Unione Sportiva Lecce
US Lecce Calcio | |
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File:Leccestemma.png | |
Giallorossi, Salentini, Lupi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Giallo, rosso |
Simboli | Lupo |
Inno | Giallorossi per sempre Gioy Rielli |
Dati societari | |
Città | Lecce |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1908 |
Rifondazione | 1927 |
Rifondazione | 1934 |
Presidente | Saverio Sticchi Damiani |
Allenatore | Eugenio Corini |
Stadio | Via del mare (40 670[1] posti) |
Sito web | www.uslecce.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie B |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Trofei internazionali | 1 Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
L'Unione Sportiva Lecce, nota semplicemente come Lecce (AFI: /ˈleʧʧe/[2]), è una società calcistica italiana con sede nella città di Lecce. Milita in Serie B, la seconda divisione del campionato italiano di calcio.
L'attuale sodalizio, costituito il 16 settembre 1927 dalla fusione tra i club locali della FBC Juventus e del Gladiator, fa risalire la propria origine al 1908, anno di fondazione del primo club cittadino, lo Sporting Club Lecce, attivo fino al 1923.[3] I colori ufficiali del club sono il giallo e il rosso;[3] il suo simbolo è una lupa che si trova sotto il leccio, emblema della città di Lecce. La squadra disputa le proprie gare interne allo stadio Via del mare, che, inaugurato nel 1966 e ammodernato nel 1985, ha una capienza di 40 670 posti, di cui attualmente 31 533 omologati.[4] Dal 2015 la proprietà del club appartiene ad un gruppo di soci guidati da Saverio Sticchi Damiani, attuale presidente.[5]
Seconda società della Puglia per numero di campionati disputati nelle prime due serie professionistiche, conta 16 partecipazioni alla Serie A, categoria nella quale ha esordito nella stagione sportiva 1985-1986, e 27 partecipazioni alla Serie B, categoria in cui ha debuttato nella stagione sportiva 1929-1930. Il miglior piazzamento del Lecce in massima serie è il 9º posto del campionato 1988-1989.[3] La squadra ha vinto una Coppa Ali della Vittoria come prima classificata in Serie B nel 2009-2010 e una Coppa Italia di Serie C nel 1975-1976, mentre in ambito internazionale ha vinto una Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti nel 1976.[3]
Storia
Il 15 marzo 1908 nasce lo Sporting Club Lecce, attivo nell'atletica, nel ciclismo e nel calcio. Il primo presidente del club è, nel corso di quell'anno, Francesco Marangi. Nel 1922 lo Sporting partecipa (nel girone pugliese) al campionato nazionale di Seconda Divisione, in cui si aggiudica la prima promozione nella storia del calcio leccese. Nel 1923 partecipa alla Prima Divisione. Con l'avvento del fascismo, il 16 settembre 1927 nasce l'US Lecce dalla fusione di FBC Juventus, SC Lecce e Gladiator. I colori adottati dalla nuova società sono il bianco e il nero, che lasciano spazio al giallo e al rosso nel 1929, quando i giallorossi ottengono la promozione in Serie B per la prima volta nella loro storia. Tra gli anni trenta e gli anni quaranta il club sospende più volte l'attività. Tornato in Serie B nel 1946, dopo tre anni di cadetteria, dal 1949 attraversa una fase di crisi, che ha l'apice nel 1955 con la retrocessione in IV Serie, da cui i giallorossi risaliranno in C nel 1958.
I salentini risalgono in seconda serie al termine dell'annata 1975-1976, quando il Lecce vince campionato, Coppa Italia di Serie C, nella cui finale supera per 1-0 il Monza, e Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti, dopo aver ribaltato con un 4-0 la sconfitta esterna rimediata contro lo Scarborough (1-0 in Inghilterra).[6] In questo periodo la formazione salentina stabilisce una serie di primati per la categoria e anche alcuni record assoluti, come quello del 1974-1975, quando il portiere Emmerich Tarabocchia resta imbattuto per 1791 minuti, tuttora record italiano nelle prime tre categorie del campionato.[7]
Dopo alcune salvezze sofferte in serie cadetta nei primi anni ottanta, nella stagione 1983-1984, sotto la guida di Eugenio Fascetti, la squadra del presidente Franco Jurlano si piazza al quarto posto in un torneo segnato dalla tragica scomparsa in un incidente automobilistico, il 2 dicembre 1983, dei calciatori giallorossi Michele Lorusso e Ciro Pezzella. Lorusso è tuttora il primatista di presenze del Lecce con 418 partite giocate in maglia giallorossa. La stagione 1984-85 è quella della promozione in Serie A: in casa del Monza, il 16 giugno 1985, la partita termina 1-1, risultato che consente al Lecce di Fascetti di approdare per la prima volta in massima serie, vincendo il campionato insieme al Pisa con 50 punti ottenuti in 38 partite. Nel 1985-86 la retrocessione in cadetteria dei giallorossi è immediata, ma alla penultima giornata il Lecce, già retrocesso aritmeticamente, batte clamorosamente la Roma all'Olimpico (prima vittoria salentina in trasferta in Serie A), privandola dello scudetto, che va alla Juventus dopo la vittoria al Via del Mare contro i salentini nel turno successivo.
