Utente:Andrea And/Sandbox6

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Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Affidabilità[modifica | modifica wikitesto]

Secondo SpaceX, Falcon 9 può vantare un alto livello di affidabilità. Per garantire questa caratteristica, l'azienda si è concentrata sulle cause principali dei fallimenti di lanci di veicoli simili: gli eventi di separazione e i motori. Ha quindi ridotto a due il numero di stadi, e aumentato il numero di motori del primo stadio per garantire ridondanza (vedere la sezione sulla peculiarità engine out). Inoltre, come il Falcon 1 e lo Space Shuttle, anche il Falcon 9 prevede nella sua sequenza di lancio l'accensione completa dei motori e un controllo dei sistemi prima del decollo vero e proprio: la rampa di lancio non rilascia il razzo fino a che non riceve conferma di funzionamento normale da tutti i sistemi. In caso di anomalie, interviene un sistema automatico di spegnimento sicuro e scarico del carburante.[1]

Ovviamente, per essere effettivamente considerato pienamente affidabile, il Falcon 9 dovrà aver compiuto un certo numero di lanci; SpaceX confida che, grazie alla sua filosofia secondo cui "attraverso la semplicità, affidabilità e basso costo possono andare di pari passo",[1] le aspettattive non saranno deluse, specie su una qualità in cui l'azienda crede molto come questa. [2]

Engine out[modifica | modifica wikitesto]

Il Falcon 9 è in grado di completare la sua missione anche nel caso in cui uno dei nove motori del primo stadio subisca un'avaria.[3] Questa caratteristica è chiamata engine out, ed è la prima volta che viene implementata così radicalmente dai tempi del programma Apollo, con i Saturn V. Una dimostrazione di questa capacità si è avuta durante la missione SpaceX CRS-1, quando il motore Merlin numero 1 del primo stadio ha perso pressione 79 secondi dopo il lancio, ed è quindi stato spento. Il razzo è ugualmente riuscito a completare la sua missione, dando prova della sua affidabilità.


Riusabilità[modifica | modifica wikitesto]

Una delle caratteristiche più innovative in assoluto nel campo del trasporto in orbita è la riusabilità: solo riutilizzando lo stesso razzo per più lanci si potrà raggiungere l'obbiettivo di abbassare radicalmente il costo di tale operazione. Ad oggi, infatti, ogni razzo può essere utilizzato per un solo volo, in quanto si distrugge ritornando sulla Terra. Questo porta a costi elevatissimi, che l'azienda californiana vuole abbattere. Al momento il Falcon 9 non è ancora riutilizzabile, ma dal suo sesto volo si inizierà a recuperare il primo stadio grazie ai paracadute di cui è provvisto. Il secondo stadio presenta più difficoltà, data l'altitudine da cui viene lasciato cadere, costringendolo a un vero e proprio rientro atmosferico. Questo comporta che il secondo stadio dovrà essere dotato di uno scudo termico completo, nonché di sistemi di comunicazione e di propulsione per gestire il rientro.

«"By Falcon 9 flight six we think it’s highly likely we’ll recover the first stage, and when we get it back we’ll see what survived through re-entry, and what got fried, and carry on with the process. ... That's just to make the first stage reusable, it'll be even harder with the second stage – which has got to have a full heatshield, it'll have to have deorbit propulsion and communication."[4]»

Entrambi gli stadi, comunque, sono stati progettati per renderli resistenti all'acqua marina e agli impatti. In particolare, per contrastare la corrosione sono stati adottati alcuni accorgimenti progettuali; ad esempio sì è prestata attenzione a minimizzare la serie galvanica e si è fatto uso di anodi sacrificali. Inoltre tutte le parti metalliche esposte sono state rivestite, anodizzate o placcate.[5]


  1. ^ a b Space Exploration Technologies, Inc., Reliability brochure, v 12,
  2. ^ (EN) SpaceX Falcon 9 rocket facts, su spaceflightnow.com, Spaceflight Now.
  3. ^ (EN) Updates: December 2007, su spacex.com, Dec 2007.
    «Once we have all nine engines and the stage working well as a system, we will extensively test the “engine out” capability. This includes explosive and fire testing of the barriers that separate the engines from each other and from the vehicle. ... It should be said that the failure modes we’ve seen to date on the test stand for the Merlin 1C are all relatively benign – the turbo pump, combustion chamber and nozzle do not rupture explosively even when subjected to extreme circumstances. We have seen the gas generator (which drives the turbo pump assembly) blow apart during a start sequence (there are now checks in place to prevent that from happening), but it is a small device, unlikely to cause major damage to its own engine, let alone the neighboring ones.Even so, as with engine nacelles on commercial jets, the fire/explosive barriers will assume that the entire chamber blows apart in the worst possible way. The bottom close out panels are designed to direct any force or flame downward, away from neighboring engines and the stage itself. ... we’ve found that the Falcon 9’s ability to withstand one or even multiple engine failures, just as commercial airliners do, and still complete its mission is a compelling selling point with customers. Apart from the Space Shuttle and Soyuz, none of the existing [2007] launch vehicles can afford to lose even a single thrust chamber without causing loss of mission.»
  4. ^ (EN) Musk ambition: SpaceX aim for fully reusable Falcon 9, su nasaspaceflight.com.
  5. ^ (EN) Interview with Elon Musk, su hobbyspace.com.