Utente:Giorgio27002/Sandbox/Cinema Inglese

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Inglese[modifica | modifica wikitesto]

Jonas Åkerlund[modifica | modifica wikitesto]

  • Polar 2019 Mads Mikkelsen e Vanessa Hudgens Noir con il solito killer psicopatico che soffre di distrurbi post traumatici, per aver fatto fuori la famiglia di una delle sue vittime, ma lasciato vivere una ragazzina che lo ha guardato in faccia per un lungo istante. La ragazzina cresce e lo rintraccia facilmente, visto che lui ogni anno le versa 200.000 dollari per ripulirsi la coscienza. Nel frattempo una banda di Kriminali fumettari (del resto il film è tratto dall'omonima striscia on line: tratto dal webcomic muto di Victor Santos, pubblicato anche in Italia da Panini, Polar è diretto da Jonas Åkerlund con un gusto per l'eccesso, l'iperviolenza e i colori saturatissimi, quasi fosse una versione ancora più pulp ed esagerata di John Wick.) cerca di uccidere tutti gli agenti che, arrivati alla soglia dei '50, vanno in pensione con un ricco assegno di liquidazione. SS hanno fatto scuola nei metodi e nella filosofia. Bocciato dalla critica, sta in piedi perchè ha una certa coerenza interna e soprattutto il volto scolpito di Mads, raggiunge vertici da Jena Plissken, di cui emula nel finale la benda nera sull'occhio. Si chiude con la pace tra il killer e la ragazzina e la volontà di trovare chi ha ordinato di ucciderne il padre: sequel in arrivo?

Woody Allen[modifica | modifica wikitesto]

Hossein Amini[modifica | modifica wikitesto]

Dominic Anciano Ray Burdis[modifica | modifica wikitesto]

Paul W. S. Anderson[modifica | modifica wikitesto]

Wes Anderson[modifica | modifica wikitesto]

Sarik Andreasyan[modifica | modifica wikitesto]

Darren Aronofsky[modifica | modifica wikitesto]

Phillip G. Atwell[modifica | modifica wikitesto]

Julius Avery[modifica | modifica wikitesto]

David Ayer[modifica | modifica wikitesto]

Kasper Barfoed[modifica | modifica wikitesto]

David Barrett[modifica | modifica wikitesto]

Zal Batmanglij[modifica | modifica wikitesto]

Noah Baumbach[modifica | modifica wikitesto]

Michael Bay[modifica | modifica wikitesto]

Peter Berg[modifica | modifica wikitesto]

  • Red Zone - 22 miglia di fuoco (Mile 22) 2018 Mark Wahlberg - Roboante e fluido spara-spara che riserva un finale a rovescio: ha vinto il cattivo. E' un po' che mi trovo a tifare contro i "buoni", vuoi vedere che sto anticipando una tendenza?

Daniel Zelik Berk[modifica | modifica wikitesto]

  • Damascus Cover 2017 - Eroe brutto e non sempre convincente, plot molto complicato che si evolve srotolandosi fino al finale imprevisto. Qualche scorciatoia da budget risicato. Dopo la caduta del murto di Berlino, agente tedesco al soldo del Mossad entra in Siria per esfiltrare uno scienziato, ma in realtà per deleggitimare un torturatore che nemmeno i Siriani vogliono. Siparietti sentimentali riprovevoli.

Peter Berg[modifica | modifica wikitesto]

  • Red Zone - 22 miglia di fuoco (Mile 22) 2018 Mark Wahlberg - Roboante e fluido spara-spara che riserva un finale a rovescio: ha vinto il cattivo. E' un po' che mi trovo a tifare contro i "buoni", vuoi vedere che sto anticipando una tendenza?

Kathryn Bigelow[modifica | modifica wikitesto]

Shane Black[modifica | modifica wikitesto]

Neill Blomkamp[modifica | modifica wikitesto]

Fredrik Bond[modifica | modifica wikitesto]

Danny Boyle[modifica | modifica wikitesto]

Dan Bradley[modifica | modifica wikitesto]

Kenneth Branagh[modifica | modifica wikitesto]

Henry Bromell[modifica | modifica wikitesto]

James L. Brooks[modifica | modifica wikitesto]

John Byrum[modifica | modifica wikitesto]

Chris Brinker[modifica | modifica wikitesto]

Clarence Brown[modifica | modifica wikitesto]

Neil Burger[modifica | modifica wikitesto]

Paco Cabezas[modifica | modifica wikitesto]

Guillaume Canet[modifica | modifica wikitesto]

Joe Carnahan[modifica | modifica wikitesto]

D. J. Caruso[modifica | modifica wikitesto]

J. C. Chandor[modifica | modifica wikitesto]

Triple Frontier - 2019 - Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett Hedlund e Pedro Pascal - Consueta favoletta paramilitare con tutti gli stilemi del genere. Narcos cattivi, poliziotti corrotti, militari ben addestrati e potenzialmente leali (se non fossero stati traditi dal Paese, che tanto onorevolmente hanno servito). Quindi come al solito giù per le montagne della Colombia, pieni di sacchi di soldi, 50 morti sudamericani per ogni morto USA, abbraccioni machos e retorica patriottarda, come foglia di fico per coprire la semplice avidità, che alla fine perderà proprio il capo. Un Ben Affleck che "tiene famiglia", imbolsito dalla birra e ridotto a vivere nel garage di casa della moglie. Resta la possibilità di un sequel, visto che hanno imboscato qualche centinaio di milioni di dollari in un crepaccio delle Ande e si sono segnati le coordinate. Sarà necessario?

Damien Chazelle[modifica | modifica wikitesto]

Lisa Cholodenko[modifica | modifica wikitesto]

Derek Cianfrance[modifica | modifica wikitesto]

George Clooney[modifica | modifica wikitesto]

Rob Cohen[modifica | modifica wikitesto]

Fernando Coimbra[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di sabbia (Sand Castle) 2017 privo di grandi emozioni, si concentra sulla stupidità e impotenza del soldato americano al fronte. Quello che non è frustrante è comunque pericoloso. La faccia imbronciata del "private", ci perseguita per 140 minuti, chiedendoci perchè mai abbiamo mandato proprio lui, là, in mezzo al nulla. Quando sembra aver trovato una spiegazione lo rimandiamo a casa! Down beat non privo di una sua pensosa riflessione sui rapporti umani tra culture diverse

Bill Condon[modifica | modifica wikitesto]

Scott Cooper[modifica | modifica wikitesto]

  • Out of the Furnace - 2013 Produced by Ridley Scott and Leonardo DiCaprio stars Christian Bale, Casey Affleck [42]
  • Black Mass - L'ultimo gangster (Black Mass) 2015 Johnny Depp nei panni del criminale James Bulger - Ambientato a Boston un Mystic River in chiave biopics, senza Sean Penn ma soprattutto senza il mordente di Clint: Jonny sbiadito e affaticato rivela tutta la sua pochezza come attore tragico, bravo guitto e intrattenitore di mamme e sorelle, psicopatico di massa, perde colpi quando deve incarnare il mito del maschio alpha in una convento di cattivi soggetti senza freni personali, ne' limiti imposti dalla legge (corrotta). Anche la Boston degli Affleck di Gone Baby Gone è altra cosa, vissuta e densa come questa sciapa di Depp non sarà mai. D'altronde si tratta di un romanzo scritto da Dennis Lehane che è (oltre che l'autore di quattro storie che hanno al centro Patrick e Angie) colui che ha scritto "Mystic River". Appunto.

Francis Ford Coppola[modifica | modifica wikitesto]

Anton Corbijn[modifica | modifica wikitesto]

James Cox[modifica | modifica wikitesto]

Eran Creevy[modifica | modifica wikitesto]

David Cronenberg[modifica | modifica wikitesto]

John Crowley[modifica | modifica wikitesto]

Alfonso Cuarón[modifica | modifica wikitesto]

John Curran[modifica | modifica wikitesto]

Richard Curtis[modifica | modifica wikitesto]

John Dahl[modifica | modifica wikitesto]

  • Il giocatore - Rounders noto anche come Il piacere del rischio, 1998 - Stregato dalle carte di cui apprezza l'equanimità: non importa quanta fortuna avranno, non servirà a cambiare il loro destino dice dei turisti che si siedono con i professionisti di Las vegas, Mike (un Matt Damon giovane, tanto ingenuo quanto di ghiaccio), si appresta a fare la grande partita ai mondiali di poker ma viene battuto dal mafioso russo John Malkovich: il cattivissimo Teddy KGB, che lo spoglia di tutto e lo costringe a trovarsi un lavoro di fattorino per sopravvivere. Dopo un anno di astinenza dalle carte e una carriera come studente di legge, ben avviata assieme alla fidanzata, Mike riprende a giocare per aiutare l'amico Verme Edward Norton: Lester "Worm" Murphy: uno dei personaggi più repellenti che Norton abbia messo in scena. "Mi sono seduto al tavolo e mi sono sentito vivere di nuovo" dirà alla fidanzata perbenista che lo molla en seguida. Andrà in premio o perderà i 30K? Lo lasciamo sul taxi che lo porta all'aeroporto: ci sarebbe piacuto vedere almeno le prime partite al Taj Mahal.

Stephen Daldry[modifica | modifica wikitesto]

Raymond De Felitta[modifica | modifica wikitesto]

Camille Delamarre[modifica | modifica wikitesto]

Yann Demange[modifica | modifica wikitesto]

  • Cocaine - La vera storia di White Boy Rick (White Boy Rick) 2018 - Rickie è un quindicenne perso nella desolazione dei quartieri poveri di Detroit, dove la grande crisi dell'auto ha ridotto edifici e persone in macerie. Siamo nei primi anni '80 e le alternative per Rickie sono spacciare armi con il padre fallito (un grande Matthew McConaughey all'apice della desolazione e dello straniamento), o iniziare un business molto più remunerativo coinvolgendolo nel traffico di coca, con i suoi amici neri. Come dice il titolo questa sarà la scelta di Rickie, che però si rivela presto infelicissima: sparato dai suoi ex soci per aver parlato con l'FBI, viene tradito anche dagli sbirri che non lo proteggono quando viene accusato di spaccio e condannato all'ergastolo (sarà poi commutato in 30 anni). Ascesa e pronta caduta di un piccolo boss di quartiere, che racconta la storia di un'America dolente, di persone che non riescono a vivere all'altezza delle aspettative e - schiacciate dalla povertà, anche culturale, tra malavitosi arroganti e poliziotti infami - fanno tutte le possibili scelte sbagliate.

Ted Demme[modifica | modifica wikitesto]

Robert De Niro[modifica | modifica wikitesto]

  • The Good Shepherd - L'ombra del potere 2006 Filmone mediocre in cui De Niro fa Scorsese, senza riuscirci del tutto. Nonostante lo sceneggiatore abbia un oscar, alcuni punti restano oscuri (com'è finito il figlio in Africa? chi ha ucciso la sua futura sposa? che favore ha chiesto Ulysse a Madre? L'intera trama si muove in modo macchinoso verso un esito scontato. La vicenda dell'agente "Madre" e della sua famiglia - che regge la tensione dello snodarsi temporale degli avvenimenti storici - è pallida, offuscata spesso da un ricorso a situazioni e luoghi comuni. Matt Damon oltre che silenzioso sembra imbalsamato. La Jolie è la solita cara salma. Robert De Niro più patriota dello Zio Sam. Joe Pesci epico nella battuta che alza: "- Voglio farle una domanda: noi Italiani abbiamo le nostre famiglie e abbiamo la chiesa; gli Irlandesi hanno la loro patria; gli Ebrei la loro tradizione. Perfino i negri hanno la loro musica. La vostra gente, invece, signor Calson, voi che avete? - Gli Stati Uniti d'America. Voialtri siete solo in visita".

