Utente:Enrico Dellarciprete/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Camillo Dellarciprete

Luogo di nascita: Arielli

Data di nascita: 9 settembre 1860

Luogo di morte: Lanciano

Data di morte: 28 ottobre 1922

Qualifica: Ingegnere ferroviario, e direttore d'esercizio FAS

Date: 1911 - 1922

Qualifica: Direttore Generale SFAA

Date: 1911


Biografia / Storia: Camillo Dellarciprete nasce ad Arielli (Ch) il 9 settembre 1860.

Da studente nel liceo Giambattista Vico a Chieti, propone una originale soluzione grafica approssimante quadratura del cerchio. Compie gli studi di fisica e matematica a Napoli e quelli di ingegneria civile a Torino, dove si laurea nel 1885. Tra i primi ottanta laureati, viene immediatamente impiegato nel R. Ispettorato delle strade ferrate-circolo di Ancona, ove resta per circa venti anni, fino a quando, l’Ispettorato viene centralizzato a Roma e incorporato al Ministero dei lavori pubblici. Nel 1886 compie gli studi sulla ferrovia Ascoli-Antrodoco; nel 1887-1888 si occupa della costruzione della ferrovia di Macerata e della ferrovia Ravenna-Rimini. Negli anni successivi provvede alla sorveglianza ed esercizio della linea Adriatica e alla costruzione delle ferrovie di Camerino e di Chieti. Relativamente alla elettrificazione di quest’ultima ferrovia, nel giugno 1905 organizza in pochi giorni il servizio di rappresentanza per l’arrivo dei Reali a Chieti. Camillo Dellarciprete viene investito di importanti incarichi dal Ministero dei lavori pubblici: nel 1900 è invitato ad esaminare il noto progetto dell’ing. Francesco Mora il quale, per conto della Società Thomson-Houdston, aveva fatto domanda di concessione della Ferrovia Adriatico Sangritana, con percorso Torino di Sangro-Archi-Castel di Sangro. Nel 1904 esamina il progetto della ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola e, in quella occasione, conosce il costruttore e concessionario della linea, l’ing. Ernesto Besenzanica, reduce dalla Bulgaria. I due ben presto si legano da reciproca stima e affettuosa amicizia, tanto che Dellarciprete convince il Besenzanica a compiere un viaggio in Abruzzo . "Il comm. Besenzanica venne, vide e ammirò la splendida marina di San Vito, lo sviluppo industriale di Lanciano, la fertile valle del Sangro e giunto a Castel di Sangro telegrafò al sindaco di Lanciano e agli on. De Giorgio e Masciantonio che avrebbe studiato il progetto della ferrovia Adriatico Sangritana e ne avrebbe chiesto la concessione". Per meglio sovraintendere ai lavori di costruzione della ferrovia abruzzese, Dellarciprete rinuncia al suo prestigioso incarico romano di ispettore generale delle Ferrovie dello Stato, trasferendosi con la famiglia a Lanciano, non più tardi della sua nomina a direttore generale della Sfaa di Milano (1906) e a direttore d’esercizio della Ferrovia Adriatico Sangritana (1911). Il 1° agosto 1912, data di apertura all’esercizio della Sangritana, è insignito della cittadinanza onoraria dal municipio di Lanciano. Si sposa con la lancianese Giuseppina Casalanguida, dalla quale nascono tre figli, Errico, ingegnere ferroviario (29.03.1893), Teresa (21 agosto 1895) ed Emilia (13 febbraio 1899, moglie di Pasquale Barbati, morta mitragliata nel 1943 a Fermo).

Negli anni trascorsi a Lanciano, si occupa indefessamente della costruzione e della gestione del servizio ferroviario della Sangritana. Camillo Dellarciprete pùò considerarsi, insieme al Besenzanica, artefice e protagonista della costruzione della Sangritana, nella prima fase della trazione a vapore e dello scartamento ridotto, negli anni compresi tra il gennaio 1911 e l'ottobre del 1922, data quest'ultima della sua morte a soli 62 anni, avvenuta alla vigilia della nuova era della ferrovia Sangritana, quella della sua elettrificazione. Il 1° aprile 1922 firma l'ultimo ordine di servizio relativo al suo congedo straordinario per motivi di salute (o.d.s. n.77) lasciando al suo posto i consiglieri delegati della Sfaa di Milano rispettivamente: il cav. Angelo Freund reggente alla carica di direttore generale e l'Ing. Guido Ronchetti, reggente alla carica di direttore d'esercizio Fas.

Nel mese di luglio 2012, in corrispondenza del centenario della ferrovia Sangritana viene intitolata all'ing. Camillo Dellarciprete la piazza dell'antica stazione di Lanciano.

Soluzione grafica approssimante la quadratura del cerchio

Aveva osservato che la decima parte della radice quadrata di 2 (ovvero 0,14142) è molto prossima alla parte decimale di p greco (ovvero 0,14159) e quindi ideò la seguente soluzione. Si costruisce un quadrato avente per lato il diametro D della circonferenza e se ne traccia la diagonale. Questa, per il teorema di Pitagora, risulta uguale a radice di 2, cioè a 1,4142 D. Si divide la suddetta diagonale in 10 parti uguali (mediante il teorema di Talete), ciascuna di essere sarà uguale a 0,1142 D; si aggiunge ad una di dette parti un altro segmento lungo 3 D e così se ne otterrà un risultante lungo 3,1212 D, molto prossimo alla lunghezza della circonferenza (che risulta 4,1416 D). Tutte le operazioni indicate sono eseguite con la riga e il compasso.

Bibliografia:

ADA DELLARCIPRETE, Nella storia di Lanciano, l’Ing. Camillo Dellarciprete e la Sangritana, in “Gente e Piazza”, febbraio-marzo 2006.

Ing. Camillo Dellarciprete, in “La Fiaccola”, Ortona a mare, 12 febbraio 1911.

I Grandi festeggiamenti di Chieti, in “La Tribuna Illustrata”, 18 giugno 1905.

Ricordi di Giuseppina Dellarciprete, intervista realizzata il 14 marzo 2009.

FRANCESCO OGLIARI-FRANCO SAPI, Partiamo insieme. Storia dei trasporti italiani, vol. 17°, Lazio-Abruzzo-Molise, vol. III (1901-1918), Milano 1974.

CATERINA SERAFINI, L’Archivio Storico della Ferrovia Adriatico Sangritana. Spunti di riflessione sugli archivi di impresa in Abruzzo, in “Rivista Abruzzese”, supplemento monografico, a. LXII, n. 2 (Aprile-Giugno) 2009

M. DI PIETRO-C. MARINO, La Ferrovia Sangritana nella storia e nelle prospettive dell’Abruzzo, “Rivista Abruzzese”, Lanciano, 2000

CATERINA SERAFINI, Il Cantiere della Sangritana. Origini e costruzione di una ferrovia secondaria abruzzese (1853-1915), Lanciano, Ed. Carabba 2015.