Utente:Gybo 95/Sandbox

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Possibili fonti per la pagina Death:[modifica | modifica wikitesto]

http://www.imdb.com/name/nm3946191/bio

http://www.playmilano.it/2013/11/27/chuck-schuldiner-death-raccontato-in-un-libro-la-morte-non-esiste-piu/ (intervista allo scrittore)

http://www.metal-archives.com/artists/Chuck_Schuldiner/3012

http://fullinbloommusic.com/biography-chuck-schuldiner-death.html (Non riesco ad accedervi.)

http://www.voicesfromthedarkside.de/Specials/CHUCK-SCHULDINER-SPECIAL-Jane-Schuldiner--6869.html

http://www.spirit-of-metal.com/membre_groupe/membre_groupe-nom-Chuck_Schuldiner_-id-12383-l-en.html (Sembra un copia-incolla del link numero 3)

http://www.npr.org/sections/allsongs/2011/12/12/143518038/death-is-never-finished-remembering-death-metal-pioneer-chuck-schuldiner (contiene commenti di musicisti che hanno collaborato con i Death)

http://www.guitarworld.com/chuck-schuldiner-lust-life

http://schuldiner.altervista.org/voiceofthesoul/biografia.php?bio=death

http://www.elcuarteldelmetal.net/2013/04/chuck-schuldiner-biografia-y.html

http://www.liquisearch.com/chuck_schuldiner/biography/musical_career

http://www.metallized.it/articolo.php?id=1293

https://metalskunk.com/2011/02/25/mi-ricordo-si-io-mi-ricordo-intervista-a-beth-schuldiner/

http://sebastianolicalzi.blogspot.it/2011/12/chuck-schuldiner-memorial.html (Elenco di citazioni, alcune delle quali senza data).

http://www.emptywords.org/Pit06-99.htm

http://www.guitarworld.com/bc-rich-announces-chuck-schuldiner-tribute-stealth-model-guitars (Per la verità è un annuncio in cui si evince che viene messa in commercio una chitarra simile a quella di Chuck)

http://www.lebmetal.com/2011/02/instruments-garage-bc-rich-chuck-schuldiner-tribute-electric-guitar/ (E questa è la chitarra in questione)

http://www.emptywords.org/GuitarSchool09-1993.htm (Una delle risposte di Chuck è già inserita nella sua pagina).

http://metal88.blogspot.it/2011/01/charles-michael-schuldiner-spesso.html (Dopo l'ennesima biografia si parla della tecnica di Chuck.)


Elenco fonti per Primal Scream[modifica | modifica wikitesto]

Fonti usate nella wikipagina inglese[modifica | modifica wikitesto]

http://www.theprimalscream.com/press/uncut-nov99.html

http://www.theprimalscream.com/press/recordcollector-may94.html

http://www.allmusic.com/album/sonic-flower-groove-mw0000375395

http://www.thetop40charts.co.uk/top40/

http://allmusic.com/album/screamadelica-r15763

http://www.inkblotmagazine.com/rev-archive/Primal_Scream_Screamadelica.htm

http://www.eamonn.com/2006/05/the_primal_scream_diet.htm

http://www.thetop40charts.co.uk/top40/

http://www.theprimalscream.com/press/select-giveoutrev.html

http://www.allmusic.com/album/give-out-but-dont-give-up-mw0000111048

http://www.theprimalscream.com/press/nme-3may97.html

http://www.thetop40charts.co.uk/top40/

http://www.theprimalscream.com/press/musik-vanishing.html

http://www.theprimalscream.com/press/ew.html

http://www.theprimalscream.com/press/magnet-aug00.html

http://www.theprimalscream.com/press/jockey-oct99.html

http://www.allmusic.com/album/xtrmntr-mw0000260651

http://www.nme.com/list/the-top-100-greatest-albums-of-the-decade/158049/article/158062#article