Pete Docter e Bob Peterson[modifica | modifica wikitesto]

Andrew Dominik[modifica | modifica wikitesto]

Roger Donaldson[modifica | modifica wikitesto]

Declan Donnellan e Nick Ormerod[modifica | modifica wikitesto]

Mary Agnes Donoghue[modifica | modifica wikitesto]

Troy Duffy[modifica | modifica wikitesto]

Clint Eastwood[modifica | modifica wikitesto]

David R. Ellis[modifica | modifica wikitesto]

Deniz Gamze Ergüven[modifica | modifica wikitesto]

Kings (film 2017) 2017 interpretato da Halle Berry e Daniel Craig. Ambiguo: i neri vivono come bestie, la casa è piena di amore e di merda, i servizi sociali incombono, non si capisce come si mantengano, l'unico lavoro è vendere qualche torta ai vicini. Delirio incendiario dopo King (il plurale del titolo che ci cape?). Fa venir voglia di mettere tutti in galera (che poi è quello che hanno tentato di fare i cops, senza riuscirci ;_)

Daniel Espinosa[modifica | modifica wikitesto]

Claudio Fäh[modifica | modifica wikitesto]

Paul Feig[modifica | modifica wikitesto]

David Fincher[modifica | modifica wikitesto]

Chris Fisher[modifica | modifica wikitesto]

Cary Fukunaga[modifica | modifica wikitesto]

  • Beasts of No Nation 2015 - Bestie in realtà anche troppo umane, che si ammazzano, tradiscono e violentano tra loro. Un po' stereotipato il fisico di Idris Elba, Stregone comandante che perde il suo carisma. Finale incerto: si tuffa con gli altri bambini. Vuol dire che guarirà?

Antoine Fuqua[modifica | modifica wikitesto]

Brad Furman[modifica | modifica wikitesto]

  • City of Lies - L'ora della verità (City of Lies) 2018 Inchiesta giornalistica si incardina nelle paranoie di Depp che - poliziotto disonorato e padre psicopatico - non riesce a dimenticare il fallimento delle sue indagini sulla morte di due rapper di colore, siamo negli anni di O. J. Simpson e degli omicidi dei neri da parte di poliziotti razzisti. La città delle bugie, assonanza con City of LA, è Los Angeles, e la cospirazione - non dimostrata - riguarda il dipartmento di polizia e lo stesso sindaco. Depp catatonico e drogato lo era veramente, solo che sullo schermo non è bello ciò che è bello, ma ciò che sembra bello.
  • Runner, Runner - 2013 ** [76]
  • The Infiltrator 2016 ispirato alla vera storia di Robert Mazur, agente speciale dello U.S. Customs Service che negli anni ottanta si infiltrò nell'organizzazione criminale del signore della droga colombiano Pablo Escobar per smascherare il sistema di riciclaggio del denaro sporco.

Brian Gibson[modifica | modifica wikitesto]

Tony Giglio[modifica | modifica wikitesto]

Terry Gilliam[modifica | modifica wikitesto]

James Gray[modifica | modifica wikitesto]

Ulu Grosbard[modifica | modifica wikitesto]

Olivier Gruner[modifica | modifica wikitesto]

  • Sector 4 Extraction - 2014 - [84]

James Gunn (filmmaker)[modifica | modifica wikitesto]

Taylor Hackford[modifica | modifica wikitesto]

  • Parker (film) - 2013 - Jason Statham e Jennifer Lopez [86] **
  • Rapimento e riscatto (Proof of Life) 2000 - Meg Ryan e Russell Crowe. Film imperialista come pochi. Gli indigeni sono tutti cattivi o stupidi. Meg botulizzata cerca di assecondare, con smorfiette imbarazzanti, il marito che le dice "sei bellissima". In realtà si è innamorata di Crowe e il lieto fine è sotto un cielo tempestoso. Russel già sul crinale tra fisicaccio da gladiatore e panciotta birrosa.

Lasse Hallström[modifica | modifica wikitesto]

Curtis Hanson[modifica | modifica wikitesto]

Brian Helgeland[modifica | modifica wikitesto]

Denis Hennelly[modifica | modifica wikitesto]

George Hickenlooper[modifica | modifica wikitesto]

Walter Hill[modifica | modifica wikitesto]

John Hillcoat[modifica | modifica wikitesto]

La sceneggiatura è stata scritta da Nick Cave, basandosi sul romanzo di Matt Bondurant La contea più fradicia del mondo [94]

Gregory Hoblit[modifica | modifica wikitesto]

Gavin Hood[modifica | modifica wikitesto]

Tom Hooper[modifica | modifica wikitesto]

Ron Howard[modifica | modifica wikitesto]

Peter Hyams[modifica | modifica wikitesto]

Alejandro González Iñárritu[modifica | modifica wikitesto]

Nicholas Jarecki[modifica | modifica wikitesto]

Patty Jenkins[modifica | modifica wikitesto]

  • Monster 2003 È tratto dalla storia vera della serial killer statunitense Aileen Wuornos, condannata a morte e giustiziata per iniezione letale, il 9 ottobre 2002, per l'omicidio di sette uomini tra il 1989 e il 1990 in Florida. Charlize Theron al suo meglio: 4 premi maggiori oltre a 14 minori, un vero mostro di bravura e di fatto. Una logica inquietante che sembra, a volte, sconfinare dalla pietà al giustificazionismo. La serial killer è donna, violentata e umiliata, quindi - salvo qualche distinguo - non è poi così sbagliato se ammazza uomini violentatori (attuali o comunque potenziali).

Mark Steven Johnson[modifica | modifica wikitesto]

Marek Kanievska[modifica | modifica wikitesto]

E. L. Katz[modifica | modifica wikitesto]

  • Small Crimes - 2017 American - Ballata triste con finale tragico. Tutto congiura contro l'eroe che - uscito di galera - vorrebbe redimersi. Sembra un classico di genere, salvo che lui stesso è il peggior figlio di puttana della compagnia. Mamma esclusa, che vorrebbe salvarlo ma finisce impallinata (un po' se lo merita per la sua insopportabile petulanza). Una bella carrellata di bastardi cui fanno da controcanto etico i genitori, buoni ma inadeguati. Il padre riprende il controllo con una coltellata finale che non lascia molto spazio alla dialettica.

Franck Khalfoun[modifica | modifica wikitesto]

Wrong Turn at Tahoe - Ingranaggio mortale - 2009 - Cuba Gooding, Jr. - Harvey Keitel** [105]

Steven Knight[modifica | modifica wikitesto]

Baltasar Kormákur[modifica | modifica wikitesto]

Joseph Kosinski[modifica | modifica wikitesto]

Francis Lawrence[modifica | modifica wikitesto]

Spike Lee[modifica | modifica wikitesto]

Danny Leiner[modifica | modifica wikitesto]

Shawn Levy[modifica | modifica wikitesto]

Demian Lichtenstein[modifica | modifica wikitesto]

Jonathan Liebesman[modifica | modifica wikitesto]

Katherine Lindberg[modifica | modifica wikitesto]

Luis Llosa[modifica | modifica wikitesto]

Kenneth Lonergan[modifica | modifica wikitesto]

  • Manchester by the Sea 2016 Casey Affleck Casey ha preso tutti i premi dell'anno, dall'Oscar al Bafta. E si è meritato tutto. Ci fa sentire miserabili per la sua stessa stupidità irredimibile, se non attraverso i piccoli gesti che ancora lo collegano al resto dell'umanità. Racconto sottile e silenzioso in cui, famiglie distrutte cercano di rimettere assieme i pezzi rimasti, con la tenacia di chi tutte le mattine spala la neve in un cortile dove nevica ogni giorno. O aggiusta tubi, che si rompono subito, in vecchi condomini fatiscenti. La tristezza di C. va oltre l'interpretazione. Sembra connaturata alla persona. Non è dato sapere quanto un attore finga o sia ciò che esprime.

Nick Love[modifica | modifica wikitesto]

Rod Lurie[modifica | modifica wikitesto]

Kevin Macdonald[modifica | modifica wikitesto]

David Mamet[modifica | modifica wikitesto]

James Mangold[modifica | modifica wikitesto]

Michael Mann[modifica | modifica wikitesto]

James Marsh[modifica | modifica wikitesto]

Darnell Martin[modifica | modifica wikitesto]

Paul Mazursky[modifica | modifica wikitesto]

Thomas McCarthy[modifica | modifica wikitesto]

McG[modifica | modifica wikitesto]

Adam McKay[modifica | modifica wikitesto]

Christopher McQuarrie[modifica | modifica wikitesto]

Sam Mendes[modifica | modifica wikitesto]

Roger Michell[modifica | modifica wikitesto]

David Michôd[modifica | modifica wikitesto]

Brian A Miller[modifica | modifica wikitesto]

George Miller[modifica | modifica wikitesto]

Bennett Miller[modifica | modifica wikitesto]

Il film è l'adattamento cinematografico dell'autobiografia Foxcatcher. Una storia vera di sport, sangue e follia (Foxcatcher: The True Story of My Brother's Murder, John du Pont's Madness, and the Quest for Olympic Gold), scritta nel 2014 da Mark Schultz, fratello di David, anch'esso campione olimpico nel 1984. L'autobiografia è stata scritta insieme alla sceneggiatura, ed in Italia viene pubblicata da Sperling & Kupfer il 20 gennaio 2015.

Anthony Minghella[modifica | modifica wikitesto]

Karen Moncrieff[modifica | modifica wikitesto]

Michael Morrissey[modifica | modifica wikitesto]

  • Boy Wonder Tracy Middendorf, James Russo, Bill Sage, John Sharian, Zulay Henao. - 2010***[145]

Oren Moverman[modifica | modifica wikitesto]

Nick Murphy[modifica | modifica wikitesto]

Mark Neveldine Brian Taylor[modifica | modifica wikitesto]

Kristoffer Nyholm[modifica | modifica wikitesto]

Mike Nichols[modifica | modifica wikitesto]

Christopher Nolan[modifica | modifica wikitesto]

Phillip Noyce[modifica | modifica wikitesto]

Gavin O'Connor[modifica | modifica wikitesto]

Alan Parker[modifica | modifica wikitesto]

Mario Van Peebles[modifica | modifica wikitesto]

Brian Percival[modifica | modifica wikitesto]

Wolfgang Petersen[modifica | modifica wikitesto]

Wally Pfister[modifica | modifica wikitesto]

Pitof[modifica | modifica wikitesto]

Nic Pizzolatto[modifica | modifica wikitesto]

True Detective - 2014 - HBO. È concepita come una serie antologica, che ad ogni stagione rinnova interpreti e storia.

Sidney Pollack[modifica | modifica wikitesto]

Roman Polanski[modifica | modifica wikitesto]

Frantic 1988 Primo film di P con la Emmanuelle Seigner. Barocco e convenzionale. A volte burlesco ma - come diceva nonna - con lo "spirito di patate" che distingue Harrisono Ford. Le gambe e il culo della Seigner sempre in bella vista: un capolavoro assoluto.

Afonso Poyart[modifica | modifica wikitesto]

  • Premonitions (Solace) 2015 Anthony Hopkins Colin Farrell - Discreto poliziesco e interessante dilemma tra la vita (miserabile dei malati terminali) e la morte (inflitta da un angelo assassino, per quanto pietoso). La questione resta irrisolta: Hopkins, che pure sostiene il diritto alla vita "che ne sai di quanto sia preziosa, anche una sola ora, per chi sta per morire?", lo scopriamo con la siringa in mano intento a terminare la figlia sofferente, malata di leucemia. Quindi? Possibilmente rimandare tutto alle scelte individuali: dei malati, non dei parenti o dei medici!!!!!

