Football Club Trapani 1905

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Trapani Calcio
Calcio
Granata
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Granata
Simboli Falce, Cinque Torri
Dati societari
Città Trapani
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie B
Fondazione 1905
Rifondazione1930
Rifondazione1990
Rifondazione2002
Proprietario Bandiera dell'Italia Alivision Transport S.C. Arl
Presidente Bandiera dell'Italia Giorgio Heller
Allenatore Bandiera dell'Italia Francesco Baldini[1]
Stadio Polisportivo Provinciale
(7 787 posti)
Sito web www.trapanicalcio.it
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Trapani Calcio s.r.l., più semplicemente noto come Trapani Calcio, è una società calcistica italiana con sede nella città di Trapani. Gioca le proprie partite casalinghe nello Stadio Polisportivo Provinciale.

Fondata il 2 aprile 1905 come Unione Sportiva Trapanese, è il quarto club calcistico siciliano per antichità e il quinto sia per tradizione sportiva, che nella classifica perpetua Serie B.

La squadra nel corso dei decenni si è più volte disciolta e ricostituita e ha assunto il corrente assetto societario nel 2002, allorché il preesistente Trapani Calcio S.p.A. venne escluso dal campionato regionale di Eccellenza per problemi economici, cedendo pertanto la tradizione sportiva ad un nuovo sodalizio denominato Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio. Nel 2010 ha assunto la denominazione Trapani Calcio.

È una delle quattro realtà siciliane a vantare almeno una presenza nel massimo campionato, avendo partecipato, con la denominazione Vigor Trapani, alla Prima Divisione 1921-1922, allora massima serie divisa in gironi.

Come migliori traguardi sportivi, il Trapani Calcio annovera 5 partecipazioni alla Serie B: la prima è nel 2013-14 e l'ultima è nell'attuale stagione 2019-20, che rafforzano una storia fatta di una presenza consolidata nei campionati di Serie C e segnata anche da mancate promozioni in serie cadetta, tra la fine degli anni 50 e gli anni 60 e inoltre, più recentemente, nei campionati di Serie C1 1994-1995 e Lega Pro Prima Divisione 2011-2012.

Il miglior piazzamento di sempre nei campionati a girone unico è il 3º posto nella seconda serie nazionale (Serie B), raggiunto nel 2015-2016, che all'epoca portò il Trapani a giocarsi i play-off, poi conclusi con la sconfitta nella finale per l'accesso alla Serie A contro il Pescara, che in quel campionato si era classificato al quarto posto.

Storia

I precursori

Lo stesso argomento in dettaglio: Unione Sportiva Trapanese.

All'inizio del ventesimo secolo, nel trapanese incominciarono a praticarsi diverse attività sportive, prima a livello amatoriale e successivamente in modo agonistico e più organizzato, che coinvolsero soprattutto le classi più popolari della città. Si praticò soprattutto il podismo, il ciclismo, l'ippica e il calcio o foot-ball. Tali attività vennero incentivate da mecenati sportivi come Vincenzo Florio, ricco industriale dai grandi interessi sportivi stabilitosi a Marsala, il marchese Giuseppe Platamone, già apprezzato schermidore, Sir Thomas Lipton, magnate inglese del tè e organizzatore della Coppa Lipton, Joshua Whitaker ed Euphrosyne Whitaker, ai quali si deve la Whitaker Challenge Cup.

In questo quadro si inserì la creazione dell'Unione Sportiva Trapanese, prima società calcistica a Trapani fondata il 2 aprile 1905[2] e terza in ambito regionale, dopo Palermo e Messina. Tale squadra, in maglia verde, non partecipò ad attività federali ufficiali e si sciolse allo scoppio della Grande Guerra. Nonostante ciò, è oggi richiamata dalla società attuale come propria progenitrice morale.[3]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sport Club Vigor Trapani.
File:FratelliZolli.jpg
I fratelli Zolli

La "pausa" bellica portò nel 1920 alla nascita di due distinti club, lo Sport Club Vigor Trapani e la Drepanum Unione Sportiva. La Vigor fu la prima squadra di cui è nota l'affiliazione alla FIGC, e partecipò al campionato di Prima Divisione della Lega Sud 1921-22 della neonata Confederazione Calcistica Italiana (CCI), ma le difficoltà economiche la costrinsero al ritiro. Consci delle rispettive debolezze, tra Vigor e Drepanum si arrivò quindi nel 1923 alla fusione che ridiede vita a una nuova versione dell'US Trapanese, che tuttavia non ebbe più lunga vita e andò anch'essa allo scioglimento nel 1926.

Nel frattempo si segnalò in città un altro club, l’Associazione Sportiva Trapani, una polisportiva nata dall'azione aggregativa di Abele Mazzarese e Tommaso Cavallaro, con la presidenza di Agostino Burgarella che, ormai tradizionalmente, organizzò il primo incontro con lo Sport Club Marsala al Campo degli Spalti. Quel primo agosto la partita terminò 4 a 3 per i marsalesi. L'attività calcistica continuò discontinuamente, dato che la polisportiva privilegiava il canottaggio, con incontri che coinvolgevano spesso le forze militari stanziate a Trapani. Molti atleti cresciuti nell'associazione sportiva come i fratelli Nolfo o Ottavio Marceca, si vedranno protagonisti nella successiva ascesa del nuovo club di Trapani, la Juventus.

Gli anni trenta: la Juventus Trapani

Lo stesso argomento in dettaglio: Heinrich Schönfeld.
File:JuventusTrapani1931-32.jpg
La Juventus Trapani 1931-32
Pietro Miglio portiere dal '33 al '35

L'evoluzione organizzativa del calcio meridionale vede negli anni venti la creazione della Lega Sud attraverso dei Direttorii che tentano di stabilizzare il traballante equilibrio delle società calcistiche imponendo anche fusioni che creassero club calcistici più forti economicamente. Già nel 1929 i campionati regionali furono ulteriormente modificati e gestiti dai Direttori Regionali, campionati ai quali si iscrisse, nel 1930, lo Sport Club Juventus Trapani che ereditò l'attività del foot-ball della AS Trapani. La squadra, "un sodalizio di giovani; un sodalizio a programma abbastanza limitato e modesto", adottò i colori nero-azzurri ed il presidente fu Gaetano Gionfrida, supportato economicamente dal Barone Francesco Adragna, i quali scelsero come allenatore l'austriaco Heinrich Schönfeld. Schönfeld sul finire della carriera (aveva giocato in Serie A e negli Stati Uniti) decise di avviarsi verso la carriera di allenatore applicando le regole del calcio danubiano che allora facevano scuola.

Il club fu iscritto dalla FIGC nell'ultimo gradino della piramide calcistica come tutte le neonate società. Inaspettatamente, già al primo campionato del 1930-1931, disputa una onorevole stagione che permette alla Juventus dei trapanesi (la squadra fu formata prevalentemente da giocatori locali) di disputare, l'anno successivo, il campionato di Seconda divisione per l'avvenuto ripescaggio. Torneo affrontato con una formazione adeguata alla categoria, in cui Schönfeld chiamò a sé Stevan Tommei, Giuseppe Gobetti ed Eligio Nelva, provenienti dalle categorie superiori, che portarono la squadra a vincere il proprio girone ma non a partecipare alle finali promozione, rinunciandovi, ma venendo successivamente ripescata in Prima Divisione per la concomitante rinuncia della U.S. Torrese (la futura Turris).

Nella stagione 1933-1934 arriva un nuovo allenatore, l'aquilano Attilio Buratti[4][5] (perito successivamente nell'incidente ferroviario di Contigliano del 1936), esonerato[6] a metà campionato per far posto al ritorno di Heinrich Schönfeld, salvando la squadra da una sicura retrocessione. La stagione successiva, 1934-35, la Juventus Trapani, guidata nuovamente da Schönfeld, raggiunge un ottimo secondo posto alle spalle della Palmese. L'apporto dell'esperienza di Schönfeld fu decisivo non solo come allenatore ma anche come giocatore, soprattutto all'inizio dell'esperienza siciliana. Nella riformulazione dei campionati nazionali la società trapanese, per problemi finanziari, rinunciò a disputare il nuovo campionato di Serie C 1935-1936 (il secondo posto dell'anno precedente le valse il cambio automatico di categoria) e venne esclusa in favore del Prato[7]; riuscì comunque a seguire il declassamento di categoria e ad iscriversi al campionato di I Divisione 1935-36, disputando una mediocre stagione calcistica.

La nascita dell'U.S. Trapani e la guerra

Nell'anno a venire le difficoltà finanziarie continuarono, decretando la fine dell'attività agonistica. Dalle ceneri della Juventus Trapani, nel novembre del 1936, nasce l'Unione Sportiva Trapani che adotta i colori cittadini granata. La squadra, formata tardivamente, non riuscirà ad iscriversi al campionato di quell'anno. Nei due campionati successivi, sotto la presidenza di Giovanni Sardo, la squadra ottiene un secondo (1937-1938) ed un quinto posto (1938-1939) nel campionato di I Divisione. Nel 1939 cessa ancora una volta l'attività agonistica.

Juventus Trapani 1939-40

Nel 1939, dopo l'esperienza dell'Unione Sportiva Trapani, torna la Juventus Trapani, che adotterà il verde come colore sociale. Nell'anno della fondazione la formazione trapanese arrivò al terzo posto nel campionato di I Divisione 1939-1940 e, poco tempo dopo, Mussolini dichiarò guerra a Francia e Gran Bretagna: l'Italia fece il suo ingresso in un conflitto che sarà disastroso sotto ogni punto di vista. Convinto comunque dall'eventualità di una "guerra-lampo", Mussolini non fermò il calcio ma, anzi, sostenne la continuazione dei campionati per rasserenare il popolo e la propaganda. Infatti le attività agonistiche continuarono e nel campionato di I Divisione 1940-1941 la Juventus Trapani raggiunse un mediocre penultimo posto in classifica.

