Urvinum Hortense
Urvinum Hortense | |
---|---|
Resti di Urvinum Hortense. | |
Civiltà | Romana |
Utilizzo | Città |
Epoca | III secolo a.C. - V secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Cannara |
Altitudine | 530 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | (30 ha) 300 000 m² |
Scavi | |
Data scoperta | 1931 |
Date scavi | dal 1932 al 1938, nel 1963 e dal 1998 al 2019 |
Organizzazione | Comitato per la difesa dei monumenti e del paesaggio di Cannara, Università di Perugia |
Archeologo | Giovanni Canelli Bizzozzero, Maurizio Matteini Chiari, Gian Luca Grassigli |
Amministrazione | |
Ente | Soprintendenza per i beni archeologici dell'Umbria |
Responsabile | Comune di Cannara |
Visitabile | Si |
Sito web | www.urvinum.it/ |
Mappa di localizzazione | |
Urvinum Hortense è il sito archeologico di un'antica città romana situato a poche centinaia di metri dall'attuale Collemancio, in località La Pieve, con ogni probabilità menzionata nella Naturalis Historia (III, 114) da Plinio il Vecchio. Non deve essere confusa con Urvinum Metaurense nella Valle del Metauro (l'odierna città di Urbino).
Origine e storia
[modifica | modifica wikitesto]Urvinum Hortense fu fondata nel III secolo a.C., in concomitanza con la colonizzazione della vallata umbra avvenuta in quello stesso secolo[1]. Non è certa l'esistenza di un vicus edificato in età preromana sul posto o nelle immediate vicinanze. Il centro abitato, che fin dal III secolo a.C. si dotò di un tempio e di mura erette con blocchi squadrati di arenaria reperita localmente[1] esercitava una funzione di controllo sulla rete stradale e serviva come centro di passaggio per le merci. Conobbe un notevole sviluppo urbano sul finire dell'età repubblicana e agli inizi di quella imperiale, epoca in cui venne inserita da Augusto, tra i municipi della Regio VI. Di età tardorepubblicana sono le Terme, successivamente ampliate durante il regno dell'imperatore Antonino.[1] Nel 47 a.C. diede forse i natali al poeta Properzio[2] e nel 69, il console romano Fabio Valente venne ivi imprigionato, mentre lottava per il potere contro Vespasiano.
Nel corso del V secolo, durante le invasioni barbariche decadde al pari di tante altre realtà urbane della propria regione di appartenenza e del resto d'Italia. Pur andando incontro a un progressivo spopolamento, la località doveva tuttavia essere ancora abitata all'indomani delle guerre gotiche a giudicare dalla costruzione in loco di una basilica paleocristiana a pianta rettangolare di medie dimensioni (21 m x 6 m) eretta tra il VI e il IX secolo. Tale basilica era adorna di sculture i cui frammenti le fanno risalire al IX secolo.[1]
Scavi archeologici
[modifica | modifica wikitesto]I primi scavi che riportarono alla luce il municipio romano sono del 1931, e furono condotti da un maestro elementare appassionato di storia e di archeologia, Giovanni Canelli Bizzozzero [3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti antiche
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Plinio il vecchio, Naturalis Historia, Liber III, 114., Naturalis Historia, Liber III, 114 (link al testo latino originale su la.wikisource)
Bibliografia moderna
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Canelli Bizzozzero, LA ZONA ARCHEOLOGICA DI COLLEMANCIO “URBINUM HORTENSE” (PDF), su galleriaomnia.wordpress.com, Bollettino della Regia Deputazione di Storia Patria per l’Umbria Vol. XXX, Fasc. I-III – N. 80-82, 1933. URL consultato il 21 dicembre 2024.
- Gian Luca Grassigli - Benedetta Sciaramenti - Enrico Zuddas, Epigraphica. PERIODICO INTERNAZIONALE DI EPIGRAFIA. LXXXII, 1-2 2020. LA NUOVA ISCRIZIONE DEL TEATRO DI VRVINVM HORTENSE: DALLA DEDICA AL REIMPIEGO, su academia.edu, agosto 2020. URL consultato il 21 dicembre 2024.
- Niccolò Cecconi, Benedetta Sciaramenti, UNA CASA AD ATRIO A URVINUM HORTENSE (CANNARA, PG):INDAGINE PRELIMINARE (PDF), su bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it, BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ON LINE DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO XIV, 2023/Supplemento 1, 2023. URL consultato il 21 dicembre 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Urvinum Hortense
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su urvinum.it.