http://www.theprimalscream.com/press/dazed-june02.html

http://www.theprimalscream.com/press/nme-15april06.html

http://www.nme.com/news/primal-scream/22462

http://www.thetop40charts.co.uk/top40/2006.htm

http://www.pitchforkmedia.com/article/record_review/36669-riot-city-blues

http://www.allmusic.com/album/riot-city-blues-mw0000779322

http://www.nme.com/news/primal-scream/22724

http://www.nme.com/news/the-stone-roses/59869

http://www.nme.com/news/primal-scream/63501

http://www.pitchfork.com/news/62428-primal-scream-announce-new-album-chaosmosis/

Fonti cercate da me[modifica | modifica wikitesto]

http://www.allmusic.com/artist/primal-scream-mn0000358820/biography

http://www.musicianguide.com/biographies/1608001268/Primal-Scream.html

http://www.scaruffi.com/vol6/primalsc.html

http://www.amoeba.com/primal-scream/artist/139360/bio

http://www.oldies.com/artist-biography/Primal-Scream.html

https://www.theguardian.com/music/2016/jan/29/guardian-radio-hour-bobby-gillespie-listen-live-2pm

http://thegreatrockbible.com/portfolio-item/primal-scream-biography/

https://www.theguardian.com/music/audio/2016/feb/01/bobby-gillespie-on-cheating-songs-the-guardian-radio-hour-podcast

https://www.theguardian.com/music/2016/mar/24/primal-scream-cult-ultravox-bands-change-direction (Attenzione: si parla anche dei The Cult, dei Ministry, degli Ultravox, degli Sparks e di Misty Miller)

https://www.theguardian.com/music/2016/mar/31/primal-scream-review-bobby-gs-barmy-army-earn-glasgow-kiss

https://www.theguardian.com/music/2016/mar/13/bobby-gillespie-primal-scream-chaosmosis-interview-muse

http://www.thebeatjuice.com/chats/2016/05/11/16348/read-an-interview-with-primal-screams-bobby-gillespie/

http://www.nme.com/features/primal-scream-feature

http://www.spin.com/2016/03/primal-scream-bobby-gillespie-interview-ten-weird-songs-new-album-chaosmosis/

http://www.popmatters.com/feature/primal-scream-060816/

http://www.scotsman.com/lifestyle/culture/music/interview-bobby-gillespie-on-primal-scream-s-new-album-chaosmosis-1-4064104

http://thequietus.com/articles/20158-bobby-gillespie-primal-scream-favourite-albums-interview

http://www.uncut.co.uk/blog/the-view-from-here/an-interview-with-bobby-gillespie-youve-got-to-do-everything-to-the-best-of-your-abilities-be-a-man-really-73048

http://www.undertheradarmag.com/interviews/primal_scream

http://www.numero.com/en/music/portrait-bobbie-gillespie-primal-scream-chaosmosis-sky-ferreira

http://www.theprimalscream.com/press/interviews.html#early (Contiene molte interviste alla band e al leader dagli anni 80 ad oggi)


Bozza della pagina Primal Scream (Basata su traduzione da en.wiki)[modifica | modifica wikitesto]

Primal Scream
Paese d'origineBandiera della Scozia Scozia
GenereRock elettronico[1][2]
Periodo di attività musicale1982 – in attività
EtichettaCreation Records (1985-2000)
Elevation (1987)
Sony Music (2000-2007)
B-Unique Records (2007-presente)
WEA
Sire
Creation
Columbia
Intercord
SME
Reprise
Astralwerks
Epic
First International
[www.primalscream.net Sito ufficiale]

I Primal Scream sono un gruppo musicale scozzese formato nel 1982 a Glasgow da Bobby Gillespie e Jim Beattie. L'attuale formazione comprende Bobby Gillespie (voce), Andrew Innes (chitarra), Martin Duffy (tastiera), Simone Butler (basso) e Darrin Mooney (batteria). Barrie Cadogan ha partecipato ai concerti della band dal 2006 al posto del chitarrista Robert "Throb" Young, che ha lasciato la band.

