Tutu (album)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Tutu
album in studio
ArtistaMiles Davis
Pubblicazione1986
Durata42:23
Dischi1
Tracce8
GenereJazz
Funk
Hip hop
EtichettaWarner Records
ProduttoreMarcus Miller, Tommy LiPuma, George Duke
Miles Davis - cronologia
Album precedente
(1985)
Album successivo
(1987)

Tutu è un album di Miles Davis pubblicato nel 1986, che raggiunse la prima posizione nella classifica Jazz Albums statunitense e che nel 1987 fece vincere a Davis il Grammy Award for Best Improvised Jazz Solo.

Il titolo dell'album è un omaggio all'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu[1][2][3][4][5]. L'album uscì due anni dopo il conferimento del premio Nobel al prelato (1984), quando ancora l'Apartheid non era stato abbattuto; l'arcivescovo fece pervenire a Davis un messaggio di ringraziamento con il quale si felicitava della sua attenzione alla causa.[6]

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Tutu avrebbe in origine dovuto essere realizzato in collaborazione con Prince, ma il piano non si realizzò (questo benché alcune influenze dell'artista di Minneapolis si possano sentire nell'album).[7] Grazie anche all'apporto di Marcus Miller, che scrisse le canzoni, suonò quasi tutti gli strumenti, scrisse gli arrangiamenti e funse da produttore, la strumentazione di Tutu è quasi completamente elettronica. Fa eccezione Backyard Ritual, che fu scritta, arrangiata, suonata e co-prodotta da George Duke.

Full Nelson, un gioco di parole sul titolo dello standard Half Nelson, è un omaggio all’artista Prince, il cui vero nome è Prince Roger Nelson. Perfect Way è una cover di un brano degli Scritti Politti.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tutu – 5:16
  2. Tomaas – 5:38
  3. Portia – 6:19
  4. Splatch – 4:47
  5. Backyard ritual – 4:49
  6. Perfect way – 4:35
  7. Don't lose your mind – 5:50
  8. Full Nelson – 5:06

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tutu fu il primo arcivescovo nero di Città del Capo.
  2. ^ Clark Terry, Lenny White, Greg Tate, Robin D. G. Kelley, Miles Davis - The Complete Illustrated History, Voyageur Press ed., 2012 - ISBN 9780760342626
  3. ^ Clarence Bernard Henry, Miles Davis - A Research and Information Guide, Taylor & Francis, 2017 - ISBN 9781317228394
  4. ^ Stephen Gislason, Sound of Music, Persona Digital ed., 2017 - ISBN 9781894787796. Si veda in particolare pag. 207, estratti intervista a Marcus Miller
  5. ^ Henry Martin, Keith Waters, Jazz: The First 100 Years, Cengage Learning, 2015 - ISBN 9781305545038
  6. ^ George Cole, The Last Miles - The Music of Miles Davis, 1980-1991, University of Michigan Press, 2007 - ISBN 9780472032600
  7. ^ Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume), Arcana, 2001, p. 402.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Jazz: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di jazz