Tra la metà degli anni ottanta e gli anni duemiladieci il Lecce fa la spola tra Serie B e Serie A, militando in un'occasione (1995-1996) in terza serie. Si segnala la stagione 1988-1989, quando, sotto la guida di Carlo Mazzone, i giallorossi ottengono la prima salvezza in Serie A e uno storico nono posto finale (31 punti). Retrocesso in Serie C1 nel 1995, nel biennio 1995-1997, sotto la guida di Gian Piero Ventura, il Lecce ottiene due promozioni consecutive, passando dalla terza alla massima serie nel giro di due anni, per poi retrocedere nuovamente nel 1998 e ottenere una nuova promozione in A l'anno dopo. Nei primi anni duemila il club salentino continua l'altalena tra A e B: nella stagione 2004-2005, in Serie A, sotto la guida di Zdeněk Zeman, chiude all'11º posto con il secondo miglior attacco del campionato (sempre in quella stagione è il club che, per la prima volta nella storia della Serie A, non retrocede pur avendo la difesa più battuta del campionato).
Nella stagione 2009-2010, per la prima volta nella propria storia, il club salentino vince il campionato di Serie B e alza al cielo la Coppa Ali della Vittoria. Dopo due stagioni in Serie A, al termine dell'annata 2011-2012 il Lecce, retrocesso in Serie B sul campo, viene declassato in Lega Pro Prima Divisione per illecito sportivo; poco dopo la proprietà del club passa, dopo 18 anni, dalla famiglia Semeraro alla famiglia Tesoro, la cui gestione dura tre anni segnati da vani tentativi di promozione in serie cadetta, più volte sfiorata dai giallorossi. Rilevato nel 2015 dalla cordata di imprenditori leccesi guidata dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani, il club ritrova la Serie B vincendo il campionato di Serie C nel 2017-2018. Nella stagione successiva, per la seconda volta nella propria storia, il Lecce riesce, sotto la guida di Fabio Liverani, nel doppio salto dalla Serie C alla Serie A.
Cronistoria
Cronistoria dell'Unione Sportiva Lecce |
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Colori e simboli
Colori
Anni | Colori | Denominazione |
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1908-1923 | Sporting Club Lecce | |
1927-1928 | Unione Sportiva Lecce | |
1928-1932 | Unione Sportiva Lecce | |
1934-1935 | Unione Sportiva Pro Lecce | |
1935-1936 | Dopolavoro Lecce | |
1936-1938 | Associazione Sportiva Lecce | |
1938-1939 | Associazione Calcistica Lecce | |
1939-1940 | Unione Sportiva Pro Lecce | |
dal 1940 | Unione Sportiva Lecce |
I colori della squadra salentina sono attualmente il giallo e il rosso[12] e sono stati utilizzati per la prima volta nel 1928[13], un anno dopo la nascita dell'Unione Sportiva Lecce, quando i colori sociali erano ancora il bianco e il nero. Per il vecchio Sporting Club Lecce, fondato nel 1908 fino al 1923, i colori erano il rosso e nero con pantaloncini bianchi e calzettoni neri, con una stella bianca cucita sulla parte sinistra della maglia.
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo del Lecce è la lupa che si trova sotto il leccio, albero tipico della Puglia; questo è anche il simbolo della città.[14]
Gli stemmi che ha utilizzato la società hanno subito trasformazioni nel tempo. Nei primi anni di vita, lo Sporting Club Lecce indossava una maglietta a strisce rosse e nere, con una stella bianca cucita sulla parte sinistra della maglia. Successivamente si adottò un logo con l'aspetto di uno scudetto rosso, con il simbolo della città su sfondo bianco.[15]
Lo storico stemma del Lecce, usato fino al 1981, presenta i colori sociali della società, ben visibili nel logo, che è metà giallo e metà rosso, con al suo interno il simbolo della città e un pallone di calcio.[15]
Il successivo stemma (quello esistente nel periodo 1981-2001) raffigurava la classica lupa, nascosta dietro l'albero, con un pallone da calcio sotto una zampa. Questo logo era racchiuso in un cerchio, dove alla base dell'albero sono raffigurati i colori giallo e rosso.[15]
L'attuale stemma societario è stato adottato per la prima volta nella stagione 2001-02 ed è la versione più moderna tra gli stemmi utilizzati. Ha una forma somigliante a quella di uno scudo, con sfondo blu scuro e bordino in oro, così come le scritte U.S. LECCE 1908 e la lupa, rappresentata nella parte centrale del logo.[15]
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Lo stemma in uso fino al 1981
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Lo stemma in uso dal 1981 al 2001
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Lo stemma in uso dal 2001 a oggi
Inno
Nella sua storia il Lecce ha avuto diversi inni. In occasione della prima storica promozione in Serie A furono composti tre brani, Lecce grande amore (vinile 33 giri del 1985), Lecce cha cha cha di Chaly Albert e Lecce è il cuore di Sparapano-Gemma, cantata da N. Missoni. Un altro storico inno è Arcu te pratu del cantautore leccese Bruno Petrachi.[16]
Dal 2001 al 2003 fu adottato l'inno Giallurussu dei Sud Sound System, inciso per la prima volta nel novembre del 1999. Il 26 agosto 2014 fu presentato in piazza Sant'Oronzo, a Lecce, un nuovo inno dei Sud Sound System, dal titolo Lu core pe tie scalpita, in uso per una sola stagione.[16]
L'attuale inno ufficiale, riprodotto dai diffusori dello stadio, è quello realizzato da Sergio 'Gioy' Rielli, con il titolo Giallorossi per sempre, che è stato l'inno del Lecce dal 2003 al 2012, per poi tornare ufficialmente dalla stagione 2015-2016.[16]
Mascotte
La mascotte ufficiale dell'Unione Sportiva Lecce è Wolfy, un lupo in maglia giallorossa ideato da un giovane grafico leccese nel 1999. Il lupo è, infatti, il simbolo storico sia della città salentina sia della squadra e compare sullo stemma societario. La mascotte in peluche è presente a bordo campo nelle partite casalinghe disputate al Via del Mare dal 25 settembre 1999, in occasione del vittorioso match con la Juventus (2-0). Wolfy è stato anche protagonista del Progetto Scuola, una serie di incontri tra calciatori giallorossi e scolaresche salentine.
