Utente:Ivo Borgonovo/Sandbox

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Elio Borgonovo, all’anagrafe Aurelio, nasce a Milano il 18 aprile 1930, e vi muore il 31 gennaio del 2014. Autodidatta fin da giovanissimo si cimenta con pennelli e colori ma è solo con l’incontro della moglie Nemi Tattanelli, che trova il sostegno per trasformare il timido in  arte.

Elio Borgonovo, sullo sfondo il muro di un suo tipico cortile 1968 Foto Archivio Elio Borgonovo
La firma di elioborgonovo








La pittura[modifica | modifica wikitesto]

Elio Borgonovo Ringhiera su anta comodino 42X27cm Coll. privata
Elio Borgonovo 1968 Ringhiera su 1ª asse per lavare 58x47cm - Coll. privata
Elio Borgonovo Torre di Babele Cartone-telato 35x50cm Coll. privata


Elio Borgonovo su cartone comune 35x20cm Portineria



Di lui hanno scritto[modifica | modifica wikitesto]

Le sue opere, sono state elogiate da esponenti della cultura come Dino Buzzati, Gino Traversi, Mario Lepore e Mario Monteverdi, tra gli altri.

“... con onestà ed amore, egli dipinge i vecchi angoli delle dirute case popolari di Milano, i ballatoi, il ripostiglio, la porta e le persiane cadenti, i ferrivecchi, il muro slabbrato, le consunte mollette da bucato appese allo spago della miseria, c’è persino un quadretto con soltanto un chiodo arrugginito. Repertorio romantico e intimista, in chiave di desolazione un continuo addio alle minuzie dell’antica città che se ne vanno. La gente resta toccata dal sentimento che se ne sprigiona...”

Dino Buzzati


“... l’ho conosciuto quand’era così giovane da circoscrivere il suo vero mondo poetico - gli intonaci vecchi scrostati, cadenti sui muri che avevano il sentore della muffa di cent’anni prima – agli sfondi dei suoi quadri che erano un’ingenua e, forse, inconsapevole protesta contro le ingiustizie della vita. E mi vanto di aver contribuito, semplicemente incoraggiandolo, a spingerlo ad affrontare quei temi che ne hanno fatto per più di un quarto di secolo, anzi per trent’anni, l’interprete fedelissimo e ispirato dei cortili e delle ringhiere: ma fatti così bene da suscitare la voglia di affacciarsi a quei loggiati...”

Mario Monteverdi


“... Elio Borgonovo è oggi, tra più alti cantori di Milano, le cui tele portano tutta la sua passione di milanese e al tempo stesso esulano da un discorso “dialettale” dialettale per elevarsi ad arte la più pura. L’infanzia in via Guicciardini, l’adolescenza a Calvairate, la vita sulla “Geranzana”, i giochi nei vecchi cortili o al “Port de mar”, il passato di ciclista, pompiere, vigile, le serate con gli amici, tutto ciò ch’egli compendia nell’espressione “umanità della ringhiera” si sente, si assapora nei suoi quadri: nelle corti zeppe di un’umile realtà quotidiana che sono impressi nella mente di ognuno di noi e la sua mano rende poesia...”

Tullio Barbato


“... e che Borgonovo interessi a un pubblico ciò è provato. A conti fatti, egli è un antiretorico della pittura; e in tale sua semplicità di dettato, semplicità, avrà anche domani, per sicuro, partita vinta. ”

Mario Portalupi


Mostre ed esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Mostre personali

  • 1961 – Milano – Galleria Lux
  • 1962 – Milano – Galleria Schettini
  • 1963 – Bologna – Galleria Bottega
  • 1964 – Milano – Galleria Due pareti
  • 1964 – Milano – Galleria Vinciana
  • 1965 – Milano – Galleria Bella Pisana
  • 1965 – Cremona – Galleria Portici
  • 1965 – Desenzano – Galleria Scavi Romani
  • 1966 – Reggio Emilia – Galleria Palazzo Capitano
  • 1966 – Monza – Galleria Caprotti
  • 1966 – Milano – Galleria Barbaroux
  • 1967 – Cremona – Galleria Portici
  • 1968 – Milano – Galleria Barbaroux
  • 1969 – Cremona – Galleria Portici
  • 1970 – Milano – Galleria Barbaroux
  • 1971 – Padova – Galleria Sigillo
  • 1971 – Treviso – Galleria Mignon
  • 1971 – Genova – San Marco
  • 1972 – Milano – Galleria Barbaroux
  • 1974 – Milano – Museo di Milano
  • 1974 – Milano – Galleria Barbaroux
  • 1981 – Milano – Circolo Meneghin e Cecca
  • 1982 – Milano – Galleria Rizzolino
  • 1983 – Milano – Galleria Rizzolino
  • 1985 – Milano – Circolo Meneghin e Cecca
  • 1985 – Mariano Comense – Palazzo Comunale
  • 1986 – Milano – Museo di Milano
  • 1987 – Havana – Museo de la Ciudad

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]