Ugo Carà

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Ugo Carà (Muggia, 26 novembre 1908Trieste, 12 dicembre 2004) è stato uno scultore, grafico, designer e architetto di interni italiano, a cui, nel 2006, è stato intitolato il Museo d'arte moderna Ugo Carà di Muggia, che rappresenta l’unico corpus di opere dell'artista[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ugo Carà (in origine il cognome era Carabaich, dal 1929 italianizzato in Carabei) nasce il 26 novembre del 1908 da Nicolò Carabaich, un medico condotto originario dell'isola di Veglia in Dalmazia, che conobbe a Muggia la futura moglie, Heléne Ladas, nata a Smirne ma di origini cretesi, mentre era ospite degli Strudthoff, i proprietari dei cantieri navali San Rocco.

Inizia a esporre nel 1928 firmandosi Carà e nel 1929 tiene la prima mostra personale ad Atene e, da allora, prende parte alle più importanti rassegne regionali, nazionali e internazionali: Biennale di Venezia, Triennale di Milano, Quadriennale di Roma, Quadriennale di Torino, Universale di Parigi e Bruxelles, Internazionale di Scultura di Carrara, e Mostra della grafica italiana a Tokyo, Los Angeles e Città del Messico. Opere dell'artista sono presenti in musei e collezioni private in Italia e all'estero, dal Museo Revoltella di Trieste alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, dal Museo Avgust Černigoj di Lipizza in Slovenia al The Mitchell Wolfson Jr. Collection di Miami, fino al Metropolitan Museum di New York.

L’attività di Ugo Carà si è indirizzata, oltre che alla scultura, alla pittura e alla grafica, anche al design e all’architettura d’interni. Ne sono testimonianza la partecipazione alle Triennali internazionali delle Arti decorative e industriali di Milano e alle mostre di Arte decorativa italiana all'estero. Suoi progetti di arredamento sono stati realizzati dal 1949 al 1963 su famosi transatlantici, e dal 1956 al 1976 ha insegnato arredamento navale e d'interni all'Istituto Statale d’Arte Nordio di Trieste.

Carà viveva a Trieste in via Vasari 2 e lavorava nel suo studio in via dei Leo 6/A. È morto il 12 dicembre 2004 all'età di novantasei anni. Nel 2006, in seguito a una donazione del maestro al Comune di Muggia, è stato inaugurato il Museo d'arte moderna Ugo Carà di Muggia, che rappresenta l’unico corpus di opere dell'artista.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Milic, presentazione mostra Ugo Carà, Galleria Il Ventaglio, Udine, novembre 1967.
  • Giulio Montenero, catalogo mostra Opera grafica di Ugo Carà, Galleria Il Tribbio, Trieste, maggio 1968.
  • Sergio Molesi, catalogo mostra Ugo Carà, Civico Museo Revoltella - Palazzo Costanzi, Trieste, giugno-luglio 1982.
  • Giuseppe Cuscito, Muggia Sacra: Storia e arte delle sue chiese, Muggia, novembre 1991.
  • C. Nino Trovato, catalogo mostra Ugo Carà: disegni, inchiostri e incisioni 1926-1992, Trieste, ottobre 1992.
  • Marianna Accerboni, catalogo mostra Ugo Carà: antologica 1926-2000, Centro Culturale Gastone Millo, Muggia, novembre 2000.
  • Claudio H. Martelli, catalogo mostra L'oro di Ugo Carà, Centro Culturale Gastone Millo, Muggia, novembre 2000.
  • Raoul Pupo, Roberto Spazzali, opuscolo Foiba di Basovizza: monumento nazionale, Comune di Trieste, Trieste, 2001.
  • Maria Masau Dan, Lorenzo Michelli, catalogo mostra Ugo Carà: arte architettura design 1926-1963, Civico Museo Revoltella, Trieste, novembre 2003.
  • Giuseppe Cuscito, Il Duomo di Muggia, Muggia, giugno 2004.
  • Marianna Accerboni, pieghevole Museo d'Arte Moderna Ugo Carà: collezione permanente, Museo d'Arte Moderna Ugo Carà, Muggia, novembre 2006.
  • Marianna Accerboni, catalogo mostra Ugo Carà: il segno: disegni dal 1926 al 1948, Galleria Bottarel & Foi, Brescia, novembre-dicembre 2006.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN9982158792895839040001 · SBN CFIV133186 · BNF (FRcb123106104 (data) · CONOR.SI (SL186843747