Gli eventi della Seconda guerra mondiale interruppero momentaneamente le attività agonistiche[8] (nel luglio del 1943 con lo Sbarco degli Alleati si sancì l'inizio della Campagna d'Italia), che ricominciarono timidamente verso la fine del '42 e gli inizi del '43, con campionati provinciali e regionali: proprio in quel periodo si scelse come nuovo campo sportivo il "Campo Aula" e non più il "campo degli Spalti", danneggiato dai bombardamenti subiti dalla città di Trapani. Al termine del campionato regionale bellico 1944-1945, la società si sciolse.

Il dopoguerra (1945-1952)

Achille Piccini allenatore nel '49

Con il termine della Seconda guerra mondiale nel clima euforico ma confuso del '45, il testimone calcistico della Juventus Trapani passa alla Associazione Sportiva Trapani che partecipa al campionato di I Divisione 1945-1946: fu l'unico. Dalla breve vita della Associazione Sportiva Trapani nacque l'anno successivo la società Associazione Sportiva Drepanum (20 giugno 1946) e si iscriverà al campionato di serie C. Il 1947 è l'anno della riforma dei campionati italiani di calcio: la squadra allenata da Beppe Cutrera (con un passato nell'US Alcamo e nel Palermo) raggiunge faticosamente il quarto posto in classifica utile per la partecipazione alla nuova categoria (la partita decisiva fu giocata contro il Marsala e vinta per 1 a 0).

A.S. Drepanum 1947-1948.

La stagione successiva è segnata dal cambio di allenatore, l'ungherese Lajos Politzer (in precedenza attivo a Frosinone[9], C.S. Aquila Montevarchi[10], Foggia e successivamente a Catania) e da un pessimo inizio di campionato termitato comunque a metà classifica. In quella stagione va ricordato il primo torneo internazionale post bellico[11] giocato a Palermo tra le rappresentative di Malta, Lombardia e Sicilia (nella squadra siciliana vennero selezionati Graziano e Zanutel militanti nella Drepanum). Il nuovo campionato di Serie C per la società trapanese presentò notevoli difficoltà economiche (le trasferte soprattutto furono abbastanza dispendiose) che s'evidenziarono nella stagione 1949-1950: l'allenatore Achille Piccini non poté evitare una quasi sicura retrocessione della Drepanum. I successivi campionati, chiamati allora Promozione, avranno prevalentemente un carattere regionale allorquando l'ennesima modifica porterà la costituzione della IV Serie e alla denominazione della società in A.S. Trapani ad opera del presidente Peppino Di Marzo[12].

Associazione Sportiva Trapani (1952-1984)

Domenico Povia detto "Nico"
A.S. Trapani 1956-1957

Nel 1952 l'Associazione Sportiva Drepanum cambiò denominazione in Associazione Sportiva Trapani. Quell'anno sportivo, il 1952-1953, la squadra venne ammessa al campionato di IV Serie e si arricchì dell'acquisto di Luigi Vittorio Soffrido, raggiungendo un faticoso settimo posto con l'arrivo dell'allenatore ungherese Ferenc Plemich al posto di Aimone Lo Prete. La stagione successiva, la 1953-1954, si rivelò anch'esso tribolato per l'altalenanza di risultati che vide costretta la società a sollevare dall'incarico di allenatore Plemich sostituendolo con il duo Corradini-Soffrido, col risultato del raggiungimento del quinto posto.

La discontinuità di prestazioni della squadra continuò anche con il nuovo allenatore Eolo Rossi nel campionato 1954-1955, che nel gennaio del 1955 venne allontanato anche per motivi disciplinari e sostituito da Salvatore Giliberti prima e da Gastone Prendato poi, cambiamento che mantenne inalterato l'atteggiamento della squadra (molto sfrontata tra le mura amiche e meno efficace in trasferta) raggiungendo il settimo posto in classifica. Prendato nel campionato successivo riuscì a dare continuità ad una squadra che nel 1955-1956 mantenne l'imbattibilità casalinga raggiungendo il terzo posto a pari punti con il Cosenza.

Aristide Zucchinali

Le difficoltà economiche societarie non permisero l'anno successivo quel salto di qualità che s'attendeva e, nel 1956-1957, la squadra, sorretta dal duo Soffrido-Turatti (25 goal in due), confermò le ottime qualità raggiungendo il quinto posto e la relativa ammissione al nuovo campionato di Interregionale - I Categoria. In quell'annata 1957-1958, la squadra, diretta da Ottorino Dugini, rinnovata nei suoi organici, raggiunse il settimo posto e, per l'ampliamento della Serie C decisa dalla FIGC, fu ammessa al nuovo campionato a due gironi. Inserita nel girone meridionale (girone B) della nuova Serie C, nel 1958-1959 il Trapani allenato da Aurelio Marchese ebbe un inizio a singhiozzo, bilanciato da un girone di ritorno che le permise di afferrare il quinto posto nella classifica finale.

L'anno successivo, il 1959-1960, con il ritorno in panchina di Ottorino Dugini e la nuova divisione in tre gironi del campionato di Serie C, la squadra granata, inserita nel girone C, dopo i buoni auspici estivi (vittorie in amichevole con il Palermo ed il Catania), disputò un ottimo campionato sorretta dalla coppia d'attacco Magheri-Zucchinali (autori di 20 goal) conseguendo un lusinghiero terzo posto. Dugini confermato guidò la formazione granata anche nell'anno successivo, dove la squadra, pur modificata in molti elementi, disputò un campionato che la vide lottare per la promozione con il Cosenza fino all'ultima giornata: la partita giocata a Chieti le fu fatale, cedendo la promozione ai cosentini.

Una formazione del Trapani classificatasi 2ª in "C" nel 1960-61

In quella stagione, la 1960-1961, vi fu il trasferimento del campo di gioco dal Campo Aula al nuovo Stadio Polisportivo Provinciale. Rinnovamento degli organici e problemi societari fecero della stagione 1961-1962 un'annata di transizione che condizionò anche il cambio di allenatore, da Dugini al ritorno di Prendato con relativo sesto posto in classifica. Il Trapani dell'anno successivo, con in panchina Leandro Remondini, vide ricalcare gran parte della stagione come quella del '60: in testa alla classifica con il Potenza fino allo scontro diretto della ventottesima giornata, terminato in parità, successivamente un calo prestazionale lasciò la Serie B al meritevole Potenza.

Tre punti di penalizzazione per illecito sportivo condizionarono la squadra e l'ambiente nel campionato 1963-1964, con alterni risultati che la portarono al penultimo posto e alla successiva retrocessione, quest'ultima evitata grazie al ripescaggio al posto della Rizzoli. Alla guida della società arrivò Gerolamo Marchello che gestì la squadra nella seconda metà degli anni Sessanta con alterne vicende: nel 1964-1965 6º, nel 1965-1966 10º, nel 1966-1967 8º posto, nel 1967-68 11º, nel 1968 il 16º, questi ultimi campionati affrontati con difficoltà economiche che culminarono nel 1969-1970 con la retrocessione in Serie D e con l'alternanza di ben quattro allenatori.

Dopo due campionati dilettantistici, il Trapani tornò in Serie C nella stagione 1971-1972, con allenatore Aurelio Bongiovanni che iniziò anche la stagione successiva, salvo essere sostituito ad inizio campionato da Eliani a cui seguì Vitali, con il raggiungimento dell'11º posto. Gli anni settanta furono segnati da continui avvicendamenti a capo della società (con spesso dei Commissari Straordinari), che mantennero e condizionarono la squadra su risultati da classifica medio bassa, ad esclusione del campionato 1976-1977 con un quinto posto, condito con il raggiungimento dei quarti di finale nella Coppa Italia Semiprofessionisti, ritornando sui risultati abituali l'anno seguente, che però non garantì la permanenza nella categoria d'appartenenza per l'attuazione della riforma del campionato con la formazione delle neo-istituende Serie C1 e Serie C2. Nonostante un brillante girone di ritorno, con l'allenatore Egizio Rubino, la squadra sfiorò la permanenza nella nuova C1 arrivando 13ª invece che 12ª, per un punto.

Il campionato successivo in C2 si rivelò disastroso, col risultato del penultimo posto in classifica e la relativa retrocessione nel campionato dilettanti. Dalla stagione 1981/82 furono gli anni dell'Interregionale con i derby con il Ligny Trapani, che quell'anno sfiorò la promozione arrivando secondo dietro al Licata di Zdeněk Zeman.[13] Il Trapani rimase in quella categoria fino alla stagione 1984-85 con la fusione con la Pro Trapani (ex Ligny) e la nuova promozione in Serie C2.

Associazione Sportiva Trapani 1906 (1984-1990)

La formazione dell'A.S. Trapani 1906 nel 1984-85

Il primo luglio 1984 l'Associazione Sportiva Trapani si fuse con il Pro Trapani (ex Ligny Trapani, altra realtà calcistica trapanese), cambiando denominazione in Associazione Sportiva Trapani 1906, società che comunque mantenne una pesante passivo debitorio. In quella stagione 1984-1985 la nuova società disputò nuovamente il campionato di Serie D, vincendolo davanti al Mazara (anche se penalizzato di 5 punti per illecito sportivo al termine del campionato precedente). L'allenatore della promozione era Carlo Orlandi, che rimase anche per l'anno successivo con il raggiungimento del 12º posto che sancì la salvezza.

Le zone medio basse della classifica caratterizzarono il rendimento ed i risultati finali del Trapani nella Serie C2 della seconda metà degli anni ottanta (1986-1987: 12º, 1987-1988: 13º, 1988-89: 11º) funestati da continui problemi finanziari e rischi di esclusione dai campionati che culminarono con il 18º ed ultimo posto nel girone D nel campionato 1989-1990 e la conseguente retrocessione nel Campionato Interregionale. La retrocessione acuì i problemi della società e nel giugno del 1990 il passivo debitorio mai smaltito causò il fallimento societario. Il successivo 22 giugno 1990, il titolo sportivo venne rilevato dall'imprenditore trapanese Andrea Bulgarella che riorganizzò profondamente la nuova struttura societaria, denominandola Trapani Calcio S.p.A.

