Buon Natale, Charlie Brown!

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Buon Natale, Charlie Brown!
film TV d'animazione
Charlie Brown e Linus con l'albero
Titolo orig.A Charlie Brown Christmas
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
RegiaBill Melendez
ProduttoreBill Melendez
SceneggiaturaCharles M. Schulz
MusicheVince Guaraldi
StudioLee Mendelson Films, Bill Melendez Productions
ReteCBS
1ª TV9 dicembre 1965
Rapporto4:3
Durata25 min
Rete it.Programma Nazionale
1ª TV it.25 dicembre 1969
Dialoghi it.Martino Consoli, Donata Consoli, Renata Bertolas (anni 90), Novella Marcucci (2020)
Studio dopp. it.Carioca (anni 90), Dubbing Brothers Int. Italia (2020)
Dir. dopp. it.Martino Consoli (anni 90), Novella Marcucci (2020)
Generecommedia
Seguito daSiamo tutti campioni!

Buon Natale, Charlie Brown! (A Charlie Brown Christmas) è uno speciale di Natale animato del 1965, diretto da Bill Melendez. È il primo speciale televisivo basato sui Peanuts di Charles M. Schulz. È stato distribuito anche con i titoli Il Natale di Charlie Brown e Un Natale da Charlie Brown.

Nonostante il budget esiguo e le basse aspettative della produzione, il cortometraggio ebbe un sorprendente successo di ascolti e di critica, ricevendo un Emmy e un Peabody Award. Il corto viene tuttora trasmesso annualmente dalle reti statunitensi, ed è uno degli speciali natalizi più replicati assieme a La storia di Lumetto, Il Grinch e la favola di Natale! e Frosty the Snowman.[1] Grazie alla sua buona riuscita fece da apripista a una lunga serie di speciali TV e lungometraggi cinematografici dedicati ai Peanuts.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Charlie Brown soffre di depressione natalizia, perciò va al chiosco psichiatrico di Lucy per chiedere consiglio su come annullare la sua depressione in cambio di 5 centesimi. Dopo aver focalizzato le paure di Charlie Brown, la sedicente psichiatra capisce che il bambino ha bisogno di uno scopo e così lo nomina regista della recita di Natale della banda.

Charlie Brown si presenta sul palcoscenico, ma quando Lucy dice a Violet che Charlie Brown sarà il regista, questa non è fiduciosa. Quindi, Charlie Brown spiega come procedere e tutti si mettono d'accordo sulle parti; Il risultato finale è discreto, ma Charlie Brown si accorge che la scena necessita di un'atmosfera più natalizia: decide quindi di comprare un albero di Natale per la scenografia e Lucy gli suggerisce di prendere uno di alluminio. Purtroppo quello che sceglie perde le foglie e non va bene, così tutti lo deridono.

A quel punto Charlie Brown si chiede quale sia il vero significato del Natale, e Linus gli spiega che il Natale è la gioia di festeggiare la nascita di Gesù, e di stare assieme. Charlie Brown esce dall'auditorium con l'albero per addobbarlo, ma quando appende una pallina troppo grossa su uno dei suoi rami, il sottile alberello si affloscia. Pensando di aver ucciso l'albero il bambino se ne va sconsolato. Nel frattempo gli altri si rendono conto di essere stati troppo duri con Charlie Brown ed escono a cercarlo. Dopo aver trovato l'albero, Linus lo raddrizza con la sua coperta e gli altri lo addobbano. Dopodiché i bambini iniziano a intonare Hark! The Herald Angels Sing.