Strutture
Stadio
Il Lecce gioca le partite casalinghe presso lo stadio Via del mare,[1] situato nel capoluogo salentino lungo la via che conduce al mare, la strada statale 543 per San Cataldo. La capienza dello stadio è di 40 670 posti, di cui attualmente 31 559 omologati.[17]
A causa della crescita del fenomeno della violenza negli stadi, negli anni 2000, per motivi di sicurezza, una parte della curva sud è stata chiusa e il numero dei posti omologati è stato ridotto a 36.827.[18] Il 31 gennaio 2013, con la caduta del Lecce in Lega Pro, è stata chiusa la Curva Sud e sono stati ridotti i posti disponibili negli altri settori, per un totale di 14 287 posti omologati. Il 31 ottobre 2016 il numero di posti utilizzabili è stato aumentato a 20.373, con la riapertura della Curva Sud e l’utilizzo di ulteriori sub-settori, precedentemente interdetti al pubblico, della Tribuna Centrale Superiore e Inferiore[19]. Dalla stagione 2019-2020, in seguito al ritorno in Serie A del club e a lavori di adeguamento e restyling della struttura, la capienza dello stadio è stata aumentata a 31 559 spettatori.
Nell'ospitare le partite del Lecce, il Via del mare sostituì lo stadio Carlo Pranzo, antico impianto intitolato alla memoria di un giovane leccese caduto durante la seconda guerra mondiale. In precedenza l'impianto era intitolato ad Achille Starace, il gerarca fascista che ne aveva voluto la costruzione nel 1924.[20][21]
Il Via del mare fu inaugurato l'11 settembre 1966 con la partita amichevole Lecce-Spartak Mosca.[1] Il 2 ottobre ospitò la prima partita tra squadre italiane (Lecce-Taranto 1-0). Con la prima storica promozione del Lecce in Serie A, nel 1985, venne parzialmente distrutto e ampliato a circa 55 000 posti.[1] La prima gara che si disputò nell'impianto fu Lecce-Torino (0-0) del 22 settembre 1985, valevole per la terza giornata del campionato di Serie A 1985-86.
Centro di allenamento
La sede degli allenamenti del Lecce è il Ristoppia Resort di Lequile dal 2019[22], comprendente un'area polifunzionale con campi più piccoli, palestre, un campo in sintetico da calcio a 6 e un altro campo in erba naturale.[22]
Il settore giovanile si allena invece presso il Centro Sportivo Kick Off, situato a Castromediano, alle porte di Lecce. Il Kick Off è un impianto sportivo che ospita tutte l’attività del settore giovanile giallorosso e, all’occorrenza, anche a disposizione della prima squadra. È una struttura all’avanguardia, dotata di un campo da calcio in erba sintetica (con tribunetta), due da calcio a otto e tre da calcio a cinque, oltre a campi da paddle, palestra e pista di atletica.[23]
Società
Dal punto di vista amministrativo l'Unione Sportiva Lecce è una società per azioni[24], le cui quote societarie sono divise fra vari soci, riuniti e rappresentati dal presidente Sticchi Damiani.
La sede sociale si trova dal 2016 al civico 3 di via Colonnello Archimede Costadura, nel capoluogo salentino.[25] In precedenza, dopo essere stata in Viale Ugo Foscolo durante la presidenza Jurlano, nel periodo dei Semeraro la sede del club fu ospitata per 18 anni in Via Templari, nel centro di Lecce, per poi trasferirsi nel 2012 in Piazza Mazzini, dopo il passaggio delle quote societarie alla famiglia Tesoro.[26]
Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.[24]
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Sponsor
Di seguito l'elenco degli sponsor tecnici e ufficiali del Lecce.
