Trinity House

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The Corporation of Trinity House of Deptford Strond
AbbreviazioneTrinity House
Tipoassociazione culturale
Fondazione1514
FondatoreEnrico VIII d'Inghilterra
Sede centraleBandiera del Regno Unito Londra
Area di azioneBandiera di Gibilterra Gibilterra
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Bandiera del Galles Galles
Bandiera di Guernsey Guernsey
Bandiera di Jersey Jersey
Lingua ufficialeinglese
Sito web

The Corporation of Trinity House of Deptford Strond (detta "Trinity House") è l'autorità generale britannica per i fari (in inglese General Lighthouse Authority o GLA), competente per i territori di Inghilterra, Galles, Isole del Canale, Gibilterra ed altre acque territoriali britanniche, con eccezione di Scozia, Isola di Man, Irlanda del Nord. È un non-departmental public body, ovvero un'istituzione governativa che non dipende da alcun ministero britannico.

Ruolo della Corporazione[modifica | modifica wikitesto]

La Trinity House ha tre funzioni principali:

  • è l'autorità generale per i fari (GLA) d'Inghilterra, Galles, Isole del Canale e Gibilterra: è responsabile del funzionamento e della manutenzione di diversi ausili alla navigazione, quindi non solo dei tradizionali fari in senso stretto ma anche i radiofari, i fanali e le boe fornite dalle autorità portuali locali;
  • è una organizzazione di beneficenza dedicata alla sicurezza, il benessere e la formazione dei marinai;
  • è l'autorità per il pilotaggio d'alto mare, si occupa della formazione dei piloti ed è autorizzato dal Segretario di Stato per i Trasporti a rilasciare le relative licenze[1].

Altre GLA nel Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

La gestione dei fari nel Regno Unito è affidata a tre General Lighthouse Authorities (GLA). Oltre a Trinity House, esse sono:

Le General Lighthouse Authorities britanniche fanno capo al General Lighthouse Fund ("Fondo Generale per i Fari"), agenzia del Dipartimento per i trasporti del Regno Unito.

Ruolo internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Trinity House aderisce alla International Association of Lighthouse Authorities ("Associazione internazionale delle Autorità per i fari" in inglese, abbreviato IALA), organizzazione non-profit che riunisce le autorità per i fari e gli ausili alla navigazione di 80 paesi membri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una riunione a Trinity House, sede della Corporazione (circa 1808)

Le origini di Trinity House risalirebbero ad una gilda di beneficenza per il soccorso in mare, istituita dall'arcivescovo Stephen Langton nel XII secolo. La prima traccia documentale di questa corporazione fu un Regio Decreto[2] del 1514 di Enrico VIII d'Inghilterra in cui viene riconosciuta una confraternita di marinai chiamata Guild of the Holy Trinity ("Gilda della Santissima Trinità", in inglese). Inizialmente la Corporazione possedeva un dormitorio ed un salone a Londra, che si trovava nei pressi dei cantieri navali di Deptford sulla sponda sud del Tamigi, zona che attualmente è compresa nel Borgo di Lewisham. Il Seamarks Act del 1566 attribuì alla Corporazione la responsabilità di installare segnalazioni e ausili per la navigazione. Nel 1604 Giacomo I d'Inghilterra conferì a Trinity House i diritti in materia di pilotaggio del traffico marittimo e il diritto esclusivo di rilasciare licenze di pilota per il Tamigi, la Corporazione divenne così l'Autorità per il pilotaggio per Londra e altri 40 distretti, inclusi i porti principali di Southampton e Harwich, fino al 1987 quando, con il Pilotage Act, la responsabilità del traffico navale nei distretti è stato trasferito alle rispettive Autorità portuali. Nel 1609 venne ultimato il primo faro costruito da Trinity House, a Lowestoft, nella contea del Suffolk[3]. Nel 1732 Trinity House ormeggia alla foce del Tamigi la prima nave-faro al mondo[3], per segnalare ai natanti la presenza di un banco di sabbia noto come Nore Sands. Nel 1965 venne costruita la casa di riposo e cura per marinai e dipendenti della Corporazione, interamente finanziata da Trinity House, a Walmer, nel Kent. Dal 1997 una nuova Legge consente a Trinity House di erogare servizi commerciali[3]: da quel momento la corporazione utilizza la propria esperienza e la propria flotta navale per fornire servizi di monitoraggio, idrografia, supporto tecnico ad operazioni in mare[4].