Quando ritorna dopo aver sentito gli altri bambini cantare, Charlie Brown si accorge che una volta addobbato l'albero è splendido, e si unisce al canto dei suoi amici.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la grande popolarità dei Peanuts, i personaggi erano stati portati sullo schermo in animazione solo sotto forma di brevi spot pubblicitari e in un documentario che non venne trasmesso, quando nel 1965 nacque l'idea di renderli protagonisti di un cartone animato più lungo. I creatori proposero alla CBS l'idea per uno speciale telvisivo di Natale.[2] CBS chiese inizialmente uno speciale televisivo di un'ora, ma Bill Melendez riuscì a convincere il network a scendere a mezz'ora, credendo che un'ora di animazione per la TV fosse eccessiva.[3] La Coca-Cola accettò di sponsorizzare lo speciale, a condizione che includesse alcuni riferimenti al marchio.

Alla produzione fu assegnato un modesto budget di 76 000 $, che venne superato di 20 000 $.[3] Per il doppiaggio vennero utilizzati dei veri bambini, fatto all'epoca inusuale per un cartone animato televisivo. Ad eccezione dei doppiatori di Charlie Brown (Peter Robbins) e Lucy (Tracy Stratford), nessuno dei bambini aveva esperienze attoriali, e molti provenivano dal vicinato di Melendez in California.[4] Kathy Steinberg, la doppiatrice di Sally, aveva 6 anni e non sapeva leggere, perciò le dovettero essere suggerite le battute.[5]

Quando i funzionari della CBS videro il risultato finale, temettero che il film sarebbe stato un flop. Vennero criticate alcune scelte fatte da Schulz e Melendez considerate inconsuete per un film d'animazione per bambini, come la narrazione lenta, l'utilizzo della musica jazz e l'assenza delle risate registrate durante i momenti comici. Ma fu soprattutto il contenuto religioso dell'opera a suscitare più scetticisimo. Era ritenuto inappropriato che Linus recitasse il passaggio della Bibbia in cui viene narrata la nascita di Gesù. Tuttavia, Schulz mantenne la sua posizione, essendo fortemente contrario alla commercializzazione del Natale, e volendo creare un film che risaltasse il vero significato della festività.[2]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: A Charlie Brown Christmas.

La colonna sonora, composta da Vince Guaraldi, contiene brani originali di musica jazz (tra cui il celebre Linus and Lucy) uniti a musiche tradizionali natalizie.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu anche in Italia il primo speciale dei Peanuts a essere trasmesso, andando in onda il 25 dicembre 1969 sul Programma Nazionale Rai con il titolo Buon Natale, Charlie Brown!.[6] Nel 1982, il film venne ridoppiato quando iniziò a essere trasmesso da Canale 5 insieme agli altri speciali con il titolo Charlie Brown, come se si trattasse di un'unica serie televisiva. In questa edizione è stata sostituita la musica durante i dialoghi. Un terzo doppiaggio fu eseguito dalla Carioca di Verona per la trasmissione su Junior TV, all'interno della serie The Charlie Brown and Snoopy Show, con il titolo Il Natale di Charlie Brown. Nel 2020, lo speciale è stato ridoppiato per la terza volta dalla Dubbing Brothers Int. Italia, in occasione della distribuzione in streaming su Apple TV+ con il titolo Un Natale da Charlie Brown.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano (1982) Doppiatore italiano (1988) Doppiatore italiano (2020)
Charlie Brown Peter Robbins Daniela Fava Martino Consoli Arturo Sorino
Linus van Pelt Christopher Shea Lisa Mazzotti Renata Bertolas Leonardo Cococcia
Lucy van Pelt Tracy Stratford Graziella Porta Sara Labidi
Schroeder Chris Doran Milena Albieri Guido Bettali Vittorio Thermes
Shermy Alessio Aimone
Sally Brown Kathy Steinberg Laura Merli Angiolina Gobbi Matilde Ferraro
Pig-Pen Geoffrey Ornstein Milena Albieri Diego Lorenzo Croce
Violet Sally Dryer Carolina Gusev
Frieda Anne Altieri Laura Merli Alice Pantile
Patty Karen Mendelson Francesca Mancin
Snoopy Bill Melendez

