Tranvia di Detroit

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Tranvia di Detroit
Servizio di trasporto pubblico
Un tram alla fermata Campus Martius
Tipotranvia urbana
StatiBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
CittàDetroit
InizioGrand Boulevard
FineCongress Street
Apertura2017
 
GestoreTransdev
 
N. stazioni e fermate20
Lunghezza5,3 km
Trasporto pubblico

La tranvia di Detroit, conosciuta anche come QLine[1] (IPA: [kju laɪn]), è una tranvia che collega i quartieri di New Center e Downtown della città di Detroit, sviluppandosi lungo Woodward Avenue. È gestita dalla società francese Transdev.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2011 il governo federale annunciò che non avrebbe finanziato la linea tranviaria M-1, prevedendo invece di destinare quei fondi per una rete di Bus Rapid Transit. Dopo la decisione, gli investitori privati che avevano supportato la M-1 comunicarono la loro intenzione di andare avanti con il progetto attraverso l'M-1 Rail Consortium. Il 18 gennaio 2013, il Dipartimento dei trasporti stanziò un finanziamento di 25 milioni di dollari per la linea M-1, successivamente denominata QLine dopo un accordo di sponsorizzazione con Quicken Loans.[1]

I lavori di costruzione iniziarono il 28 luglio 2014[3] e la tranvia venne ufficialmente aperta al pubblico il 12 maggio 2017.[4] La QLine rappresenta il ritorno del tram a Detroit dopo 61 anni; dal 1863 al 1956 la città era infatti dotata di un'estesa rete tranviaria poi dismessa, come in molte altre città statunitensi, a favore degli autobus.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Eric D. Lawrence, Detroit's M-1 Rail line now to be called the QLINE, su freep.com, 24 marzo 2016. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  2. ^ (EN) Eric D. Lawrence, QLINE report card shows dozens of cars towed or ticketed since May, su freep.com, 28 luglio 2017. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  3. ^ (EN) Detroit streetcar breaks ground, su railwaygazette.co, 28 luglio 2014. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  4. ^ (EN) Eric D. Lawrence e Robert Allen, All aboard! Detroit's QLINE is open for streetcar riders, su freep.com, 12 maggio 2017. URL consultato il 4 dicembre 2017.
  5. ^ (EN) Kenneth Schramm, Detroit's Street Railways, Arcadia Publishing, 2006, ISBN 0-7385-4027-7.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]