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Impegno nel sociale
Il Lecce è attivo nel campo sociale e umanitario. In ambito sanitario ha stipulato una partnership con la "Fondazione Sandri" per sensibilizzare alla donazione del sangue e supporta il progetto "IO POSSO", rivolto a persone affette da SLA e altre disabilità motorie[37][38]. Inoltre viene favorito l'ingresso allo stadio a disabili e disagiati, mettendo a disposizione biglietti gratuiti e ambulanze con assistenza medica, grazie alla collaborazione con l'associazione "Emergenza Salento".[39]
Il Lecce ha contribuito anche ad iniziative di solidarietà internazionale, collaborando con l'associazione umanitaria internazionale ActionAid, impegnata nella lotta alla fame e alla povertà nel mondo.[37] Nella stagione 2009-2010 i salentini, come sponsor ufficiale dalla 23ª alla 26ª giornata, hanno inserito sulle divise di gioco la dicitura: "HAITI - SMS 48541", con il numero per gli aiuti dopo il terremoto del 2010.[40][41]
Il club salentino ha collaborato anche all'affermazione della lealtà sportiva e lotta al razzismo, sostenendo l'associazione "Imbriani non mollare".[37]
Settore giovanile
Il settore giovanile del Lecce, il cui responsabile è Gennaro Delvecchio, si compone di nove squadre: Primavera, Berretti, Under 17, Under 16, Under 15, Giovanissimi Regionali, Giovanissimi Provinciali, Esordienti e Pulcini.[42]
La Primavera del Lecce nella sua storia è riuscita a vincere ben 6 trofei: 2 Campionati Primavera (nel 2002-2003 in finale contro l'Inter e nel 2003-2004 sempre contro l'Inter), 2 Coppe Italia Primavera (nel 2001-2002 e nel 2004-2005) e 2 Supercoppe Primavera (nel 2004 contro la Juventus e nel 2005 contro la Roma). L'allenatore di quella squadra era Roberto Rizzo, anch'egli nato e cresciuto nel Lecce, alla guida della Primavera del 2002 al 2006 prima di venire promosso in prima squadra.[43]
Tra gli allenatori della Primavera giallorossa, oltre a Rizzo si ricorda Antonio Toma, che alla guida della Berretti vinse nel campionato 2012-2013 ben 15 gare su 15, convincendo il presidente Savino Tesoro a chiamarlo in prima squadra il 21 gennaio 2013.
Nel settore giovanile del Lecce sono cresciuti molti importanti calciatori, che hanno trovato fortuna nella loro carriera, tra i quali si ricordano Franco Causio - campione del mondo nel 1982 -, Sergio Brio, Antonio Conte, Francesco Moriero, Cristian Ledesma, Mirko Vučinić, Valeri Bojinov e Graziano Pellè. Molti di questi, vengono scoperti da Pantaleo Corvino, direttore sportivo del Lecce dal 1998 al 2005, che si segnala come abile talent scout, portando alla ribalta nazionale e internazionale giovani cresciuti nel vivaio giallorosso.
Tra i leccesi cresciuti nel Lecce, Conte esordì con i giallorossi in Serie A a 16 anni, il 6 aprile 1986, in Lecce-Pisa 1-1 del campionato 1985-1986, Moriero esordì con il Lecce in Serie B a 17 anni, il 15 marzo 1987, in Bari-Lecce 2-0 del campionato di Serie B 1986-1987, Andrea Esposito debuttò con i giallorossi a 17 anni, il 25 gennaio 2004, in Lecce-Lazio 0-1 del campionato di Serie A 2003-2004 e fece parte della pluridecorata formazione Primavera allenata da Rizzo, mentre Graziano Pellè militò nelle giovanili del Copertino dal 1995 al 2002,[44] anno in cui si trasferì nella Primavera di Roberto Rizzo, per poi esordire con la prima squadra dei giallorossi l'11 gennaio 2004 in Lecce-Bologna 1-2 del campionato di Serie A 2003-2004.
Sezione femminile
Dopo aver acquisito il controllo della società calcistica femminile ASD Salento Women Soccer, già attiva dal 2000, nella stagione 2019-2020 il club ha istituito una propria formazione calcistica femminile, la Women Lecce, iscritta al campionato di Serie C e militante anche nei campionati giovanili Under-17 e Under-15[45].
Diffusione nella cultura di massa
Il Lecce ha trovato spazio in numerosi film e fiction che hanno fatto la storia del cinema e della televisione italiana.[46]
Fra i più importanti si ricorda il celebre film Al bar dello sport, pellicola cult del 1983, con protagonisti Lino Banfi e Jerry Calà. Nella scena in cui Banfi ascolta alla radiolina i risultati della domenica, tra le varie partite si sente nominare anche Lecce-Pescara 2-0.[46]
Si fa riferimento al Lecce anche in Benvenuti al Nord, commedia del 2012 diretta da Luca Miniero, con Claudio Bisio e Alessandro Siani.[46] In una scena ambientata a casa di Alberto (Claudio Bisio), questi cerca di sentire la partita Milan-Lecce alla radio, mentre il suo amico napoletano Mattia Volpe (Alessandro Siani) guarda Napoli-Juventus sul divano con Chicco, il figlio di Alberto (la partita è del 9 gennaio 2011, vinta per 3-0 dal Napoli con la tripletta di Edinson Cavani): a un certo punto viene fischiato un calcio di rigore per il Lecce, ma la trasmissione si interrompe, per poi riprendere in seguito con l'annuncio del vantaggio dei salentini.[46]
In una puntata della popolare serie tv italiana I Cesaroni, Giulio (Claudio Amendola), Ezio (Max Tortora) e Cesare (Antonello Fassari) sono sul divano e si preparano a guardare la loro Roma, che gioca in trasferta a Lecce. La televisione inquadra lo stadio Via del mare dalla tribuna centrale, fornendo così un'ampia visione del campo da gioco.[46]
Anche in Eccezzziunale veramente - Capitolo secondo... me, film del 2006 con Diego Abatantuono, si cita il Lecce, quando il camionista juventino detto "Tirzan" si sta recando con l'amico Beniamino al Via del mare per assistere a Lecce-Juventus, ma un incidente ne impedisce l'arrivo allo stadio.[46]
Nel videogioco Captain Tsubasa V: Hasha no shōgō campione, del 1994, il personaggio principale, Oliver Hutton, gioca nel Lecce.
In ambito musicale numerosi sono le canzoni e gli inni dedicati al Lecce.[47]
Allenatori
Di seguito è riportato l'elenco degli allenatori del Lecce.[48]
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Presidenti
Di seguito è riportato l'elenco dei presidenti del Lecce.[48]
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Calciatori
Capitani
La lista dei capitani del Lecce.
