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Sjöwall nel 2009

Maj Sjöwall (Stoccolma, 25 settembre 1935) è una scrittrice, giornalista e traduttrice svedese, considerata la madre del romanzo giallo scandinavo. È famosa per aver creato con il compagno Per Wahlöö il personaggio di Martin Beck, prima sovrintendente e poi commissario della omicidi di Stoccolma.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maj Sjöwall nasce a Stoccolma, figlia di Will Sjöwall, manager di una catena di alberghi, e di Margit Trobäck. I genitori appartengono alla classe media e il loro matrimonio non è particolarmente felice. La giovane Sjöwall, cresciuta in un ambiente opprimente e gelido, cresce con l'idea di non voler vivere la stessa vita della madre.

Studia giornalismo e grafica, prima di trovare impiego come reporter e direttrice artistica per una serie di giornali e riviste.

All'età di 21 anni, poco dopo aver intrapreso la carriera di giornalista, scopre di essere rimasta incinta di un uomo che l'aveva già lasciata. Mentre suo padre tenta di convincerla ad abortire, riceve una proposta di matrimonio da un compagno di lavoro. Pur non essendone innamorata, lo ritiene un uomo gentile e degno della sua stima, e quindi accetta di sposarlo. Il matrimonio dura ben poco, e anche il successivo, avvenuto a distanza di qualche anno, finisce con un divorzio. Maj si ritrova ad essere una madre single, e cresce da sola la figlia Lena.[2][3]

Nell'estate del 1962[4], grazie ad una collaborazione con lo stesso editore per la redazione di alcuni articoli, Maj incontra Per Wahlöö, un giornalista svedese che nel 1956, a causa del suo coinvolgimento politico contro il regime di Franco è stato espulso dalla Spagna, e dopo lunghi viaggi in giro per il mondo, è tornato in Svezia. L'anno seguente intreccia con lui una relazione amorosa e una proficua collaborazione letteraria. Con Wahlöö, già sposato, avrà un figlio, Tetz. Nonostante la mancata unione in matrimonio, i due diventano inseparabili compagni di vita e co-autori, fino alla morte di Per, avvenuta nel 1975. Insieme scriveranno dieci romanzi gialli, raccolti dagli stessi autori con il titolo di The Story of a Crime.[2][5]

Al Festival Internazionale del Libro di Edimburgo del 2013 Maj afferma come lei e il partner abbiano condiviso la filosofia comunista, e come questa abbia ispirato la stesura dei romanzi di Martin Beck. Sarebbe stata questa motivazione, a detta dell'autrice, a spingerli alla scrittura; se fino ad allora i romanzi gialli svedesi si erano retti su modelli narrativi ispirati ad Agatha Christie, Maj e Per avevano voluto distaccarsene offrendo una visione sociale e politica della società svedese del tempo. Il loro fine sarebbe stato quello di dimostrare l'assunzione da parte del partito socialdemocratico di un orientamento politico sempre più borghese e di destra.[1] Ogni libro della raccolta esprimeva una critica marxista della società, e voleva indurre a riflettere sui problemi sociali della Svezia degli anni sessanta del Novecento.[2]

A partire dagli ultimi decenni del Novecento si dedica alla scrittura di alcune opere, prima in collaborazione con lo scrittore olandese Tomas Ross e poi con lo scrittore tedesco Jürgen Alberts. L'esito della prima collaborazione è la pubblicazione di La donna che sembrava Greta Garbo[6] (De vrouw die op Greta Garbo leek, 1990). Con il secondo autore citato invece, Maj scrive e pubblica due romanzi: Erbsensuppe flambiert[7] (2003) e Der letzte Raucher (2009).

Dopo aver lasciato ufficialmente il partito comunista, la madre del romanzo scandinavo si dichiara socialista e continua a rifiutare diverse richieste da parte degli editori di scrivere le sue memorie.[1] Nonostante il successo editoriale dei romanzi di Martin Beck, tradotti in inglese, venduti internazionalmente e riadattati cinematograficamente o per la televisione, Maj Sjöwall conduce una vita semplice e modesta, vivendo secondo la massima, da lei stessa coniata: "meglio libera, che ricca".[2]

La raccolta "Novel of a Crime"[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni sessanta del Novecento, Sjöwall e Wahlöö si dedicano alla traduzione di diversi romanzi dell' 87° Distretto di Ed McBain (appartenente al filone narrativo della police procedural), all'interno dei quali trovano gli spunti per il loro progetto di scrittura degli anni seguenti, grazie alla realizzazione della possibilità di rispecchiare il reale panorama sociopolitico svedese attraverso la descrizione della vita privata degli ufficiali di polizia e delle loro difficoltà.

Dalla loro prospettiva marxista-leninista, gli autori avevano esplicitamente dichiarato di avere l'obiettivo di usare i loro romanzi gialli, appartenenti alla raccolta nota anche come Novel of a Crime (Roman om ett brott, 1965-1975), come strumento di analisi dello stato sociale svedese (in svedese Folkhemmet; letteralmente "la casa del popolo"). Da Roseanna (1965, Roseanna[8], 1967) a Terroristerna (1975, Terroristi[9], 1976) il filo conduttore è costituito dalla figura di Martin Beck e dalla sua squadra omicidi, a partire dal caso iniziale dell'omicidio sessuale di una turista americana fino all'assassinio del Primo Ministro dello stato di polizia svedese, anticipando così di un decennio l'assassinio reale del Primo Ministro Olof Palme. La caratteristica degna di nota però è che, nelle loro investigazioni, Beck e la sua squadra si trovano costantemente di fronte ad una impenetrabile burocrazia poliziesca, una metonimia per la brutalità sociale, che all'epoca eclissava gradualmente l'idillico stato sociale svedese.[10]

