Utente:Erasmo Barresi/Sandbox

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Testuggine dipinta

Un esemplare adulto con la testa dritta rialzata e rivolta verso la sua destra
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Testudines
Famiglia Emydidae
Sottofamiglia Deirochelyinae
Genere Chrysemys
Specie C. picta
Nomenclatura binomiale
Chrysemys picta
Schneider, 1783

La testuggine dipinta (Chrysemys picta) è la più diffusa tartaruga nativa dell'America settentrionale. Vive in acque dolci e lente, dal sud del Canada alla Louisiana e al nord del Messico, dall'oceano Atlantico all'oceano Pacifico. In gran parte del suo areale, è la tartaruga più numerosa. È la sola specie del genere Chrysemys, parte della famiglia delle tartarughe di stagno Emydidae. I fossili mostrano che esisteva 15 milioni di anni fa, ma le quattro sottospecie regionali (orientale, interna, meridionale e occidentale) si evolvero durante l'ultima era glaciale.

La femmina adulta è lunga 10-25 cm, il maschio è più piccolo. Il guscio superiore è liscio e ovale senza una cresta sulla parte superiore. La pelle è di colore oliva fino al nero, con strisce rosse, arancioni o gialle alle sue estremità. Le sottospecie possono essere distinte dai gusci: quella orientale ha i segmenti del guscio superiore allineati, quella centrale ha una larga chiazza grigia sul guscio inferiore, quella meridionale ha una linea rossa sul guscio superiore, quella occidentale ha dei motivi rossi sul guscio inferiore.

La testuggine dipinta mangia piante acquatiche, alghe e piccoli animali acquatici inclusi insetti, crostacei e pesci. Sebbene siano spesso mangiate come uova o larve da roditori, Canidi e serpenti, il duro guscio degli adulti li protegge dalla maggior parte dei predatori tranne alligatori e procioni. Dipendendo dal calore dell'ambiente circostante, è attiva solo di giorno quando si scalda al sole per ore su tronchi e rocce. In inverno va in letargo, solitamente sui fondali fangosi dei fiumi. Si accoppia in primavera e autunno; tra la fine della primavera e la metà dell'estate le femmine scavano nidi nel terreno e depongono le uova. I nuovi nati crescono fino alla maturità sessuale: 2–9 anni per i maschi, 6–16 per le femmine. Gli adulti in natura possono vivere per più di 55 anni.

Nei racconti tradizionali degli Algonchini, la coloratissima tartaruga interpretava un imbroglione. In tempi moderni, la testuggine dipinta è diventata la seconda tartaruga domestica più popolare degli Stati Uniti d'America, sebbene la cattura sia sempre più limitata. La distruzione dell'habitat e gli incidenti stradali ne hanno ridotto la popolazione, ma la sua abilità di vivere in ambienti modificati dall'uomo l'ha aiutata a rimanere la più diffusa tartaruga dell'America settentrionale. Solo in Oregon e Columbia Britannica il suo areale è in pericolo. Quattro stati federati degli Stati Uniti d'America (Colorado, Illinois, Michigan, Vermont) hanno nominato la testuggine dipinta il loro rettile ufficiale.

Tassonomia ed evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Il naturalista Johann Gottlob Schneider categorizzò per primo la testuggine dipinta.

La testuggine dipinta (C. picta) è la sola specie del genere Chrysemys.[2] La famiglia del genere Chrysemys è Emydidae: le tartarughe di stagno. Emydidae è divisa in due sottofamiglie: Chrysemys è parte del ramo Deirochelyinae. Le quattro sottospecie sono quella orientale (C. p. picta), quella centrale (C. p. marginata), quella meridionale (C. p. dorsalis) e quella occidentale (C. p. bellii).[3]

Il nome del genere deriva dall'antico greco chryso ("oro") e emys ("tartaruga d'acqua dolce"). Il nome della specie deriva dal latino pictus ("colorata").[4] Il nome della sottospecie, marginata, deriva dal latino per "bordo" e si riferisce ai segni rossi sulla parte esterna (marginale) del guscio superiore; dorsalis deriva dal latino per "dorso", in riferimento alla prominente striscia dorsale; il termine bellii onora lo zoologo Thomas Bell, collaboratore di Charles Darwin.[5] Un nome comune alternativo della costa orientale per la testuggine dipinta è skilpot, dal nome neerlandese per tartaruga, schildpad.[6]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente descritta nel 1783 da Johann Gottlob Schneider come Testudo picta,[1] la testuggine dipinta fu chiamata Chrysemys picta per la prima volta da John Edward Gray nel 1844.[7] Le quattro sottospecie furono riconosciute in seguto: quella orientale da Schneider nel 1783, quella occidentale da Gray nel 1831, quella centrale e quella meridionale da Louis Agassiz nel 1857.[1]

Fino agli anni trenta, molte delle sottospecie della testuggine dipinta furono etichettate dai biologi come specie a sé del genere Chrysemys. Le testuggini nella regione di confine tra le sottospecie occidentale e centrale furono a volte considerate una specie a sé, treleasei. Nel 1931, Sherman Chauncey Bishop e Franklin James White Schmidt definirono l'attuale tassonomia "quattro in uno". In base a una misura comparativa delle tartarughe da tutto l'areale, subordinarono le specie alle sottospecie e eliminarono treleasei.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Chrysemys picta, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Informazioni tassonomiche, su people.wcsu.edu.
  3. ^ (EN) Archie Carr, Genus Chrysemys: The Painted Turtles, in Handbook of Turtles: The Turtles of the United States, Canada, and Baja California, Binghamton, New York, Comstock Publishing Associates a Division of Cornell University Press, 1952, pp. 213–234, ISBN 0-8014-8254-2.
  4. ^ Pagina sulla testuggine dipinta orientale, su vafwis.org.
  5. ^ Nomi scientifici e comuni dei rettili e degli anfibi del Nord America, su ebeltz.net.
  6. ^ 'Skilpot': richiesta di informazioni (PDF), in Virginia Herpetological Society Bulletin, vol. 85, marzo 1987.
  7. ^ Uwe Fritz e Peter Havaš, Lista dei Cheloni del mondo (PDF), 2007.
  8. ^ S. C. Bishop e F. J. W. Schmidt, La testuggine dipinta del genere Chrysemys, in Zoological Series, vol. 18, 1931, pp. 123–139.