- Eugenio Bersellini (1966-1968)
- Aldo Lucci (1968-1969)
- Giuseppe Materazzi (1971-1975)
- Costantino Fava (1975-1977)
- Danilo Mayer (1977-1978)
- Aldo Nardin (1978-1980)
- Sergio Magistrelli (1980-1983)
- Carmelo Miceli (1983-1987)
- Juan Barbas (1987-1990)
- Pedro Pasculli (1990-1992)
- Paolo Benedetti (1992-1993)
- Giampaolo Ceramicola (1993-1995)
- Francesco Zanoncelli (1995-1997)
- Francesco Palmieri (1997-1998)
- Fabrizio Lorieri (1998-1999)
- William Viali (1999-2001)
- Alessandro Conticchio (2001-2002)
- Luigi Piangerelli (2002-2003)
- Max Tonetto (2004)
- Cristian Ledesma (2004-2006)
- Guillermo Giacomazzi (2006-2007)
- Andrea Zanchetta (2007-2009)
- Guillermo Giacomazzi (2009-2013)
- Fabrizio Miccoli (2013-2015)
- Romeo Papini (2015-2016)
- Franco Lepore (2016-2019)
- Marco Mancosu (2019-)
Maglie ritirate
- 12 - Dedicato agli "Ultrà Lecce" della curva nord, attribuendo loro, simbolicamente, il ruolo di 12º uomo in campo.[49]
Vincitori di titoli
Pedro Pasculli, durante la sua militanza nel Lecce, si è laureato, a Messico 1986, campione del mondo con la nazionale argentina capitanata da Diego Armando Maradona. Ha realizzato il gol decisivo agli ottavi di finale del mondiale (Argentina-Uruguay 1-0). Con l'Argentina conta 20 presenze e 5 reti e nel 1987 ha disputato la Coppa America.
- Campioni del mondo
- Campioni europei Under-21
Contributo alle nazionali
Nazionale italiana
Questa sezione riporta un elenco dei calciatori italiani convocati nella nazionale maggiore e nazionale Under-21 durante la loro militanza nel Lecce.
Il primo calciatore del Lecce a ottenere la convocazione in nazionale maggiore fu Marco Cassetti, che esordì in maglia azzurra nell'amichevole giocata allo Stadio Euganeo di Padova contro l'Islanda il 30 marzo 2005.[50] Lo stesso CT ct azzurro Marcello Lippi convocò il giallorosso Vincenzo Sicignano come terzo portiere nella gara contro la Moldavia, disputata a Lecce il 12 ottobre 2005.[51] Vanta una convocazione in nazionale anche il salentino (e giocatore del Lecce) Andrea Esposito, chiamato da Lippi per la partita amichevole contro l'Irlanda del Nord del 6 giugno 2009, nella quale non fu impiegato.[52]
Per quello che riguarda gli azzurrini, fra i giocatori con più presenze che ha militato nel Lecce c'è Cesare Bovo, che ha fatto parte della nazionale Under-21, di cui è stato anche capitano, vincendo il campionato europeo Under-21 nel 2004, nel quale ha anche segnato il gol del momentaneo 2-0 all'81', in finale contro la Serbia.
Di seguito sono riportati i nomi dei calciatori che hanno vestito la maglia dela nazionale italiana durante la militanza nel Lecce, con accanto indicati il numero di presenze e reti in nazionale.[53]
- Marco Cassetti (3 convocazioni, 2 presenze, 2005)
- Vincenzo Sicignano (1 convocazione, 2005)
- Andrea Esposito (1 convocazione, 2009)
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- Simone Altobelli, (3 presenze)
- Pietro De Santis (3 presenze)
Altre nazionali
L'elenco che segue indica tutti i giocatori stranieri che contano almeno una presenza nelle proprie rispettive nazionali durante la loro militanza nel Lecce.
- Ledian Memushaj (C)[54]
- Djamel Mesbah (C)[55]
- Pedro Pasculli (D)[56]
- Mazinho (C)[57]
- Valeri Bojinov (A)[58]
- Jaime Valdés (A)[59]
- Juan Cuadrado (A)[60]
- Luis Muriel (A)[61]
- Giannelli Imbula (C)[62]
- Saša Bjelanović (A)[63]
- Davor Vugrinec (A)[64]
- Aleksej Erëmenko (A)[65][66]
- Kwame Ayew (A)[67]
- Mark Edusei (C)[68][69]
- Dejan Govedarica (C)[70]
- Souleymane Diamoutene (D)[71]
- Mirko Vučinić (A)[72]
- Vitorino Antunes (D)[73]
- Romario Benzar (D)[74]
- Gheorghe Popescu (D)[75]
- Nenad Tomović (D)[76]
- Rodney Strasser (C)[77]
- Martin Petráš (D)[78]
- Sebastjan Cimirotič (A)[79]
- Žan Majer (C)[80]
- David Sesa (A)[81]
- Karim Saidi (D)[82]
- Jevhen Šachov (C)[83]
- István Vincze (A)[84]
- Sergej Alejnikov (C)[85]
- Ernesto Chevantón (A)[86]
- Guillermo Giacomazzi (C)[87]
- Gabriel Cichero (D)[88][89]
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni interregionali
- 1995-96 (girone C)
- 1928-29 (campionato meridionale)
- 1921-22 (girone Puglia)
Competizioni internazionali
- 1976
Competizioni giovanili
- 1999-2000
Altri piazzamenti
- Secondo posto: 1984-1985 (Promossa in Serie A), 1987-1988 (Promossa in Serie A), 2018-2019 (Promossa in Serie A)
- Terzo posto: 1947-1948, 1992-1993 (Promossa in Serie A), 1996-1997 (Promossa in Serie A), 1998-1999 (Promossa in Serie A), 2002-2003 (Promossa in Serie A), 2007-2008 (Promossa in Serie A)
- Terzo posto: 2018
Onorificenze
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Serie A | 16 | 1985-1986 | 2019-2020 | 16 |
2º | Serie B | 27 | 1929-1930 | 2018-2019 | 27 |
3º | Seconda Divisione | 1 | 1927-1928 | 41 | |
Prima Divisione | 1 | 1928-1929 | |||
Serie C | 33 | 1936-1937 | 2017-2018 | ||
Serie C1 | 3 | 1995-1996 | 2013-2014 | ||
Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
4º | IV Serie | 3 | 1955-1956 | 1957-1958 | 3 |
In 86 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall'esordio nel Direttorio Divisioni Inferiori Sud (C), nel quale militò per 2 stagioni. Il Lecce sospese qualsiasi attività tra il 1932 e il 1936.