Trapani Calcio S.p.A. (1990-2002)

Marco Materazzi protagonista nella stagione 1994-1995.

Nel 1990 fallisce la Associazione Sportiva Trapani 1906 e dalle sue ceneri viene costituito il Trapani Calcio S.p.A., grazie all'impegno di numerosi tifosi che appoggiano l'impegno dell'imprenditore edile Bulgarella che riuscirà a conservare il titolo sportivo. Nei primi anni novanta il Trapani si vede impegnato nel campionato dilettantistico dell'Interregionale (poi denominato Campionato Nazionale Dilettanti) nel vano tentativo del salto di categoria: secondo sia nel 1990-91 che nel successivo 1991-1992. Proprio in quest'ultimo campionato la presidenza Bulgarella decise di ingaggiare come allenatore Ignazio Arcoleo, in passato al Mazara e non ben visto dalla tifoseria granata, che risultò nei fatti una scelta azzeccata.

Ed effettivamente, nel campionato successivo 1992-1993, centra la promozione in Serie C2 con Nino Barraco autore di 24 reti e, quasi senza soluzioni di continuità, nel 1993-1994 vince anche il torneo di Serie C2 con il tridente d'attacco Barraco-Capizzi-Vasari con un complessivo di 32 reti. L'entusiasmo per il Trapani targato Bulgarella-Arcoleo sembra non arrestarsi neanche in Serie C1: anche se con propositi di salvezza, nel 1994-1995 la formazione granata raggiunse un lusinghiero quarto posto che le permise di disputare i play-off (presenti dal 1993) per la promozione in Serie B. L'avversario fu il Gualdo, che precedeva il Trapani nella classifica finale, battuto nell'andata delle semifinali con un gol di Barraco su rigore. La partita di "ritorno" a Gualdo Tadino risultò molto equilibrata, ma un gol al 91º degli umbri decretò l'eliminazione del Trapani (il regolamento dei play-off non prevedeva tempi supplementari nella partita ritorno e in caso di parità veniva favorita la formazione meglio piazzata in classifica).

Quest'ultimo campionato pose la fine del ciclo di Arcoleo che andò a Palermo e della diaspora di molti giocatori che vennero reclutati da società di categoria superiore (Palermo, Catania, Perugia, ecc.), segnando il profondo rinnovamento con l'arrivo del nuovo allenatore Walter Nicoletti e della sofferta salvezza nel 1995-1996 ai play-out con la Turris. Nicoletti verrà poi sostituito da Ivo Iaconi per la stagione successiva, che segnerà la retrocessione nella Serie C2 1997-1998 al termine dei play-out disputati contro la Fermana. Dopo il vano tentativo del ripescaggio, il Trapani del nuovo allenatore Giovanni Pagliari tenta nuovamente il salto di categoria con il quinto posto finale e l'accesso ai play-off, con avversario designato, poi vincitore, il Crotone: pareggio all'andata e vittoria dei calabresi al ritorno. Al termine di questo torneo di quarta serie, vi accadde l'abbandono anche di Andrea Bulgarella, quale deus ex machina della società, cedendo le azioni del Trapani ad un gruppo palermitano capeggiato da Giuseppe Rosano.

Questo passaggio di consegne condizionò il campionato 1998-1999, caratterizzato da prestazioni altalenanti, cambio di allenatore e modifica del parco giocatori, che comunque permisero di raggiungere un onorevole decimo posto. I proclami del Gruppo Rosano per l'edizione successiva fecero ben sperare, ma durò poco: nel 1999-2000 i granata arrivarono ultimi, condizionati da una situazione societaria confusa con Rosano che tenta di cedere la società al gruppo creato dal Senatore Antonio D'Alì (cessione successivamente annullata) ed un'ultima giornata di campionato affrontata con la squadra formata dai ragazzi delle giovanili. La disastrosa situazione finanziaria vide il Trapani, l'1 agosto 2000, non iscritto alla Serie D 2000-2001, ma in Eccellenza, rinviando di un solo anno l'agonia: il 10 febbraio 2002, collezionata la quarta rinuncia nel campionato 2001-2002, il Trapani viene radiato e fallisce. Il calcio trapanese continuò a sopravvivere grazie alla Associazione Sportiva Città di Trapani, anch'essa militante nel campionato di Eccellenza Sicilia.

ASD Trapani Calcio (2002-2010)

Nell'estate del 2002 la Associazione Sportiva Città di Trapani del presidente Nino Birrittella cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio,[14] attuando il ripescaggio in Serie D e disputando un sereno campionato (2002-2003) da metà classifica. Torneo confermato anche per l'anno seguente, il 2003-2004, dove la formazione trapanese conferma la posizione conquistata l'anno precedente evitando i play-out. Nella stagione 2004-2005 arriva sulla panchina granata Dario Golesano, "allievo" di Zdeněk Zeman e suo assistente al Fenerbahçe. Campionato altalenante con una classifica finale che vede il Trapani terminare nelle zone medio basse della classifica.

Birittella finisce in guai giudiziari per la sua attività professionale e, nell'estate del 2005, la società passa nelle mani di Vittorio Morace, armatore napoletano e proprietario dell'Ustica Lines: il campionato 2005-2006 fu segnato da un pessimo andamento della squadra con il cambio in panchina tra Cosimo De Feo ed Ignazio Arcoleo, con il faticoso raggiungimento dei play-out, persi successivamente con il Francavilla, che decretarono di fatto la conseguente retrocessione in Eccellenza, con l'aggiunta di un illecito sportivo che causò una penalizzazione di 12 punti da scontare nella stagione successiva. Nel campionato 2006-2007 il Trapani sconta la penalizzazione, raggiungendo i play-out vinti con il Terrasini, 5-0, in campo neutro ad Alcamo. Nella stagione 2007-2008, pur non avendo vinto il campionato di Eccellenza Sicilia, è stata promossa in Serie D dopo la finale dei play-off nazionali contro il Ricigliano.

Salvatore Gambino

Nella stagione 2008-2009 l'A.S.D. Trapani Calcio si salva alla penultima giornata vincendo 4-2 nella gara contro il Savoia: gli ospiti passano subito in vantaggio prima con Pagano e poi con De Rosa e nel secondo tempo inizia la rimonta prima con Carbonaro dopo soli 2 minuti, poi con Gennari al nono minuto più tardi e infine giunge una doppietta di Craccò, concludendo così, con una giornata di anticipo, la stagione regolare al 13º posto. Nella stagione 2009-2010 arriva al secondo posto con un campionato di vertice insieme al Milazzo, che poi vincerà il proprio girone, sfiorando la promozione nella serie superiore e perdendo inoltre i play-off, sempre del girone, contro l'Avellino. Il Trapani verrà comunque ripescato in Lega Pro Seconda Divisione nella “calda” estate del 2010, in seguito all'esclusione di 21 società dai campionati professionistici decisa dalla FIGC il 16 luglio dello stesso anno[15].

Il Trapani Calcio S.r.l.

Con il ripescaggio nella lega semi-professionistica, il Trapani cambia denominazione da Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani in Trapani Calcio S.r.l., segno tangibile dei progressi organizzativi ed agonistici raggiunti dalla società trapanese di Vittorio Morace che abbandona i campionati dilettantistici (ed anche l'appellativo di società dilettantistica) per strutturarsi con una nuova conformazione societaria, con il 50% direttamente nelle mani di Morace e il restante 50% attraverso la società Ustica Lines.

Con l'inizio della nuova stagione (2010-2011) il Trapani torna in un campionato professionistico dai quali mancava dal 2000 e ha la possibilità di essere scelto dalla Lega Nazionale Dilettanti per giocare la Coppa Italia maggiore, esordendoci di seguito per la terza volta nella sua storia, in quanto miglior classificata nel proprio girone della Serie D della precedente annata calcistica, nonostante il successivo ripescaggio a completamento organici nei professionisti: la prima occasione fu nella memorabile edizione 1958-1959, venendo eliminato dal Prato al Terzo turno dopo aver battutto Marsala (2-4 al Provinciale, derby della provincia di Trapani per la prima volta di scena in tale competizione) e Palermo (1-2 a Palermo, questa attualmente l'unica vittoria dei trapanesi sui rosanero nel capoluogo siciliano in una competizione ufficiale), mentre la seconda si verificò nella stagione 1995-1996, quando ad estromettere la compagine siciliana, soltanto ai tiri di rigore già al Primo turno, fu la Reggiana di Carlo Ancelotti. Al primo turno della Coppa Italia 2010-2011 supera la SPAL in trasferta a Salò (in campo neutro), mentre al secondo turno perde in casa del Frosinone.[16]

Al termine della stagione 2010-2011 il Trapani si piazza al secondo posto alle spalle del Latina e si qualifica per i Play-off promozione. Dopo aver sconfitto in semifinale un coriaceo Neapolis, raggiunge la finale incontrando nuovamente l'Avellino: con un perentorio 3-1 tra le mura amiche[17] che ribalta il risultato negativo di 1-2 ottenuto ad Avellino, la formazione di Roberto Boscaglia conquista la promozione in Lega Pro Prima Divisione, coronando nel migliore dei modi una stagione ricca di soddisfazioni che ha fatto rinascere, nei trapanesi, l'amore per il calcio della propria città, oltreche un ritorno nella terza serie nazionale dopo 15 anni.