Il gruppo non pubblicò registrazioni finché Bobby Gillespie lasciò i The Jesus and Mary Chain, e fu un punto chiave nella scena indie pop scene negli anni 80, ma in seguito incorporò influenze psichedeliche e Garage rock, prima di assorbire elementi dance nel loro sound. Il loro album Screamadelica introdusse la band nell'ambiente mainstream.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Formazione e primi anni (1982–1989)[modifica | modifica wikitesto]

All'età di 11 anni, Bobby Gillespie si trasferì a Mount Florida, un distretto di Glasgow. Incontrò a scuola Robert Young[3] e Alan McGee. Bobby assistette quindi al suo primo concerto, quello dei Thin Lizzy.[3] McGee and Gillespie condivisero una forte passione per il nascente punk rock, e si unirono alla band The Drains, nel 1978, il cui chitarrista era Andrew Innes.[3]. Una volta sciolti i The Drains, Innes e McGee si trasferirono a Londra, e Gillepsie rimase a Glasgow. Non essendo rimasto impressionato dal fenomeno new wave,[3] Gillepsie incontrò Jim Beattie, e con lui registrò alcuni brani.[4] Gillespie disse che la band ancora non esisteva, ma si esibivano ogni notte per "avere qualcosa da fare"."[3] Il nome della band era Primal Scream. Il loro primo concerto risaliva al 1982.[4] Jim Beattie affermò che dopo aver registrato il loro primo brano "The Orchard", bruciarono il nastro magnetico.[3][4]

In seguito, Gillespie divenne anche il batterista The Jesus and Mary Chain, mentre la formazione dei Primal Scream si espanse, includendo Young, Stuart May, Tom McGurk e Martin St. John. I Primal Scream firmarono un contratto con l'etichetta indipendente Creation Records, e registrarono il loro primo singolo "All Fall Down".[3] Dopo la pubblicazione del singolo, William Reid e Jim Reid contattarono Bobby Gillespie dicendogli che avrebbe dovuto scegliere fra le due band.[3][4] Bobby scelse di rimanere con i Primal Scream. Stuart May lasciò la band e al suo posto subentrò Paul Harte, e il gruppo pubblicò un'altro singolo, "Crystal Crescent", la cui b-side "Velocity Girl", fu inclusa nella cassetta C86 contro il volere di Gillespie."[3] La band iniziò a fare tour nel 1986, ma Gillespie non fu soddisfatto delle qualità dei loro concerti."[3] Il gruppo quindi firmò un contratto con la Elevation Records e registrò il loro album di debutto con musicisti session in quattro settimane.[3] May lasciò la band e Innes coprì la sua assenza e subentrò un nuovo batterista. Con questa nuova formazione, la band registrò in studio il loro primo albumSonic Flower Groove al costo di 100.000 sterline.[3] L'album raggiunse la posizione 62 nelle classifiche britanniche[3] ma non ottenne grandi consensi.[5] A causa del mancato successo, due membri lasciarono il gruppo.[4]

La band, composta da Gillespie, Innes e Young, si trasferì a Brighton.[3] Young divenne chitarrista e due nuovi membri, Henry Olsen Phillip "Toby" Tomanov, si unirono alla band rispettivamente come bassista e batterista, e furono responsabili del cambiamento del sound della band in una direzione hard rock.[3] I Primal Scream firmarono un nuovo contratto con la Creation Records e rilasciarono il loro singolo "Ivy, Ivy, Ivy", seguito dall'album Primal Scream. L'album ottenne ancora meno consensi del precedente: un articolo di NME lo definì "confuso e mancante di coesione".[3] Anche i fans della band reagirono negativamente alla nuova direzione della band.[3]

Il successo e il cambio del sound (1990–1998)[modifica | modifica wikitesto]

