Torre Galfa

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Template:Infobox grattacielo La Torre Galfa è un grattacielo di Milano, progettato dall'architetto Melchiorre Bega nel 1956 e terminato nel 1959.

L'edificio, situato all'incrocio tra via Galvani e via Fara (da qui il nome Galvani + Fara = Galfa), ha un'altezza di 109 metri per 31 piani, ai quali sono da aggiungere 2 piani sotterranei.

Il grattacielo, quarto in altezza per la città di Milano, è riconducibile come architettura all'International Style e parte integrante del "Centro Direzionale" della capitale finanziaria italiana, ideato negli anni cinquanta ma mai compiutamente realizzato.

L'edificio ha forma rettangolare, con una base formata da piano terra e primo piano più ampia del corpo formato da 27 piani abitabili. Negli ultimi 2 piani, leggermente arretrati rispetto alla facciata, sono localizzati parte degli impianti tecnologici. I piani interrati alloggiano i rimanenti impianti ed i parcheggi.

Ha la struttura portante in cemento armato, quasi completamente nascosta dalle facciate continue (o curtain wall) in alluminio e vetro, escluse due bande verticali ai lati ed una, più larga, centrale, sul lato posteriore. La vetrata presenta un particolare effetto sfalsato che caratterizza l'edificio. All'interno sono presenti sette ascensori e due scale, posizionati nella parte centrale/posteriore del corpo dell'edificio.

Il palazzo, costruito inizialmente per la società Sarom, fu poi acquistato alla metà degli anni settanta dalla Banca Popolare di Milano che lo utilizzò come centro servizi e sede operativa per circa 30 anni. Nel 2006 fu venduto, per 48 milioni di euro [1], alla Immobiliare Lombarda, società del gruppo Fondiaria Sai. Il grattacielo è al momento vuoto ed in attesa di una futura ristrutturazione.

Note