Per Maj e Per Wahlöö, il crimine era infatti il sintomo di una società brutale, denotata dal conflitto sociale, che si muoveva sempre più verso il fascismo, a cui avrebbe dovuto seguire la rivoluzione comunista.[11] In tutto questo, il sottotitolo Report of a Crime svolge una funzione importante, ovvero accentuare, porre principalmente l'attenzione sullo scopo del progetto dei due autori e renderlo immediatamente visibile a chiunque. [5]

Dal punto di vista esterno, vi fu un vero e proprio apprezzamento della raccolta di romanzi della coppia di autori da parte della critica, soprattutto per il ruolo svolto di documentazione delle storture e ingiustizie della società svedese dell'epoca.[10]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Scritte con Per Wahlöö[modifica | modifica wikitesto]

Scritte con Tomas Ross[modifica | modifica wikitesto]

Scritte con Jürgen Alberts[modifica | modifica wikitesto]

  • Erbsensuppe flambiert (2003)
  • Der letzte Raucher (2009)

Premi[modifica | modifica wikitesto]

La coppia Sjöwall-Wahlöö vinse nel 1971 il Premio Edgar con il romanzo Il poliziotto che ride, che ricevette anche la nomina di "Miglior romanzo giallo edito" alla prima edizione del Premio Gran Giallo Città di Cattolica, 1973.

Nel 2006 vinse il premio internazionale onorario Rivertonklubbens'[12].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

La scrittrice ha fatto un cameo nella rappresentazione cinematografica ispirata ad uno dei suoi racconti e con protagonista Martin Beck, "Stockholm Marathon"[13], per ora non trasmesso in Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Mitzi M. Brunsdale, Encyclopedia of Nordic Crime Fiction: Works and Authors of Denmark, Finland, Iceland, Norway and Sweden Since 1967, North Carolina, McFarland & Company Inc, 2015, p. 505, ISBN 978-0786475360.
  2. ^ a b c d (EN) The Observer, The Queen of Crime, su theguardian.com.
  3. ^ (EN) The Couple who invented Nordic Noir, su telegraph.co.uk.
  4. ^ John Henri Holmberg, A Darker Shade of Sweden: Original Stories by Sweden's Greatest Crime Writers, 2014, ISBN 9780802122438.
  5. ^ a b (EN) Paula Arvas e Andrew Nestingen, Scandinavian Crime Fiction, Cardiff, University of Wales Press, 2011, p. 24, ISBN 9780708323304.
  6. ^ Maj Sjöwall e Tomas Ross, La Donna Che Sembrava Greta Garbo, traduzione di Monica Rossi, Palermo, Sellerio, 2016, ISBN 8871334167.
  7. ^ (DE) Sjöwall, Maj, and Jürgen Alberts., Erbsensuppe Flambiert: Gourmetcrime: Stockholm., Hamburg, Europa-Verl, 2003.
  8. ^ Maj Sjöwall e Per Wahlöö, Roseanna, traduzione di Renato Zatti, Palermo, Sellerio, 2005 [1965], ISBN 9788838919749.
  9. ^ Maj Sjöwall e Per Wahlöö, Terroristi, traduzione di R. Zatti, Palermo, Sellerio, 2011 [1975], ISBN 9788838925658.
  10. ^ a b (EN) Jakob Stougaard-Nielsen, Scandinavian Crime Fiction, Londra, Bloomsbury Academic, 2017, ISBN 9780708323304.
  11. ^ (EN) Paula Arvas e Andrew Nestingen, Scandinavian Crime Fiction, Cardiff, University of Wales Press, 2011, p. 36-58, ISBN 9781472529084.
  12. ^ (SV) http://www.dagbladet.no/kultur/2007/03/20/495586.html
  13. ^ (EN) Stockholm Marathon, su IMDb, IMDb.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Paula Arvas e Andrew Nestingen, Scandinavin Crime Fiction, Cardiff, University of Wales Press, 2011, OCLC 800881800.
  • (EN) Mitzi Brunsdale, Encyclopedia of Nordic Crime Fiction: Works and Authors of Denmark, Finland, Iceland, Norway and Sweden Since 1967, North Carolina, McFarland & Company Inc, 2015, OCLC 949922774.
  • (EN) Louise France, The Queen of Crime, su The Guardian, 22 novembre 2009. URL consultato il 18 ottobre 2017.
  • (ES) José Marìa Guelbenzu, Maj Sjöwall y Per Walöö, in Revista De Libros De La Fundación Caja Madrid, Gennaio 2011, pp. 38-39.
  • (EN) John-Henri Holmberg, A Darker Shade of Sweden: Original Stories by Sweden's Greatest Crime Writers, New York, The Misterious Press, 2014, OCLC 881688558.
  • (EN) Jake Kerridge, The couple who invented Nordic Noir, in The Telegraph, 19 luglio 2015. URL consultato il 17 ottobre 2017.
  • (EN) Louise Nilsson, David Damrosch e Theo D'haen, Crime Fiction As World Literature, Londra, Bloomsbury Academic, 2017, OCLC 976018225.
  • (EN) Jakob Stougaard-Nielsen, Scandinavian Crime Fiction, Londra, Bloomsbury Academic, 2017, OCLC 967981236.
  • (EN) Michael Tapper, Swedish Cops : From Sjöwall and Wahlöö to Stieg Larsson, Bristol, Intellect Books Ltd, 2014, OCLC 921934561.