Bobby Gillespie durante il tour del 1991 al Club Citta a Kawasaki, in Giappone

I membri della band furono introdotti alla scena acid house dallo stesso McGee nel 1988, ma non ne furnono particolarmente impressionati. Nonostante ciò, i Primal Scream parteciparono a molti concerti di questo tipo: durante uno di questi, si incontrarono col DJ Andrew Weatherall, a cui diedero una copia del loro brano "I'm Losing More Than I'll Ever Have" perché la remixasse.[4] Weatherall quindi aggiunse un loop di batteria proveniente da un bootleg di "What I Am" di Edie Brickell, un sample di Gillespie che cantava una parte di testo di "Terraplane Blues", di Robert Johnson e un sample introduttorio preso dal film I selvaggi. Venne così terminata la traccia Loaded, che divenne un successo e raggiunse la posizione 16 nelle classifiche inglesi[6], a cui seguì "Come Together" alla posizione 19.[6] Con una lineup che comprendevva Weatherall, la band registrò Screamadelica e rilasciò altri due singoli, Higher Than the Sun e Don't Fight It, Feel It. L'album fu un grande successo (critico e commerciale) e influenzò la scena rock e dance che lo seguì.[7][8] Screamadelica ottenne anche un Mercury Music Prize. L'album fu supportato da un tour che ebbe inizio ad Amsterdam, e comprese una data al Glastonbury Festival. Durante il tour, i membri della band divennero noti anche per il loro ampio consumo di droghe.[3][9] Durante quegli anni, fu registrato anche l'EP Dixie Narco EP.[3]

Nel marzo 1994, uscì il singolo Rocks, che raggiunse la posizione 7 nelle classifiche inglesi.[10] Tuttavia, il singolo non ricevette ampi consensi: in un articolo, NME accusò i Primal Scream di aver tradito la musica dance.[3] L'album da cui fu pubblicato il singolo, Give Out But Don't Give Up, presentò un rock più tendente ai The Rolling Stones,[11] ma alcuni recensori lo definirono stanco e troppo tendente alle proprie influenze.[12] Dall' album furono estratti altri due singoli, "Jailbird" e "(I'm Gonna) Cry Myself Blind", entrambi che ottennero posizioni più basse. Durante il tour dell'album cominciarono a sepreggiare tensioni fra i membri, tanto che secondo Alex Nightingale, durante il tour americano, rischiò addirittura di sciogliersi.[3] Alla fine del tour, il frontman Gillespie non era sicuro se i Primal Scream avrebbero continuato a esibirsi. In quei due anni rilasciarono un solo singolo, "The Big Man and the Scream Team Meet the Barmy Army Uptown", con la collaborazione di Irvine Welsh e On-U Sound, contenente un testo offensivio rivolto ai fan del Rangers Football Club.[3]

Intorno al 1996 si unì alla band Gary Mounfield, bassista dei The Stone Roses. Il suo arrivo rivitalizzò la band, ormai in proncito di sciogliersi.[13]La band decise quindi di registrare un altro album,[13] prevalentemente prodotto da Innes e prodotto da Brendan Lynch e da Andrew Weatherall. La musica nell'album presenta influenze Shoegaze e ritmiche Dub, ma con un tono più oscuro. L'album fu concepito come una colonna sonora alternativa al film Punto zero: altri testi si ispirano alle esperienze di droga della band.[13] Il primo singolo estratto dall'album, "Kowalski", venne pubblicato a maggio e raggiunse la posizione 8 nelle classifiche inglesi.[14] L'album uscì a luglio, e risollevò il successo commerciale della band, e le recensioni furno altrettanto positive.[15][16] Una delle tracce dell'album, Trainspotting, fu inclusa nell'omonimo film. Le date del tour furono posticipate: ci furono speculazioni su problemi di droga che furono smentite dall'agenzia stampa della band.[3] Prima che il tour iniziasse, Mulraney lasciò la band, la quale lo sostituì con una drum machine dal vivo.

Continue sperimentazioni e il presente (1996- presente)[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo di registrazione di XTRMNTR, la band si privò delle proprie dipendenze, e la lineup divenne stabile.[17] Il tono dell'album è duro e feroce, e molte delle canzoni presentano riferenze politche: secondo Gillepsie, il concept fu di mostrare la vita in Gran Bretagna nel secondo millennio.[17] Il critico musicale Erlewine ricevette in modo favorevole la spinta politica dei testi[18], mentre NME inserì l'album tra i più grandi 100 album della decade. Fra le guest star dell'album vi sono i Chemical Brothers, il bassista dei New Order Bernard Sumner e il chitarrista dei My Bloody Valentine Kevin Shields, il quale divenne anche membro semi-permanente. Il primo singolo estratto, Swastika Eyes, riguarda, secondo Gillespie, il "Terrorismo internazionale americano."[19] Nel 2002 la band rilasciò Evil Heat. L'album non presenta riferimenti alla politica, ad eccezione della canzone "Rise", riferita agli Attentati dell'11 settembre 2001 e originariamente intitolata "Bomb the Pentagon".[20] L'album include un duetto con l'attrice Kate Moss nella cover di "Some Velvet Morning", uscita come singolo, e la presenza di Robert Plant. Nel 2003 fu rilasciata la compilation Dirty Hits, la quale contiene alcune delle più conosciute tracce della band e un loro remix.