Il Trapani Calcio, nella stagione 2011-2012 di Lega Pro Prima Divisione, dopo un campionato sorprendentemente di alta classifica (la matricola siciliana fu in testa dalla 21ª alla 32ª giornata con nove vittorie consecutive tra dicembre e febbraio), vide diradarsi ed annullarsi il cospicuo vantaggio in favore dello Spezia (a dieci giornate dalla fine la formazione siciliana risultava in vantaggio di nove punti dalla seconda in classifica, il Siracusa e di undici dallo Spezia, quest'ultimo poi vincitore del torneo), posizionandosi seconda con 60 punti alle spalle dei bianconeri liguri, protagonisti di una poderosa rimonta, qualificandosi per i successivi play-off promozione.[18]

Durante i play-off, il Trapani supera la Cremonese in semifinale con due pareggi (entrambi finiti con il risultato di 1-1) conquistando la finale in virtù della migliore posizione in classifica, raggiunta durante la stagione regolare. Nel doppio incontro della finale, la squadra granata, dopo aver pareggiato 1-1 in trasferta contro la Virtus Lanciano nella partita di andata, viene sconfitta nella partita di ritorno in casa per 1-3, perdendo inaspettatamente la promozione per il 2º livello di campionato a favore degli abruzzesi.[19]

Nel campionato di Lega Pro Prima Divisione 2012-2013 il club giunge al primo posto in classifica, dopo un testa a testa con il più quotato Lecce, ottenendo così la sua prima promozione storica nel secondo livello professionistico del calcio italiano. La squadra termina la propria avventura in Lega Pro Prima Divisione con diciotto risultati utili consecutivi nelle ultime gare disputate, rimanendo imbattuta per tutto il girone di ritorno, con il migliore attacco del campionato, il capocannoniere, il maggior numero di vittorie fuori casa e il minor numero di sconfitte subite (4 al pari della Salernitana).

Tra Serie B e Serie C

L'esordio casalingo del Trapani in Serie B con il Pescara il 2 settembre 2013

L'esordio assoluto del Trapani in Serie B nella stagione 2013-2014 avviene allo Stadio Euganeo il 24 agosto 2013, con una vittoria esterna. Debutta in un Provinciale gremito pareggiando 2-2 contro il Pescara. Il primo k.o. è ad opera del Modena per 3-1 allo Stadio Alberto Braglia.

Il Trapani perde il derby contro il Palermo, il primo disputatosi nella storia della serie cadetta, sia all'andata per il risultato di 3-0, che al ritorno, dove i rosanero, lanciati verso la Serie A, si impongono per 1-0. Tra novembre e marzo segue un'incredibile serie di quattordici risultati utili consecutivi, che vedono i granata raggiungere il terzo posto solitario in classifica dopo il turno infrasettimanale a La Spezia.

Imbattuto fuori casa per quasi cinque mesi, lo stop arriva il 5 aprile contro il Carpi allo Stadio Sandro Cabassi. Al termine del campionato Matteo Mancosu, all'esordio nella categoria, è il capocannoniere con 26 reti messe a segno. Il Trapani chiude al 14º posto nella classifica finale del suo primo campionato cadetto e si salva agevolmente.

In Coppa Italia il Trapani vince contro l'AlbinoLeffe e il Padova, ma il 4 dicembre 2013 viene sconfitto per 3-2 nella sfida storica sul campo dell'Inter, venendo così eliminato al quarto turno (nuovo miglior piazzamento) di tale manifestazione.

Nella stagione 2014-2015, dopo un periodo iniziale positivo che vede la squadra siciliana chiudere in piena corsa play off al termine del campionato d'inverno, seguono dieci giornate senza vittorie che comportano l'esonero del mister Roberto Boscaglia, artefice della scalata dalla Serie D alla B e alla salvezza acquisita nella stagione precedente. A sostituire il tecnico gelese subentra il perugino Serse Cosmi, che guida il club al mantenimento della categoria, sfruttando come punto di forza l'ottimo rendimento casalingo (appena una sconfitta nell'arco delle 21 partite giocate al Provinciale). La salvezza matematica arriva alla 40ª giornata, il 16 maggio 2015, a seguito del pareggio per 1-1 contro l'Avellino.

Nel campionato 2015-2016 il Trapani conquista uno storico 3º posto nella serie cadetta, con un record assoluto di 73 punti, qualificandosi così ai play-off per l'accesso diretto alla Serie A 2016-2017. In semifinale supera lo Spezia di Domenico Di Carlo,[20] per poi perdere la finale 1-3 contro il Pescara (0-2 all’andata in trasferta e 1-1 al ritorno in casa; con quest’ultimo risultato i granata non vanno oltre).

Negativa si rivela la stagione successiva, ove il Trapani conquista appena 13 punti nel girone di andata, finendo all'ultimo posto in classifica: ciò costa l'esonero di Cosmi che viene sostituito da Alessandro Calori. L'avvicendamento tecnico rivitalizza la squadra e nel girone di ritorno totalizza 31 punti. Ciò, tuttavia, non è sufficiente per salvarsi: con tre sconfitte consecutive nelle ultime tre partite i granata chiudono la stagione quartultimi con 44 punti e dopo 4 permanenze in Serie B la squadra retrocede direttamente in Serie C, senza nemmeno disputare i play-out (non disputati giacché il distacco dalla quintultima classificata, la Ternana, è superiore di 5 punti).

Nella stagione 2017-2018 il Trapani allestisce un organico importante, con l’obiettivo di vincere il campionato di serie C e tornare immediatamente in Serie B. La squadra chiude la stagione al terzo posto, dietro al Lecce capolista e al Catania, perdendo l'ultima gara a Cosenza per 4-2, partita che costerà al Trapani il secondo posto e si rivelerà decisiva anche per il prosieguo. Infatti il Trapani entra come terza agli ottavi di finale dei play-off, dove il sorteggio le assegna il Cosenza. Il club calabrese si impone sia all'andata che al ritorno: 2-1 in Calabria, 0-2 a Trapani. Il Cosenza riesce nell’impresa di battere il Trapani cinque volte su cinque partite disputate in stagione (due di campionato, una di Coppa Italia Serie C e due partite dei play off). Il Trapani è così eliminato dai play-off.

Cambi di proprietà e ritorno in Serie B

Nell'estate del 2018 il proprietario Vittorio Morace manifesta la volontà di cedere la società sportiva[21] dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Liberty Lines e passa il testimone della presidenza a Paola Iracani, mantenendo la proprietà. Nel mentre s'avvia la stagione sportiva con l'arrivo del nuovo allenatore Vincenzo Italiano[22] (già giocatore granata nel biennio 1994-1996). Dopo la controversia che ha coinvolto Morace e l’imprenditore Francesco Agnello[23] e la successiva trattativa con il finanziere romano Giorgio Heller[24], il 5 marzo 2019 il Trapani Calcio s.r.l. viene ceduto alla società "FM Service srl" di Maurizio De Simone[25].

Durante la stagione, in Coppa Italia di Serie C, i granata raggiungono per la prima volta la semifinale dove vengono sconfitti[26] dalla Viterbese Castrense, poi detentrice del trofeo. Nel Girone C della Serie C il Trapani conquista il secondo posto in campionato, accedendo direttamente alla fase nazionale dei play-off e affrontando prima il Catania in semifinale[27] (superato con due pareggi di 2-2 a Catania e 1-1 tra le mura amiche) ed in seguito il Piacenza in finale (0-0 in Emilia e 2-0 al Provinciale), conquistando la Serie B per la seconda volta nella propria storia[28].

Terminata la stagione agonistica, la F.M.Service srl cede l'intero pacchetto azionario ad una cordata di imprenditori con a capo il finanziere romano Giorgio Heller[29], che il 26 giugno 2019 diviene presidente.

Cronistoria

Cronistoria del Trapani Calcio[30]


  • 1921 - La Vigor nel 1921-22 partecipa al campionato di Prima Divisione CCI e viene fondata la Drepanum Unione Sportiva.
  • 1923 - Dalla fusione della Vigor coi rivali della Drepanum Unione Sportiva rinasce l'Unione Sportiva Trapanese, che fu attiva fino al 1926.[31]

  • 1926 - Fondazione dell'Associazione Sportiva Trapani, club senza attività ufficiale e presto scioltosi.

Semifinale Sicilia Occidentale della Coppa Arpinati.
Fase a gironi Sicilia Occidentale della Coppa Arpinati.
  • 1932-1933 - 6º nel girone I della Prima Divisione.
  • 1933-1934 - 12º nel girone H della Prima Divisione.
  • 1934-1935 - 2º nel girone H della Prima Divisione. Rinuncia all'ammissione in Serie C per problemi finanziari e si iscrive al nuovo campionato di Prima Divisione.
  • 1935-1936 - 5º nel girone unico della Prima Divisione Sicilia.
  • 1936 - Lo Sport Club Juventus di Trapani a fine campionato cessa l'attività.
  • 1936-1937 - Viene fondata l'Unione Sportiva Trapani[32] che tenta di affiliarsi al campionato di Prima Divisione Sicilia, ma non riesce a disputare il campionato per presentazione dell'affiliazione fuori dai limiti stabiliti.
  • 1937-1938 - 2º nel girone A della Prima Divisione Sicilia.
  • 1938-1939 - 5º nel girone A della Prima Divisione Sicilia.
  • 1939 - L'U.S. Trapani al termine del campionato viene cancellata dai ruoli federali F.I.G.C. per inattività.[33] Si affilia la Società Sportiva Juventus.[34]
  • 1939-1940 - 3º nel girone unico della Prima Divisione Sicilia.

Secondo turno di Coppa L.I.S.

  • 1950-1951 - 2º nel girone O della Lega Interreg. Sud di Promozione.
  • 1951-1952 - 11º nel girone O della Lega Interreg. Sud di Promozione. Ammesso nella nuova IV Serie su delibera federale.
  • 1952 - L'Associazione Sportiva Drepanum cambia denominazione in Associazione Sportiva Trapani.
  • 1952-1953 - 7º nel girone H della IV Serie.
  • 1953-1954 - 5º nel girone H della IV Serie.
  • 1954-1955 - 7º nel girone H della IV Serie.
  • 1955-1956 - 3º nel girone H della IV Serie.
  • 1956-1957 - 5º nel girone H della IV Serie. Ammesso al Campionato Interregionale - Prima Categoria.
  • 1957-1958 - 6º nel girone C del Campionato Interregionale - Prima Categoria. Eletto in Serie C per allargamento dei quadri.
Primo turno di Coppa Mattei.
Terzo turno di Coppa Italia.


Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Quarti di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase eliminatoria di Coppa Italia Semiprofessionisti.

Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1982-1983 - 4º nel girone M del Campionato Interregionale.
Quarto turno di Coppa Italia Dilettanti.
  • 1983-1984 - 5º nel girone M del Campionato Interregionale.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.

  • 1990 - L'Associazione Sportiva Trapani 1906 fallisce e viene costituito il Trapani Calcio S.p.A. che ne rileva il titolo sportivo.
  • 1990-1991 - 2º nel girone N del Campionato Interregionale.
Secondo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Terzo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Fase eliminatoria di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

  • 2000 - A causa della difficile situazione finanziaria della società l'iscrizione in Serie D non venne accettata, costringendo il club a ripartire dal campionato di Eccellenza.
  • 2000-2001 - 11º nel girone A dell'Eccellenza Sicilia. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2001-2002 - La società si ritira dal campionato al 22º turno del girone A dell'Eccellenza Sicilia e di conseguenza il Trapani Calcio S.p.A. viene radiato a campionato in corso.
Fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2002 - A seguito della radiazione del Trapani Calcio S.p.A. l'altra formazione trapanese, l'Associazione Sportiva Città di Trapani arrivata 4ª nel girone A dell'Eccellenza Sicilia in estate cambia denominazione in Associazione Sportiva Trapani[36] e, grazie al buon piazzamento nelle graduatorie per il ripescaggio, viene ammessa in Serie D.
  • 2002-2003 - 7º nel girone I della Serie D.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
Secondo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2005 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Trapani Calcio.[37]
  • 2005-2006 - 15º nel girone I della Serie D. Retrocesso in Eccellenza dopo i play-out.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D.
  • 2006-2007 - 12º nel girone A dell'Eccellenza Sicilia. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
  • 2007-2008 - 2º nel girone A dell'Eccellenza Sicilia. Promosso in Serie D dopo i play-off nazionali.
Fase regionale di Coppa Italia Dilettanti.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2009-2010 - 2º nel girone I della Serie D. Perde i play-off ma viene ripescato in Lega Pro Seconda Divisione a completamento organici.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.

  • 2010 - L'A.S.D. Trapani Calcio cambia denominazione sociale in Trapani Calcio S.r.l.
  • 2010-2011 - 2º nel girone C della Lega Pro Seconda Divisione. Promosso in Lega Pro Prima Divisione dopo i play-off.
Secondo turno di Coppa Italia.
Fase ad eliminazione diretta di Coppa Italia Lega Pro.
Primo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Finalista di Supercoppa di Lega di Prima Divisione.
Quarto turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia.
  • 2017-2018 - 3° nel girone C della Serie C. Perde gli ottavi di finale dei play-off.
Terzo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2018-2019 - 2° nel girone C della Serie C. Promosso in Serie B dopo i play-off.
Secondo turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa Italia Serie C.
Terzo turno di Coppa Italia.

Colori e simboli

Colori

La divisa della squadra è tradizionalmente color granata. Per questo motivo i giocatori della formazione trapanese vengono chiamati anche i "granata". I calzoncini e i calzettoni sono anch'essi granata. La divisa prevede anche lo stemma societario della squadra. Al colore principale viene abbinato il bianco come colore secondario. La seconda maglia di gioco è bianca con inserti granata.

Le antiche squadre trapanesi ebbero invece altri colori. Nel 1908 per il primo derby della Sicilia occidentale con il Palermo FBC, l'allora Unione Sportiva Trapanese di Giuseppe Platamone indossò una casacca di color verde[38]; successivamente, nel 1930, alla sua fondazione, la Juventus Trapani di Heinrich Schönfeld e Franco Adragna scelse i colori nerazzurri (ricollegabile forse alla precedente militanza interista di Schönfeld).

Il colore granata venne adottato per la prima volta dalla U.S. Trapani nel 1936, e tale scelta trae origine dallo stemma cittadino: il Decreto dell'11 agosto 1928 descrive e definisce lo stemma della città di Trapani non solo negli aspetti simbolici e figurativi, ma anche in quelli cromatici con la definizione "Blasonatura rosso granata", diventando da quel momento il colore rappresentativo della città.

Con la sola parentesi della Juventus Trapani che nel 1940 scelse nuovamente il color verde come identificazione societaria, il granata è a tutt'oggi il colore rappresentativo delle società sportive, non solo calcistiche, della città siciliana. Negli anni il secondo colore societario, il bianco, si è alternato con il nero o, più raramente, con il giallo o l'azzurro. Queste ultime tonalità vennero utilizzate, anche di recente, per la definizione delle terze maglie da gioco.

Divise storiche

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni '10
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '30
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni '30
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni '40
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni '50
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '60/'70
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '70
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '70
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '80
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni '90
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
anni '90
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
anni '90
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
anni 2000
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
anni 2000

Divise Recenti

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2009-2011
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2011-2012
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2012-2013
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2013-2014
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
2014-2015
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
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Calzettoni
2015-2016
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2016-2017
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
2017-2018
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
2018-2019

Simboli ufficiali

Stemma

L'emblema attuale del Trapani Calcio ha la forma di uno "scudo" e riporta, semplificato, i simboli storici dallo stemma della città di Trapani: le cinque torri e la falce. Le torri e la falce campeggiano su campo bianco nella parte superiore dello stemma, mentre la restante parte, in basso, riporta il nome della società su campo granata. Una variante cromatica del logo consite nell'uso del colore granata come sfondo e perfili e scritte di color oro.

Precedentemente le formazioni trapanesi riportavano lo stemma cittadino sulle proprie divise sportive, anche se in modo discontinuo, come la Vigor Trapani dei fratelli Zolli e la A.S Trapani degli anni Venti, la Juventus Trapani nero-azzurra negli anni Trenta (con forma non scudata ma ad ellisse) e la Drepanum con colori granata degli anni Quaranta e Cinquanta.

Successivamente riportare l'emblema (o il simbolo della società) sulle maglie sportive cadde in disuso (l'A.S. Trapani 1906 possedeva uno stemma a forma di scudo che conteneva quello cittadino, capeggiato dalla dicitura societaria, ma non riportandolo sulle maglie) fino agli anni Novanta quando il Trapani Calcio S.p.A. scelse di dotarsi di un proprio stemma di forma circolare con al centro le cinque torri definite in basso da onde del mare sitizzate e la dicitura societaria, che si trasformò, qualche anno dopo, in forma quadrangolare (uno scudo semplificato) riportando sempre le torri cittadine.

Strutture

Stadio

Campo degli Spalti

File:Campo spalti.jpg
Campo degli Spalti.

Prima della costruzione dell'attuale stadio le prime gare disputate dalle formazioni trapanesi furono organizzate negli spazi aperti offerti dal centro cittadino; successivamente gli incontri cominciarono ad essere giocati alla "Palestra di Via Spalti" o "Campo degli Spalti", situato lungo l'omonima via, alle spalle dell'attuale Tribunale, prospiciente il centro storico della città ed in corrispondenza delle vecchie mura (da lì il nome del campo e della via) e del bastione chiamato "Impossibile" che ne definivano un margine. In questo campo si giocò quella che può essere considerata la prima partita di foot-ball a Trapani: nel 1908 l'U.S. Trapanese affrontò la Palermo FBC, partita alla quale accorsero circa duecento persone.

La struttura risultò adatta per varie attività sportive amatoriali che si susseguirono nel tempo (annessa vi era anche una palestra coperta), ma carente ed inadatto ad attività professionistiche (Buratti lamentava già nel 1933 il fondo del campo durissimo e le dimensioni ristrette) per la mancanza quasi totale di tribune che penalizzavano economicamente le società sportive (gran parte del pubblico assisteva la partita dai balconi o terrezzi dei palazzi limitrofi il campo). I successi della Juventus quindi portarono a considerare seriamente la possibilità di realizzare una nuova struttura sportiva adatta al calcio e si arrivò anche ad ipotizzarne il nome di "Stadio del Littorio" (e successivamente "dell'Impero").

Il campo degli Spalti continuò ad essere utilizzato, oltre che per il calcio (fino al suo abbandono durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale), anche per l'atletica, pallacanestro e pallavolo negli anni Cinquanta. Gli spazi del Campo, non più esistente, furono destinati successivamente ad accogliere le nuove costruzioni di edifici a carattere prevalentemente pubblico: lo già citato edificio del Tribunale di Trapani, la Scuola Media Simone Catalano e l'Istituto superiore Rosina Salvo (ex Magistrale).

Campo Aula

Dal 1943 l'allora Juventus Trapani incominciò ad utilizzare il "Campo Aula", terreno ricavato nell'ex pastificio dello stabilimento Aula (da cui prende il nome), situato a nord e fuori dal centro cittadino sul fronte marino del Lungomare Dante Alighieri. La scelta del trasferimento, dovuto ai bombardamenti allora imperanti nel centro cittadino, portò a non pochi problemi logistici ed organizzativi: "La più preoccupante è quella del campo, che oggi è tutto fuorché un campo di calcio in quanto giornalmente un gruppo di pacifiche mucche vi pascola liberamente lasciando qua e là segni poco igienici e piacevoli. Occorrono in primis il recinto interno e la porta esterna..., poi le tribune", scrive La Voce del Cittadino il 2 dicembre del 1945.[30]

Tre anni dopo si tenta di migliorare le condizioni del campo procedendo alla ricostruzione della gradinata, manutenzione e ampliamenti, che proseguiranno per tutti gli anni Cinquanta Ultima gara disputata fu il derby Trapani-Marsala del 16 ottobre 1960, che terminò 2 a 0 con doppietta di Zucchinali. Successivamente venne utilizzato come campo d'allenamento dalle principali formazioni della città trapanese ed attualmente la struttura risulta ancora esistente[39] ed ospita gare dilettantistiche o studentesche e per tali usi fu modificata radicalmente negli anni '80 con una capienza di 500 posti a sedere, a cui s'è aggiunse una pista per il pattinaggio di velocità a rotelle.

