Trio di Trieste

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Da sinistra: Dario De Rosa, Renato Zanettovich e Amedeo Baldovino al Teatro alla Scala di Milano (1983).

Il Trio di Trieste è stato uno dei più celebri trii con pianoforte del XX secolo, attivo dal 1933 al 1995.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Il trio si costituì a Trieste nel 1933 sotto la guida di Umberto Nigri, quando i suoi membri erano appena studenti[1], con la seguente formazione originale:

Nel 1962 a Libero Lana subentrò Amedeo Baldovino (1916-1998), già violoncellista del Trio Italiano d'Archi (con Franco Gulli e Bruno Giuranna).[2]

Attività concertistica[modifica | modifica wikitesto]

Per oltre 60 anni il Trio di Trieste ha svolto ininterrotta attività concertistica in tutto il mondo, dall'Europa al Nord e Sud America, dal Medio ed Estremo Oriente all'Africa e all'Australia. Ha tenuto oltre 3000 concerti, tra i quali vanno ricordati, per la significativa frequenza in Italia, oltre le 180 apparizioni a Trieste, gli 80 a Milano (30 alla Scala), i 60 a Roma e Firenze, i 50 a Venezia, poi Torino, Perugia e Siena; all'estero i 40 a Vienna, Monaco, Basilea, Zurigo, Graz, Hannover, Buenos Aires e Londra.

Per l'esecuzione del Triplo Concerto di Beethoven e del Concerto dell'Albatro di Giorgio Federico Ghedini ha collaborato con direttori quali Karl Böhm, Eduard van Beinum, Sergiu Celibidache, André Cluytens, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Rudolf Kempe, Rafael Kubelík, Hans Rosbaud, Wolfgang Sawallisch e Georg Solti.

Le opere affrontate in pubblico sono state circa 80, e sono state eseguite con particolare frequenza il Trio op. 99 di Franz Schubert, il Trio di Maurice Ravel, e il Trio “Arciduca” di Ludwig van Beethoven.

Renato Zanettovich ha suonato vari violini, tra cui un Guarneri del Gesù, un Carlo Giuseppe Testore e un Guadagnini (andato distrutto in un naufragio in cui il trio incorse in una tournée sudamericana nel 1963)[3]. Amedeo Baldovino suonava lo Stradivari “Mara” (1711), anch'esso danneggiato nel naufragio del '63 ma fortunatamente restaurato.[4][5]

Il trio ha concluso l'attività concertistica nel 1995 (l'ultimo concerto pubblico ha avuto luogo a Siena il 3 marzo) e si è in seguito dedicato all'attività didattica: all'Accademia Chigiana di Siena, alla Scuola di Musica di Fiesole e alla Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino.

Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il Trio di Trieste ha ottenuto riconoscimenti come il Microfono d'argento (1952), il San Giusto d'Oro (1975), il Viotti d'oro (1983), il Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana (1982/83), la Maschera d'argento (1984), il Quadrivio (1986), la medaglia del Mozarteum Argentino e molti altri.

De Rosa, Zanettovich e Baldovino sono accademici dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e sono stati insigniti dal Presidente della Repubblica Italiana dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Trio di Trieste ha effettuato varie incisioni discografiche per importanti etichette quali Deutsche Grammophon, Celson, Decca e Nuova Era.[6]

Per la sua attività discografica l'ensemble ha ottenuto vari riconoscimenti internazional, quali ad esempio il Grand Prix du Disque per l'incisione dei trii di Johannes Brahms.[3]

Il Premio "Trio di Trieste"[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1996, con cadenza annuale, nella città di Trieste, si svolge un concorso internazionale per complessi da camera, riservato alle formazioni con pianoforte ed archi, per celebrare la ricca tradizione musicale della città e la fortunata carriera internazionale del trio.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio Dario De Rosa, uno dei protagonisti del Trio di Trieste, su Il Piccolo, 18 aprile 2013. URL consultato il 31 agosto 2019.
  2. ^ (EN) Amadeo Baldovino | Biography & History, su AllMusic. URL consultato il 31 agosto 2019.
  3. ^ a b Fedra Florit, Il Trio di Trieste: sessant'anni di musica insieme, EDT srl, 1992, ISBN 9788870631555. URL consultato il 31 agosto 2019.
  4. ^ (EN) 2018-09-17T11:45:00+01:00, Piecing together the history of the'Mara' Stradivari cello, su The Strad. URL consultato il 31 agosto 2019.
  5. ^ Eldercrock, Celebrated musicians' concert tours of Southern Africa 1953 -1978: Trio Di Trieste., su Celebrated musicians' concert tours of Southern Africa 1953 -1978, 21 giugno 2014. URL consultato il 31 agosto 2019.
  6. ^ Trio Di Trieste, su Discogs. URL consultato il 31 agosto 2019.
  7. ^ Cos’è il Premio > ACM - Associazione Chamber Music, su acmtrioditrieste.it. URL consultato il 31 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128049125 · ISNI (EN0000 0001 1939 7843 · LCCN (ENnr90002426 · J9U (ENHE987007410252205171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr90002426
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