Una ragione per vivere e una per morire

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Una ragione per vivere e una per morire
James Coburn e Bud Spencer
Lingua originaleitaliana, tedesco, spagnolo, francese
Paese di produzioneItalia, Germania, Spagna, Francia
Anno1972
Durata110 minuti
Rapporto2.35:1
Generewestern
RegiaTonino Valerii
SoggettoErnesto Gastaldi, Tonino Valerii
SceneggiaturaErnesto Gastaldi, Tonino Valerii, Rafael Azcona
ProduttoreAlfonso Sansone, Henryk Chroscicki
Produttore esecutivoAlfonso Sansone, Henryk Chroscicki
Casa di produzioneSancrosiap, Terza Film, Europrodis Film, Corona Filmproducktion, Atlantida Film
Distribuzione in italianoC.I.D.I.F.
FotografiaAlejandro Ulloa
MontaggioFranco Fraticelli
Effetti specialiGiovanni Corridori
MusicheRiz Ortolani
ScenografiaElio Micheli
CostumiElio Micheli
TruccoLuciano Giustini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Una ragione per vivere e una per morire è un film del 1972 diretto da Tonino Valerii.

Pellicola western con protagonisti James Coburn, Bud Spencer e Telly Savalas.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti, nel 1862, durante la guerra di secessione americana, dopo la perdita di Fort Holman, abbandonato dall'esercito dell'Unione senza combattere, il colonnello Pembroke viene espulso dall'esercito con l'accusa di tradimento.

una scena del film

Successivamente, Pembroke viene accusato di furto ed arrestato da un distaccamento nordista, assieme ad un bandito di basso calibro, Eli Sampson. I due uomini vengono portati in un forte nordista. Qui, Pembroke recluta, dopo un accordo con il maggiore Charles Ballard, comandante del forte, un gruppo di sette uomini, condannati a morte, per seguirlo alla riconquista del forte.

Solo dopo una serie di peripezie, il gruppo riuscirà ad entrare nel forte, grazie anche all'aiuto di Sampson, che si infiltrerà tra le file dei sudisti, e riuscirà a prenderne il controllo. Alla fine, Pembroke e Sampson saranno gli unici a sopravvivere; Pembroke si prenderà anche la soddisfazione di vendicarsi del comandante del forte, il maggiore Ward che tempo prima aveva ricattato il colonnello Pembroke scambiando la vita del figlio con l'abbandono di Fort Holman, provocando il congedo disonorevole di Pembroke.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese avvennero presso Almería (Andalusia, Spagna). Alcuni set erano già stati utilizzati per altre pellicole western come C'era una volta il West (1968) e El Condor (1970).

Il ruolo di Coburn, all'inizio, era di Lee Van Cleef. Cleef rinunciò al ruolo perché ebbe alcuni problemi con Valerii. Bud Spencer invece sostituì Eli Wallach che dovette rinunciare per altri impegni.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di ottobre del 1972.[1][2]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Alcune date di uscita internazionali nel corso degli anni sono state[3]:

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film si è classificato al 17º posto tra i primi 100 film di maggior incasso della stagione cinematografica italiana 1972-1973.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Spettacolo,cultura e varietà - Prime visioni a Torino, in La Stampa, n. 240, 1972, p. 6.
  2. ^ Schermi e ribalte - Prime visioni a Roma, in L'Unità, n. 295, 1972, p. 11.
  3. ^ (EN) A Reason to Live a Reason to Die - Release dates, su blu-ray.com, www.blu-ray.com. URL consultato il 18 agosto 2017.
  4. ^ Cinema in Piemonte - Casale Monferrato - Una ragione per vivere e una per morire (prima), in Stampa Sera, n. 238, 1972, p. 9.
  5. ^ Stagione 1972-73: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 18 agosto 2017.

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