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La sessualità nell'antica Grecia era eminentemente bisessuale. La bisessualità (vale a dire l'attrazione fisica, sessuale o l'amore nei confronti di persone di entrambi i sessi) è onnipresente nell'antica Grecia. A quel tempo gli uomini avrebbero avuto il dovere di sposarsi e di fondare una famiglia ma, allo stesso tempo, l'amore di uomini più grandi verso gli adolescenti (pederastia) è stato incoraggiato, anche se in una maniera altamente regolamentata, come strumento di educazione dei giovani di sesso maschile.

Introduzione[modifica | modifica wikitesto]

Senso particolare del termine bisessualità nell'antichità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni intellettuali come Luc Brisson ed Eva Cantarella sostengono che, nel contesto dei tempi antichi, il termine di bisessualità può assumere un significato che va molto al di là di quello attuale, ossia della possessione simultanea di organi sessuali maschili e femminili (l'attuale ermafroditismo)[1]. Nell'antichità classica, ed in special modo nella Grecia antica, se ciò si fosse verificato in un neonato, il bambino sarebbe stato considerato una specie di "mostro"[2] ed immediatamente ucciso[1].

Considerazioni generali[modifica | modifica wikitesto]

Per comprendere l'antica bisessualità greca, occorre tenere ben presente che le pratiche e le norme culturali e sociali dei greci di questo periodo erano significativamente differenti da quelle di oggi; per i greci difatti non si teneva in considerazione, come fa spesso la cultura occidentale attuale, una netta e definita separazione tra eterosessualità ed omosessualità[3] · [4], era bensì importante soltanto il rapporto di dominazione: l'uomo che assume il ruolo dominante veniva visto ed inteso come virile, mentre quello più passivo (o che veniva penetrato) era considerato come intimamente inferiore[3]. Infatti, per un uomo dominante, indipendentemente dal sesso della persona amata, era importante conservare l'esclusività sulla penetrazione sessuale[3].

Nell'antica società greca, così fortemente intrisa di misoginia, una relazione eterosessuale non pone ovviamente alcun problema, in quanto si limita a confermare che l'uomo (attivo) è superiore alla femmina (passiva)[5]; in una maniera del tutto analoga, quando un uomo intratteneva una relazione con un adolescente, veniva solo a riflettere la superiorità del primo sul secondo, sia che fosse in campo sociale, economico o politico[6] · [note 1].

Più in generale, è importante tenere a mente che nell'antica Grecia gli uomini non vengono definiti in base ad un determinato orientamento sessuale: i concetti al giorno d'oggi attuali di distinzione precisa tra eterosessuale ed omosessuale sono una creazione moderna, che non esisteva ai tempi dell'antichità[7]; constatando la pratica di una sessualità di fatto bisessuale, ma senza alcuna rivendicazione o pretesa di esserlo, Elisabeth Badinter fa uso del termine di "bisessualità senza implicazioni di identità"[8].

Non esistono così più due tipologie di desiderio, una omosessuale e l'altra eterosessuale: la sola cosa importante era l'attrazione provata davanti ad una "bella" persona, indipendentemente dal sesso[8]. Un uomo può in tal modo anche innamorarsi contemporaneamente di una bella donna e di un ragazzo[8] · [9]. Come Michel Foucault nel suo L'uso dei piaceri afferma che nell'antico contesto greco è il naturale appetito di fronte alle belle persone che portano l'uomo ad innamorarsi di qualcuno, sia esso un uomo o una donna[10]. E' per questo che lo stesso Foucault utilizza la parola "bisessualità" come parte del suo studio della sessualità nell'antica Grecia[9] · [10].

Gli antichi greci non solamente no conoscevano la separazione tra comportamento omosessuale ed eterosessuale, ma con molta probabilità non sarebbero neppure mai stati capaci di comprenderlo[11].

Va inoltre osservato che la vera e propria omosessualità in senso stretto (tra due uomini adulti) era molto rara, e non socialmente accettata; l'amore nei confronti degli uomini non avrebbe mai dovuto distrarre dall'amore verso le donne[12]. In questo senso si può affermare che l'antica società greca fosse anche in parte affetta da omofobia, non tollerando altro che un ritualizzato - e limitato nel tempo - rapporto tra erastes ed eromenos; tutti, diventati adulti, avevano il compito di diventare mariti e padri di famiglia: gli uomini effeminati o, peggio ancora, coloro che esercitavano la prostituzione maschile, venivano derisi, quando non disprezzati ed oltraggiati[13].

