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Ugo Calise

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Ugo Calise
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica leggera
Canzone napoletana
Periodo di attività musicale1943 – 1994
Strumentovoce, chitarra
EtichettaFonit, Columbia, Music, The Red Record, Circus, CAM, Lupus
Album pubblicati16
Studio14
Raccolte2

Ugo Calise (Oratino, 6 maggio 1921Roma, 6 agosto 1994) è stato un cantante, compositore e chitarrista italiano noto per aver composto numerose canzoni napoletane di successo[1][2].

Figlio del medico e poeta ischitano Aniello Calise e di Luisa Augier, francese figlia del governatore di Martinica[3], nacque ad Oratino - dove il padre si era trasferito per esercitare la professione di medico - e dove cominciò a studiare chitarra con il maestro Giuseppe Garzia.[1][2]

Compì gli studi liceali all'istituto Mario Pagano di Campobasso e poi si iscrisse all'Università di Napoli nella facoltà di chimica farmaceutica, ma a 5 esami dalla laurea lasciò gli studi per dedicarsi alla sua passione di cantautore e musicista.[1][2]

Iniziò ad esibirsi a Napoli, soprattutto nei ristoranti più in voga. Calise suonava in duo con Don Edoardo, anziano ex primo violino del teatro San Carlo[4], oppure in un gruppo di cui facevano parte anche il fisarmonicista Ciro Astarita e il sassofonista Tony Grottola. Poi a Ischia, patria di suo padre, dove suonava a "La Conchiglia" in una formazione con Ugo Corvino al pianoforte, Vincenzo Calise alla batteria e alla fisarmonica il jazzista Romano Mussolini con il quale rimase amico per tutta la vita.[1][2]

Compose molte canzoni napoletane che vennero poi cantate da cantanti partenopei come Nicola Arigliano, Fausto Cigliano, Peppino Gagliardi, Roberto Murolo e Bruno Martino, Peppino di Capri (che venne scoperto e lanciato da lui[1]) o da cantanti nazionali e internazionali come Perry Como, Mina (cantante), Teddy Reno, Caterina Valente e molti altri.

Subito dopo la seconda guerra mondiale si recò per la prima volta negli Stati Uniti dove ebbe modo di incontrare Count Basie con il quale strinse una lunga amicizia.[1]

Dopo un periodo di permanenza negli Stati Uniti, dove si esibì nei club di Chicago, tornò in Italia dove si esibì nei night club più esclusivi di Roma e Milano.[1]

Negli anni '50 tornò a Ischia, dove insieme all'amico architetto Sandro Petti costruì e gestì il Rangio Fellone, il locale più famoso di Ischia[5], ritrovo notturno molto frequentato dal jet-set internazionale in vacanza sull'isola. Tra i suoi più assidui frequentatori il regista Luchino Visconti, il grande compositore inglese William Turner Walton, il produttore cinematografico Angelo Rizzoli (con il suo nutrito entourage), il principe D'Assia, l'ambasciatore italiano a Londra Manlio Brosio.[6]

Nel 1954, durante un tour a Londra si esibì davanti alla regina Elisabetta II del Regno Unito in uno spettacolo all'ambasciata italiana al quale assistettero diverse personalità del mondo artistico e politico come gli attori Laurence Olivier, Peter Ustinov e Vittorio De Sica e il ministro britannico Anthony Eden. In quella occasione la regina gradì così tanto la sua musica che gli chiese un bis.[1][2]

A Londra in quello stesso anno conobbe Daphne Wollastone, ex Bluebell Girls, con cui si sposò poco tempo dopo[7].

Nel prosieguo della carriera ebbe modo di esibirsi in tutta Europa[1] e compose diverse canzoni di successo quali "Na voce, na chitarra e ‘o poco ‘e luna", "Nun è peccato!" "Uè Uè che femmena!", "Cumpagna d''a luna", "L'ammore mio è francese", "Comm'aggia fà", "Occhi di mare", "Uocchie nire nire", "Chitarra mia napoletana", "Canzone antica" e molte altre.[1][2]

Partecipò a Canzonissima 1961 con Chitarre e manduline, non riuscendo a qualificarsi per la finale[8].

Morì nel 1994 all'età di 73 anni.

33 giri 25 cm

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33 giri 30 cm

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Discografia estera

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33 giri 25 cm

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  1. ^ a b c d e f g h i j Il cantautore italiano che lavorò con i più grandi jazzisti al mondo, su giovanniblock.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  2. ^ a b c d e f Ugo Calise, su ischia.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  3. ^ Fabrizio Zampa, Ugo Calise, in Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, vol. 1, Roma, Curcio, 1990, p. 249, ISBN 88-9750-877-4.
  4. ^ Fabrizio Zampa, Ugo Calise, in Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, vol. 1, Roma, Curcio, 1990, p. 249, ISBN 88-9750-877-4.
  5. ^ Fabrizio Zampa, Ugo Calise, in Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, vol. 1, Roma, Curcio, 1990, p. 249, ISBN 88-9750-877-4.
  6. ^ Jazzitalia - Articoli: La vita di Ugo CALISE, su win.jazzitalia.net. URL consultato il 12 maggio 2025.
  7. ^ Fabrizio Zampa, Ugo Calise, in Gino Castaldo (a cura di), Il dizionario della canzone italiana, vol. 1, Roma, Curcio, 1990, p. 250, ISBN 88-9750-877-4.
  8. ^ Maurizio Carpinelli, Canzonissima 1961, in C'era una volta… il disco. Storia della discografia italiana (1960-1969), Pisa, Roma, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2001, p. 50, ISBN 88-8147-218-X.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN34641664 · ISNI (EN0000 0000 5936 3472 · SBN CFIV210703 · LCCN (ENno2003074341 · BNE (ESXX1471058 (data) · BNF (FRcb137900715 (data) · J9U (ENHE987007328206205171 · NSK (HR000279734 · NDL (ENJA001171331