UNIFIL
United Nations Interim Force in Lebanon Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite | |
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Dispiegamento UNIFIL ad agosto 2011 | |
Descrizione generale | |
Attiva | 19 marzo 1978 - oggi |
Nazione | Nazioni Unite |
Tipo | forza di interposizione |
Compiti | Confermare il ritiro di Israele dal sud del Libano Restaurare la pace e la sicurezza Supportare il governo libanese nel ristabilire la sua autorità nell'area |
Dimensione | 10.058 militari ~800 civili locali e di provenienza internazionale |
Reparti dipendenti | |
Maritime Task Force
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Comandanti | |
Comandante attuale | Magg. Gen. Aroldo Lázaro Sáenz |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (inglese United Nations Interim Force in Lebanon, arabo قوة الأمم المتحدة المؤقتة في لبنان; in acronimo UNIFIL arabo يونيفيل) è una forza militare di interposizione dell'ONU, creata il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426[1] del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il mandato è stato rinnovato più volte, dal 1982, in seguito al ritiro delle truppe israeliane dal Libano del 2000 e in occasione dell'intervento israeliano in Libano del 2006.
Da allora il mandato dell'UNIFIL viene rinnovato annualmente dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il suo finanziamento è approvato su base annuale dall'Assemblea Generale. L'ultimo mandato è scaduto il 31 agosto 2019.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Primo intervento
[modifica | modifica wikitesto]In seguito alla guerra contro Israele da parte del Libano e alla vittoria da parte di essa di una fascia del territorio libanese sino al fiume Litani, furono inviati i caschi blu dell'ONU allo scopo di creare una fascia di sicurezza ben all'interno del territorio libanese così da tenere i suoi villaggi frontalieri fuori dal raggio d'azione dell'artiglieria, che con attacchi ripetuti causava molte perdite fra i civili.
Secondo intervento
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della guerra del Libano del 1982, fu raggiunto un accordo e forze militari di pace statunitensi, francesi e italiane (Missione Italcon) garantirono ai membri dell'OLP di trovare rifugio negli Stati arabi confinanti.
Questa forza di pace fu nota come Forza Multinazionale in Libano. Philip Habib, l'inviato del presidente degli USA Ronald Reagan in Libano, garantì all'OLP che i civili palestinesi nei campi profughi non sarebbero stati nuovamente armati.
Il 23 ottobre 1983 un duplice attentato dinamitardo da parte di Hezbollah alle basi della forza multinazionale causò la morte di 241 marines statunitensi e 56 soldati francesi, in gran parte della Legione straniera. Questo causò il ritiro pochi mesi dopo delle truppe di pace, con il contingente italiano che si ritirò nel marzo 1984, lasciando il Libano in una strisciante guerra civile.
Terzo intervento
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2000 in seguito al ritiro delle truppe israeliane dal Libano, l'ONU approvò una risoluzione per l'invio di caschi blu come forza d'interposizione, per riprendere lungo la "Linea blu" (linea di ritiro identificata dalle Nazioni Unite per le forze di difesa israeliane) e le aree adiacenti, dove l'UNIFIL ha cercato di mantenere il cessate il fuoco attraverso pattugliamenti, osservazione da posizioni fisse e stretto contatto tra le forze libanesi e IDF, oltre a fornire assistenza umanitaria alla popolazione locale.
Quarto intervento
[modifica | modifica wikitesto]A seguito del conflitto israelo-libanese del 2006, vi è stata una nuova risoluzione (la 1701[2]) che dispone, fra le altre, una nuova forza di interposizione.
Dopo la guerra del 2006, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rafforzato l'UNIFIL e ha deciso che, oltre al mandato originale, deve controllare, tra l'altro, la cessazione delle ostilità, accompagnare e sostenere le forze armate libanesi mentre si schierano in tutto il sud del Libano, ed estendere la sua assistenza per contribuire a garantire l'accesso umanitario alle popolazioni civili e il ritorno volontario e sicuro degli sfollati.
L'Italia è tornata attiva in UNIFIL dal 2 settembre 2006 con l'operazione Leonte quando una forza da sbarco della marina italiana è approdata a Tiro. Dal 2007 è stata sostituita da unità dell'Esercito italiano.
Dal 2014 al 2016 la missione è stata comandata dal generale italiano Luciano Portolano. Dall'agosto 2018 fino al febbraio 2022 alla guida della missione UNIFIL è stato il generale italiano Stefano Del Col[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) United Nations Security Council (19 marzo 1978), Resolutions 425/1978 - 426/1978 (pdf) Archiviato il 25 giugno 2007 in Internet Archive.. Riportato il 2 settembre 2006.
- ^ (EN) United Nations Security Council (11 agosto 2006), [1]. Disponibile in lingua italiana (traduzione non ufficiale) a questo indirizzo. Riportato il 2 settembre 2006.
- ^ Libano: il generale Stefano Del Col alla guida di UNIFIL, analisidifesa.it, 8 agosto 2018
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «UNIFIL»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su UNIFIL
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su unifil.unmissions.org.
- UNIFIL (canale), su YouTube.
- (EN) United Nations Interim Force in Lebanon, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- UNIFIL - mandato ONU, su un.org.
- Impiego UNIFIL a luglio 2006 (PDF), su un.org.
- Foto di soldati olandesi UNIFIL nel 1979, su acie79-2.nl.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148437852 · ISNI (EN) 0000 0001 2226 5294 · LCCN (EN) n88058894 · J9U (EN, HE) 987007269171605171 |
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