Otto Preminger[modifica | modifica wikitesto]

  • Exodus 1960 Paul Newman 35enne di una bellezza estrema, non controbilanciata da Eva Marie Saint che, pur essendogli coetanea, sembra sua madre. Le scene di passione più improbabili, i due si sbilanciano sopra il vuoto, sulle rocce aguzze, per mettersi in favore di cinepresa. Un contorcimento che avrebbe spedito in ospedale qualsiasi coppia anche più atletica (mentre la Sain che saltella tra gli scogli è una gatta di piombo). Paul ha un'arietta strafottente e sicura di sè, poco propedeutica all'Ammmmore. Drammone concitato che lascia spazio a siparietti sdolcinati in pieno stile anni '50. Interessante sotto il profilo documentario, che tradisce completamente la realtà storica ma riporta in maniera consistente l'aria dei tempi.

William Reilly[modifica | modifica wikitesto]

Carl Rinsch[modifica | modifica wikitesto]

Guy Ritchie[modifica | modifica wikitesto]

Phil Alden Robinson[modifica | modifica wikitesto]

Michaël R. Roskam[modifica | modifica wikitesto]

Gary Ross[modifica | modifica wikitesto]

  • Free State of Jones 2016 Epico Matthew McConaughey in versione condottiero di negri e white trash. Ross produce, scrive e dirige un lungo film istruttivo e si serve di tutti i mezzi più prevedibili, già visti, retorici. È utile perché la battaglia per i diritti dei neri non è ancora finita, anche se le buone intenzioni - di per sé - non fanno un bel film. Flop in patria. Resta un dubbio su quali fossero i veri rapporti tra bianchi e neri - molto edulcorati nel film - nel Libero Stato, visto che la cultura razzista era nel latte che tutti avevano bevuto.

Joe Roth[modifica | modifica wikitesto]

  • Il colore del crimine 2006 Samuel L. Jackson - ambientato in un quartiere popolare di una cittadina nera del New Jersey. Ragguardevole interpretazione di 'napazza Julianne Moore che uccide il figlio con lo sciroppo alla codeina e poi, tra pentimenti e ripensamenti, finisce in prigione. Non sappiamo quanto le abbiano dato, ma seguendo lo sviluppo logico della storia, come viene presentata, ("è stato un incidente"), non abbastanza.

Alan Rudolph[modifica | modifica wikitesto]

David O. Russell[modifica | modifica wikitesto]

Anthony e Joe Russo[modifica | modifica wikitesto]

Jeremy Saulnier[modifica | modifica wikitesto]

Richard Shepard[modifica | modifica wikitesto]

Jake Schreier[modifica | modifica wikitesto]

Robert Schwentke[modifica | modifica wikitesto]

Martin Scorsese[modifica | modifica wikitesto]

Ridley Scott[modifica | modifica wikitesto]

Tony Scott[modifica | modifica wikitesto]

Peter Segal[modifica | modifica wikitesto]

Bryan Singer[modifica | modifica wikitesto]

Kevin Smith[modifica | modifica wikitesto]

Zack Snyder[modifica | modifica wikitesto]

Steven Soderbergh[modifica | modifica wikitesto]

Steven Spielberg[modifica | modifica wikitesto]

Joshua Michael Stern[modifica | modifica wikitesto]

Fisher Stevens[modifica | modifica wikitesto]

Ben Stiller[modifica | modifica wikitesto]

Oliver Stone[modifica | modifica wikitesto]

Quentin Tarantino[modifica | modifica wikitesto]

Sam Taylor-Johnson[modifica | modifica wikitesto]

Julie Taymor[modifica | modifica wikitesto]

George Tillman Jr.[modifica | modifica wikitesto]

Robert Towne[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Marc Vallée[modifica | modifica wikitesto]

Gus Van Sant[modifica | modifica wikitesto]

Emilis Velyvis[modifica | modifica wikitesto]

Gore Verbinski[modifica | modifica wikitesto]

Ariel Vromen[modifica | modifica wikitesto]

  • L'angelo (film 2018) Spy story tra Israele e Egitto, negli anni '70, basato nella "Swinging London" accuratamente riprodotta con auto, vestiti e modelle d'epoca. Patetico il personaggio che dà vita all'Angelo, cercando di mediare tra Egitto e Israele per evitare una nuova guerra. Da quattro anni, a partire dal 1970, Marwan era un informatore al servizio del Mossad, i servizi segreti israeliani. Destinato a diventare la spia più famosa del Medioriente, considerato un eroe sia in Egitto che in Israele per il suo impegno a mantenere la pace tra i due paesi, rimase in servizio come spia fino al 1998. La sua doppia identità fu rivelata nel 2002. Nel 2007 morì, cadendo misteriosamente dal balcone del suo appartamento, al quinto piano di un palazzo, a Londra

Lana e Andy Wachowski[modifica | modifica wikitesto]

Scott Walker[modifica | modifica wikitesto]

James Wan[modifica | modifica wikitesto]

Ric Roman Waugh[modifica | modifica wikitesto]

Joss Whedon[modifica | modifica wikitesto]

John Wells[modifica | modifica wikitesto]

Wim Wenders[modifica | modifica wikitesto]

Nicolas Winding Refn[modifica | modifica wikitesto]

Michael Winterbottom[modifica | modifica wikitesto]

John Woo[modifica | modifica wikitesto]

Rowan Woods[modifica | modifica wikitesto]

Joe Wright[modifica | modifica wikitesto]

Rupert Wyatt[modifica | modifica wikitesto]

Steven Zaillian[modifica | modifica wikitesto]

Martin Zandvliet[modifica | modifica wikitesto]

  • The Outsider 2018 Jared Leto - Noir capostipite di una potenziale saga. Lo straniero è Leto, americano in Giappone. Finisce Padrino di una famiglia di Yakuza sfigati, ma con un potenziale. Vedremo. Il volto scavato di Leto, carico di tensione, in un'atmosfera tenebrosa e ostile, fa sembrare Al Pacino un giuggiolone. Rain fall, Pioggia nera su Tokyo un punto di riferimento

Edward Zwick[modifica | modifica wikitesto]