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione in VHS Multivision del 1986, Il Natale di Charlie Brown, contiene il ridoppiaggio degli anni ottanta; mentre le riedizioni successive in VHS e DVD distribuite da Hobby & Work con il titolo Un Natale di Charlie Brown, e il DVD Warner Home Video Un Natale da Charlie Brown, contengono il terzo doppiaggio eseguito per la trasmissione su Junior TV.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione dell'albero di Natale di Charlie Brown

Malgrado la scarsa fiducia della CBS, quando lo speciale andò in onda si rivelò un grande successo. Venne visto da più di 15 milioni di persone, ottenendo il 45% dello share, e ricevette recensioni entusiastiche.[7] Nel 1966 fu premiato con un Emmy come "Outstanding Children's Program". Ciò permise a Schulz e Melendez di realizzare altri speciali basati sulla serie di strisce, e definì lo stile dei successivi con la presenza di doppiatori bambini e delle musiche del compositore jazz Vince Guaraldi.

Fin dalla sua prima messa in onda, lo speciale è diventato una tradizione natalizia. Da allora è stato replicato ogni anno nel periodo di Natale dal palinsesto americano e gode dello status di cult. A partire dalle repliche successive, furono rimossi i riferimenti alla Coca-Cola, la società che aveva sponsorizzato la produzione del film. Originariamente il nome del marchio era presente nei titoli di coda; e inoltre, nella scena iniziale Linus sbatteva contro un cartello pubblicitario della Coca-Cola, dopo essere stato lanciato da Snoopy mentre pattinava sul ghiaccio.[7]

Lo speciale ha contribuito al declino degli alberi di Natale in alluminio, popolari negli Stati Uniti dagli anni cinquanta e simbolo del Natale consumistico all'interno del film. Al contrario, cominciarono a essere commercializzati modelli artificiali dell'"albero povero" di Charlie Brown, che sono diventati sinonimo di decorazioni natalizie minimaliste.[8]

La CBS ha mantenuto i diritti del film fino al 1999. Nel gennaio 2000, un mese prima della morte di Schulz, la ABC ne ha acquisito i diritti e ha continuato a trasmetterlo fino al passagio su Apple TV+ nel 2020.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

1966 – Primetime Emmy Awards

  • Outstanding Achievements in Children's Programming a Lee Mendelson e Bill Melendez
  • Nomination Special Classification of Individual Achievements a Charles M. Schulz

1966 – Peabody Award

1978 – Grammy Award

  • Best Recording for Children a Vince Guaraldi, Bill Melendez, Peter Robbins, Christopher Shea, Tracy Stratford, The Vince Guaraldi Trio, Chris Doran, Karen Mendelson e Geoffrey Ornstein

2009 – Satellite Award

  • Nomination Best Youth DVD a Peanuts 1960s Collection

2021 – Online Film & Television Association

  • OFTA Film Hall of Fame

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) What's the Darkest Animated Christmas Special?, su InsideHook. URL consultato il 19 febbraio 2024.
  2. ^ a b Lee Mendelson, A Charlie Brown Christmas: The Making of a Tradition, New York, Dey Street/Harper Collins, 2013.
  3. ^ a b Charles Solomon, The Art and Making of Peanuts Animation: Celebrating Fifty Years of Television Specials, Chronicle Books, 2012.
  4. ^ Lee Mendelson, A Charlie Brown Christmas: The Making of a Tradition, It Books, 2013, ISBN 978-0-06-227214-0.
  5. ^ (EN) Miss Cellania •, A Charlie Brown Christmas, su Neatorama, 18 dicembre 2012. URL consultato il 20 marzo 2024.
  6. ^ Radiocorriere TV, anno 46, n. 51, ERI, 1969, pp. 34-76.
  7. ^ a b Lee Mendelson, A Charlie Brown Christmas: The Making of a Tradition, New York, Dey Street/Harper Collins, 2013.
  8. ^ (EN) David Murray, How Charlie Brown killed the aluminum Christmas tree, su Great Falls Tribune. URL consultato il 20 marzo 2024.

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