Pederastia[modifica | modifica wikitesto]

La pederastia greca comporta una relazione provvisoria tra un cittadino e un giovane chiamato a diventare a sua volta uomo e questa si sviluppava solitamente quando il ragazzo aveva un'età compresa tra i 12 e i 18 anni[14]. Il più anziano all'interno di questo rapporto era l'amante ( εραστης ), mentre il più giovane era definito il diletto amato(ερωμενος)[3].

Una pratica educativa istituzionalizzata[modifica | modifica wikitesto]

In questo contesto, tali relazioni avevano soprattutto un ruolo educativo: l'uomo più anziano deve dedicare i propri sforzi alla formazione del giovane in un cittadino rispettabile, in cambio quest'ultimo gli si deve offrire come amante. Inoltre si era considerati giovani fino a quando non esisteva peluria sulle cosce, sui glutei e sulle guance, ed è propriamente questo fatto che si ritiene potesse costituire la maggior attrazione dei giovani uomini[15].

Le norme che disciplinavano i rapporti omoerotici erano molto severe: era abbastanza normale per un uomo dichiarare pubblicamente il suo amore per un giovane bello, era comunque considerato inappropriato per un uomo più anziano trovare attraente un altro uomo maturoErrore nelle note: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref>, tipicamente poteva avere tra i 20 e i 30 anniErrore nelle note: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref>; mentre forti legami di amicizia fra amante ed amato potevano anche durare tutta la vita (possiamo fare l'esempio della relazione intercorrente tra Agatone e Pausania descritti nel Simposio (dialogo)), se la relazione sessuale perdurava oltre un certo periodo anche non disapprovata esplicitamente veniva comunque derisa[16].

Questo rapporto avrebbe sempre dovuto essere temporaneo ed avrebbe dovuto (teoricamente) concludersi per lasciare spazio ad una forma di amore platonico a partire dal momento della prima comparsa dei peli della barba sul mento dell'amato[16]. Purtuttavia, l'espressione dei tipi di relazioni concernenti la pederastia aveva anche una forte componente di elemento retorico[17]

Questo modello di educazione sessuale sopravvisse per un periodo di tempo assai lungo: dall'epoca minoica fino alla caduta dell'impero romano

Casi particolari[modifica | modifica wikitesto]

A Sparta e Creta, gli amanti avrebbero dovuto prestare maggiore attenzione alle abilità fisiche ed intellettive del giovane, più che alla bellezza di per sé. A Sparta il legame tra due uomini poteva essere così forte che il più anziano veniva ritenuto responsabile per il comportamento del più giovane e rimproverato al suo posto per un'eventuale cattiva condotta, tra cui la mancanza di coraggio del suo protetto.

Il matrimonio, la vita familiare e la procreazione[modifica | modifica wikitesto]

La pratica della pederastia non era affatto una pratica sessuale esclusiva, in quanto era previsto che ogni cittadino si sposasse ed avesse figli figli, sia che fosse già impegnato in una relazione omoerotica o meno. Per consuetudine, coloro che che s'impegnavano in un ruolo attivo in una relazione pederastica erano anche gli uomini sposati, intrattenendo in tal maniera una via amorosa alternativa all'amore eterosessuale Il sesso eterosessuale nel contesto del matrimonio veniva socialmente considerato come la più importante esperienza sessuale, dato che portava alla procreazione; tuttavia, poiché la maggior parte dei matrimoni erano organizzati dalle rispettive famiglie, il rapporto coniugale potevano ben non essere il più appagante di tutti.

Nel matrimonio veniva di solito osservata una grande differenza d'età: mentre la sposa era appena adolescente (di solito tra i 14 e i 18 anni) il marito poteva superare abbondantemente la trentina. La preferenza per le mogli più giovani probabilmente nasce dalla volontà dello sposo di educare come meglio preferivano le donne nella gestione degli affari della casa; veniva inoltre rafforzato anche l'atteggiamento fortemente patriarcale dei Greci, in particolare il loro parere nei riguardi della naturale inferiorità intellettuale femminile.