La vecchia gradinata dello Stadio Polisportivo Provinciale

Il Provinciale

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Polisportivo Provinciale.

Dal 1960 il Trapani gioca nello Stadio Polisportivo Provinciale, che è il principale impianto sportivo della provincia di Trapani (lo stadio si trova nel comune di Erice dato che l'agglomerato urbano di Trapani ricade in parte nella frazione Casa Santa di Erice), e può accogliere diverse manifestazioni sportive. All'interno dell'impianto si trovano anche una pista di atletica leggera, una piscina ed una palestra coperta.

La capienza è di 8.500 posti, così suddivisi: 2.500 in tribuna coperta, 4.000 in gradinata centrale, 1.500 in curva nord e 500 in curva sud (settore ospiti).[40](la effettiva capienza prima della recente normativa sugli stadi era di 11.500 unità). Recentemente s'è provveduto all'adeguamento dell'illuminazione per gare notturne come richiesto e previsto dalla Lega Calcio.[41] Nel giugno del 2013 è stato approvato lo schema di convenzione tra la Società granata e la Provincia Regionale di Trapani per la gestione dello Stadio Provinciale.

Il nuovo campo in sintetico del Provinciale

È la prima convenzione del genere stipulata in Sicilia tra un ente pubblico ed una Società sportiva. Essa ha previsto la concessione ventennale dell'impianto alla Società che si è fatta carico dei lavori di adeguamento al campionato cadetto.[42] Tra le sostanziali modifiche apportate all'impianto troviamo la creazione di una curva sud dedicata ai tifosi ospiti con l'apertura di due varchi per l'accesso al settore. La curva di casa è ritornata interamente ai supporter locali. Inoltre il posizionamento dei tornelli, obbligatori per il campionato Cadetto, in tutti e 4 i settori, il distanziamento delle panchine ed il loro arretramento, la creazione di spazi più ampi dedicati alla stampa ed alle tv che posseggono i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare. La celerità degli interventi, caso unico per una neopromossa, ha consentito lo svolgimento delle gare fin dal primo match della Stagione che è coinciso con la gara di Coppa Italia Trapani - AlbinoLeffe, svoltasi nel mese di agosto 2013. Dell'agosto 2014 è il nuovo campo in sintetico e le ristrutturazione di Curva nord e gradinata.

Centro di allenamento

Il Trapani Calcio usufruisce di un moderno Centro Sportivo[43] ubicato nel quartiere Fontanelle, all'ingresso della città. Il complesso sportivo è stato ristrutturato dal Comune di Trapani, che ne è proprietario, e concesso alla società granata per le proprie attività sportive sia per la prima squadra che per le giovanili e la Scuola Calcio. Dal 2 marzo 2011 è intitolato all'ex calciatore Roberto Sorrentino, attaccante del Trapani tra gli anni '60 e i '70.

La struttura è formata da un campo da calcio a 11 affiancato da una tribuna laterale (in cui sono evidenziati i colori sociali della società) che può contenere 1000 persone circa, da un campo da calcio a 5 (entrambi in erba sintetica di ultima generazione), e da un campo da tennis. A questi si aggiungono, oltre che l'impianto di illuminazione, gli spogliatoi, per più squadre ed arbitri, locali adibiti a segreteria, infermeria e magazzino e parcheggi interni ed esterni alla struttura stessa.

Società

Il 24 giugno 2010 il Trapani Calcio diviene società di capitali, con la trasformazione da ASD in SRL.

Organigramma societario

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Giorgio Heller - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Lorenzo Petroni - Amministratore delegato
  • Bandiera dell'Italia Luigi Foffo - Vicepresidente
  • Bandiera dell'Italia Carlo Maria Medaglia - Consigliere
  • Bandiera dell'Italia Andrea Oddo - Segretario generale e sportivo

Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor ufficiali

Allenatori e presidenti[30]

Allenatori

Lo stesso argomento in dettaglio: Allenatori del Trapani Calcio.
Allenatori

Presidenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti del Trapani Calcio.
Presidenti
  • 1905-1907 Bandiera dell'Italia Ugolino Montagna
  • 1907-1914 Bandiera dell'Italia Giuseppe Platamone
  • 1918-1925 Bandiera dell'Italia Francesco Benivegna
  • 1925-1929 Bandiera dell'Italia Agostino Burgarella
  • 1929-1932 Bandiera dell'Italia Gaetano Gionfrida
  • 1932-1933 Bandiera dell'Italia Francesco Adragna
  • 1933-1934 Bandiera dell'Italia Salvatore Adragna[48]
    Bandiera dell'Italia Li Donni
    Bandiera dell'Italia Gerolamo Favara e Bandiera dell'Italia Nicola Lamia[48]
  • 1934-1936 Bandiera dell'Italia Attilio Amodeo
  • 1936-1938 Bandiera dell'Italia Giovanni Sardo
  • 1939-1944 Bandiera dell'Italia Giacomo D'Alì Staiti
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Pino Savona
  • 1946-1947 Bandiera dell'Italia Franco Adragna
  • 1947-1948 Bandiera dell'Italia Luciano Daidone
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Francesco Manzo
  • 1949-1950 Bandiera dell'Italia Giacomo Augugliaro
    Bandiera dell'Italia Franco Venuti
  • 1950-1951 Bandiera dell'Italia Roberto Fardella
  • 1951-1952 Bandiera dell'Italia Giuseppe Di Blasi[49]
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Baiamonte[49]
    Bandiera dell'Italia Franco Angelo[49]
    Bandiera dell'Italia Stefano Fontana
  • 1952-1956 Bandiera dell'Italia Giuseppe Di Marzo
  • 1956-1958 Bandiera dell'Italia Carmelo Solina
  • 1958-1965 Bandiera dell'Italia Aldo Bassi[49]
  • 1965-1970 Bandiera dell'Italia Girolamo "Mommo" Marchello
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Eros Costa
    Bandiera dell'Italia Ettore Gentile[49]
  • 1971-1972 Bandiera dell'Italia Giuseppe Ruggirello
  • 1972-1973 Bandiera dell'Italia Nicola Liotti
    Bandiera dell'Italia Francesco Paolo Cavarretta
  • 1973-1974 Bandiera dell'Italia Antonio Romano
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Enzo Culicchia[49]
    Bandiera dell'Italia Vito Poma
    Bandiera dell'Italia Dino Bileci[49]
  • 1975-1976 Bandiera dell'Italia Ettore Gentile[49]
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Pietro Culcasi
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Saverio Catania
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Leonardo Impellizzeri[49]
  • 1979-1980 Comitato di gestione
  • 1980-1981 Bandiera dell'Italia Pio Valenti[49]
  • 1981-1984 Bandiera dell'Italia Alberto Bosco
  • 1984-1986 Bandiera dell'Italia Giovanni Adragna
  • 1986-1989 Bandiera dell'Italia Antonino Sugameli
  • 1989-1990 Bandiera dell'Italia Elio Marini
  • 1990-1998 Bandiera dell'Italia Andrea Bulgarella
  • 1998 Bandiera dell'Italia Giuseppe Poma
  • 1998-2000 Bandiera dell'Italia Giuseppe Rosano
  • 2000 Bandiera dell'Italia Vincenzo Scontrino
  • 2000-2002 Bandiera dell'Italia Guido Messina
  • 2002 Bandiera dell'Italia Gaetano Seidita[49]
  • 2002-2005 Bandiera dell'Italia Antonino Birrittella
  • 2005-2018 Bandiera dell'Italia Vittorio Morace
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Paola Iracani
  • 2019 Bandiera dell'Italia Francesco Paolo Baglio
  • 2019-oggi Bandiera dell'Italia Giorgio Heller
Cronologia delle sedi sociali
  • 1905: Via Bellini (U.S. Trapanese)
  • 1912: Corso Vittorio Emanuele (U.S. Trapanese)
  • 1926: Viale Regina Elena (A.S. Trapani)
  • Dal 1930 al 1936: Via Ximenes (Juventus Trapani)
  • 1936: Via San Francesco (U.S. Trapani)
  • 1946: Piazza Garibaldi (A.S. Drepanum)
  • 1947: Via dei Tintori (A.S. Drepanum)
  • 1949: Via Argentieri (A.S. Drepanum)
  • 1950: Via Garibaldi (A.S. Drepanum)
  • Dal 1951 al 1955: Piazza Scarlatti (A.S. Drepanum poi A.S. Trapani)
  • Dal 1955 al 1967: Piazzetta Sales (A.S. Trapani)
  • Dal 1967 al 1979: Via Bastioni (A.S. Trapani)
  • Dal 1979 al 1982: Via G. B. Fardella 8 (A.S. Trapani)
  • Dal 1982 al 1984: Via Orlandini (A.S. Trapani)
  • Dal 1984 al 1990: Via dei Mille 56 (A.S. Trapani 1906)
  • Dal 1990 al 2002: Via Sicilia (Trapani Calcio S.p.A.)
  • Dal 2002 al 2005: Via Medea (A.S.D. Trapani Calcio)
  • Dal 2005 al 2012: Via Bastioni (Trapani Calcio)
  • Dal 2012: Via Orlandini 48 (Trapani Calcio)

Calciatori

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Trapani Calcio.

Il miglior marcatore della squadra è Antonino Barraco, autore di 81 reti tra campionati (C1, C2 e D, inclusi i play-off) e Coppa Italia.[50] Altri calciatori degni di nota sono: Franco Nanni (campione d'Italia con la Lazio nel 1974), Natale Picano, Giacomo Tedesco, Vincenzo Italiano, (anch'essi con esperienze in massima divisione), Antimo Iunco, Antonino Barillà, Matteo Mancosu.[51] Da ricordare anche Marco Materazzi, vincitore con la Nazionale dei Mondiali 2006,[52] e Christian Terlizzi che ha vestito la maglia della nazionale maggiore.