Finanze[modifica | modifica wikitesto]

La corporazione ha una spesa, per le sole attività di routine, di circa 12 milioni di sterline[5] (2009). Le entrate principali derivano dalle tasse, dette Light Dues[6], pagate dalle navi che fanno scalo nei porti britannici in base alla stazza netta per le navi da trasporto o alla lunghezza per le altre navi. La tariffa è stabilita ogni anno dal Dipartimento dei trasporti britannico, ed esiste un massimale annuo per ogni nave oltre il quale non è più richiesto il pagamento. L'automazione dei fari e l'utilizzo dell'energia solare hanno comportato una riduzione progressiva delle Light Dues a partire dagli anni novanta fino al 2008; nel 2009 si è verificato il primo aumento dopo oltre 20 anni[6].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La Corporazione è governata da una corte di trentuno "fratelli anziani" (Elder Brethren) presieduta dal Maestro della Corporazione. Questi sono eletti da 300 "fratelli giovani" (Younger Brethren) che fungono da consiglieri e svolgono altri incarichi al bisogno. A loro volta, i membri giovani, sono eletti da laici con esperienza marittima: solitamente ufficiali della Marina, capitani delle navi e dei porti, ma anche piloti, navigatori o comunque persone la cui professione li porti ad avere esperienza connessa con la navigazione[7].

Il Maestro della Corporazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Maestro della Corporazione presiede la corte; è una carica ad oggi prettamente onoraria, ed attualmente è ricoperta dal Duca di Edimburgo. Tra gli altri, in passato sono stati Maestri della Corporazione Samuel Pepys, il Duca di Wellington e l'ammiraglio William Penn (padre dell'esploratore William Penn, fondatore della Pennsylvania). Esiste anche una figura di vice-Maestro, che è l'effettivo rettore della corporazione.

Bandiere[modifica | modifica wikitesto]

La bandiera navale della Trinity House svetta sul faro di Portland Bill, sull'omonimo promontorio nella contea del Dorset.

La Trinity House ha proprie bandiere ed insegne. La bandiera di bompresso, o "jack" (in inglese), riproduce lo stemma della Corporazione, che consiste in una Croce di San Giorgio in formato [4:5] con quattro vascelli negli spazi bianchi. Solitamente viene issata quando la nave è alla fonda. La stessa bandiera funge anche da "bandiera armatoriale", e viene issata quando a bordo si trova un Elder Brethren ("Fratello Anziano") in funzione ufficiale[8].

La bandiera navale, o "insegna", è costituita da una Red Ensign ("insegna rossa"), ovvero la bandiera navale civile del Regno Unito, in formato [1:2] "sfigurata" con la sovrapposizione del jack (la bandiera di bompresso), ovvero la Croce di San Giorgio con quattro vascelli. Questa bandiera viene issata anche sui fari. Quando una imbarcazione della Trinity House accompagna il Sovrano, issa sull'albero di trinchetto la White Flag ("insegna bianca"),[9] ovvero la bandiera della Marina Militare.

La bandiera triangolare, Burgee o Cornet in inglese, è costituita da un triangolo rosso in formato [3:2] riportante lo stemma della corporazione in formato [5:4], viene issata sull'albero maestro delle imbarcazioni in porto o quando un Capitano o un Soprintendente di Trinity House sono a bordo[10].

Stendardi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stendardo del Maestro della Corporazione è una Croce di San Giorgio con quattro vascelli, come la bandiera di bompresso ma in formato [1:2]. Al centro è raffigurato uno stemma costituito da uno scudo riportante nuovamente la Croce di San Giorgio con i quattro vascelli, ornato con cartoccio e sormontato da un leopardo illeonito impugnante una spada.

Lo stendardo del vice-Maestro ricalca anch'esso il jack con la Croce di San Giorgio ed i quattro vascelli, è solo leggermente più larga e porta al centro uno scudo circolare rosso con il leopardo illeonito impugnante la spada, rappresentato però a mezzo busto.

Immagini delle bandiere ed insegne di Trinity House sono consultabili in questa pagina sul sito Flags Of The World.

Trinity House, il quartier generale della Corporazione di Trinity House, a Londra (gennaio 2007).

Trinity House[modifica | modifica wikitesto]

51°30′37.52″N 0°04′38.35″W / 51.510422°N 0.07732°W51.510422; -0.07732 Il "quartier generale" della Corporazione è un edificio della fine del XVIII secolo noto come Trinity House, sito in Trinity Square a Londra, di fronte al Tower Hill Memorial ed alla Torre di Londra. L'edificio, che ha più l'aspetto di una elegante residenza privata[11] che di una sede istituzionale, è stato progettato dall'architetto inglese Samuel Wyatt ed ultimato nel 1796. Il palazzo è stato completamente ristrutturato nel 1990[11].

La più vicina fermata della Metropolitana di Londra è Tower Hill, sulle Circle Line e District Line; mentre la più vicina stazione ferroviaria è quella di Fenchurch Street[12].

Fari[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente la Corporazione controlla 66 fari, tutti automatizzati e monitorati a distanza.