Ad Atene soltanto le mogli legittime potevano procreare dei cittadini: garantire la loro castità, ed in particolare impedire qualsiasi possibile relazione extraconiugale per queste donne è una preoccupazione importante, costantemente messa in luce, e ciò non riguardava solo la famiglia la tutta la città. Così, sedurre la moglie di un altro diventa un reato molto grave, in quanto questo avrebbe potuto mettere in dubbio la discendenza stessa dei bambini avuti da quella donna. Nonostante il divieto ufficiale, rimaneva moralmente accettabile per un uomo impegnarsi in rapporti sessuali con prostitute, concubine, stranieri o schiavi; solo la moglie era costretta alla fedeltà assoluta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Josette Liégeois, « Luc Brisson, Le sexe incertain. Androgynie et hermaphrodisme dans l'Antiquité gréco-romaine », Revue Philosophique de Louvain, 1999, vol. 97, n° 3, pp. 657-665 (lire en ligne sur Persée.fr)
  2. ^ Eva Cantarella, « L'hermaphrodite et la bisexualité à l'épreuve du droit dans l'antiquité », Diogène 4/2004 (n° 208), pp. 3-15 (lire en ligne sur Cairn.info)
  3. ^ a b c d L’hermaphrodite et la bisexualité à l’épreuve du droit dans l’antiquité, Eva Cantarella, (Université de Milan), Cairn.info
  4. ^ Template:Harvsp, p. 55
  5. ^ Template:Harvsp, pp. 56-57
  6. ^ Template:Harvsp, p. 56
  7. ^ Thierry Eloi, « La sexualité de l’homme romain antique »,
  8. ^ a b c Élisabeth Badinter, XY, De l'identité masculine (1992), p. 130
  9. ^ a b (EN) Jonathan Katz, The Invention of Heterosexuality, University of Chicago Press, (2007), 291 pages, p. 35
  10. ^ a b (EN) Template:Lien, , in Partisan Review, Fall, 4, 1997 (lire en ligne)
  11. ^ Cantarella, 2004, p=6
  12. ^ Frédéric Martel, « Homosexualité », Encyclopædia Universalis (lire en ligne), consulté le 2 février 2013
  13. ^ Georges Devereux, « La pseudo homosexualité grecque et le "miracle grec" », Ethnopsychiatrica, II, 2, 1979, pp. 211-241 (lire en ligne sur le site du Centre Georges Devereux)
  14. ^ Brisson 2007, p. 57"
  15. ^ "Brisson 2007, p. 58"
  16. ^ a b Élisabeth Badinter, XY, De l'identité masculine (1992), p. 129
  17. ^ « Dans la Grèce du temps de Socrate, l’amour masculin est un souvenir et une survivance de l’éducation guerrière archaïque, dans laquelle le jeune noble se formait entre autres aux vertus aristocratiques, dans le cadre d’une amitié virile, sous la direction d’un aîné. La relation maître-disciple est conçue, à l’époque sophistique, sur le modèle de cette relation archaïque, et s’exprime volontiers dans une terminologie érotique. La part de rhétorique et de la fiction littéraire dans cette manière ne doit jamais être oubliée. » Pierre Hadot, La figure de Socrate, in Exercices et philosophie antique.

--- Le legislazioni sulla sodomia riguardano la promulgazione ed applicazione di quelle specifiche leggi che definiscono alcuni atti sessuali come veri e propri crimini. Quali tra i vari atti sessuali precisamente si intenda con il termine sodomia molto raramente sono descritti nelle leggi in questione, ma generalmente a comprensione giudiziaria include qualsiasi rapporto sessuale considerato comunemente come "innaturale" o immorale. La sodomia viene così in genere ad includere il sesso anale, il sesso orale e la bestialità o zoofilia. Nella pratica, poi, le leggi anti-sodomia sono state raramente applicate contro le coppie eterosessuali. Attualmente gli atti omosessuali consensuali tra adulti rimangono illegali in circa 70 delle 195 nazioni del mondo (circa il 36%); in 40 di questi, solo la sessualità omosessuale maschile è fuorilegge. Nel 2011 il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha approvato una risoluzione favorevole ai diritti LGBT, che è stata seguita da un rapporto pubblicato dal Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La criminalizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Nella giurisprudenza all'epoca del Medio impero assiro (Codice di Assura) e risalente all'incirca al 1075 a.C. si afferma che "se un uomo ha rapporti sessuali col proprio fratello-in-armi (compagno militare), questi lo trasformerà in un eunuco": questa è la prima legge nota a condannare l'atto omosessuale maschile all'interno delle forze armate.

Durante il periodo della Repubblica romana la lex Scantinia impose forti sanzioni (non è chiaro se la pena potesse arrivare alla condanna capitale o si limitasse in ogni caso ad una multa salata) nei confronti di coloro che commettevano un crimine sessuale (stuprum) contro un ragazzo nato libero (quindi non schiavo); ma questa stessa legislazione potrebbe anche essere stata utilizzata per perseguire i cittadini maschi che volentieri assumevano il ruolo passivo durante gli atti omosessuali. La legge è stata menzionata nelle fonti letterarie, sebbene - per quel che se ne sa - venne applicata assai raramente: l'imperatore romano Domiziano la rispolverò nel suo programma di riforma giudiziaria e morale.