Statistiche di squadra
Il Lecce ha disputato 87 stagioni sportive a livello nazionale (dal 1908 al 1927 la squadra si chiamava Sporting Club Lecce). Le attività sono state sospese tra il 1932 e il 1936 per la guerra.
Nella classifica della tradizione sportiva, che tiene conto di tutte le 65 squadre di calcio che hanno militato almeno una volta nella massima serie nazionale, il Lecce si colloca al 26º posto in Italia con 488 punti, mentre nella classifica perpetua nazionale si piazza al 27º posto; in ambo i casi è la quinta società dell'Italia meridionale in ordine di graduatoria.[92]
L'esordio del Lecce in Serie A risale alla stagione 1985-1986, mentre l'esordio in Serie B è avvenuto nella stagione 1929-1930. La squadra ha disputato 16 campionati in massima serie, l'ultimo dei quali nella stagione 2019-2020. Il miglior piazzamento in Serie A è il 9º posto della stagione 1988-1989. Il maggior numero di punti del Lecce in Serie A (44) è invece risalente al campionato 2004-2005. I peggiori piazzamenti in massima serie sono il 18º posto della stagione 1993-1994 (campionato a 18 squadre) e il 20º posto della stagione 2008-2009 (campionato a 20 squadre). Il minor numero di punti ottenuti è 11 (quando la formula dei punti era di due a vittoria e non tre), totalizzati nella stagione 1993-1994.
A livello internazionale il Lecce ha vinto nel 1976 la Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti, superando la squadra inglese dello Scarborough in due gare (sconfitta per 1-0 all'andata in trasferta e vittoria per 4-0 al ritorno in casa). Tale competizione metteva di fronte i vincitori della Coppa Italia Semiprofessionisti (oggi Coppa Italia Serie C) e della Football Conference inglese (oggi National League).
Nella stagione 1994-1995 i giallorossi hanno partecipato alla Coppa Anglo-Italiana, venendo eliminati nella fase a gironi.
Serie A
- Stagioni disputate: 16
- Miglior piazzamento: 9º posto (1988-89)
Serie B
- Campionati vinti: 1
- Promozioni in Serie A: 9
Serie C / Serie C1 / Lega Pro 1ª Divisione/ Lega Pro / Prima Divisione
- Campionati vinti: 5
- Promozioni in Serie B: 5
Coppa Italia
Coppa Anglo-Italiana
- Miglior piazzamento: Fase a gironi (1994-95)
Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti
- Miglior piazzamento: Vincitore (1975-1976)
Coppa Italia di Serie C
- Miglior piazzamento: Vincitore (1975-76)
Coppa Italia Lega Pro
- Miglior piazzamento: Semifinale (2012-13)
Supercoppa di Serie C
- Miglior piazzamento: 3º posto (2017-18)
Record di punti
- 83 nel campionato 2007-2008
Statistiche individuali
Il primatista di presenze con la maglia del Lecce è Michele Lorusso, con 418 gare disputate in maglia giallorossa. Subito dietro Lorusso figura Guillermo Giacomazzi, con 316 presenze. Seguono Carmelo Miceli (291), Ruggero Cannito (249), Giuseppe Materazzi (228), Salvatore Di Somma (222) e Pedro Pablo Pasculli (214). L'uruguaiano Giacomazzi è attualmente il giocatore più presente in Serie A con la maglia del Lecce, con 197 gare in massima divisione.[93]
Il migliore cannoniere del Lecce è, invece, Anselmo Bislenghi, autore di 87 gol in 163 presenze (nella stagione 1951-1952 realizzò ben 32 reti in 34 gare, laureandosi capocannoniere della Serie C). Il secondo bomber in classifica è, con 67 gol, Franco Cardinali, che ha formato insieme a Bislenghi la coppia più prolifica nella storia del Lecce. A seguire Pietro De Santis (57), mentre al quarto posto figura l'uruguaiano Ernesto Chevantón, che ha realizzato con il Lecce 54 gol in 116 presenze (59 reti considerando anche la Coppa Italia). Chevantón è inoltre il miglior marcatore del Lecce in Serie A con 32 reti e detentore del record di gol segnati in una singola stagione in massima serie (19), primato eguagliato da Mirko Vučinić nel 2005[94].
