • Lapide in onore degli ufficiali medici gesso (1899), Palazzo Moncada;
  • Leone gesso (1901), Palazzo Moncada;
  • L’Avaro – gesso (1913), Palazzo Moncada;
  • Madonna in trono col Bambino (1895), Cimitero monumentale “Angeli”, Cappella Testasecca;
  • Madonna in trono col Bambino gesso (1894), Palazzo Moncada;
  • Maria (1880), Museo Diocesano;
  • Maschera fontana monumentale a G. G. Belli La Satira gesso (1912), Palazzo Moncada.
  • Maschera fontana monumentale G. G. Belli La Poesia gesso (1912), Palazzo Moncada;
  • Monumento funebre a Luisa Visocchi – gesso (1894), Palazzo Moncada;
  • Orfana (1896), Palazzo Moncada;
  • Ortensio (bozzetto 1°) gesso (1898), Palazzo Moncada;
  • Ortensio (bozzetto 2°) gesso (1901), Palazzo Moncada;
  • Paolo (bozzetto 1°) gesso (1898), Palazzo Moncada;
  • Paolo (bozzetto 2°) gesso (1898), Palazzo Moncada;
  • Paolo (bozzetto 3°) gesso (1898), Palazzo Moncada;
  • Paolo (bozzetto 4°) gesso (1901), Palazzo Moncada;
  • Particolare Fontana del Sedio gesso (1888), Palazzo Moncada;
  • Petrarca gesso (1875), Palazzo della Provincia;
  • Senatore Francesco Morillo di Trabonella (1912), Cimitero monumentale “Angeli”, Cappella Morillo;
  • Studio dal vero gesso (1881), Palazzo Moncada;
  • W. E. Gladstone gesso (1895), Palazzo Moncada;

Opere romane[modifica | modifica wikitesto]

La notorietà raggiunta dall'artista fece si che ebbe molti committenti romani tanto che oggi la città di Roma è ricca di opere del Tripisciano:[10]

Opere romane del Tripisciano
Foto Opera Anno Luogo Note descrittive
Gruppo statuario del Belli 1913 Roma L'opera monumentale più famosa dell'autore: il Monumento a Gioacchino Belli è nella piazza a lui dedicata a Roma. Ultima opera dell'artista nisseno (1913), testimonia la maturità ormai compiuta dell'artista

«si allontana dalla sua retorica celebrativa, nel quale compaiono interessi verso un certo naturalismo, soprattutto negli altorilievi del basamento e nei bassorilievi nei quali si legge il riferimento alle incisioni popolari del Pinelli.»

Paolo 1898 Roma Paolo statua in marmo per il palazzo di Giustizia di Roma.
Ortensio 1898 Roma Ortensio statua in marmo per il palazzo di Giustizia di Roma.
12 medaglioni degli apostoli 1902 Roma Dodici medaglioni con gli Apostoli per la chiesa di San Gioacchino a Roma; 1902.
San Giuseppe 1904 Roma Per la chiesa di San Gioacchino fu eseguita la scultura di San Giuseppe , collocata nella cappella del Belgio.
Sacro Cuore 1904 Roma Per la chiesa di San Gioacchino fu eseguita la scultura del Sacro Cuore, collocata nella cappella della Francia.
La Sicilia 1909 Roma La Sicilia, altorilievo sull'Altare della Patria a Roma.
Battesimo di Gesù 1912 Roma Battesimo di Gesù, bassorilievo in marmo presso la chiesa di Sant'Andrea in Valle; 1912.
Monumento sepolcrale ai coniugi Nardi ? Roma
Crocifisso (bronzo) ? Roma Cappella gentilizia Borrelli nel Cimitero del Verano.
Busto di Pasquale Stanislao Mancini 1889 Roma Camera dei Deputati.
Busto del Pittore Podesti 1890 Roma Accademia S. Luca; Circolo Artistico.
Bassorilievi al Caffè Aragno 1894 Roma
Monumento alla Famiglia Visocchi ? Roma
Sopporti del Palco Reale al Teatro Argentina ? Roma
Lapide in onore degli ufficiali medici morti in guerra 1900 Roma Ospedale del Celio
Ricordo in bronzo dei telegrafisti 1901 Roma Pantheon.
Immacolata 1902 Roma Nella Cappella degli U. S. A. in S. Gioacchino.
Dodici Angeli e stucchi 1905 Roma S. Andrea della Valle
Busto dell’incisore Paolo Mercuri 1909 Roma Pincio
Busto di Carlo Mayr 1911 Roma Gianicolo
L’Adriatico (Fontana) 1911 Roma Foro delle Regioni (Fontana ora distrutta).
Figure decorative ? Roma Aula Massima di Cassazione.
Monumento al Card. Martinelli ? Roma Chiesa di S. Agostino.
Fontana Monumentale ? Roma Palazzo Torlonia
Addolorata ? Roma Cappella Gentilizia Borrelli.
Crocifisso ? Roma Cappella Gentilizia Borrelli.
Monumento sepolcrale ai coniugi Nardi ? Roma
Monumento agli Artiglieri caduti nelle battaglie d’Africa ? Roma
Architrave ? Roma Palazzo di Giustizia.
Umberto I e Margherita di Savoia ? Roma Palazzo del Quirinale.