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  1. ^ Umorismo alla Chaplin, trovate pirotecniche e una capacità invidiabile di togliersi, all'ultimo minuto, dall'angolo dove ci si è incastrati. Interessanti divagazioni intellettuali tipiche dei '70: "La morale è soggettiva, ma la soggettività e oggettiva".
  2. ^ Umorismo talmente autoindulgente da risultare imbarazzante. Non a caso si ispira a J. Lewis. Per fortuna Allen ha fatto molta strada. Euforia a volte contagiosa.
  3. ^ Blando dramma esistenziale travestito da noir. Viggo vorrebbe fare Port de Il te nel deserto ma non ne ha il fisico, ne' la storia, scritta dalla Highsmith anzichè da Bowles, glielo consente. Amini, esordiente e si vede, non è Hitchcock (Strangers on a Train) ne' Wenders (L'amico americano)
  4. ^ Sgangerato gangster movie con qualche trovata eccellente e un discreto set di costumi e ambienti. Trama a volte un po' fiacca che si appoggia troppo alle situazioni - Monthy Pyton malavita
  5. ^ Videogioco carcerario-automobilistico delirante. Teschio e muscoli di Statham funzionano, il resto è meno che mediocre.
  6. ^ Non un capolavoro, parata di attori - senza un ritmo interno trascinante - Magico mondo di Amelie in 16mo. La seconda parte perde colpi e diventa scontata
  7. ^ Un'allegra minkiata portata a termine con la stessa disinvolta parata di attori e lo stesso tono malinconico del successivo GBH. Fa ridere? No. Fa riflettere? Non tanto. Un po' sull'approssimarsi della vecchiaia ma soprattutto sulla necessità di fare un simile film???
  8. ^ Sicuramente il migliore dei tre. Commedia triste e brillante, squadra di attori ben accordati, visual magic-vintage.
  9. ^ Colpo grosso finisce male. Storia sentimentale (due fratelli male assortiti). Senza ritmo. Regia pesante.
  10. ^ Ridicolo colossal ambientato in California, adolescenti vestiti e pettinati da Versace, Russel che sembra Hemingway dopo una sbronza, alle prese con la moglie ribelle. 3D alcuni effetti gradevoli ma panoramiche e scene oscure fastidiano gli occhi. Una rivelazione: il montgomery era già stato inventato 13.000 anni fa'
  11. ^ Action e grinta di Statham in salsa cinese, trama complessa e a volte confusa. Triadi, killer solitari, scambi di identità: ci vorrebbe il libretto.
  12. ^ Appena sufficiente, big heist nella miniera d'oro, interessanti ambientazioni australiane, McGregor credibile, il resto una serie di cliché, romanzetto d'amore adolescenziale (credo sia targettizzato sul pubblico di questo genere).
  13. ^ Drammone militare in chiave biblica: la guerra necessaria o guerra giusta (contro i nazi naturalmente) intepretata all'interno di una scatola di latta dove le personalità dei 5 machos si scontrano per poi armonizzarsi, nella lotta spietata e vittoriosa contro l'obbrobrio germanico, ridotto a feticcio inanimato (o reso tale molto presto dalla potenza di fuoco del carro armato).
  14. ^ Thriller claustrofobico, buona performance di Cusack nei panni dello psicopatico che aveva ragione...
  15. ^ Corrono dietro a un pompiere scatenato, deciso a farla finita con il cattivone della Fratellanza ariana. Niente di nuovo. Rosario più diventa famosa più s'imbefanisce???
  16. ^ Intenso dramma ecoterrorista. Ben circostanziata l'evoluzione psicologica della protagonista e le sue conclusioni in chiave non violenta. Se in Italia sapessero scrivere una sceneggiatura così semplice e convincente, il cinema sarebbe un Paese migliore ;))
  17. ^ Frances e Sophie come Jules e Jim a Manhattan (film)
  18. ^ Genere già visto, onesta performance di tutti, effetti speciali all'altezza e che altro? poco.
  19. ^ Geniale opera prima sperimentale di un regista sudafricano che, sbarcato a Hollywood e foderato di soldi, ha poi fatto una mezza cilecca con Elysium. La pellicola è basata sul cortometraggio Alive in Joburg, diretto dallo stesso Blomkamp nel 2005, e tratta in un contesto fantascientifico argomenti quali la xenofobia e la segregazione razziale, applicati dagli umani ad una popolazione di profughi alieni. Il titolo è ispirato da fatti storici avvenuti in Sudafrica durante l'apartheid in un'area residenziale di Città del Capo denominata District Six.
  20. ^ Nella scelta di Bucarest come capitale europea dei poveracci, sarà pesata anche la disponibilità a lavorare in nero a prezzi scontati? Un frenetico e improbabile andirivieni tra droghe, donne, cattivi di plastica e miseria posticcia. LaBeouf avrebbe l'intensità e l'adrenalina per reggere il film ma la storia è troppo sgangherata.
  21. ^ Trama complicata e - a volte - confusa. Basato sull'assunto (palesemente falso) che un ipnoterapista sia in grado di manipolare la mente delle persone fino al più profondo livello inconscio. Bravo Cassel, criminale perbene e un po' attempato, Rosario statuaria ma vagamente scimmiona. Interessante informazione sul pelo pubico nell'arte classica.
  22. ^ Drammone patriottardo con improbabili collegiali guidati dall'Eroe ex marines che - finalmente attaccati sul suolo patrio - trovano una giusta causa per sparare e uccidere.
  23. ^ Salva il pianeta due volte: prima dalla crisi finanziaria, poi dal camion imbottito di tritolo a Wall Street. Sono un po' come i film porno: si potrebbero rimontare a pezzi tanto le trame sono uguali. Aggravato dalla Keira Knightley smorfiosa e imbefanita
  24. ^ Complesso e mesto. Trama psicologica articolata, trattata a volte con eccessiva semplicità. Bel rapporto tra padre (Macy) e figlio piccolo.
  25. ^ Commediola scipita con l'eterna bionda ormai attempata che deve decidere tra il bruno serio e innamorato e il biondo brillante e ricco. La scelta naturalmente finisce per premiare i sentimenti: voltate le spalle a superattico e diamanti, via in autobus con il vero amore. Credeghe!
  26. ^ Bill Murray completamente fuori parte e si che l'ha voluto lui questo film, rifacimento dell'originale del '48 sulla falsariga del romanzo di Maugham. Primi rigurgiti da eccesso di benessere e ricerca di spiritualità in salsa ketchup
  27. ^ Un informatore (Dillon) messo alle strette, si vende la banda di malavitosi guidata da un gentiluomo nazista del sud (Ottimo Berenger) - Violento - ben scritto e ben diretto - Il regista è morto appena finito il film
  28. ^ Semplificato e disinvolto. Eliminati molti passaggi (tentato suicidio di Vronskij, disprezzo di Kitty ecc.) e relegati in secondo piano i due amanti "buoni": Kitty e Kostia. Karenin non si converte a dio e all'amore. Non perdona Anna, che si suicida perchè Vronskij la lascia, per andare a combattere con i Fratelli Slavi (mentre nel romanzo partirà solo dopo la morte di Anna). In questo modo la motivazione è sicuramente più solida ma perde quella connotazione psicotica che Tostoij gli aveva impressa. La Garbo incommensurabilmente migliore della smorfiosetta Keira Knightley.
  29. ^ Apertura complessa e intrigante, la storia si sviluppa veloce e ben incardinata nella prima parte, ma non sembra perfettamente risolta nella seconda. Interessante classificazione delle funzioni sociali e sofisticata (per un pubblico di giovani adulti standard) architettura dei test: la visualizzazione delle paure e le vie di fuga possibili. Si incarta nel finale aperto, che lascia presagire 2 sequel, senza dare una prospettiva plausibile alla fuga dei Divergenti.
  30. ^ Gangster movie, gia visto. Cage alquanto imbefanito. Finale a sorpresa (deludente). Linguaggio televisivo
  31. ^ Downbeat, ritmo lento, anche gli inseguimenti sembrano veri. Legame di sangue tra due fratelli. Clive spregiudicato e coraggioso. Billy incerto, sincero, esitante. Marion bella prostituta italiana, pochi scrupoli poco cervello. Una produzione basica fino alla povertà, di ambienti, personaggi, idee, spirito. Come una certa america.
  32. ^ L'antipatico Neeson si sforza fino al conato di farci percepire il freddo, il dolore, il disagio e la disavventura di vivere tra i lupi. Che - per una volta - sono dipinti, con effetti mimici grotteschi, come il male assoluto. Finale ispirato e rendez vous testa a testa con la fiera più cattiva... gli altri lupi, che notoriamente attaccano in branco, lasciano la scena ai due protagonisti, come in un duello western. N. blatera qualcosa che gli ha insegnato il babbo, sul vivere e morire... quanta ingenuità in quest'America pagana!
  33. ^ Il titolo è il nome della città d'ambientazione. La finestra sul cortile rifatto in chiave teen ager (maggioranza statistica di quelli che pagano il biglietto). Si è preso una bella denuncia per plagio.
  34. ^ Grande cinema jazz, ma sulla sofferenza e sulla necessità di vincerla superandosi. Sul potere della mente di andare oltre le privazioni e le convenzioni per ottenere un risultato sublime.
  35. ^ Della morte, dell'abbandono, della mancanza. Anche del cattivo carattere ma solo come pretesto. Frances e Cholodenko funzionano mettendoci del loro
  36. ^ Bravissima Kate, madre scapestrata ma di cuore e successo. Bale bravo ragazzo, finale aperto con la bella Sara in agguato.
  37. ^ Diviso in tre parti, la prima la più struggente e bella, Gosling padre occasionale disperato e violento, scolpito come in Drive. La carriera di Cooper, da agente di polizia a Procuratore. La relazione tra i due figli, con finale Into the wild. Poteva essere una miniserie di 3 puntate da un'ora.
  38. ^ penoso rapporto di coppia che finisce male com'era cominciato
  39. ^ trasposizione cinematografica del libro omonimo Monuments Men. Eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia - Moscio e vagamente biopico, varia sui registri della commedia, del dramma guerriero e del politically correct. Senza alcuna originalità.
  40. ^ Modesto poliziesco, trama troppo fantasiosa e killer psicopatico troooppo cattivo!!! Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo di James Patterson La memoria del killer ed è il terzo film con protagonista Alex Cross dopo Il collezionista e Nella morsa del ragno nei quali era stato interpretato da Morgan Freeman
  41. ^ Mediocre biopics di Wikileaks. Ha il pregio di far conoscere meglio la storia di Assange, la sua ossessione e l'uso strumentale della "giustizia" internazionale che ne chiede l'estradizione e la carcerazione per non aver usato il preservativo in un rapporto consensuale.
  42. ^ Quando il fratello viene ucciso dai montanari Bale si fa giustizia da solo. E probabilmente la sfanga, nonostante sia stato visto mentre uccideva il cattivone. Alcune citazioni da Il cacciatore
  43. ^ Non particolarmente eccitante, moralista e ben diretto. Unica eccezione Mickey Rourke come sempre fuori dal coro.
  44. ^ Lento e pensoso si colloca idealmente prima di Apocalypse Now e ne costituisce in qualche modo anche la conclusione. Vistoso ripensamento, in chiave patriottica, rispetto alla satira violenta del precedente.
  45. ^ Nonostante la grande (ultima) prova di Philip Seymour Hoffman il noir psicologico si ferma alla porta delle contraddizioni oriente/occidente, tecnocrati/umanisti, vincenti/perdenti, senza mai entrarci. Il film si impunta - anche per colpa di una prova attoriale mediocre del ceceno Yssa il buono - in lunghe sequenze vuote come l'appartamento in cui è stato nascosto. Tramonti, lancio di aeroplani di carta e tensione sessuale repressa (perché? scrupoli religiosi? senso di inadeguatezza? le torture dei russi?) non fanno profondità ma noia. Scritto nel 2008 da un le Carré settantasettenne, manifesta meglio la stanchezza e l'inadeguatezza dell'autore di quella - pur esibita - del protagonista.
  46. ^ A volte un po' noiosa la ricostruzione giornalistica. Complessivamente un film coraggioso e sgradevole, che racconta, senza ricamarci, la fine ingloriosa della rivoluzione dei '70: sesso, droga e rock&roll, finita in violenza, autoindulgenza e tossicomania.
  47. ^ McAvoy piagnucoloso come solo lui. Strong very strong nel caratterizzare un villain che lotta per la propria dignità e per vendicare il figlio. Consueto scenario di corruzione e commistione tra polizia, politica e big business. Alcuni caratteristi sorprendenti: l'amico criminale "vecchia scuola", il soldato "gone bad". Finale aperto: sarà incriminato? sarà promosso?
  48. ^ Se il mondo distorto di Cronemberg rappresenta la realtà i suoi abitanti sono le persone più infelici della terra. Hollywood cinico, sporco e interessato. Senza amore ne' rispetto. Magistrale e coraggioso.
