Trinycteris nicefori

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Trinycteris nicefori
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Famiglia Phyllostomidae
Sottofamiglia Phyllostominae
Genere Trinycteris
Sanborn, 1949
Specie T.nicefori
Nomenclatura binomiale
Trinycteris nicefori
Sanborn, 1949

Trinycteris nicefori (Sanborn, 1949) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Trinycteris (Sanborn, 1949), diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 55 e 68 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 36 e 41 mm, la lunghezza della coda tra 9 e 13 mm, la lunghezza del piede tra 12 e 14 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 20 mm e un peso fino a 8,9 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta un rostro relativamente lungo e una scatola cranica a cupola. Gli incisivi superiori esterni sono piccoli e separati da quelli interni mentre gli incisivi inferiori sono piccoli e trifidi. Gli ultimi premolari superiori e inferiori sono ridotti e quasi appiattiti. Il quarto metacarpo è il più corto, mentre il terzo è il più lungo. La seconda falange del terzo dito è leggermente più lunga della prima. La seconda falange del quarto dito è leggermente più lunga della prima.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 2 1 2 2 1 2 3
3 3 1 2 2 1 3 3
Totale: 34
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta ed uniforme ed è composta da peli di quattro colori. Le parti dorsali variano dal marrone scuro al giallo-brunastro, talvolta arancione brillante. Una sottile striscia dorsale color grigio pallido è spesso presente nella parte inferiore della schiena. Le parti ventrali sono grigio-giallastre. Una maschera scura è presente intorno agli occhi. Il mento è attraversato da un solco longitudinale contornato da un cuscinetto a forma di V, mentre la gola è ricoperta di lunghi e scuri peli rigidi mescolati nella pelliccia. La foglia nasale è appuntita e con la porzione inferiore saldata al labbro superiore. Le orecchie sono moderatamente grandi, appuntite, separate e leggermente concave all'estremità dei due margini. La coda è corta e completamente inclusa nell'ampio uropatagio. Il calcar è molto più corto del piede. Il metacarpo del quarto dito è più corto di quello del quinto, il quale a sua volta è più corto del metacarpo del terzo dito. Il cariotipo è 2n=28 FNa=52.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia all'interno delle cavità degli alberi e negli edifici. L'attività predatoria inizia un'ora dopo il tramonto e un'ora prima dell'alba.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti e di frutta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'America centrale dal Messico meridionale attraverso il Guatemala, Belize meridionale, Honduras nord-occidentale, Nicaragua meridionale, Costa Rica fino a Panama e nell'America meridionale settentrionale, dalla Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana francese, Ecuador, Perù fino al Brasile nord-orientale e centro-occidentale e la Bolivia nord-occidentale. È presente anche sull'Isola di Trinidad.

Vive nelle foreste sempreverdi e decidue secche di pianura fino a 1.000 metri di altitudine. Nel Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela è stato osservato in foreste secondarie, sebbene sembri preferire ambienti incontaminati.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, classifica T.nicefori come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Tavares, V. & Burneo, S. 2008, Trinycteris nicefori, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Trinycteris nicefori, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404
  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236

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