Torta mantovana

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Torta mantovana
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioniToscana
Lombardia
Diffusionenazionale
Zona di produzionePrato, Mantova
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
Ingredienti principalifarina, zucchero, burro, mandorle dolci, pinoli, uova, scorza di limone[1]

La torta mantovana (PAT) è un dolce il cui nome non è legato al territorio bensì, probabilmente, a vicende storiche. È un dolce tipico della cucina mantovana[2] ed è relativamente diffuso in Toscana e la zona tradizionale di produzione è Prato. Famosa è quella sfornata dallo stesso biscottificio che produce i Biscotti di Prato[3]. È un dolce a pasta soffice e profumata, di un colore giallo intenso, ricca di mandorle, burro e spolverata abbondantemente di zucchero a velo. È ottima come dessert ma anche come dolce da prima colazione o da merenda. La si accompagna benissimo con il caffè, il latte o il tè.

Leggende e storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli eventi che riconducono al nome sono legati ad una vicenda che ha per metà il sapore di leggenda e per metà quello della storia. Si racconta che la ricetta della "mantovana" fosse un lascito, alla corte De'Medici, di Isabella d'Este che a 16 anni, nel 1490, sposò Francesco II Gonzaga, divenendo così Marchesa di Mantova.

La Marchesa nel 1514 fu ospite di papa Leone X a Roma, città in cui tornò più volte negli anni a venire. In quelle occasioni Isabella d'Este scelse Firenze come città di transito.

Prato, come la città di Mantova, fu dominio dei longobardi: potrebbe essere un'altra spiegazione del nome, ricondotto a quel particolare periodo storico.

Un'altra teoria sull'origine del nome narra che nel 1875 due suore di Mantova in pellegrinaggio verso Roma per il Giubileo furono ospitate da Antonio Mattei, e queste per ringraziarlo gli donarono la ricetta della torta Mantovana[4][5].

Differenze[modifica | modifica wikitesto]

La torta mantovana non è assolutamente da confondere con la sbrisolona, del tutto diversa nella forma e in molti ingredienti, oltre che per zona di produzione che è quella di Mantova.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Pasticceria/577. Torta mantovana, su Wikisource. URL consultato il 4/2/2015.
  2. ^ Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Lombardia (PDF) [collegamento interrotto], su agricoltura.regione.lombardia.it, 22 aprile 2010. URL consultato il 20 gennaio 2013.
  3. ^ Biscotti di Prato: Antonio Mattei sfida la storia e sforna la prima novità dal 1858, su acquabuona.it. URL consultato il 4/2/2015.
  4. ^ Antonio Mattei, la storia dei cantuccini, su cronachedigusto.it. URL consultato il 4/2/2015.
  5. ^ Maria Cristina De Montemayor, Monica Baldi, Dolcezze d'Italia: storie di arte pasticcera e confettiera : dall'antichità all'attualità, M.C. de Montemayor, 2004, p. 139.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudia Colucci e Wainer Mazza, Il quaderno delle ricette della grande provincia mantovana, San Giovanni Lupatoto, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]