Tsukasa Hōjō

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Tsukasa Hōjō al Japan Expo 2010

Tsukasa Hōjō (北条司?, Hōjō Tsukasa; Kitakyūshū, 5 marzo 1959) è un fumettista e character designer giapponese noto soprattutto per le serie manga e anime Occhi di gatto, City Hunter e Angel Heart.

È fra i mangaka che meno si è lasciato influenzare dal mercato internazionale e dai gusti delle nuove generazioni occidentali[1]. A questo proposito, è stato tra i primi autori nipponici ad opporsi all'occidentalizzazione dei manga[2]. Eppure, nonostante la sua stretta aderenza ai canoni giapponesi, il suo stile di disegno e di narrazione rimangono "occidentali" in senso classico, cioè caratterizzati da elevato realismo[3]. Fanno eccezione le frequenti scene umoristiche in cui descrive situazioni surreali, facendo ricorso ad espressioni esasperate[3], al limite del super deformed.

Le sue opere sono orientate soprattutto ad un pubblico adulto[4], più che per i vaghi riferimenti sessuali[5] o i fatti sanguinosi, per la profondità delle situazioni che spesso analizzano l'animo umano nei suoi lati più complessi e meno visibili[6]. L'aggiunta di una buona dose di umorismo aiuta sempre ad alleggerire ed a rendere godibile la lettura[6].

Un'altra caratteristica peculiare di Hōjō è quella di inserire di frequente piccoli cameo di personaggi di sue opere precedenti, o far ricorrere luoghi e caratteristiche: ne sono classici esempi il bar Cat's Eye, presente sia in Occhi di gatto, sia in City Hunter e in Angel Heart, ed il locale Nekomanma, che compare sia in City Hunter che in F. Compo.

Hōjō è stato il mentore di Takehiko Inoue, il creatore di Slam Dunk e Vagabond, che ha fatto parte del suo staff durante la realizzazione di City Hunter. Inoltre è amico di lunga data di Tetsuo Hara, creatore assieme a Buronson di Ken il Guerriero. Hōjō ha lavorato sul character design di Reina, un nuovo personaggio femminile introdotto nel film di animazione Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto uscito in Giappone nel 2006.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Occhi di gatto (キャッツ♥アイ?, Kyattsu Ai) (1981-1985)[7], 18 tankōbon
  • City Hunter–double edge– (シティーハンター ーダブルエッジー?, Shitī Hantā – double edge–) (1984)[7], 1 tankōbon
  • City Hunter (シティーハンター?, Shitī Hantā) (1985-1991)[7], 35 tankōbon
  • Il dono dell'angelo (天使の贈りもの?, Tenshi no okurimono) (1988), 1 tankōbon
  • Tra i raggi del sole (こもれ陽の下で…?, Komore hi no shita de…) (1993-1994), 3 tankōbon
  • Ciliegi in fiore (桜の花咲くころ?, Sakura no hanasaki kukoro) (1993), 1 tankōbon
  • Rash!! (RASH!! ラッシュ!!?, Rasshu!!) (1994-1995), 2 tankōbon
  • L'estate dell'adolescenza (少年たちのいた夏?, Shōnen tachinoita natsu) (1995), 1 tankōbon
  • F. Compo (ファミリーコンポ?, Famirī Konpo) (1996-2000), 14 tankōbon
  • Parrot (PARROT―北条司 全彩短篇集?, Parrot―Hōjō Tsukasa zen irodori tanpenshū) (2000), 1 tankōbon
  • Angel Heart (エンジェル・ハート?, Enjeru Hāto) (2001-2010), 33 tankōbon
  • Angel Heart 2nd Season (エンジェル・ハート 2ndシーズン?, Enjeru Hāto 2nd Shīzun) (2010-2017), 16 tankōbon

Volumi di illustrazioni e artbook[modifica | modifica wikitesto]

  • Tsukasa Hojo Illustration Book (北条司イラスト集?, Hōjō Tsukasa Irasutoshū) (1991)
  • Tsukasa Hojo 20th Anniversary Illustrations (北条司漫画家20周年記念イラストレーションズ?, Hōjō Tsukasa mangaka 20 shūnen kinen Irasutorēshonzu) (2000)
  • ANGEL HEART COLOR&MONOCHROME ILLUSTRATIONS (北条司画集 ANGEL HEART COLOR&MONOCHROME ILLUSTRATIONS?, Enjeru Hāto ANGEL HEART COLOR&MONOCHROME ILLUSTRATIONS) (2017)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tsukasa Hôjo, su Comiclopedia. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  2. ^ Tsukasa Hojo, in Mangazine, n. 1, Granata Press, aprile 1991.
  3. ^ a b Serena Capellaro, Otakult #25: Family Compo, su iCrewPlay, 7 luglio 2019. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  4. ^ Antonio Genna, Nipponica #129 – Gli anni ’70-80: Ladri e killer – Saito – Punch – Hojo – Ikegami, su Antonio Genna Blog, 7 febbraio 2017. URL consultato il 20 febbraio 2021.
  5. ^ Recensione Family Compo, su Everyeye.it, 16 marzo 2005. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  6. ^ a b Carlo A. Montori, Rash!!, la recensione, su BadTaste.it, 5 agosto 2015. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  7. ^ a b c (JA) Tsukasa Hojo Illustrations, Shūeisha, 1991, p. 105, ISBN 4-08-858150-4.

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