Il portiere Emmerich Tarabocchia detiene attualmente il record italiano di imbattibilità nelle prime tre categorie (1790 minuti), stabilito con il Lecce nel campionato di Serie C 1974-1975[95].
Di seguito sono riportati i record individuali di gol e presenze nei tornei ufficiali giocati dal Lecce.[96]
File:Leccestemma.png
Record di presenze
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Record di reti
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Tifoseria
Storia
«L'aritmetica dice che sono retrocesso con il Lecce, ma poi c'è un'altra classifica che è quella dei tifosi. E allora a Lecce ho vinto uno scudetto.[97]»
Il Lecce è molto popolare in tutto il Salento. Sostengono la squadra anche i numerosi emigranti salentini residenti nell'Italia centrale e settentrionale o all'estero.
La sede storica dei sostenitori organizzati del Lecce, gli Ultrà Lecce (gruppo ultras nato nel 1996), è la Curva Nord dello Stadio Via del Mare la parte più calda della tifoseria giallorossa. Un altro gruppo storico è la Gioventù, che ha sede nella Curva Sud.
Indimenticata, dai tifosi giallorossi, fu la trasferta al Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto l'8 luglio 1987 per lo spareggio valevole la promozione in Serie A contro il Cesena, dove ci fu l'esodo di circa 10.000 sostenitori salentini. Lo spareggio premiò i romagnoli, che vinsero l'incontro per 2-1.
Il 18 settembre 2004 l'Unione Sportiva Lecce, nella persone dell'allora presidente Quirico Semeraro, ha dedicato la maglia numero 12 ai supporter salentini. La maglia è stata consegnata ai tifosi da tutta la squadra di quella stagione, capitanata da Cristian Ledesma. I tifosi del Lecce rappresentano simbolicamente il 12º uomo in campo.[98]
In seguito alla retrocessione del club salentino in Serie B del 13 maggio 2012 maturata dopo la sconfitta 1-0 a Verona contro il Chievo, i tifosi del Lecce non smisero di applaudire i giocatori che si trovavano sotto il settore ospiti del Bentegodi, in lacrime al termine della gara. L'episodio fu sottolineato da Dario Massara, telecronista di Sky,[99] ed ebbe risalto sui media nazionali.[100]
Gemellaggi e rivalità
I tifosi del Lecce sono gemellati da molti anni con i tifosi del Palermo.[101] Spesso in nome di tale vicinanza i tifosi delle due squadre espongono bandiere della compagine amica durante le partite. L'esempio più eclatante del grande gemellaggio tra i leccesi e i palermitani è l'ultima partita del campionato di Serie B 2002-2003, decisiva per la promozione in Serie A. La sfida, che vide i leccesi vittoriosi per 3-0 e promossi in Serie A, avrebbe potuto promuovere in massima serie anche i palermitani in caso di vittoria esterna: malgrado la sconfitta, i tifosi ospiti festeggiarono con i tifosi avversari e il gemellaggio rimase intatto[102]. Negli anni 1980 forte era il gemellaggio con il Taranto, che si ruppe in seguito al gemellaggio dei salentini con i supporter del Verona, finito però dopo breve tempo.[103]
Un'amicizia importante è quella con i tifosi del Genoa.[101] La simpatia reciproca nasce nella stagione 2010-2011 di Serie A, quando i giallorossi ebbero la meglio sull'altra squadra di Genova, la Sampdoria, che retrocesse in cadetteria. Un'altra amicizia è con la Cavese.[101]
La rivalità sportiva più accesa riguarda il Bari, con il quale il Lecce gioca il cosiddetto derby di Puglia.[101] Il primo derby di Puglia fu giocato l'8 dicembre 1929 in Serie B a Lecce, dove la squadra di casa si impose sul Bari per 1-0.[104] Da lì il derby fu giocato per varie volte anche in Serie C e Coppa Italia, ma soprattutto in Serie A. Il primo derby giocato nella massima serie fu giocato il 27 ottobre 1985 a Bari, e fu vinto 2-0 dal Bari.[104] L'ultimo derby si è giocato allo Stadio San Nicola il 15 maggio 2011 e si è concluso con la vittoria dei giallorossi (0-2), che hanno festeggiato la salvezza in Serie A con un turno di anticipo.[105] La partita è stata poi messa sotto inchiesta dalla giustizia sportiva per calcioscommesse[106][107]. Tra le vittorie più importanti che i tifosi giallorossi ricordano nel derby con il Bari figura quella per 4-0 ottenuta al San Nicola il 22 dicembre 2007, nel campionato di Serie B 2007-2008.
Altre rivalità meno sentite sono quelle con Napoli[101], Sampdoria[108], Torino[101], Salernitana[101], Pescara[109], Catania[101], Reggina[101], Cosenza[101] e Casertana[110] (di cui Sampdoria, Salernitana e Reggina sono gemellate con il Bari). Le rivalità regionali invece riguardano il Taranto[101], il Brindisi[101], la Fidelis Andria[111] e il Casarano[101].
Organico
Rosa 2019-2020
Ruoli e numerazione, tratti dal sito web ufficiale della società, aggiornati al 2 agosto 2020.[112].
Staff tecnico
Lo staff tecnico tratto dal sito web ufficiale della società, aggiornato al 25 agosto 2020.[113]
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Note
- ^ a b c d Stadio Via del Mare, su wlecce.it (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2015).