  49. ^ Slick and well acted, Closed Circuit unfortunately never quite works up a full head of steam, with a plot that's alternately predictable and full of holes. Sceneggiatore di "Eastern promises"???
  50. ^ 7 oscar tra cui miglior regia ma non miglior film - il corpo di Sandra Bullock pare danzare con meravigliosa lentezza
  51. ^ Sugestiva cavalcata con 4 cammelli e un cane (che muore). Il film racconta la vera storia di Robyn Davidson, che nel 1977 attraversò il deserto australiano.
  52. ^ Viaggio nel tempo abbastanza convincente, elogio della normalità, eccesso di raccomandazioni. "wisley hilarious". La notte seguente al solito capodanno insoddisfacente, il padre di Tim gli confida un segreto di famiglia: tutti gli individui di sesso maschile di stirpe paterna nella sua famiglia hanno sempre avuto la capacità di viaggiare nel tempo.
  53. ^ Fastidioso, orribili bambini, ruffianeria sociale e dialoghi didascalici.
  54. ^ Mafia movie sarcastico con due attori perfetti nella parte di coatti spregiudicati e ignoranti (in particolare Nina). La giovane coppia di amanti Tommy e Rosie è realmente esistita e puntualmente depennata dalla lista (dei vivi)
  55. ^ Primo gangsta movie con finale zuccheroso. Incredibile e inarrestabile David Belle sguscia liscio come un miscio
  56. ^ Patetico vecchietto e le sue incredibili avventure
  57. ^ Pitt perfetto - piace anche quando è cattivissimo e spietato
  58. ^ Il film si basa sull'autobiografia del criminale australiano Mark Brandon "Chopper" ReadEric Bana grasso tatuato e completamente fuori di testa che picchia e si fa picchiare
  59. ^ Big Heist per Statham con barba rigorosamente di 2 giorni. Carina e nella parte la Burrows, sofferente e àge. Sceneggiatura plausibile ma un po' macchinosa. Il film è tratto da una storia vera: una grandiosa rapina ad una banca di Londra, realizzata l'11 settembre 1971, senza che la polizia abbia in seguito effettuato alcun arresto né recuperato alcunché della refurtiva.
  60. ^ La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 1885 dello scrittore francese Guy de Maupassant. chiunque abbia pensato che Uma Turman potesse avere la faccia giusta per rappresentare una dama francese del 19° secolo è pazzo. Bravo Robert Pattinson, algido e scostante
  61. ^ Noiosetta commedia lesbo in rosa. Tutto finisce in confetti nel burbero quartiere che rifiuta e poi ammette le diverse Jenny e Kitty... Bah!
  62. ^ Seguito demenziale e sconclusionato del precedente. Appoggiato a una labile sceneggiatura, senza nerbo ne' emozioni
  63. ^ Stravaganti violenze in nome del dio irlandese - Commedia nera dell'assurdo con invenzioni che la salvano dal cliché del genere "Giustiziere della notte"
  64. ^ Ambiguo, tra l'agiografia e l'antropologia dell'America profonda
  65. ^ Drammone a tema (la pena di morte può, e spesso è, ingiusta, oltre che inumana). Non decolla mai e raggiunge il sottofinale prevedibile senza aver intaccato minimamente le convinzioni di ognuno. Grande Clint non perde una battuta e ci lascia nel finale con uno sguardo che vale il film.
  66. ^ Hard boiled marines con finalino improbabile in missione anticastrista... grande Clint... roccioso come un lucertolone nei colori mimetici, mentre fuma e commenta il motto: "improvvisare, adattarsi e raggiungere l'obiettivo"
  67. ^ Grandi attori pessima storia, ridicolo sconfinamento nel beach movie. Eppure il futuro Mr. America (che qui sembra il fratello tonto di un mercoledì da leoni), farà carriera.
  68. ^ Spettacolare ma noioso e spesso ondivago. E' abbastanza ragionevole la critica del Ministro della Cultura russo, che la pellicola "dipinge i sovietici come una sottocategoria umana immorale, una massa di orchi assetati di sangue, una massa di spiriti malvagi e rappresenta una distorsione storica dei fatti". La lotta finale a mani nude tra il villain e l'eroe, si consuma nel fango - al solito con la vittoria di quest'ultimo. Se una volta vincesse il cattivo faremmo un brindisi. Peccato per la particina assegnata a Vincent Cassel che è forse il personaggio più convincente.
  69. ^ Ennesima rincorsa mozzafiato per un Sudafrica che potrebbe essere il Queens. Nessuna novità: CIA corrotta, giovane recluta che si forma nel modo più duro combattendo (e naturalmente vincendo) sia con i cattivoni che con i superiori. Finalino romantico. Forse
  70. ^ It is a continuation of the 1993 theatrically released Sniper (1993 film) - the 2002 TV movie, Sniper 2, and the 2004 direct-to-video Sniper 3. Filming took place in South Africa in 2010. Guerriglia nella giungla, storie di onore e tradimento. Le truppe ONU in Congo contrabbandano armi per i ribelli e per l'esercito regolare, in attesa di conoscere il vincitore. Combattimenti tra cecchini.
  71. ^ Idiozia pluristellata con Statham che per la prima volta delude. Fa parte del filone action comedy da evitare quasi sempre. A un certo punto, verso la metà del film, si comincia a temere che non finisca più... ma poco dopo Jude ci rassicura e dice: "presto tutto sarà finito". La speranza si riaccende.
  72. ^ Film complesso e a volte sgradevole, con alcuni salti logici non sempre accettabili: perchè Ben rimane (prima di sapere che aspetta un figlio), invece che scappare subito a NYC dove avrà ancora amici e dove ha vissuto per anni? Com'è possibile ingannare le telecamere nella casa sul lago? Campioni ematici e urine posso mostrare chiaramente e senza esitazioni la paternità e la provenienza. Da dove è uscito tutto il sangue di cui è cosparso il pavimento della cucina? ecc. Ma nel complesso avvincente e spiazzante. Non è forse vero che amiamo i nostri demoni anche contro il nostro interesse e la nostra stessa salvezza? La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo L'amore bugiardo scritto nel 2012 da Gillian Flynn, che cura anche la sceneggiatura del film.
  73. ^ Molto cervellotico con qualche spunto - troppa violenza inutile
  74. ^ Trama demenziale, eccessi di violenza pulp e implicazioni psicologiche temerarie
  75. ^ Tutto gia visto, mediocre pathos, madiocre rambo, mediocri battute, mediocre cattivone (coreano) - ottimi effetti speciali. La domanda è: che cosa spinge i produttori a far salvare il mondo sempre a meno di dieci secondi dalla fine del conto alla rovescia? Avranno fatto dei sondaggi? cosa succederebbe se l'eroe spegnesse il timer quando mancano ancora 20 minuti???
  76. ^ Incrocio di generi: gioco, truffe internazionali, romanzo di formazione, in salsa Miami Vice (film) - Brillante studente dell'Università di Princeton ed esperto matematico. Tenta il colpo della vita andandosene dal New Jersey per intraprendere la carriera del trafficante internazionale. Entra nelle grazie del capo, lo vende all'FBI e gli soffia la donna. Lieto fine e battuta a schermo nero: "è la prima volta che viaggio su un jet privato" - "ci farai l'abitudine"
  77. ^ Thriller psycotico di ascendente Hitchcockiano. Tre finali successivi: il processo vinto dal mafioso. Il tentativo di arruolare la Moore come testimone, che finisce con la distruzione della famiglia mafiosa. La sparatoria in Guatemala (il meno credibile) dove la Moore si guadagna i galloni di assassina ed esce definitivamente dalla condizione di madre sola che le aveva fatto pronunciare la battuta chiave, accettando di fare la giurata: "Mi serve qualche emozione"
  78. ^ Trama molto complessa con almeno due colpi di scena maggiori e un certo numero di svolte brusche minori. I soliti sospetti ecc. Statham non muore mai!!!
  79. ^ Strippato e mescalinico, il teorema consiste nel dimostrare che 0 è uguale a 100 e ordine e caos sono solo stati estemporanei di un unico nulla. Dal visionario che diresse Brasil una coloratissima opera al nero
  80. ^ Buone intenzioni, intreccio psicologico a volte convincente. Film mediocre. Marion sprecata sullo stesso registro patetico per due ore.
  81. ^ Melodramma noir con bravi attori che non rendono credibile una storia debole e a volte insensata. Phoenix, protagonista all'inizio del film, sparisce ammanettato senza un commento: parlerà? sarà incriminato? per quali delitti? Niente! Scomparso. Wahlberg continua a professarsi innocente e sembra convinto di esserlo, mentre sappiamo che ha scelto liberamente di seguire l'amico sulla via del crimine, e ha quasi ucciso il poliziotto che lo stava catturando. Ipocrita? Metafisico? Mamma in lacrime con problemi al cuore e cugina incestuosa completano la scena di squallore familiare.
  82. ^ Buona prova di un giovanissimo Gray (25 anni). Tim Roth spietato, nello stesso anno aveva immortalato il personaggio del bandito psicopatico in Pulp Fiction. NYC scura, sporca e innevata, interno familiare ebreo, violento e deprimente, con una brava Vanessa Redgrave sdilinquita a causa di un tumore al cervello.
  83. ^ Clima torbido come in Chinatown e LA Confidential. Anni di corruzione politica e poliziesca, Hollywood come macchina tritacarne. Onesto lavoro di regia e bravi attori (meglio Duvall di Deniro)
  84. ^ B (C?) movie sui moderni soldati di ventura. Ingenuo e stucchevole. Psicologia e valori elementari. Scritto, recitato e diretto da Gruner, 54enne palestratissimo di origine francese, assurto agli onori di Hollywood come attore di B movies macho militari. Alla fine si fa guardare. An elite band of mercenaries is caught behind enemy lines and left for dead. When their mission leader escapes war torn Sector 4, he pledges to return, leaving "No One Left Behind." http://www.imdb.com/title/tt3099370/
  85. ^ Noioso e ridondante
  86. ^ Gangster movie mediocre, JL quarantenne in crisi sentimentale con il danaro
  87. ^ Pessimo biopic tutto gridato e mal interpretato da Gere e Molinas sempre sopra le righe.
  88. ^ Zuccheroso e infarcito di buoni sentimenti. Lo riscatta la stupidità di un grande Di Caprio diciannovenne, irritante fino a farci condividere la scelta di Depp di menarlo duramente. Basato sull'omonimo romanzo di Peter Hedges, il film è stato girato a Manor, in Texas. Un film sulla famiglia ma anche sull'insopportabile attitudine - in una piccola cittadina del Mid West - di occuparsi degli affari degli altri.
  89. ^ carinissima billie, somiglia a Lucia da piccola. Il resto è routine: casinò, rapporto padre/figlio, scontri a poker, buoni sentimenti, lieto fine
  90. ^ Grande prova di Hardy che riesce a farsi amare come gemello buono, almeno quanto a farsi odiare come gemello paranoico e cattivo. Film incerto tra biopics e crime story. A volte perde il ritmo e si sfilaccia nel finale. Mean Street, Deniro giovane... solo che Helgeland non è Scorsese.
  91. ^ Personaggi e storie così poco convincenti da non meritare di sopravvivere all'Apocalissi - It tells the story of a couple who raise their daughter while living off the grid, until a disaster brings about radical changes in the life they have been living and the way they will view their friends.
  92. ^ Kevin sa far bene il suo mestiere e regge un film altrimenti mediocre, ma è incommensurabilmente più a suo agio in Margin Call (film), parte simile, psicologicamente meglio definita. Lo sceneggiatore si affida troppo al reality, Pensando che - se è successo veramente - lo spettatore sarà comunque colpito dalla storia. In realtà la tensione si allenta e la scelta - non scontata - di far partire tutto in flash back, dopo l'arresto di Jack, toglie molto pathos al finale.
  93. ^ Più che uno stallone sembra un tacchino imbalsamato. Detective giap (sono Coreano, come i tacos non sono italiani) ridotto a macchietta per far risaltare la profonda morale muscolare di Sly.
  94. ^ Tre fratelli distillano alcool dalle mele. La rossa di Zero Dark Thirty mostra delle tettine a forma di provolette. Storia simile a Out of the Furnace
  95. ^ Buon poliziesco, mediocre horror, pessimo psycothriller. La tensione si allenta nel finale, riducendo l'imponente paranoia schizoide di Danzel, a una normale caccia all'uomo nei boschi tra poliziotto buono e poliziotto cattivo (demoniaco?). Sberleffo conclusivo di Azazel che se ne va con (nel) gatto. Bulgakov e Seven hanno trattato il tema con maggior potenza espressiva.