Nel giugno 2005, un concerto al Glastonbury Festival generò alcune controversie, e Bobby Gillespie fu contestato per il suo comportamento nei confronti del pubblico e per un saluto nazista eseguito durante la canzone "Swastika Eyes", e la band fu forzata a lasciare il palco per aver sforato il loro tempo a disposizione. Prima del concerto, il leader aveva vandalizzato un cartello Make Poverty History a cui gli organizzatori del festival avevano esortato di firmare, trasformandolo in "Make Israel History".[21] Gillespie disse di averlo fatto per mostrare la sua solidarietà per la causa palestinese.[21]

La band al Summercase, 2008

In un'intervista per il giornale NME, Bobby Gillespie disse che la band aveva scritto "euforiche canzoni rock'n roll" per il loro prossimo album,[22] nel tentativo di replicare l'energia dei loro concerti. L'album, Riot City Blues, usci a giugno 2006 e fu anticipato dal singolo Country Girl, il quale entrò nella posizione 5 delle classifiche inglesi. Il proprio tour di supporto toccò prevalentemente date inglesi e qualcuna nel resto dell'Europa, e una di queste performance fu inserita nel DVD Riot City Blues Tour, uscito ad agosto 2007. Durante il tour, il bassista Mani fu arrestato a Leeds per ubriachezza molesta, ma fu rilasciato poco dopo: allo stesso tempo, Young lasciò la band per prendersi la pausa, perdendo tutti concerti da novembre in poi. Morì nel 2014. Il 18 ottobre 2011, Mani lasciò la band per tornare con i The Stone Roses.[23] Debbie Googe (of My Bloody Valentine) was announced as his replacement.[24] L'anno successivo, i Primal Scream supportarono i The Stone Roses al loro concerto all'Heaton Park, a Manchester.[25]

Bobby Gillespie, leader della band, in un concerto del 2009

Nel maggio 2013 the band pubblicò il decimo album More Light con la propria etichetta, la First International, prodotto da David Holmes.[26] Dall'album furono estratti i singoli "It's Alright, It's OK", trasmesso in Gran Bretagna dalle radio BBC Radio 2, 6 Music, Xfm e Absolute Radio e "Invisible City". Chaosmosis è invece uscito il 18 marzo 2016.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

I Primal Scream sono una band estremamente eclettica, quindi la loro musica spazia verso diversi generi. I pià autorevoli giornali e riviste musicali definiscono il loro stile "()", con molte influenze "()". La band fece parte della scena "(Acid House"), la quale fu frequentemente associata a certi tipi di droghe "()" e che rivoluzionò la scena musicale non solo britannica, ma anche nel resto del mondo, influenzando in generale gran parte della musica dance odierna.

Bobby Gillespie, leader della band, fu influenzato per gran parte dalla musica che circolava nel proprio ambiente familiare, cioè prevalentemente musica Soul e Rhythm'n Blues: dichiarò anche di aver subito l'influenza dei The Beatles, dei The Beach Boys The Byrds, dei Funkadelic e dei Sly and the Family Stone. Durante la seconda metà degli anni 70, Gillespie spostò il suo interesse verso il movimento Punk e Post-Punk, partecipando a concerti dei Sex Pistols, The Clash, ma anche su altri movimenti e band che erano molto popolari nel momento, come Slade, Sweet e Mott the Hopple e artisti reaggae come Peter Tosh.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Attuale[modifica | modifica wikitesto]

Componenti aggiuntivi durante i tuour[modifica | modifica wikitesto]