Tra gli stranieri si segnalano invece il senegalese Lys Gomis, il bosniaco Milan Djuric, il bulgaro Pavel Vidanov [53], e due dei protagonisti della stagione 2015-2016: il brasiliano Igor Coronado e il croato Bruno Petkovic.

Palmarès

Competizioni nazionali

2012-2013 (girone A)
1931-1932 (girone siciliano)
1993-1994 (girone C)
1971-1972 (girone I)

Competizioni interregionali

1984-1985 (girone M)
1992-1993 (girone H)

Altri piazzamenti

Terzo posto: 2015-2016
Secondo posto: 1934-1935 (girone H); 1937-1938 (girone siciliano A)
Secondo posto: 1960-1961 (girone C); 1962-1963 (girone C), 2018-2019 (girone C)
Terzo posto: 1959-1960 (girone C); 2017-2018 (girone C), 2018-2019 (girone C)
Secondo posto: 2011-2012 (girone B)
Secondo posto: 2010-2011 (girone C)
Finalista: 2013
Secondo posto: 1990-1991 (girone N); 1991-1992 (girone H)
Secondo posto: 2009-2010 (girone I)
Secondo posto: 2007-2008 (girone A)
Secondo posto: 1950-1951 (girone O)
Semifinalista: 2018-2019
Finalista: 2001-2002

Finali disputate

vs Turris: 1995-1996 (play-out)
vs Fermana: 1996-1997 (play-out)
vs Cinisi: 2000-2001 (play-out)
vs Real Messina: 2001-2002 (finale)
vs Terrasini: 2006-2007 (play-out)
vs Ricigliano: 2007-2008 (finale promozione)
vs Avellino: 2010-2011 (finale promozione)
vs Virtus Lanciano: 2011-2012 (finale promozione)
vs Avellino: 2013 (finale)
vs Pescara: 2015-2016 (finale promozione)
vs Piacenza: 2018-2019 (finale promozione)

Statistiche e record

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del Trapani Calcio.

[30]

Partecipazione ai campionati nazionali

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione 1 1921-1922 1
Serie B 5 2013-2014 2019-2020 5
Prima Divisione 3 1932-1933 1934-1935 33
Serie C 25 1942-1943 2018-2019
Serie C1 3 1994-1995 1996-1997
Lega Pro Prima Divisione 2 2011-2012 2012-2013
Promozione 2 1950-1951 1951-1952 21
IV Serie 5 1952-1953 1956-1957
Campionato Interregionale - 1ª Cat. 1 1957-1958
Serie D 2 1970-1971 1971-1972
Serie C2 10 1978-1979 1999-2000
Lega Pro Seconda Divisione 1 2010-2011
Serie D 8 1979-1980 2009-2010 15
Campionato Interregionale 6 1981-1982 1991-1992
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1992-1993

Statistiche individuali

Dati aggiornati alla stagione regolare 2018-2019.

Record di presenze
  • 324 Bandiera dell'Italia Vincenzo De Francisci
  • 302 Bandiera dell'Italia Luca Pagliarulo
  • 255 Bandiera dell'Italia Benito Zanellato
  • 254 Bandiera dell'Italia Antonino Morana
  • 238 Bandiera dell'Italia Nicola Celano
  • 235 Bandiera dell'Italia Natale Picano
  • 218 Bandiera dell'Italia Renato De Togni
  • 213 Bandiera dell'Italia Vito Incrivaglia
Record di reti
  • N.B.: nel conteggio sono compresi i campionati (stagione regolare, play-off, play-out e finali) e le coppe nazionali.


Grafico del livello dei campionati giocati (dal 1921 in poi)
Grafico che mostra in maniera sintetica la partecipazione del Trapani Calcio ai campionati di livello nazionale


.


Record di squadra

  • Il Trapani detiene il record di vittorie consecutive (8) in Serie B stabilito nella stagione 2015-2016 che eguaglia quello di Cremonese (stagione 1992-1993), Verona (stagione 1998-99 e 2011-12), Torino (stagione 2000-01), Juventus (stagione 2006-07).


Tifoseria

Il Trapani Calcio è prevalentemente seguito nei comuni di Trapani e dell'Agro ericino, che assieme compongono l'area urbana di 120 000 abitanti che fa riferimento a Trapani. La squadra, nelle trasferte al sud, viene al massimo seguita da poche decine a un centinaio di spettatori, mentre, in tutte le trasferte al centro nord, viene accompagnata da diverse centinaia di appassionati.

Particolarmente degni di nota due esodi massicci registrati in occasione di:

  • Cremonese - Trapani 2012-2013 con 1600 tifosi ritrovatisi allo stadio Zini di Cremona, il 12 maggio 2013 in occasione dell'ultima giornata del campionato, vinto dai granata.
  • Internazionale Milano - Trapani Calcio con 3000 tifosi che hanno sostenuto la squadra nello stadio di San Siro in occasione dei 32esimi di Coppa Italia 2013-14 il 4 dicembre 2013.[55]

La tifoseria organizzata è nata intorno alla fine anni '60, con la fondazione dei primi club di tifosi fan-club cittadini come il Club Granata “Fontanelle” (1967), e viene in seguito consolidata negli anni successivi con la fondazione di altri gruppi come Club “Raimondo Massa” (1976), Club Amici Granata “Alberto Caruso” (1985), Club dell'Amicizia “Bruno Nardi” (1987), Club Amici del Corso (1994) o il Trapani Club Guarrato (1996)[56].

Curva Nord Trapani (Trapani - Bari nel maggio 2015)

In questa fase l'associazionismo dei tifosi era privo dei connotati che col passare degli anni avvicinarono la tifoseria organizzata trapanese al movimento e alle dinamiche "ultras". Apparse a Trapani nella metà degli anni '80 con la formazione di gruppi come Gioventù Granata, CUCN-Comando Ultrà Curva Nord (1986), gli Irriducibili e, in tempi più recenti, gli Ultras Trapani (1995), A.S. Trapani 1905, Quelli del Nord Ultras Trapani, Casual Tp, BOYS, Vecchio Stile, S.N.T.-Settore Non Tesserato , ...Da sempre Guarrato presente, "Club Marausa Lido Granata". Nel 2019 i principali gruppi "ultras" hanno deciso di mettere da parte le differenti identità e unirsi tutti sotto un unico striscione Curva Nord Trapani.[senza fonte]

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Sicilia.

La tifoseria ultras trapanese è stata gemellata per molti anni con quella ultras della Turris di Torre del Greco.[57][58] Gemellaggio interrotto nel 2018.[senza fonte]

Da sempre gemellata anche con la tifoseria del Catania, una delle poche tifoserie in terra sicula con cui i tifosi granata hanno buon rapporto, diventato amicizia, esteso a tutta la tifoseria rossazzurra e trapanese e rafforzatosi fino a diventare un rapporto stretto, anche per via della comune rivalità accesa con il Palermo.[59]

La tifoseria granata, negli anni '80, è stata storicamente gemellata anche con i tifosi della Nissa di Caltanissetta, gemellaggio, poi, interrotto tra il 2008 e il 2009.[60] Buoni rapporti vi si registrano con i supporters del Giarre. Rispetto c'è con le tifoserie del Licata, del Lanciano (nata dopo la storica promozione degli abruzzesi nel 2012 al Provinciale), della Carrarese (nata per l'invito dei tifosi granata ad un pranzo collettivo), del Perugia e della Reggina.

La rivalità maggiore dai tifosi del Trapani è quella con il Marsala, un derby della Provincia di Trapani che si gioca da cento anni, il primo svoltosi nel 1912 in un'amichevole. Rivalità molto sentite, sempre in ambito regionale, vi sono con i tifosi del Mazara e del Siracusa.

Altre inimicizie sono quelle con l'Acireale, l'Akragas, l'Alcamo, il Messina, il Ragusa, la Cavese, la Juve Stabia, il Savoia e la Triestina. In ambito extra regionale, negli ultimi anni, si è venuto a creare un forte antagonismo con i tifosi dello Spezia per delle intemperanze fra le opposte tifoserie al Provinciale di Trapani e dell'Avellino.[61] Non va soprattutto dimenticato che, sempre negli ultimi tempi, si è creata anche una particolare rivalità con i tifosi del Lecce, ove con i pugliesi sono successi anche degli scontri.

Evoluzione spettatori

Fonte:[62]

Stagione Categoria gare casalinghe tutto esaurito Totale Media
19/20 Serie B 19
18/19 Serie C - Girone C 18 0 53.803 2.989
17/18 Serie C - Girone C 18 0 68.441 3.802
16/17 Serie B 21 0 106.215 5.058
15/16 Serie B 21 0 106.854 5.088
14/15 Serie B 21 0 105.788 5.038
13/14 Serie B 21 0 108.757 5.179
12/13 Lega Pro Prima Divisione - Girone A 16 0 47.988 2.999
11/12 Lega Pro Prima Divisione - Girone B 17 0 61.880 3.640

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Trapani Calcio 2019-2020.