  96. ^ Interessante videogame, dentro e fuori dal gioco. Finale aperto che fa presagire il sequel obbligatorio. Alcune sentenze memorabili, Ford ambiguo tessitore di trame. Dilemma manicheo tra etica guerrafondaia: "O noi, o loro" e presunta capacità di ascolto postbellicista: "Non hanno le corde vocali! - Ci sono altri modi per comunicare"
  97. ^ Manieristico per quanto, emoziona la sensualità, il pudore e la determinazione di Redmayne, interamente preso da Lili. Forse nella realtà sarebbe stato meno svenevole e sentimentale... Una nota sulle trans che si operano: ma perché distruggere ciò che natura ha fatto per soddisfare un'idea astratta di sé? Un'altra nota sulla perfetta funzionalità dell'organo nei sei anni di matrimonio precedenti all'operazione: è credibile?
  98. ^ Non evade dal genere ma riesce a mettere bene in evidenza le personalità (disturbate) dei due contendenti. Dando l'ultima parola a Lauda, visto che Hunt ha di fatto perso, morendo nel '79. Adorato dagli sponsor e fotografato come un lungo spot per la Formula 1.
  99. ^ Onesto courtroom drama che cerca il colpo d'ala nel finale a sorpresa ma cilecca per sciatteria.
  100. ^ Grande film sulla vita e sulla morte. Tratto dal romanzo The Revenant: A Novel of Revenge (2002) di Michael Punke, basato su una storia vera, già trasposta in immagini nel 1971 ( Uomo bianco va' col tuo Dio ). DiCaprio bravo, Hardy eccellente... Quando si arriva sulla soglia tra la vita e la morte conviene diventare Revenant, che letteralmente vuol dire "morto vivente". E come tali si muovono gli uomini lungo la frontiera, nell'abisso di avidità dei bianchi e in quello superstizioso degli indiani. Collegati in modo indissolubile da una violenza senza limiti: - Tous les hommes son sauvages. Nessuno esce indenne da questo conflitto... solo i buoni sono più resilienti. Sono molti i punti di scostamento dalla trama del libro: 1. Qui c'è una moglie uccisa dai soldati USA e un figlio assassinato dall'uomo che doveva assisterlo, che motivano la vendetta e - come da politically correct - sono alla base della filosofia della frontiera, vista con i nostri occhi: indiani crudeli ma motivati ("ci avete rubato tutto, la terra, gli animali, mia figlia"), bianchi crudeli senza una causa, che non sia l'avidità. Bestie immonde particolarmente i francesi! Ladri, stupratori e assassini. 2. Nel libro ci sono due forti e numerosi avamposti commerciali in cui si rincorrono i protagonisti. Nessuna brigata Francese. Per dare più fluidità al racconto, quando Glass viene trovato, è a poche miglia dal forte, dove sono riparati anche Fitzgerald e il capitano Ashley. 3. Finale: nel libro Fitz si arruola e il Maggiore, un personaggio stupido e arrogante, inventato da Punke ma non recepito da Iñárritu, comandante del forte, lo protegge, in quanto soldato americano. Glass cerca di ucciderlo ma finisce in prigione. La vendetta non si compie, mentre nel film ipocritamente Di Caprio abbandona un Hardy gia squartato nelle mani di Dio. E degli indiani che prontamente lo scalpano e lo sgozzano. Nel panteismo molto malickiano di Iñárritu, la natura è una forza soggiogatrice, alla quale si sopravvive "facendo i morti con l'orso", nascondendosi nei suoi numerosi ventri, tra i ruscelli gelati della Louisiana del Nord.
  101. ^ Visionario e tortuoso come i labirinti del teatro dentro cui lo steady cam insegue un ex supereroe in declino, sempre più ossessionato da Broadway. Ma vola o no? Ottima Sam, skinny bitch appena uscita dal rehab
  102. ^ Ottimo film di genere, truffa in grandi numeri per finanziere miliardario sessantenne con amante e figli, alla fine la sfanga sia pure lasciandoci qualche piuma, sceneggiatura perfetta tranne forse il tradimento della moglie motivato confusamente. Gere platinato come una vecchia Corvette. Piccola parte ma importante per Tim Roth
  103. ^ Nemici reduci dalla Bosnia si affrontano e si sfiniscono fino al perdono. Improbabile e soprattutto inutile.
  104. ^ Una boiata pazzesca, attori fuori parte, romanzo snaturato: buoni sentimenti al posto del vuoto da cui il titolo. Downey ridotto a una maschera
  105. ^ La vendetta, la violenza, le regole del gioco. Noir non indispensabile. Non basta a salvarlo qualche buona battuta del vecchio Harvey: "Hey, Signor Nino, cosa succede?" - "È una festa tra gangster in vecchio stile, Larry".
  106. ^ Tragedia greca telefonata, ma non per questo meno drammatica. L'unità di tempo e di luogo compatta l'azione e la rafforza. Il tempo reale aiuta a fissare i termini della improrogabilità di certe scelte che, secondo la regia, necessitano comunque di una spiegazione molto insistita, allo spettro del padre che siede sul sedile posteriore. Una piccola bugia: la partita dura meno di novanta minuti.
  107. ^ Full of action. Cliché stranoti (tradito dall'amico fraterno). Nonostante la sua faccia da ciabattone Whalberg funziona. Due obiezioni: meglio fare il contrabbandiere che installare circuiti di sicurezza. Il contrabbando tra Panama e New Orleans funziona proprio così?
  108. ^ Ottimo nonostante Tom C. - Alieni pompano acqua dalla terra
  109. ^ Due erano tanti, quattro sono troppi e ne manca ancora uno...
  110. ^ In origine il film doveva essere il pilot di una serie televisiva trasmessa dalla TV satellitare Showtime Le storie di tre ragazzi, un bianco (Ben Crowley), un afroamericano (Anthony Mackie) e un cinese (Ken Leung). Tre razze, tre mentalità, tre comunità che NON si incontrano ma devono convivere: nero, bianco e cinese. Tempi blandi, che andrebbero bene per un episodio di 45 minuti, dilatati in due ore diventano pesanti. I personaggi stentano a prendere dimensione, Spike sembra volerli lasciar liberi di andare per la loro strada.
  111. ^ Il miglior cinema di Lee, ottimo anche il romanzo. Straziante e ineluttabile come l'11 settembre.
  112. ^ Downbeat commedy con ottimi attori, ritmo lento e interni ossessivi. 5 storie di sopravvissuti all'11 settembre.
  113. ^ Scemenza googliana che nemmeno il cinegiornale del regime avrebbe potuto superare.
  114. ^ Cowboys baracconi e crudeli rapinano il casinò e poi cercano di fregarsi a vicenda. Big heist in costume da Elvis. Interessante la morale: il cattivo cattivo muore in stile Butch Cassidy and the Sundance Kid, mentre il cattivo buono scappa con due milioni di dollari rubati, la fidanzata, il bambino e pure il veliero sul lago dorato. Quindi ne deduciamo che: rubare non è più un peccato o un delitto sanzionato da Hollywood (e questo lo sapevamo dai tempi di Getaway! dove Steve McQueen e Ali MacGraw vanno a spassarsela in Messico con il bottino), più complesso il risvolto perbenista del criminale buono che in un colpo solo fa uccidere il rivale, adotta un ragazzino, consola la ragazza madre, riscatta la barca di suo padre e incassa i due milioni del colpo. Solo al cinema!
  115. ^ 70 milioni per guadagnarne 210 + un gioco sparatutto e le royalties future. Tanto di cappello all'industria della paccottiglia e a chi se la compra. Sceneggiatura assurda, alieni senza nome, fiotti di sentimentalismo machista, effetti speciali ripetitivi. Bel titolo, da' l'idea di una battaglia famosa, come Guadalcanal o la Beresina.
  116. ^ Melò-noir à la Tennessee Williams, prodotto da Scorsese e ambientato in uno Iowa di siccità e pioggia torrenziale. Aridi i sentimenti, il sesso e la ragione. Certi delitti si impongono esclusivamente per la presenza dei cadaveri, altrimenti non si potrebbero nemmeno immaginare. Lunghi silenzi, lunghe pause ma l'azione non ristagna: è tutta nei corpi, nelle espressioni, nelle immagini.
  117. ^ Assassini nella giungla, poca psicologia, buone tattiche di guerriglia e controguerriglia. Master Gunnery Sergeant Thomas Beckett, an experienced sniper, is paired up with an inexperienced civilian, Richard Miller, to eliminate a rebel general financed by a Colombian drug lord.
  118. ^ Noir ben condotto dal roccioso (e per la verità anche obeso) Ray Winstone, portabandiera del maiale selvatico britannico. Meno sentimentale e scontato dell'omologo genere USA.
  119. ^ Bel film politico sulla deriva giustizialista dell'opinione pubblica USA. Ottima performance composta e severa di Matt Dillon nella parte dell'inflessibile funzionario da Bureau. La protagonista esasperata gli ricorda: "lei confonde quello che ha il potere di fare, con ciò che ha il diritto di fare". Una giornalista di Washington smaschera un’agente sotto copertura della CIA. Quando il procuratore le intima di rivelare la fonte, in osservanza alla legge sulla sicurezza nazionale approvata dopo l’11 settembre, lei non arretra di un passo e finisce in galera per quasi un anno (da una storia quasi vera).
  120. ^ Patriottardo e militarista, niente a che vedere con il successivo. Magnifica la faccia di Robert morente con la bandiera in mano... ricorda un po' le madonne del Tiziano. Fantastico Gandolfini, sguardo da maiale cattivo
  121. ^ Classico claustrofobico nel sottomarino russo che cerca di recuperare il solito tesoro dei nazisti sepolto sotto cento metri di acqua del mar Nero. Finale dolciastro: i più buoni sopravvivono e si prendono pure qualche kilozzo d'oro... Law roccioso e paranoico rimane sotto a fumarsi l'ultima sigaretta in attesa del diluvio.
  122. ^ Per una volta l'istrionico Pacino sembra meno stravagante del personaggio originale, genio, mostro o semplicemente un poveraccio?
  123. ^ Protagonista piuttosto imbefanito e prevedibile. Bella l'ambientazione giapponese tra scenari tradizionali e supertech. Trama mediocre ma ben congegnata.
  124. ^ Meno struggente di Miami VIce ma altrettanto pensoso. Le metropoli orfane dell'Oriente sono lo sfondo notturno e sovraffollato delle vicende di criminali e poliziotti abbandonati che, seguendo codici d'onore personali, scavano nelle profondità cibernetiche del mondo. Senza essere sicuri "di vedere la luce in fondo al tunnel". Action pieno di pause e controtempi.
  125. ^ Capolavoro di genere. Miami buia e pericolosa, Gong Li attempata femme fatal, colpevole di qualche smorfia di troppo. Meravigliosa la decisione con cui Mann mette in pausa l'azione, per riflettere sugli amori impossibili, bagnati dal sesso e dalla tenerezza, cambiando registro dall'action indiavolato all'intimismo dei palazzi dell'Habana, corroso dalla salsedine e dal mal di vivere. Poliziotti e criminali uniti nello stesso gioco, fuggono e inseguono, uccidono e vengono feriti, corrono (anche troppo) su ultimi modelli di tutti i possibili mezzi (Ferrari, Bentley, Lear Jet, bimotori, super motoscafi, elicotteri, navi). Colin Farrell, adolescente cupo e roccioso, somiglia più a Billy the Kid che al poliziotto che dovrebbe essere. Resta una domanda: gli è concesso far sparire la cattiva, senza che nessuno ne chieda conto?
  126. ^ Datato ma irresistibile Caan nei panni dell'indomabile ladro di diamanti e cowboy urbano. Primo lungometraggio di Mann che mostra già di avere tutti i numeri giusti per gli action movies che verranno.
  127. ^ Sobria tragedia familiare: Andrea rimane schiacciata tra IRA e Servizi britannici, la sua famiglia predestinata al sospetto e alla violenza. Vite sciagurate senza vie d'uscita. Sensualità ghiacciata della Riseborough.
  128. ^ Onesto biopics con immagini di famiglia, artisti e canzoni storiche. Buona Beyoncé Knowles come Etta James.
  129. ^ Mediocre messa in scena, molto datata, dell'omonimo capolavoro di Singer. È tratto dall'omonimo romanzo del 1966 - Isaac Bashevis Singer.
  130. ^ Classico film d'inchiesta, sarebbe stato più coraggioso se datasse 2003. Oggi tutti sanno dello scandalo mondiale e quindi in realtà stiamo riepilogando più che denunciando. Quasi perfetto nello sviluppo e nella descrizione dei fatti piuttosto intricati, che permettevano al "sistema" di nascondersi, pur essendo chiaro a tutti quel che accadeva. Bravo Michael Keaton, in un ruolo che sarebbe stato tagliato perfettamente per un Eastwood cinquantenne.
  131. ^ Commedia amara sulla solitudine di un vecchio, che trova una ragione per battersi contro il sistema crudele, per difendere la causa persa di una famiglia di clandestini siriani. Aiuta il figlio e finisce a letto con la madre. Strappalacrime politically correct.
  132. ^ Povero Kevin bolso settantenne che sgambetta come un ragazzino per il solito ultimo incarico prima di tornare in famiglia (la bella moglie era la sorella del crudele imperatore de Il gladiatore). Inutile e infantile.
