Trattato di Fort Wise

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Trattato di Fort Wise
Tipotrattato bilaterale
ContestoGuerre indiane
Firma18 febbraio 1861
LuogoFort Wise, Stati Uniti
PartiStati Uniti d'America
representative e representative
FirmatariBandiera degli Stati Uniti Alfred Greenwood
Pentola Nera ed altri
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Il trattato di Fort Wise venne firmato il 18 febbraio 1861 a Fort Wise (poi Fort Lyon, nell'odierno Colorado) tra il governo degli Stati Uniti d'America, rappresentato dal Commissario agli Affari indiani Alfred Greenwood, e vari capi delle tribù di nativi americani Cheyenne e Arapaho; il trattato comportò la cessione agli Stati Uniti di ampi tratti di territorio spettanti alle tribù indiane in virtù del precedente Trattato di Fort Laramie del 17 settembre 1851, e fu per questo osteggiato da vari gruppi di indiani ribelli fino a causare lo scoppio della cosiddetta "guerra del Colorado".

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La scoperta nel luglio del 1858 di vasti giacimenti auriferi nella zona del Pike's Peak nelle Montagne Rocciose spinse migliaia di minatori e coloni bianchi a stabilirsi nelle regioni orientali dell'odierno Stato del Colorado, dando vita alla cosiddetta "corsa all'oro del Pike's Peak"; fino a quel momento la regione era ancora scarsamente colonizzata da parte dei bianchi, e la maggior parte del territorio era stato dato in proprietà alle tribù di nativi da tempo installate nel Colorado orientale e nel Kansas occidentale, principalmente membri del gruppo degli Cheyenne meridionali e degli Arapaho[1]. Su pressione delle autorità locali del Colorado, intenzionate a rivedere a proprio favore le concessioni di terra fatte agli indiani, sul finire del 1860 il Commissario agli Affari Indiani Alfred Greenwood si trasferì a Bent's New Fort, un posto commerciale vicino all'odierna città di Lamar acquistato dall'Esercito statunitense e ribattezzato "Fort Wise", per trattare con i capi nativi[1].

Il 18 febbraio 1861 un gruppo di dieci capi indiani siglò il trattato: per gli Cheyenne firmarono i capi Pentola Nera, Antilope Bianca, Orso Magro, Lupo Piccolo e Orso Alto, mentre per gli Arapaho siglarono i capi Piccola Cornacchia, Bocca Grande, Bufera, Barba-in-Testa e Mano Sinistra[2]. In virtù del trattato, gli indiani rinunciarono alla proprietà di quasi i due terzi della precedente riserva del 1851, accettando di insediarsi in un'area più ristretta lungo il fiume Arkansas nel Colorado orientale, delimitata a nord dal corso del Big Sandy Creek e a sud dal confine settentrionale del Territorio del Nuovo Messico[3]; in cambio, il governo degli Stati Uniti si impegnò a proteggere le tribù indiane da aggressioni esterne nella zona loro riservata, e di pagare per un periodo di quindici anni una somma di 30.000 dollari all'anno in beni, oltre a una somma di 5.000 dollari all'anno per cinque anni in strutture e attrezzature per permettere agli indiani di coltivare la terra[2]. I capi intesero dalle trattative che la loro libertà di movimento e di caccia estiva nel precedente territorio non sarebbe stata limitata, una questione vitale visto che la nuova area di insediamento era scarsa di selvaggina e difficilmente coltivabile, ma questo punto del trattato rimase controverso[4].

La percentuale di capi firmatari del trattato era piuttosto bassa perché questo potesse essere imposto e applicato uniformemente tra i vari clan tribali[5]; in particolare, la cessione a favore dei bianchi di una così vasta estensione di territorio scatenò l'opposizione dei membri dei "Soldati Cane" (Hotamétaneo'o in lingua cheyenne), una delle sei principali società-guerriere cheyenne ormai cresciuta fino a diventare un gruppo autonomo e ferocemente ostile alla penetrazione bianca nelle terre della tribù[6]: bande sparse di Soldati Cane presero a continuare a cacciare nel territorio ceduto e occasionalmente ad assalire e razziare gli insediamenti dei bianchi, facendo salire la tensione con le autorità del Colorado[5]. Lo stato di tensione esplose poi nell'aprile del 1864, con attacchi indiscriminati delle truppe del Colorado agli insediamenti di Cheyenne e Arapaho, culminati con il massacro di Sand Creek del 29 novembre 1864 e con lo scoppio della cosiddetta "guerra del Colorado".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Hoig 1980, p. 61.
  2. ^ a b (EN) Treaty with the Arapaho and Cheyenne, 1861, su digital.library.okstate.edu. URL consultato il 29 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2014).
  3. ^ Greene 2004, p. 27.
  4. ^ Brown 2013, p. 85.
  5. ^ a b Brown 2013, p. 86.
  6. ^ Greene 2004, pp. 12-13.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]