Inghilterra[modifica | modifica wikitesto]

Galles[modifica | modifica wikitesto]

Gibilterra[modifica | modifica wikitesto]

Isola di Wight[modifica | modifica wikitesto]

Isole del Canale[modifica | modifica wikitesto]

Fari decommissionati[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni fari, un tempo di Trinity House, sono stati "decommissionati", ovvero non sono più in servizio come tali o sono stati ceduti ad altri enti:

Fari passati alla competenza di altre autorità o enti[modifica | modifica wikitesto]

Navi faro[modifica | modifica wikitesto]

Nella flotta di Trinity House sono attive anche numerose navi-faro[22][23]. Sono identificate dalla sigla LV (Light Vessel, ovvero "nave faro" in inglese) e dal numero; oltre a questo hanno il nome della postazione presso cui sono attive scritto sullo scafo. Le navi faro sono dipinte di rosso, per essere ben visibili anche di giorno, e sono prive di motore pertanto devono essere rimorchiate sul punto da segnalare[23]. Prima dell'automazione ogni nave era presidiata da un equipaggio di 10 persone, con un minimo di 5 contemporaneamente a bordo. Come i fari, oggi tutte le navi faro di Trinity House sono automatizzate e controllate dal Trinity House Central Planning Unit di Harwich[23].

Navi faro attive[modifica | modifica wikitesto]

  • LV 2
  • LV 5
  • LV 6
  • LV 7
  • LV 9
  • LV 10
  • LV 17
  • LV 19
  • LV 20
  • LV 22
  • LV 24 ex "Cormorant II"

Trinity House Central Planning Unit[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i fari e le navi-faro sono controllate a distanza dal Trinity House Central Planning Unit che si trova ad Harwich nella contea dell'Essex, in Inghilterra.

La flotta[modifica | modifica wikitesto]

La nave-faro LV 78 "Calshot Spit" di Trinity House, ora decommissionata ed ancorata a Southampton dove è visitabile.

Trinity House dispone di una flotta di unità naviganti, dalle piccole imbarcazioni fino alla più grande THV "Patricia"[24] lunga 86 metri; che vengono impiegate per le operazioni di manutenzione di segnali marittimi ma anche per una vasta gamma di impieghi tecnici che la Corporazione svolge per conto di terzi[4].

La THV "Alert", entrata in servizio nel 2006, è il primo "vascello di pronto intervento" (Rapid Intervention Vessel, abbreviato RIV, in inglese)[25] di Trinity House.

La THV "Galatea", entrata in servizio nel 2007, è un'avanzata "nave di supporto mutifunzionale" (Multi Functional Tender, abbreviato MFT, in inglese) dotata di una gru da 30 tonnellate di portata e svariate strumentazioni di monitoraggio[26].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Deep Sea Pilotage, in Sito ufficiale di Trinity House. URL consultato il 30 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2007).
  2. ^ (EN) Current Royal Charters 1685-1978 (PDF), su whatdotheyknow.com, Trinity House, febbraio 2009. URL consultato il 10 novembre 2009.
  3. ^ a b c (EN) Timeline, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  4. ^ a b (EN) Commercial services, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 28 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  5. ^ (EN) Supplying, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 30 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  6. ^ a b (EN) Funding, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 30 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  7. ^ (EN) Quarterdeck (PDF), su mcbooks.com, McBooks Press, agosto 2007, 8-9. URL consultato il 6 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2007).
  8. ^ (EN) Trinity House, in Britishflags.net. URL consultato il 29 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2009).
  9. ^ (EN) United Kingdom Civilian marine services, in The World Flag Database & Graham Bartram. URL consultato il 29 ottobre 2009.
  10. ^ (EN) David Prothero, Trinity House flags, United Kingdom, in Flags Of The World, 23 marzo 2008. URL consultato il 19 novembre 2009.
  11. ^ a b (EN) The House and its location, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  12. ^ (EN) Public Transport (PDF), in sito ufficiale di Trinity House. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  13. ^ a b c d e f g h (EN) Mike Millichamp, Lost Lighthouses, in Lighthouse E-clips. URL consultato il 14 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  14. ^ (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Western England, in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill. URL consultato il 30 gennaio 2011.
  15. ^ (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Southwest England (Devon and Cornwall), in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill, 17 luglio 2009. URL consultato il 10 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2018).
  16. ^ a b c (EN) Farne Lighthouse, in sito ufficiale di Trinity House. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2013).
  17. ^ a b c d (EN) Russ Rowlett, Northeastern England, in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill. URL consultato il 18 giugno 2010.
  18. ^ a b (EN) Mike Millichamp, Forgotten Lighthouses, in Lighthouse E-clips. URL consultato il 14 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2011).
  19. ^ (EN) Monach, in Lighthouse Library, National Lighthouse Board. URL consultato il 13 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010).
  20. ^ Anguilla: Sombrero Island Lighthouse (Hansard, 21 February 2005)
  21. ^ (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Anguilla, in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill. URL consultato il 4 dicembre 2010.
  22. ^ (EN) Information about English lightvessels, su feuerschiffseite.de. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2014).
  23. ^ a b c (EN) Floating Aids, in Trinity House (sito ufficiale). URL consultato il 4 agosto 2011.
  24. ^ (EN) THV Patricia, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 28 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  25. ^ (EN) THV Alert, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 28 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2009).
  26. ^ (EN) THV Galatea, in Sito ufficiale di Trinity House, Trinity House, 2009. URL consultato il 28 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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