  133. ^ Ottimo docufilm che racconta più di quanto spieghi e trova un limite proprio nei siparietti didascalici che lo rallentano.
  134. ^ Un sacco di botte, noia e ripetitività... Eroina baffoncella e culona, un po' anziana con l'occhio dolce da ungherese
  135. ^ Noir sulla stessa linea di Skyfall: ultimi giorni di una stagione di spie e gentiluomini
  136. ^ Distopico, muore M il mondo come lo conosciamo sta per finire... o no?
  137. ^ Buona prova di attori stretti in una sceneggiatura che non convince del tutto. Titolo incomprensibile. Due caratteri che - cercando di guadagnare in profondità di motivazioni - finiscono per incrociarsi e confondersi, nei luoghi comuni del conflitto e dell'etica professionale. Senza mai veramente incontrarsi. Finale moralista e gratificante che occhieggia già da mezzo film.
  138. ^ Parabola hegheliana sulla giustizia in assenza dello Stato. In un futuro prossimo, senza più leggi, un ex militare vuole riprendersi l'auto rubata da una banda di sballati. Viaggio - attraverso un bush australiano, più desolato che mai - verso i confini di un sentimento ormai impossibile: l'amicizia.
  139. ^ Interessante saga familiare. Stringente strappa sentimenti. Matriarcato rabbioso e crudele - Omicidio di due agenti di polizia di Victoria. La trama è basata sulle vicende della sparatoria realmente avvenuta nel 1988 a Walsh Street, nel quartiere South Yarra di Melbourne
  140. ^ Poliziesco da una storia vera, sceneggiato in modo poco credibile e confuso. Di fronte alla pistola spianata dal collega, il poliziotto in incognito ripete quattro volte "Lasciami prendere una cosa nella tasca... (distintivo) - ma dimentica di gridare - Sono un poliziotto..." Dorff, con le sue tre espressioni, era più credibile come catatonico protagonista di Somewhere (film) che nei panni dell'agente straziato dalle tragiche conseguenze delle sue azioni e del suo lavoro.
  141. ^ Graphic novel interessante, con risvolti ecologisti e toni millenaristi. Charlize più convincente di Hardy che cambia tre espressione e pronuncia quattro monosillabi. Ambientazione Heavy metal senza risparmio di effetti speciali.
  142. ^ Triste e verosimile, grande Tatum che rifà DeNiro di Raging Bull. La pellicola tratta la storia vera dell'assassinio del lottatore campione olimpico alle Olimpiadi del 1984 a Los Angeles Dave Schultz, avvenuta nel 1996 per mano di John du Pont, della famiglia Du Pont, amico ed allenatore del lottatore.
  143. ^ Buona interpretazione di Law, la Binoche sembra più un'apache che una bosniaca. Tutti gli angoli sono a squadra e l'architettura è esemplare. Anche troppo.
  144. ^ Courtroom drama che scivola nel patetico. La Beckinsale cagnetta impettita, alla fine deve avere ragione per forza. Nick simpatico cagnone dal moralismo edulcorato. Una sorpresa la Anissimova, intensa sia nella parodia della vittima che nella parte della malefica assassina.
  145. ^ Psyco Noir Il ragazzino che tutti vorrebbero essere, tranne che è psicopatico. Ferito a morte dall'uccisione della mamma non si da pace finché non riesce a avvelenare il colpevole. Assieme a lui uccide anche il padre (forse innocente) e un altro paio di cattivacci.
  146. ^ Scandalo Rampart con finale aperto. Blues poliziesco, vagamente sconclusionato ma esatto e penoso nel descrivere le conseguenze inevitabili di un comportamento autodistruttivo.
  147. ^ Troppo carico di (cattivi) sentimenti - Joe e Chrissie Fairburn, due fratelli poliziotti indagano sul brutale omicidio di una ragazza, i loro sospetti ricadono su Jason Buliegh, un uomo già condannato per molestie in passato. Una notte i due poliziotti uccidono Jason, nel frattempo rilasciato per mancanza di prove, e ne fanno perdere le tracce. Ma un giorno il vero assassino viene catturato e i due fratelli si troveranno ad dover fare i conti con i loro stessi colleghi.
  148. ^ Completamente fuori controllo deve mantenere i livelli di adrenalina sopra il limite per restare vivo
  149. ^ Senza vita nonostante il cast
  150. ^ Emulazione fallita di Odissea 2001. Complicazioni parascientifiche finiscono per dimostrare che la terra può sopravvivere solo dentro un tubo... "hai presente la teoria della relatività? Certo!"... La minor distanza tra due punti non è una linea retta ma piegare il foglio... L'unica forza che può attraversare un buco nero è la forza magnetica, ecc.... Soddisfa due classici stereotipi americani: l'eroe casto ama solo la figlia, salva il pianeta e non invecchia mai. Adoro la Chastain!!! La Hataway invece mi ricorda il gatto di Shreck
  151. ^ Perfetta spy story confezionata senza risparmio di mezzi e di sceneggiatura. Uno dei tanti monumenti al genere, campione d'incassi, eretti da Hollywood.
  152. ^ Supercast che non basta a compensare le frequenti scivolate in area "you are my family!". Il duello rusticano tra Norton e Farrell ha del grottesco: mancano solo i pifferi irlandesi. Cupo e notturno, Norton regge il peso delle ferite con dignità, nonostante tutto un noir godibile.
  153. ^ Teso e senza pause, sceneggiatura incatenata sebbene il finale sia un po' scontato. Non sarà piaciuto ai movimenti neri radicali: i coloured ci fanno la figura di tanti Zio Tom, straccioni e impotenti, fino a strappare al perfetto Hackman la battuta chiave, di fronte alla stalla in fiamme: "Le vacche non scappano mai... chissà perché? se ne stanno ferme finché si gonfiano e scoppiano!". Ispirato all'assassinio degli attivisti per i diritti civili del Mississippi, avvenuto nella contea di Neshoba, Mississippi, nella notte tra il 21 e 22 giugno 1964. Riporta al presente un passato non troppo lontano in cui odio e violenza razziale venivano bevuti con il latte materno. Citato il maledetto versetto della Genesi 9, 24-27, del doposbronza di Noè, utilizzato come salvacondotto da tutti i razzismi planetari: "Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; allora disse: Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!"
  154. ^ Top gun e Ufficiale e gentiluomo sullo sfondo. vicenda confusa, attori medi. Un buon numero di battaglie aeree che finiscono per essere ripetitive.
  155. ^ Si salva per il colore, i costumi, Rush tra l'umano e il melenso, e una morale faticosamente districata con l'aiuto del voice over nientemeno che della Morte. Parabola edificante, ben confezionata à la Disney' ma senza particolari meriti.
  156. ^ Assurdo, sconclusionato, fasullo e banale. Stravolta la storia e trasformato il poema eroico in un romanzetto d'amore.
  157. ^ Depp ci ha abituati a questi ruoli da coco loco, qui in chiave AI. Bettany molto più sobrio e credibile, agisce come il migliore degli amici, innamorato della ragazza di Depp si limita a sfiorarla e a lanciarle lunghe occhiate. Vago scivolone in area zombie movie.
  158. ^ Storiella divertente e leggera in stile Batman ... gatti savant e cattivoni tirati a lucido con creme ricostruenti. Non è piaciuto forse perché la sottotrama contro l'industria del parafarmaco ha irritato le grandi multinazionali della bellezza???
  159. ^ Duetto di attori e sceneggiatura intricata ma perfetta. Grandissimo Matthew, psicotico geniale con visioni ultraterrene. Deludente il finale con il solito maniaco delle terre basse che scopa la sorella e ammazza bambini. Anche l'omertà delle famiglie del Bayou, tutte imparentate tra loro, ha un gusto un po' retrò. Pizzolatto è un grande scrittore ma qui fa un ampio balzo come ideatore e sceneggiatore di respiro internazionale.
  160. ^ Caduta verticale della sceneggiatura: noia mortale e scioglimento ritardato tutto all'ultima puntata. Recitazione incerta e a volte grottesca di Farrel sempre corrucciato e di Vaughn/Frank, gangster sopra le righe con sentenze per ogni occasione. Kitsch sembra impegnato nel sequel di Robocop. Meravigliosa la zuccherosa Kelly Reilly nella parte della bambola del gangster, romantica e senza scrupoli.
  161. ^ Il titolo originale spiega meglio le intenzioni di P.: senza malizia apparente, si può uccidere un uomo (in questo caso una cattolica che ha dovuto abortire). In nome del falso diritto del pubblico di "conoscere la verità", si possono distruggere speranze e benessere delle persone. Spogliata da (quasi) tutta l'enfasi costituente, la cronaca si rivela per quello che è: pettegolezzo ininfluente, usato per i propri scopi da furbi e prevaricatori.
  162. ^ Faticosa trasposizione di Shakespeare in un noir di Cosa Nostra. Innesto non riuscito, a metà tra Nosferatu e Goodfellas.
  163. ^ Ottimo fumettone in salsa giap - Peccato per le piccole volpi e le meravigliose creature fantastiche che vengono distrutte per lasciare il posto alla invadente stirpe degli uomini - Vera storia dei quarantasette Rōnin, un gruppo di samurai che nel diciottesimo secolo si opposero allo shōgun per vendicare l'uccisione del loro daimyō
  164. ^ Paranoico, verboso e inconcludente. Desiderio di fare cinema "alto". Scenografie perfette. Grande Ray Liotta: Dorothy Macha sempre in slip e lampadato
  165. ^ Agente speciale imbranato ma determinato salva il mondo. Una battuta del presidente russo: "E' come se tu andassi dal tuo amico e gli fottessi la moglie, e poi gli dicessi: - non devi prendertela, in fin dei conti siamo una famiglia... Ma nella realtà non è così: il marito cornuto prende il fucile e ti spara".
  166. ^ Storia di un mite assassino, psicopatico ma calmo, che riesce dove gli altri cedono, perchè nessuno si aspetta che lui sia quello che è. Non un semplice thriller, ma una storia ben coesa, uno scavo psicologico a ciglio asciutto su personaggi che attraversano una vita tragica, condizionati dalle proprie inclinazioni, in quartieri in cui la vita umana vale meno di una bottiglia di birra.
  167. ^ Giallo classico a flash back. Finale che ribalta le ipotesi investigative. Keitel poliziotto arcigno e Willis nel ruolo di Brando in Un tram chiamato desiderio
  168. ^ Melò salvato dalla bella Jennifer, ocona suntuosa e intelligente, che fa impallidire Limitless qui in vesti di sconcertato romantico
  169. ^ sequel di Captain America - Il primo Vendicatore del 2011 Science fiction con una visione. Scarlett bella topolona CA tonto quanto basta, relazione sentimentale con ex amico creduto morto e trasformato nel guerriero (Perché d'inverno?)
  170. ^ Piccolo capolavoro prodotto con fondi raccolti dal crowd funding. Non pubblicato in Italia e presentato a Cannes fuori concorso. La vendetta intesa come necessità indipendente dalla propria volontà e superiore alle capacità di un uomo comune. America profonda di armi da fuoco nascoste in casa e famiglie pronte a sterminarsi a vicenda per una questione d'onore. Che ai più potrebbe sembrare insignificante.
  171. ^ Rodomonte in british sauce. Law non è Statham e il film non produce gli orgasmi demenziali dei Crank migliori. Finale aperto: sequel in arrivo?
  172. ^ Noioso e poco credibile, storiella di formazione con protagonisti scialbi e imbarazzati
  173. ^ Noia galattica con finale aperto. Il film è il sequel di Divergent del 2014, ed è la trasposizione cinematografica del romanzo Insurgent del 2012, scritto da Veronica Roth, secondo della serie costituita da tre libri.
  174. ^ Padri tristi di un'America triste, italiani e irlandesi, i soliti noti interpretati dai soliti attori de-ageizzati (malamente, nonostante i 40 milioni di extra budget spesi per rifare De Niro trentenne). Il testamento lugubre di Scorsese non arriva mai al tragico sublime di Coppola. Small talk continuo, intervallato da secchi colpi di pistola e qualche massima in stile biblico: "It is what it is", cosa vorrà dire?: ti ammazzo. Paludamenti che coprono la stupidità e la grettezza di criminali invecchiati senza consapevolezza
  175. ^ Nonostante gli attori e il regista, le scenografie e i costumi, il film non è pienamente riuscito. Stancano le continue digressioni e tanto folklore.
  176. ^ Finanzia una partita di droga dei messicani, destinata a Chicago, spinto dall'avidità e noncurante delle conseguenze (come tutti gli ricordano nei dialoghi anche troppo sentenziosi, durante l'intero film). Un apologo morale, scritto da McCarthy, sull'irreversibilità delle conseguenze delle proprie azioni. Allontanto il culto cristiano e le sue consolazioni (confessione, grazia, intervento divino) resta solo la selvaggia legge della natura, che qui viene impersonata dalla belva "Cartello". Ma dalla scrittura alla pellicola l'opera finisce per essere irrisolta e confusa. Troppi protagonisti che si muovono con eccessiva baldanza scassando ulteriormente una sceneggiatura che - a causa del profilo troppo alto dell'autore, che qui è anche produttore - non è stata rivista e adattata come avrebbe imposto qualunque normale produzione hollywoodiana. Peccato: somiglia a una di quelle cilecche sessuali che si producono per un eccesso di aspettative...