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Altre opere dell'artista che si trovano in città diverse da Roma, dove visse lungamente, e Caltanissetta, dove nacque e morì, sono:

Altre opere del Tripisciano
Foto Opera Anno Luogo Note descrittive
Fontana del Nettuno 1889 Marino La fontana, collocata al centro di piazza San Barnaba davanti alla facciata della basilica di San Barnaba, consiste in una vasca ellittica[123] di travertino con due fontanelle laterali ed al centro un pregevole gruppo scultoreo in marmo bianco del Nettuno con Tritone. La fontana venne commissionata dal Comune nel 1889 allo scultore Michele Tripisciano.[12]
W. E. Gladstone 1895 Recanati Pinacoteca
L’Avaro 1913 Manduria (TA) Proprietà eredi Tripisciano
Sei altorilievi e quattro figure ? Windsor Posto nella Cattedrale
Cavallo di marmo ? Recanati Galleria del palazzo podestarile “Giacomo Leopardi".
Statue sacre ? New York In varie chiese.
Statue sacre ? Buenos Aires Chiesa San Paolo.
Galatea (1886? Londra
Archimede 1889 Siracusa
Fontana del Sedio 1888 Carpineto
Fontana di Piazza Margherita 1888 Carpineto
Fontana Monumentale di Marino 1890 Marino
Monumento a Carlo Papa 1891 Modica
Monumento sepolcrale alla Famiglia Saya ? Palermo Cimitero.
Gruppo marmoreo della Beata Biliart 1906 Liverpool e Namur
Madonna col Bambino 1909 Milano Nella Chiesa del Corpus Domini.
Monumento a Rainieri Carlo Molteni 1910 Milano Nella Chiesa del Corpus Domini.
Monumento funebre al chirurgo Lamberti Rossi 1913 Terracina Cimitero.
Monumento al Parroco Federico Fiandaca ? Santa Caterina Villarmosa Nella Madrice.
Monumento alla Famiglia Bisocchi ? Atina (Frosinone) Nel cimitero.
Bagnante in bronzo argentato per il Principe Said ? Cairo
Madonna col Bambino ? Parigi Nella cattedrale di Notre Dame.
Monumento a Marco Minghetti ? ? Bozzetto
Monumento a Garibaldi ? ? Bozzetto
Monumento a Benedetto Brin ? ? Bozzetto

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salvatore Lo Leggio: Belli, Tripisciano e il cavaliere (di Leonardo Sciascia), su salvatoreloleggio.blogspot.com. URL consultato il 4 maggio 2011.
  2. ^ Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 33-34 ISSN 1974-3416
  3. ^ Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 37 ISSN 1974-3416
  4. ^ Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 35 ISSN 1974-3416
  5. ^ Marianna Rita Bova,Michele Tripisciano 1860-1913, catalogo delle opere Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 156 ISSN 1974-3416
  6. ^ Gino Cannici, in Antonio Vitellaro, Breve storia della biblioteca “Luciano Scarabelli” di Caltanissetta, Paruzzo Printer, Caltanissetta 2009, pag. 43.
  7. ^ Giuseppe Capozzi,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 35 ISSN 1974-3416
  8. ^ Walter Guttadauria, Anniversario dimenticato Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 173 ISSN 1974-3416
  9. ^ Antonio Vitellaro,Michele Tripisciano a Caltanissetta Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 162-164 ISSN 1974-3416
  10. ^ Enzo Falzone, Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 58-62 ISSN 1974-3416
  11. ^ Franco Spena,Michele Tripisciano Archivio Nisseno Anno VII - N. 12 Gennaio-Giugno 2013 Ed. Società Nissena di Storia Patria Caltanissetta 2012 p. 32 ISSN 1974-3416
  12. ^ Vittorio Rufo, L'abitato storico - Fontana del Tritone, in AA.VV., Marino - Immagini di una città, p. 155

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]