Tram ATAC: motrici MATER

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Tram ATAG/ATAC/STEFER serie 5000
Vettura tranviaria articolata, con cassa centrale sospesa
Il tram 5017 in servizio sulla linea 13 (largo Preneste-Monteverde Nuovo) nel 1954
Anni di progettazione 1936
Anni di costruzione 1936-1938
Anni di esercizio 19361972
Quantità prodotta 50
Costruttore MATER (parte meccanica)
CGE (parte elettrica)
Lunghezza 19800 mm
Larghezza 2 350 mm
Altezza 3 200 mm
Capacità 34 posti a sedere[1]
174 posti in piedi
Scartamento 1 445 mm
Passo dei carrelli 2 900 mm
Massa in servizio 21,6 t
Massa vuoto 22,0 t
Rodiggio Bo' + - + 2'
Diametro ruote motrici 835 mm (assi motori)
730 mm (assi portanti)
Rapporto di trasmissione 17/67
Potenza oraria 91 kW
Velocità massima omologata 36 km/h
Alimentazione 600v cc
Tipo di motore 2 motori CGE CT 136 oppure CT 136 K
Dati tratti da:
Blasimme, pp. 90-91

Le vetture tranviarie serie 5000 dell'ATAG di Roma erano una serie di vetture tranviarie in servizio sulla rete tranviaria cittadina e sulle linee dei Castelli tra il 1936 e il 1972.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla scia di quanto fatto dall'ATM di Milano con i tram del tipo "due camere e cucina" serie 3000 l'ATAG commissionò nel 1936 alle officine MATER di Roma la costruzione di cinquanta tram articolati ricavati dalla trasformazione di cinquanta motrici a due assi del tipo a otto finestrini e di altrettante rimorchiate dello stesso tipo, entrambe costruite a metà anni venti, cui era aggiunta una piattaforma centrale sospesa. Tale tipologia di tram permetteva di incrementare notevolmente il numero di passeggeri trasportati, riducendo nel contempo il personale impiegato.

Il primo prototipo, immatricolato con il numero 5001, entrò in servizio il 21 aprile 1936; entro il 1938 seguirono altri quarantanove tram dello stesso tipo[2], che andarono a formare la serie 5001 ÷ 5099[3].

I tram furono impiegati sino al 1950 sulla linea circolare interna, quando furono sostituite in questo ruolo dalle "Moto-Rimorchiate Saglio"; da allora passarono in servizio sulle principali linee di forza della rete romana sino alla loro radiazione, avvenuta tra il 1964 e il 1966 (ma già nel 1954 delle cinquanta motrici costruite ne risultavano esistere 46[4]).

Sei motrici (matricole 5003, 5013, 5025, 5029, 5047 e 5085) furono cedute nel 1965 dall'ATAC alla STEFER, la quale le impiegò sino al 1972 sui due tronchi residui delle tranvie dei Castelli (stazione Termini-Cinecittà e stazione Termini-Ippodromo delle Capannelle), che vedevano (in particolare la linea per Cinecittà) un traffico crescente. Per prestare servizio sulle linee STEFER i tram furono riverniciati in bianco e blu e fu installato un pantografo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L' Ordine di Servizio ATAG, su tramroma.com, n. 338, 28 maggio 1936 riporta 45 posti a sedere
  2. ^ Rotabili usati nella costruzione delle articolate MATER, su tramroma.com. URL consultato il 4 luglio 2014.
  3. ^ Sono impiegati solo i numeri dispari, come usuale a Roma dal 1911: si veda Criteri di numerazione dei rotabili della rete urbana, 1895-2000, su tramroma.com. URL consultato il 4 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2015).
  4. ^ Blasimme, p. 91.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Blasimme, Le motrici tramviarie A.T.A.C. – La serie 5000 "Articolata" Bollettino GRAF, su graftreni.it, n. 27, Roma, luglio 1977, pp. 90-91.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]