- ^ Luciano Canepari, Lecce, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
- ^ a b c d La storia, su uslecce.it.
- ^ Decisioni della Commissione di Vigilanza, U.S. Lecce, 12 agosto 2019.
- ^ Il gruppo guidato da Sticchi Damiani diventa proprietario del club, su leccezionale.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
- ^ Albo d'oro del Torneo Anglo-Italiano sull'Archivio RSSF
- ^ Record Buffon, nel '74/'75 Tarabocchia del Lecce fece meglio, tuttomercatoweb.com, 23 marzo 2016.
- ^ Direttorio Federale - Comunicato Ufficiale n. 5 del 4-9-1935 pubblicato sul Littoriale del 7-9-1935 Archiviato l'8 maggio 2011 in Internet Archive. a metà della seconda colonna da destra in "Cambiamenti di denominazione sociale".
- ^ Direttorio Federale - Comunicato Ufficiale n. 41 del 5-2-1936 pubblicato sul Littoriale del 6-2-1936 Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive. sull'ultima colonna a destra in "Cambiamento denominazione sociale" confermato anche da successivo Comunicato n. 47 del 25-4-1936 sul Littoriale del 28-4-1936 Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive. sull'ultima colonna a destra in "Cambiamento denominazione sociale".
- ^ Il Lecce si è ritirato dal campionato sul Littoriale dell'11-11-1937 a pag.4 Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive. dove specifica l'esatta denominazione "A.S. Lecce". La rinuncia al campionato è stata pubblicata dal D.D.S. n. 17 del 10-11-1937 sul Littoriale del 12-11-1937 a pag.5 Archiviato il 2 novembre 2013 in Internet Archive. e con questo documento la società fu radiata dai ruoli federali FIGC
- ^ Dal Comunicato Ufficiale n. 2 del 21 agosto 1939, pubblicato su Il Littoriale, 24 agosto 1939, p. 4, su dlib.coninet.it.«Fusione - Si dà atto della fusione delle società A.C. Lecce e A.C. Salento. La Società sorta dalla fusione assumerà la denominazione sociale di "Unione Sportiva Pro Lecce".»
- ^ Le maglie wlecce.it
- ^ La stagione 1928/1929 wlecce.it
- ^ Stemma Città di Lecce
- ^ a b c d Gli stemmi dell' U.S. Lecce I LOGHI NELLA STORIA DELL' US LECCE
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- ^ U.S. LECCE Unofficial Site - LECCECALCIO.NET
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- ^ Gira lo stadio, il Via del Mare di Lecce: lo stadio ricostruito in 82 giorni ed il Triplete del '76, su gianlucadimarzio.com, 30 agosto 2015. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato il 26 agosto 2017).
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- ^ LecceSette - Dopo vent'anni con Asics, l'Unione Sportiva Lecce ha deciso di cambiare lo sponsor tecnico. Da quest'anno sarà Legea
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- ^ Banca Apulia e Veneto Banca main sponsor del Lecce
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- ^ L'azienda Maffei Co-Sponsor dell'US Lecce - U.S. Lecce - Sito ufficiale
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- ^ La storia del tifo organizzato, su hellastory.net.
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- ^ Il derby al Lecce, Jeda firma la salvezza. Al San Nicola rabbia dei tifosi del Bari, Corriere del Mezzogiorno, 15 maggio 2011
- ^ Scommessopoli, la testimonianza di Masiello apre nuovi scenari. Sotto accusa 9 match in A del Bari! - Goal.com
- ^ CALCIOSCOMMESSE ALL'ITALIANA: ALTRI 41 INDAGATI - Sport - ilGiornale.it
- ^ Gemellaggi e rivalità degli ultras italiani, tuttocurve.com.
- ^ Scontri fra ultras di Lecce e Pescara, ilmessaggero, 1º aprile 2019.
- ^ Il Lecce e le rivali di sempre: tifo-inchiesta sul girone C, Leccezionale, 10 settembre 2014.
- ^ Scontri tra tifosi della Fidelis Andria e del Lecce, La Repubblica, 18 gennaio 2016
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Bibliografia
Per la sezione cronistoria: Il libro del calcio italiano, Corriere dello Sport-Stadio, ottobre 2000
- A sud di Maradona (2015) - Andrea Ferreri - Ed. BePress
- Il primo secolo di calcio a Lecce 1908-2008 (2008) - Vittorio Renna
- Lecce Cento (2007) - Enzo Bianco, Antonio Corcella - Ed. del Grifo
- Il profeta Pantaleo (2006) - Beppe Longo - Limina
- La storia del Lecce: dalle origini ai giorni nostri attraverso ricordi, curiosità, aneddoti, statistiche e immagini (1999) - Michele Santoro - Miesse
- Almanacco del calcio salentino (dal 2004) - Salvatore Costa - Studio G.G.
- Tuttocalcio Lecce (annuale) - Ludovico Malorgio - Ed. Salentina
- US Lecce Amore del Salento - AAVV - Primerano
- Lecce ottant'anni d'amore (1985) - Enzo Bianco, Antonio Corcella - Ed. del Grifo
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su US Lecce
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su uslecce.it.
- Unione Sportiva Lecce, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- Unione Sportiva Lecce, su int.soccerway.com, Perform Group.
- Unione Sportiva Lecce, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Unione Sportiva Lecce, su eu-football.info.
- (DE, EN, IT) Unione Sportiva Lecce, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.