  177. ^ Tipico film di sommergibili, Hackman irruento e guerrafondaio vs Washington complicato e pacifista. Solito copione (vedi Mississippi Burning - Le radici dell'odio) con sottofinale scontatissimo - la bomba fine di mondo non viene sganciata, e finale pure scontato: i due di fronte alla commissione d'inchiesta - tutti in bianco immacolato - danno prova di grande fair play. Violini e via con il cagnetto sotto i sicomori.
  178. ^ Sfiniti (come pugili e come attori) riescono comunque - grazie al trucco e alla sceneggiatura - a portare in fondo la storia. Chi si chiede che bisogno ci sia di un film così può solo consultare i numeri del botteghino. Ma ci si potrebbe chiedere anche che bisogno ci sia di guardarlo?
  179. ^ Drammone apocalittico in chiave mutante. La macchina del tempo è un'invenzione che andrebbe eliminata dal cinema una volta per tutte, ma... Niente di rilevante o nuovo se non il ritmo costante dell'azione e le continue trovate spettacolari.
  180. ^ Commedia lacrimosa e cervellotica che dimostra come sia meglio fare il netturbino nel New Jersey che il P.R. a Manhattan. Credeghe. Ben nella parte del piacione senza midollo.
  181. ^ Triste e ingarbugliato
  182. ^ Thriller psichiatrico a tema: la mistificazione. La regola Soderbergh: Nessuno è innocente. Un po' Psyco, con finale in stile Dario Argento. Fotografia splendida, sceneggiatura metodica e onesta. Come mai sembra di averlo già visto?
  183. ^ Terence insegue Peter che gli ha ucciso la figlia. Al momento della verità capisce che la colpa di tutto è sua. E lo risparmia. Linguaggio scarno, cambi di atmosfera, dialoghi asincroni. Colori diversi. Tutto Sodeberg più le scene seppia di un Ken Loach d'antan (1967, Poor Cow)
  184. ^ Spielberg si conferma paladino delle stelle e strisce che lo commuovono profondamente. Nostalgia anche per i "sereni" anni '50 e '60 in cui le brave mogli erano frigide, indossavano golfini pastello e si tiravano su i capelli in eleganti caschetti. Il film narra la crisi degli U-2 tra Stati Uniti d'America e Unione Sovietica durante la guerra fredda, quando Francis Gary Powers, pilota di un aereo-spia Lockheed U-2, fu abbattuto, catturato e condannato dai russi.
  185. ^ Drammone storico magniloquente. Spielberg è il più americano degli autori di origini ebraiche. Merita un posto da padre della patria.
  186. ^ Noioso e scontato come quasi tutti i biopics
  187. ^ Solo il risultato al botteghino può spiegare questi film altrimenti inutili (Il grande match (film 2013), Last Vegas ecc.) con vecchi attori bolliti che smanazzano con successo pupe attraenti.
  188. ^ Mediocre commediola a sfondo socio-psichico. Stiller naturalmente è buono, bravo e bello, ma non lo sa. Lo scoprirà grazie alla Wiig, che sembra più una mamma che una fidanzata. Finale con violini e foglie che volteggiano nel parco. E' il secondo film tratto dal racconto The Secret Life of Walter Mitty scritto da James Thurber nel 1939.
  189. ^ Kolossal sconclusionato. Deco' da casinò di Las Vegas. Colin biondo mesciato. Verboso allo sfinimento. Oliver dove sei???
  190. ^ Vangelo dello yuppismo arrembante degli anni ottanta. Nonostante l'intento moralistico di Stone, la vitalità strabordante di Gekko (Michael Douglas) la vince sui piagnistei di Fox (Charlie Sheen). Avidità!
  191. ^ Sopravvalutato come tutta l'opera di Tarantino (tranne Le iene e Pulp Fiction) La famoza zoomata secca sul viso del cattivo alla spaghetti-western, con riferimenti a film di Sergio Leone, la presenza di almeno sei tracce della colonna sonora eseguite da Morricone (tratte tra l'altro dalla Trilogia del dollaro
  192. ^ Unico vero film di Tarantino, dopo le Iene
  193. ^ Boiata pazzesca. La pellicola è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2011 scritto da E. L. James, qui anche produttrice del film.
  194. ^ Anche se non raggiunge le vette psichedeliche e il successo commerciale di The Wall, rimane comunque un unicum nel genere. Come mai nessuno suona più i Beatles? Eppure erano tanto bravi...
  195. ^ The Rock Dwayne Johnson scatenato cerca gli assassini del fratello per vendicarlo. Tra killer psicopatici e griffati alla Canyons, poliziotti corrotti e drogati, espressività muscolare e tatuaggi del protagonista, siamo ai minimi del genere revenge. Nonostante le pesanti sbandate nel ridicolo c'è qualche digressione nei terreni incogniti dove dovrebbe muoversi il cinema contemporaneo
  196. ^ Dramma borghese manieristico di "genere letterario", ambientato nei primi anno '30 in una LA affascinante. Colin vagheggino e la Hayek con un fiore rosso tra i capelli. Nel finale del film, diverso dal libro, Salma muore come Mimì nella Bohéme, tra le braccia dell'amato. Un film impacciato, un racconto sopravvalutato, uno scrittore mediocre.
  197. ^ Sgradevole e (a volte) melodrammatico, ha il grande pregio di portare in chiaro le frodi del FDA e le sue collusioni con le big pharma. Sul piano umano uno slalom formidabile di McConaughey che si porta il film sulle (esili) spalle. I due oscar a lui e Leto (eccelso), sono stati dati alla capacità di soffrire degli uomini dimagriti di 30 kili, più che agli attori. La rabbia per non essere padroni della propria salute e gli aspetti legali e sanitari delle cure sono mescolati a molto sentimentalismo, dove si perdono dettagli importanti.
  198. ^ Mesto dramma ambientalista sul fracking in una terra di fattorie
  199. ^ Genere Grand Guignol, aspro e a volte insipido come la birra lituana: ladri inglesi rimangono incastrati nell'Europa dell'Est a causa di una serie di disavventure e devono ritrovare la via di casa. Affrontano sicari, prostitute, poliziotti corrotti e contrabbandieri.
  200. ^ Oltre il ridicolo, Depp si presta a fare il buffone indiano, con corvo in testa. Ranger cripto gay e decisamente repellente
  201. ^ Buffoncello variamente interpretato da Nicolas si scontra con la roccia che è suo padre e le complessità di una vita famigliare da genitore separato. L'apparente sconfitta da spazio alla vittoria postuma: lo stipendio milionario, la parata e le majorettes che occhieggiano sul fondo lasciano intendere che la vita a NYC, per quanto imperniata sul lavoro più stupido e ben pagato del mondo, potrebbe avere dei risvolti... Interessante la parte di Michael che sembra riflettere sulla degenerazione delle generazioni: la sua voce ascoltata dai presidenti degli SU si spezza nella preoccupazione per l'inconcludente vita del figlio, che a sua volta è preoccupato per le disastrose esistenze dei suoi due figli. Centrare il bersaglio con sempre più frecce sarà un presagio di buona riuscita per il tanto sospirato fresh start?
  202. ^ Mediocre e roboante capitolo della saga intergalattica dei W. Tornano gli umani come vacche da macello, questa volta in attesa della "Mietitura" che dovrebbe avvenire quando la Terra non avrà più risorse per sostenere l'aumento demografico. Come il secondo e terzo Matrix c'è bisogno di continue spiegazioni e siparietti per far collimare le parti scardinate di un tutto che non sta comunque insieme. Graphic and scenarios da Oscar. Sprecati.
  203. ^ Noioso, a volte svogliato ma ben articolato, bravo Cusack, scontato Cage. Come tutti i thriller in cui si conosce già l'identità dell'assassino e i suoi delitti, al regista resta solo da notificarci con che prove verrà finalmente incastrato. Not too much for a real thrill!
  204. ^ Il film segna l'ultima apparizione cinematografica dell'attore Paul Walker, deceduto il 30 novembre 2013, quando le riprese del film erano ancora in corso. Stupido oltre le attese, Diesel un ciccione orribile. Tifiamo per il cattivone Statham, che non viene fatto morire in previsione dell'inevitabile sequel.
  205. ^ Forte delle sue due intense espressioni, The Rock spazza via l'intero cartello della droga. Mediocre sceneggiatura di una storia forse? realmente accaduta. Buona confezione.
  206. ^ Un po' disordinato nell'avvio (ma Hulk si trasforma solo quando è incazzato oppure - come dice - è sempre incazzato e quindi si trasforma a piacimento?). Finale in grande stile effetti e ambientazioni perfette.
  207. ^ Grande prova di grandi attori. La crudeltà nella famiglia americana può raggiungere il sublime. Ogni personaggio - inciso con pochi tratti magistrali - è un racconto. Predomina il rapporto tra madre (Streep) e figlia (Roberts) che si fronteggiano con distruttivo furore, fino all'abbrutimento.
  208. ^ Narrazione ondivaga, contenuto dichiarativo, Bill Pullman espressivo come una foca si sforza di approfondire lo sguardo con risultati comici. Andie MacDowell nei panni di femme fatale ostenta un seno minuscolo e fianchi abbondanti, stretti in bikini sofisticati. Se è sofferenza esistenziale, dall'espressione si direbbe mal di testa.
  209. ^ Forse allude a qualcosa di più sofisticato che rimane oscuro. Forse Gosling rappresenta un cristo senza redenzione. Oppure è solo un po' sovraccarico (di ombre, di colori cupi, di violenza) a scapito della linearità della trama che ne esce contraffatta.
  210. ^ Perfetta ambientazione, musica, atmosfere. Due attori in stato di grazia. Sceneggiatura di ferro.
  211. ^ Jolie in gran forma, stile bambola di porcellana, con un gran set di attori attorno. Lusso, calma e voluttà si aprono come un'isola felice sul giardino lussureggiante della coppia franco americana, mentre fuori il furore islamico devasta un inferno già sovrapopolato di mostri. Morale ambigua della giornalista che - nonostante il dolore - sembra quasi ammettere le ragioni dei rapitori e riesce comunque (nella fiction) a mantenere delicate abitudini di convivialità e amicizia, mentre brutali soldati ribaltano case e arrestano, nel sonno, famiglie intere. Sotto all'inchino formale ai valori multietnici e multiculturali, è facile sentire, anche fisicamente, l'omaggio alla superiorità indiscutibile della società occidentale. Ce ne fossero 10 all'anno!
  212. ^ Modesto action fantascientifico con la giusta sovraddose di botti. Uma e Ben, baldi giovanotti salvano il mondo e si ritirano a coltivare orchidee con Paul Giamatti. Una (vaga) riflessione sullla grazia che può deviare il destino. E le pallottole.
  213. ^ Grande prova di regia, nonostante la missione impossibile di ridurre in 120 minuti un colosso come Anna Karenina, nonostante le scorciatoie frettolose (la morte del fratello di Kostia perde completamente di significato, la sua conversione finale è appena accennata ecc.): il film fila come un carillon, dentro e fuori il teatro, attraverso le vite delle due coppie, santi e perduti. Keira algida e smorfiosa non sta al passo con la Garbo, nella persona fisica di una "preziosa", capace di rendere gli uomini animali. Regia a volte troppo consumata, porta nella percezione estetica un filo di noia e la sensazione di essere caduti in un lungo spot di Vuitton.
  214. ^ Noioso. La pellicola è il remake del film 40.000 dollari per non morire (The Gambler) del 1974.
  215. ^ Drammone identitario sudista, in chiave post ottocentesca: la discrezione e l'onore dei gentiluomini dela Louisiana degli anni '30, messi a dura prova dall'invadenza degli zotici, capeggiati da un Sean Penn istrionico e gesticolante. Nonostante il cast stellare il più grande insuccesso della sua decade.
  216. ^ Onesto courtroom drama che non riesce mai a prendere il volo come invece Erin Brockovich.
  217. ^ Commediola romantica con finale strappalacrime, lei malata del "caro vecchio Parkinson", lui belloccio disinibito, finiscono a letto e poi sull'altare, nonostante lei non l'abbia chiesto e lui - in fondo - non lo voglia.
  218. ^ Tipica produzione hollywoodiana che si avvale di un Giappone oleografico, cristallizzato tra ciliegi in fiore e belle in kimono che sciolgono i capelli alla fonte. Cruise non impeccabile, Watanabe meno imbambolato del solito non bastano a salvare il film dal reflusso di luoghi comuni.