Rosa

Rosa aggiornata al 27 agosto 2019.[63]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Andrea Dini
Bandiera del Portogallo D João Silva
Bandiera dell'Italia D Alessandro Martina
Bandiera dell'Italia D Luca Pagliarulo
Bandiera della Francia C Anthony Taugourdeau
Bandiera dell'Italia D Stefano Scognamillo
Bandiera dell'Italia A Daniele Ferretti
Bandiera dell'Italia C Salvatore Aloi
Bandiera dell'Italia A Felice Evacuo
Bandiera della Francia A M'Bala Nzola
Bandiera della Macedonia del Nord C Nikola Jakimovski
Bandiera dell'Italia P Marco Carnesecchi
Bandiera dell'Italia D Antonio Candela
Bandiera dell'Italia C Filippo Tolomello
Bandiera dell'Italia C Giuseppe D'Anca
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia D Nicola Culcasi
Bandiera dell'Italia C Gregorio Luperini
Bandiera dell'Italia D Cristian Cauz
Bandiera dell'Italia C Francesco Corapi
Bandiera dell'Italia C Luigi Scaglia
Bandiera dell'Italia P Giuseppe Stancampiano
Bandiera dell'Italia A Giacomo Tulli
Bandiera dell'Italia A Francesco Golfo
Bandiera dell'Italia D Michele Fornasier
Bandiera dell'Italia C Riccardo Cataldi
Bandiera dell'Italia D Lorenzo Del Prete
Bandiera dell'Italia C Andrea Colpani
Bandiera dell'Italia C Giacomo Molinari
Bandiera dell'Italia A Luca Valenti
Bandiera dell'Italia A Stefano Pettinari


Staff tecnico

Staff dell'area tecnica[64]
Staff tecnico
  • Bandiera dell'Italia Raffaele Rubino - Responsabile area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Francesco Baldini - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Luciano Mularoni - Allenatore in seconda
  • Bandiera dell'Italia Stefano Firicano - Collaboratore tecnico
  • Bandiera dell'Italia Diego Gemignani - Preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Luigi Stori - Collaboratore preparatore atletico
  • Bandiera dell'Italia Davide Bertaccini - Preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Panetta - Team manager
Staff medico
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Mazzarella - Responsabile sanitario
  • Bandiera dell'Italia Roberto Matracia - Medico Sociale
  • Bandiera dell'Italia Ettore Tocco - Medico Sociale
  • Bandiera dell'Italia Salvatore Scardina - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Mirko Genzardi - Fisioterapista
  • Bandiera dell'Italia Claudio Fici - Fisioterapista

Note

  1. ^ Francesco Baldini è il nuovo allenatore del Trapani
  2. ^ http://www.rsssf.com/tablest/trapani.html
  3. ^ sito ufficiale Trapani Calcio Storia del club
  4. ^ Buratti al Trapani?, in Il Littoriale, 24 maggio 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
  5. ^ Fanelli e Loveri ingaggiati dal Trapani, in Il Littoriale, 14 agosto 1933, p. 2. URL consultato il 19 luglio 2010.
  6. ^ Il Trapani licenzia l'allenatore, in Il Littoriale, 21 novembre 1933, p. 4. URL consultato il 19 luglio 2010.
  7. ^ Jerryultrà e Vito Galuppo, Campionato 1935-36, su tifotrapani.altervista.org. URL consultato il 3 giugno 2009.
  8. ^ Tra il 1940 e il 1943 la città di Trapani subì 27 bombardamenti, su biografiadiunabomba.it. URL consultato il 5 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2008).
  9. ^ Piergiorgio Renna e Amedeo Di Sora, I primi anni del Frosinone, su frosinonecalcio.com. URL consultato il 4 giugno 2009.
  10. ^ Davide Rota, Calciatori ed allenatori ungheresi in Italia, su rsssf.com. URL consultato il 4 giugno 2009.
  11. ^ Sfogliando l’album dei ricordi, su ilcalcioillustrato.it. URL consultato il 15 giugno 2009.
  12. ^ Jerryultrà e Vito Galuppo, 1952-53 IV Serie Girone H, su tifotrapani.altervista.org. URL consultato il 4 giugno 2009.
  13. ^ Campionato 1981/82
  14. ^ (EN) Roberto Quartarone, Trapani Associazione Sportiva, su rsssf.com, 1º gennaio 2006. URL consultato il 1º giugno 2010.
  15. ^ Escluso l'Ancona in B e 20 club in Lega Pro
  16. ^ Fabio Tartamella, Il Trapani a Frosinone per continuare a stupire, in la Repubblica, 15 agosto 2010, p. XVIII.
  17. ^ Trapani Avellino 3-1 (dts) – Il Trapani è in Lega Pro Archiviato il 15 agosto 2011 in Internet Archive.
  18. ^ Il TrapaniCalcio va a “picco”, Spezia in B, su altratrapani.net. URL consultato il 13 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2012).
  19. ^ Calcio, Trapani-Virtus Lanciano 1-3
  20. ^ Calcio, Trapani finalista playoff di B, su rainews. URL consultato il 31 maggio 2016.
  21. ^ Trapani Calcio, Morace mette in vendita la società. Dal tracollo in Eccellenza al sogno sfumato della A
  22. ^ Scelto il nuovo allenatore del Trapani, è Vincenzo Italiano
  23. ^ Vicenda cessione Trapani Calcio. Fissata udienza presso il Tribunale delle Imprese di Palermo
  24. ^ Trapani, Giorgio Heller interessato all’acquisto del club
  25. ^ Trapani: società ceduta a FM Service srl
  26. ^ Trapani, addio Coppa Italia Serie C: la finale sarà Monza-Viterbese
  27. ^ Play off di Serie C, altro pari nel derby col Catania: il Trapani è in finale
  28. ^ Apoteosi Trapani, è Serie B! 2-0 al Piacenza
  29. ^ Trapani, ceduto il 100% delle azioni al gruppo Heller
  30. ^ a b c d Franco Auci - Storia del Trapani (Prima e Seconda Parte), Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005 Giuseppe Mazzarella - Dal campo Aula a San Siro, Officina Grafica, Trapani, 2013
  31. ^ Sul libro "Annuario Generale degli Sports e Turismo e Società Collegate" edito a Milano nel merzo 1925 a pag. 1961 (elenco delle società affiliate alla FIGC che parte da pag. 1952 divise per provincia di residenza) non risulta alcuna "Unione Sportiva Trapanese", bensì il "Drepanum Football Club". Volume di circa 2 200 pagine conservato dalla Biblioteca comunale centrale di Milano e Biblioteca Nazionale Braidense.
  32. ^ Direttorio Federale, comunicato ufficiale n. 37 del 26 marzo 1937 al punto n. 2 "Nuove società affiliate": U.S. Trapani, Via San Francesco d'Assisi 27.
  33. ^ Direttorio Federale, comunicato ufficiale n. 19 del 30 novembre 1939 al punto n. 14 "Cancellazione società": U.S. Trapani - Trapani.
  34. ^ Manca comunicato ufficiale, ma presente nelle liste di trasferimento del Progetto:Sport/Calcio/Liste di trasferimento/1941 Il Littoriale, 1º aprile 1941, pag. 2.
  35. ^ 8º in classifica al momento della sospensione.
  36. ^ COMUNICATO UFFICIALE N. 100/A (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 3 dicembre 2002. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
  37. ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2005. URL consultato il 7 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  38. ^ Comincia l'era della "Coppa Lipton", su aquilerosanero.com. URL consultato il 15 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2010).
  39. ^ CONI Trapani - Impianti Sportivi-Trapani Archiviato il 17 settembre 2012 in Internet Archive.
  40. ^ Lo Stadio Polisportivo Provinciale, su alegranata.com (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009).
  41. ^ Stadio Provinciale, consegnati oggi i lavori di illuminazione[collegamento interrotto]
  42. ^ La convenzione per la gestione dello Stadio Trapanicalcio.it
  43. ^ Centro Sportivo "Roberto Sorrentino" Archiviato il 20 agosto 2011 in Internet Archive.
  44. ^ Joma Sport nuovo sponsor tecnico del Trapani Calcio, su trapanioggi.it.
  45. ^ Il gruppo Arena main sponsor del Trapani calcio
  46. ^ (Allenatore-giocatore)
  47. ^ http://www.trapaninostra.it/libri/Franco_Auci/Giovanni_Cesare_Oddo/Giovanni_Cesare_Oddo.pdf
  48. ^ a b Comitato di reggenza
  49. ^ a b c d e f g h i j k Commissario straordinario
  50. ^ Nicola Berardino, Lanciano resta in corsa Trapani ok con rabbia, in La Gazzetta dello Sport, 4 giugno 2012.
  51. ^ Fabrizio Vitale, Serie B. Mancosu senior, il bomber non predestinato che ora sogna la Serie A, gazzetta.it, 19 febbraio 2014.
  52. ^ Luigi Garlando, Le mie battaglie con l'Aeroplanino, in La Gazzetta dello Sport, 23 marzo 2002.
  53. ^ Il Trapani nelle mani di Gomis: "Cosmi? A volte ci mangerebbe...", gds.it, 6 maggio 2015.
  54. ^ Nino Barraco: Tutta la storia
  55. ^ fcinternews.it
  56. ^ Il Trapani in fotografia (PDF), su francoauci.it.
  57. ^ Tifoseria - Gemellaggi e rivalità Archiviato l'11 settembre 2009 in Internet Archive.
  58. ^ Curva Ospiti | I tifosi del… Trapani | PianetaEmpoli:: Official Media Partner Empoli F.C Archiviato il 6 novembre 2013 in Internet Archive.
  59. ^ Sfottò al Palermo nella partita Trapani-Catania, su mondocatania.com.
  60. ^ ULTRAS TRAPANI: gemellaggi e rivalità sportive, su tuttocalciocatania.com. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2018).
  61. ^ Ultras, Gemellaggi e Rivalità, su tuttocurve.com.
  62. ^ transfermarkt Evoluzione Spettatori Trapani, su transfermarkt.it.
  63. ^ News Trapani Calcio - sito ufficiale
  64. ^ Lo staff tecnico 2019-2020

Bibliografia

  • VV. AA., Almanacco dello sport Trapanese 1975, Trapani, 1975, ISBN.
  • Franco Auci, Chiarpotto e dintorni, Arti Grafiche Cosentino, Trapani, Dicembre 2001.
  • Franco Auci, Per non dimenticare: Il Trapani in fotografia, Anno I, n° 12, Arti grafiche Cosentino, Trapani, 24 ottobre 2002.
  • Franco Auci, Cento anni fa 1905, da quel seme: dalle origini alla prima C/2 (1978-79), Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005.
  • Franco Auci, L’ultimo Trapani. La fusione e la grande illusione: dal 1979-80 al 1999-2000, Arti grafiche Cosentino, Trapani, 2005.
  • Giuseppe Mazzarella, Dal campo Aula a San Siro, Officina Grafica Trapani, 2013.

Voci correlate

Collegamenti esterni