Trappeto (Catania)

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Trappeto
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBandiera della Sicilia Sicilia
Provincia  Catania
CittàCatania
CircoscrizioneCentro San Giovanni Galermo - Trappeto Cibali
Altri quartieriCibali, San Giovanni Galermo, una parte di San Nullo
Codice postale95123
Nome abitantitrappetoti
Catania
Municipi

Trappeto (Trappitu in lingua siciliana) è un quartiere della città di Catania, dal 2013 facente parte del IV Municipio, che comprende anche Galermo, Cibali e una parte di San Nullo. Il suddetto quartiere non va confuso con la frazione omonima del comune etneo di San Giovanni la Punta.

Origine del toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Trappeto deriva dal greco *trapetón, ovvero "torchio, frantoio", dal verbo trapein, "pigiare l'uva", da cui deriva il termine latino trapētum o trapētus, con il quale si indicava il frantoio per la produzione dell'olio d'oliva e la lavorazione di altre coltivazioni[1].

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere Trappeto è situato nella parte settentrionale dell'abitato di Catania. Confina a nord con i quartieri Misericordia e Carrubella, a nordest con la frazione Fasano ricadente nel territorio di Gravina di Catania, a sud con Cibali, ad ovest con San Nullo e la frazione Belsito ricadente nel territorio di Misterbianco, ad est con Santa Sofia.

Principali strade sono la Via Galermo, che conduce fino a San Giovanni Galermo, e il Viale Tirreno che conduce a Santa Sofia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere sorse come borgo di campagna, e fino ai primi anni Sessanta del XX secolo, comprendeva una vasta area destinata all'agricoltura.[1] Con l'adozione del Piano Regolatore Generale redatto dall'urbanista Luigi Piccinato nel 1964 da parte dell'amministrazione comunale, fu decisa la sua urbanizzazione, con la parte settentrionale (Trappeto Nord) destinata all'edilizia popolare, e quella meridionale (Trappeto Sud) destinata all'edilizia residenziale privata.

Lo sviluppo edilizio di Trappeto si verificò a partire dagli anni Settanta, e diede origine all'odierno quartiere.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1976, in Via Pelagie, sorge una chiesa intitolata al culto di Santo Stefano Protomartire[2], unico luogo di culto del quartiere.

A Trappeto sorge il PalaGalermo, un palazzetto dello sport destinato al basket, inaugurato nel 1997.

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel quartiere sorge un istituto scolastico di istruzione primaria e due istituti scolastici di istruzione secondaria, un professionale alberghiero ed un tecnico aeronautico.

È presente anche una biblioteca all'interno dell'edificio che ospita la sede della IV Circoscrizione in Via Galermo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Zona priva di attività commerciali, è uno dei quartieri catanesi con il maggior di tasso di povertà.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Trappeto, soprattutto la sua parte denominata Trappeto Nord, è uno dei quartieri del capoluogo etneo con il più alto tasso di criminalità, sia organizzata che non organizzata, sia adulta che minorile.[3]

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La zona è regolarmente servita dai mezzi pubblici dell'AMTS, e vi transitano gli autobus delle linee 433, 442, 726.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Catanomastica – Trappeto, su vivict.it. URL consultato il 25-09-2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  2. ^ Chiesa di Santo Stefano Primo Martire, su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 25-09-2018.
  3. ^ M. Calvi, C'era una volta l'infanzia: uno sguardo sulla criminalità minorile, Dedalo, 1991, pp. 50-52.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. D'Amico, Catania: i quartieri nella metropoli, Catania, Le Nove Muse, 2001, pp. 158-161, ISBN 8887820139.
  • G. Fichera, Catania di ieri e di oggi, Catania, 1967, pp. 115-122.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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