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Trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra Stati Uniti d'America e Giappone

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Trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra Stati Uniti d'America e Giappone
Firma19 gennaio 1960
LuogoWashington
Efficacia23 giugno 1960
PartiGiappone (bandiera) Giappone
Stati Uniti
FirmatariGiappone (bandiera) Nobusuke Kishi
Stati Uniti (bandiera) Christian Herter
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Il trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra Stati Uniti d'America e Giappone (日本国とアメリカ合衆国との間の相互協力及び安全保障条約?, Nippon-koku to Amerika-gasshūkoku tono aida no sōgo kyōryoku oyobi anzen hoshō jōyaku, in inglese Treaty of Mutual Cooperation and Security between the United States and Japan) è stato stipulato il 19 gennaio 1960 tra il Giappone e gli Stati Uniti.[1]

Si tratta in realtà di una versione rinnovata di un trattato di sicurezza reciproca tra gli Stati Uniti e il Giappone, stipulato nel settembre 1951, in concomitanza con il Trattato di San Francisco per completare il programma di assistenza militare da parte degli Stati Uniti per gli altri stati alleati.[2] Nel trattato del 1951 era previsto solo il mantenimento di truppe e basi statunitensi nel territorio giapponese, mentre il rapporto del potere militare era definito chiaramente a favore degli Stati Uniti relegando il Giappone alla posizione di un alleato cooperante e subalterno. Il trattato rinnovato del 1960 è stato inteso per conseguire un maggior equilibrio del rapporto di forza militare tra le due nazioni, introducendo il concetto di reciprocità.[3] In modo tale che il governo degli Stati Uniti fosse obbligato a consultare e preavvisare quello giapponese per ogni eventuale cambiamento logistico delle proprie basi militari nel territorio giapponese. La politica del governo giapponese per il rinnovo del trattato nel 1960 suscitò un'enorme contestazione del popolo giapponese provocando tumulti violenti per tutto il territorio nazionale. La ratifica del nuovo trattato fu firmata dal Segretario di Stato degli Stati Uniti Christian Herter e il primo ministro giapponese Nobusuke Kishi.[4]

Forze armate statunitensi in territorio giapponese

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Terreni occupati dalle basi militari statunitensi in Okinawa (evidenziati in rosso)

Le forze armate degli Stati Uniti erano presenti massicciamente sul territorio nipponico dal momento della capitolazione del Giappone nell'agosto 1945, quando 350.000 militari statunitensi insieme alle altre forze alleate occuparono l'arcipelago. La guerra di Corea (1950-1953) provocò un cambiamento radicale della situazione con il trasferimento di gran parte delle truppe statunitensi dal Giappone alla nuova area di conflitto.

Successivamente iniziò quindi una riduzione graduale delle forze americane in Giappone che è continuata costantemente nel tempo. Ad esempio, 8.000 marines e 9.000 dipendenti avrebbero dovuto trasferirsi da Okinawa a Guam nel 2014.[5]

Nel 2012 il governo giapponese pagava per il sostegno delle forze statunitense circa 191,9 miliardi di yen (nel 2007 la cifra era di 217 miliardi di yen pari circa a 2 miliardi di dollari).[6]

Nel 2024 in Giappone erano presenti circa 55.000 militari statunitensi, una cifra rimasta abbastanza stabile e senza particolari cambiamenti dall'inizio degli anni 2000.[7]

  1. ^ Cristiano Martorella, Con la "difesa collettiva" si rafforza l'alleanza USA-Giappone, in Panorama Difesa, n. 342, Firenze, ED.A.I., giugno 2015, p. 53.
  2. ^ Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti d'America, Milano, Bompiani, 2001, p. 493.
  3. ^ Edwin O. Reischauer, Storia del Giappone, Milano, Bompiani, 2000, pp. 185, 223-224.
  4. ^ 1960 signing of new Japan-U.S. Security Treaty(EN) , dal sito: Il Giappone moderno in archivio (史料に見る日本の近代?, Shiryō ni miru Hihon no kindai) della Biblioteca della Dieta nazionale del Giappone (国立国会図書館?, Kokuritsu Kokkai Tosyokan).
  5. ^ Planning Efforts for the Proposed Military Buildup on Guam Are in Their Initial Stages, with Many Challenges Yet to Be Addressed (EN) di Brian J. Lepore (Government Accountability Office, 1 maggio 2008).
  6. ^ (EN) Defense Programs and Budget of Japan - Overview of FY2012 Budget Request (PDF), su mod.go.jp (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019)., del Ministero della difesa del governo giapponese (settembre 2011).
  7. ^ Luke Nicastro e Andrew Tilghman, U.S. Overseas Basing: Background and Issues for Congress, Washington, Congressional Research Service, luglio 2024, pp. 8-9,32.
  • Rosa Caroli e Francesco Gatti, La storia del Giappone, Bari-Roma, Laterza, 2008, ISBN 9788842081647.
  • Kenneth G. Henshall, Storia del Giappone, Milano, Arnoldo Mondadori, 2017, ISBN 978-8804678236.
  • Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti d'America. Dalle prime colonie inglesi ai giorni nostri, Milano, Bompiani, 2001, ISBN 978-8845246203.
  • Nick Kapur, Japan at the Crossroads: Conflict and Compromise after Anpo, Cambridge (Massachusetts), Harvard University Press, 2018, ISBN 978-0674984424.
  • Cristiano Martorella, Con la "difesa collettiva" si rafforza l'alleanza USA-Giappone, in Panorama Difesa, n. 342, Firenze, ED.A.I., giugno 2015, pp. 52-55.
  • Cristiano Martorella, Il pacifismo proattivo del Giappone, in Panorama Difesa, n. 346, Firenze, ED.A.I., novembre 2015, pp. 62-67.
  • Edwin O. Reischauer, Storia del Giappone. Dalle origini ai giorni nostri, Milano, Bompiani, 2000, ISBN 978-8845246302.
  • Elise K. Tipton, Il Giappone moderno. Una storia politica e sociale, Torino, Einaudi, 2011, ISBN 9788806206949.

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