Per i cittadini maschi adulti (vedi Omosessualità nell'Antica Roma) il sentimento di sperimentare il proprio desiderio omoerotico, ed agire pertanto di conseguenza, era considerato perfettamente naturale e lecito, a patto però che il loro compagno sessuale fosse un maschio di bassa condizione sociale. L'amore greco nell'antica Roma era accettabile solo quando il partner più giovane era un prostituto o uno schiavo.

La maggior parte delle leggi relative alla sodomia all'interno della civiltà occidentale sono state originate dallo sviluppo progressivo del cristianesimo durante la tarda antichità; al giorno d'oggi invece si è giunti al risultato che alcune chiese cristiane (perlopiù protestanti, ma non solo) permettono il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l'ordinazione sacerdotale per gli omosessuali.

Nel Regno di Gran Bretagna Enrico VIII d'Inghilterra introdusse la prima normativa penale inglese contro la sodomia con la legge del XVI secolo denominata Buggery Act 1533, rendendola passibile d'impiccagione (venne revocata solamente nel 1861). A seguito dei "Commentari sulle leggi d'Inghilterra" (1765-9) di Sir William Blackstone il reato di sodomia è stato spesso definito come "il crimine abominevole e detestabile contro natura"; tale descrizione ha condotto alle più diversificate decisioni su ciò che specifici atti sono stati recepiti e proibiti sotto la definizione di "sodomia".

Depenalizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1786 Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, abolendo la pena di morte per tutti i reati all'interno del Granducato di Toscana, divenne il primo sovrano al mondo ad abolire la condanna capitale nei confronti della sodomia (fu sostituita dal carcere e dai lavori forzati).

Nella Francia rivoluzionaria è stato il Codice penale francese del 1791 che, per la prima volta, decriminalizzò la sodomia (assieme all'eresia, alla stregoneria e alla blasfemia) secondo il concetto per il quale senza vittima non poteva esistere reato. Lo stesso principio fu riconfermato da Napoleone Bonaparte nel Codice penale francese del 1810 il quale s'impose alla gran parte del continente europeo, allora governato più o meno direttamente dall'Impero francese, depenalizzando quindi la sodomia in gran parte dei territori costituiti dai precedenti stati europei.

La pena di morte non venne revocata in Inghilterra e Galles fino al 1861, mentre nel 1917 a seguito della rivoluzione russa guidata dai bolscevichi Lenin e Lev Trockij l'ex Impero russo legalizzò l'omosessualità; tuttavia dopo che Stalin salì al potere questa legislazione liberale fu presto invertita fino a renderla a tutti gli effetti nuovamente illegale dal governo costituito.

Dopo la pubblicazione del rapporto Wolfenden (1957) nel Regno Unito, che affermava esplicitamente "il comportamento omosessuale tra adulti consenzienti in privato non dovrebbe più essere un reato" molti governi occidentali, tra cui anche gli Stati Uniti d'America, hanno cominciato ad abrogare le leggi specificamente esistenti contro gli atti omosessuali. Nel giugno 2003, infine, la suprema corte degli Stati Uniti ha stabilito - nella sentenza al caso Lawrence v. Texas che le leggi statali che criminalizzano l'attività sessuale non commerciale svoltasi in privato tra adulti consenzienti per motivi di moralità sono incostituzionali poiché non vi è una giustificazione sufficiente per l'intrusione nella libertà delle persone e della loro privacy.

A partire dal 2011 le leggi sulla sodomia o correlate ad essa sono state abrogate o giudizialmente colpite in tutta Europa e nelle Americhe ad eccezione di Antigua e Barbuda, Barbados, il Belize, Dominica, Grenada, Guyana, Giamaica, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine e Trinidad e Tobago.

Criminalizzazione in tempi moderni[modifica | modifica wikitesto]

Posizioni giuridiche relative alla sodomia per paese[modifica | modifica wikitesto]

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Religione in Malesia nel 2010

██ Islam (61,3%)

██ Buddhismo (26,8%)

██ Cristianesimo (9,2%)

██ Induismo (6,3%)

██ Confucianesimo, Taoismo, religione tradizionale cinese e altre religioni popolari (1,3%)

██ Atei e agnostici (0,7%)

██ Altre religioni o nessuna informazione (0,5%)


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