  • Barrie Cadogan - chitarra (2006–presente)
  • Simone Butler - basso (2012–presente)
  • Hannah Marsden - voce (2016–presente)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Archivio: lettera "P", su ondarock.it. URL consultato il 16 settembre 2016.
  2. ^ SATURDAY, MAY 9 @ 10:30 PM, REVERBERATION STAGE, su levitation-austin.com. URL consultato il 16 settembre 2016.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Michael Bonner, True Adventures of Primal Scream, su theprimalscream.com, Uncut, November 1999. URL consultato il 27 December 2007.
  4. ^ a b c d e f John Reed, JOHN REED LOOKS BACK OVER THE CAREER OF THE OUTSPOKEN BOBBY GILLESPIE AND HIS BAND, WHO ARE BACK WITH A CONTROVERSIAL NEW ALBUM, su theprimalscream.com, Record Collector, May 1994. URL consultato il 27 December 2007.
  5. ^ Ned Raggett, Sonic Flower Groove - Primal Scream : Songs, Reviews, Credits, Awards, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 giugno 2013.
  6. ^ a b Top 40 Singles: 1990, su thetop40charts.co.uk. URL consultato il 18 July 2011.
  7. ^ Stephen Thomas, Screamadelica - Primal Scream : Songs, Reviews, Credits, Awards, su allmusic.com, AllMusic, 8 ottobre 1991. URL consultato il 17 giugno 2013.
  8. ^ [1] Archiviato il 20080624054313 su www.inkblotmagazine.com URL di servizio di archiviazione sconosciuto.
  9. ^ Eamonn Fitzgerald, Eamonn Fitzgerald's Rainy Day: The Primal Scream diet, su eamonn.com, 23 May 2006. URL consultato il 18 July 2011.
  10. ^ Top 40 Singles: 1994, su thetop40charts.co.uk. URL consultato il 18 July 2011.
  11. ^ Give Out review. Published in Select. Retrieved 31 December 2007.
  12. ^ Stephen Thomas, Give out but Don't Give Up - Primal Scream : Songs, Reviews, Credits, Awards, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 giugno 2013.
  13. ^ a b c Kevin Westinberg, Vortex, Drug & Rock n Roll, su theprimalscream.com, NME, 8 May 1997. URL consultato il 3 January 2008.
  14. ^ Top 40 Singles: 1997, su thetop40charts.co.uk. URL consultato il 18 July 2011.
  15. ^ Vanishing Point Musik review, su theprimalscream.com, Entertainment Weekly, 11 July 1997. URL consultato il 3 January 2008.
  16. ^ Vanishing Point review, su theprimalscream.com, Musik, August 1997. URL consultato il 3 January 2008.
  17. ^ a b Ferguson, Jason, Street Regal, su theprimalscream.com, Magnet Magazine. URL consultato il 19 gennaio 2007.
  18. ^ Dean Carlson, XTRMNTR - Primal Scream : Songs, Reviews, Credits, Awards, su allmusic.com, AllMusic, 2 maggio 2000. URL consultato il 17 giugno 2013.
  19. ^ King, Simon, Everybody's Fucked.., su theprimalscream.com, Jockey Slut. URL consultato il 19 January 2007.
  20. ^ Then There Was a Light, su theprimalscream.com, Dazed and Confused. URL consultato il 19 gennaio 2007.
  21. ^ a b Webadelica - A Fucking Nazi, su theprimalscream.com, 15 April 2006. URL consultato il 18 July 2011.
  22. ^ Primal Scream reveal all about new album | News | Nme.com. Interviewed on 11 March 2006.
  23. ^ The Stone Roses confirm reunion and two homecoming shows for 2012 | News, su nme.com, 18 ottobre 2011. URL consultato il 23 aprile 2012.
  24. ^ Primal Scream name My Bloody Valentine's Debbie Googe as new bassist, su nme.com, 27 April 2012.
  25. ^ RETROFUZZ, Official Website, su thestoneroses.org, The Stone Roses, 22 ottobre 2011. URL consultato il 23 aprile 2012.
  26. ^ David Holmes, Timeline Photos, su facebook.com, Facebook, 11 January 2013. URL consultato il 13 May 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]