Utente:Leorosa73/Sandbox

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Paolo Bruschi (Codigoro (FE), 9 dicembre 1955) è un dirigente pubblico e sportivo italiano.

In qualità di vicedirettore generale di Poste Italiane, nel 2015 ha curato la quotazione in Borsa della stessa società. Precedentemente Bruschi si è distinto come organizzatore di diverse iniziative a carattere sociale e umanitario.

Iniziative socio-umanitarie[modifica | modifica wikitesto]

In qualità di dirigente nazionale di Arci Nova nel 1989 Bruschi si attivò per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni dei Palestinesi a Betlemme nel corso della Prima Intifada, attraverso varie iniziative. Una di queste fu il gemellaggio tra la scuola salesiana di Betlemme e una scuola ferrarese attraverso la mediazione del patriarca di Gerusalemme Micael Sabbah.

Dal 1990 promosse specifiche iniziative in ambito sociale. Una di queste fu la raccolta fondi intitolata "Adottiamo un giornale", avviata per la riapertura dell'organo informativo del maggiore sindacato sudafricano, il Cosatu (Congress of South Africa Trade Unions), dal momento che la tipografia che lo stampava fu distrutta da un attentato incendiario in pieno Apartheid.

Alla campagna di sensibilizzazione aderirono varie personalità politiche e del mondo dello spettacolo tra cui Luciano Pavarotti, Gino Paoli, Zucchero Fornaciari, Teresa De Sio, Giampaolo Pansa, Antonio Rubbi, Gianfranco Pasquino, Mimmo Pinto, coinvolgendo lo stesso Premio Nobel per la Pace, Nelson Mandela. Nell'aprile del ’90, nel corso di un viaggio Johannesburg, Bruschi e altri rappresentanti di Arci Nova consegnarono la cospicua somma raccolta nelle mani di Walter Sisulu, leader dell'African National Congress.


Nello stesso biennio Bruschi organizzò una campagna per finanziare la costruzione di un ospedale in Armenia, sotto lo slogan di "Un rublo per l'Armenia". L’iniziativa fu avviata da una partnership tra Regione Emilia Romagna e Arci Nova, e contribuì a organizzare una serie di concerti con la partecipazione di artisti del calibro di Zucchero, Joe Cocker, Mile Davis, Joan Baez, Francesco De Gregori e Tracy Chapman.


Sempre nel '90 Bruschi fu il promotore di una raccolta di latte in polvere, su scala nazionale, a favore dei bambini iracheni. Un'iniziativa umanitaria che subì dure critiche da parte di partiti e movimenti favorevoli all'embargo nei confronti dell'Iraq. La campagna consentì la raccolta di svariati container di latte in polvere che furono poi consegnati alle popolazioni irachene. L’iniziativa creò inoltre i presupposti per la liberazione di due ostaggi italiani, Luigi Liboni e Gianfranco Fogli Iseppe, detenuti per diversi mesi dal regime di Saddam Hussein.

Nel 1991 Paolo Bruschi si attivò per la difesa dei diritti dei non fumatori, promuovendo iniziative di contrasto al fumo nei locali pubblici, sollecitando la definizione di un Disegno di Legge da parte dell'allora Ministro per la Salute Francesco De Lorenzo.


Imprenditoria[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 Paolo Bruschi è stato uno dei soci fondatori di Sitcom tv, content provider italiano collegato alla piattaforma digitale Tele+.

Dopo anni di esperienza all'interno di varie aziende nel 1996 Paolo Bruschi fondò Segest, prima società di comunicazione in Italia a ottenere contemporaneamente le certificazioni di qualità e ambiente (Iso 9001 e Iso 14001).

Segest Spa si distinse anche per la distribuzione del 20% degli utili ai propri dipendenti nel corso del 2013 e 2014.

Management aziendale[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2012 al 2014 è stato direttore generale dell’Istituto per le Relazioni Italo-Vietnamite.

Nel gennaio del 2015 venne nominato direttore delle relazioni esterne di Poste Italiane, a inizio 2016 acquisì le nomine di direttore della sicurezza, delle risorse umane e vicedirettore generale. Oltre a queste attività Bruschi ha curato la quotazione in Borsa di Poste Italiane. Il suo mandato terminò nel 2017.

Management sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2005 Paolo Bruschi si adoperò, insieme a Nicola Zanardi, per reperire la somma sufficiente e mettere a punto gli adempimenti burocratici necessari per consentire alla Spal, appena retrocessa dalla C1, di accedere al Lodo Petrucci [1] e al conseguente campionato di Serie C2, scongiurando il rischio di ripartire dai dilettanti. Dopo aver guidato il club biancazzurro in questa delicata fase passò il testimone a Gianfranco Tomasi che ne divenne presidente per tre stagioni.

Dal 2007 al 2010, per quasi quattro campionati, Paolo Bruschi è stato socio e vicepresidente del Basket Club Ferrara, negli anni in cui il sodalizio estense raggiunse per la prima volta nella sua storia la Serie A.

Eventi musicali[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2007 al 2010 Paolo Bruschi è stato presidente onorario del Ferrara Buskers Festival, il Festival Internazionale del Musicista di Strada, contribuendo a innovare la manifestazione attraverso varie iniziative.


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. l ruolo di Paolo Bruschi in Poste Italiane
  2. Concerti ed eventi "Un rublo per l'Armenia"