Tod Frye

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Tod R. Frye (1955) è un programmatore e autore di videogiochi statunitense che ha lavorato anche per Atari, Inc. È ricordato soprattutto per aver sviluppato la versione del gioco Pac-Man per la console Atari 2600.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frye ha iniziato a programmare sui computer nel 1971 usando il linguaggio Fortran, entrando nel settore dei videogiochi nel 1979 quando è stato assunto da Atari, dove ha creato e realizzato la serie Swordquest e lo sfortunato porting di Pac-Man per Atari 2600.

Dopo la sua partenza da Atari, ha prodotto giochi per le console Sega Saturn, Sony Playstation, Nintendo64 e Sony Playstation 2. Frye ha lavorato anche per Axlon (una delle molte società create dal fondatore di Atari, Inc., Nolan Bushnell) nonché come programmatore presso la The 3DO Company dal 1998 al 2003, dove ha ritrovato alcuni ex-impiegati di Atari quali Rob Zydbel, Bob Smith e Howard Scott Warshaw. Presso 3DO Frye ha lasciato lentamente il ruolo di sviluppatore per assumere dal 2001 quello di ingegnere del reparto tecnologico: in tale veste ha seguito lo sviluppo di quasi tutti i prodotti realizzati da 3DO.

Dopo il fallimento di 3DO (2003) Frye ha partecipato con contributi tecnici alla creazione delle raccolte di giochi Midway Arcade Treasures edite da Midway Games.

Ha lavorato anche presso Pronto Games, una società dedita allo sviluppo di giochi per la console Wii.

La vicenda di Pac-Man[modifica | modifica wikitesto]

La versione per Atari 2600 di Pac-Man è stata un fiasco commerciale per Atari, che deteneva i diritti per la versione home dell'originale videogioco arcade prodotto da Namco. Ne furono vendute 7 milioni di cartucce del gioco, risultando il titolo più venduto di sempre per la console, ma, nonostante questo risultato, Atari si ritrovò con ben 5 milioni di copie invendute, principalmente perché il gioco, a causa delle differenze tecniche fra l'hardware dell'arcade e quello della console, ricordava solo lontanamente il vero Pac-Man[1]. Le elevate vendite non compensarono i costi causati dalla campagna pubblicitaria e le perdite date dagli invenduti rimasti in magazzino: i profitti, pertanto, non coprirono gli investimenti, rendendo Pac-Man uno dei giochi che portarono Atari in rosso e che scatenarono la crisi del settore dei videogiochi del 1983. Per disfarsi delle cartucce invendute Atari le seppellì in una discarica di Alamogordo (Nuovo Messico).

Un caso senza precedenti[modifica | modifica wikitesto]

Atari decise di rilasciare un prototipo di Pac-Man molto in anticipo sulla data di pubblicazione prevista perché voleva provare la risposta del pubblico nei confronti del gioco durante le imminenti festività natalizie: per questo motivo il reparto commerciale di Atari fece pressioni su Frye affinché terminasse il gioco in un tempo molto ristretto mentre il reparto tecnico chiese a Frye di disegnare Pac-Man in modo che potesse risiedere su un singolo chip di ROM da 4 KB, nonostante egli avesse ripetutamente richiesto la possibilità di usare quelli da 8 kB.

Limitato nel tempo e nella quantità di memoria a disposizione, Frye propose l'impensabile. Egli incontrò l'allora presidente ed amministratore di Atari, Ray Kassar, chiedendogli una royalty sulle vendite del gioco, minacciando di lasciare Atari per andare a lavorare presso Activision e di lasciare Pac-Man incompiuto ed Atari senza il suo titolo di test.

Kassar cedette alle richieste di Frye con un accordo che non aveva precedenti, non avendo altre possibilità. Se il gioco fosse stato completato nei tempi richiesti, Kassar avrebbe pagato a Frye una royalty di 10 centesimi di dollari per ogni cartuccia venduta[2]. Atari realizzò circa 12 milioni di cartucce di Pac-Man e vendendone circa 7 milioni, rendendo Frye molto ricco.

Il malcontento dei colleghi[modifica | modifica wikitesto]

Un impiegato di Atari scrisse "Why Frye?", Perché Frye?, sulla macchina di prova di Pac-Man contenuta nella sala arcade interna ad Atari. Per tutta risposta, Frye tracciò una linea orizzontale sopra la parola "Why", ad indicare "Why not Frye?", Perché non Frye? in notazione logica[3].

Altri giochi Atari[modifica | modifica wikitesto]

Frye ha legato il suo nome anche ad altri giochi Atari. Ha programmato una versione di Breakout per un gioco elettronico portatile a cristalli liquidi. Ha realizzato i giochi Fireworld[4], Waterworld[5] e Airworld (incompleto)[6] della serie Swordquest per Atari 2600. Ha programmato anche i prototipi di alcuni giochi mai pubblicati, quali la conversione di Xevious[7], Save Mary[8] e Shooting Arcade[9] (tutti per Atari 2600) e Asteroids[10] (per l'Atari 5200).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Five millions E.T. pieces, su snopes.com. URL consultato il 24 agosto 2010.Atari was so sure its home version of the world's most populare arcade game would reach new sales heights that it manufactured 12 millions Pacman cartridges in 1982 (...) Atari sold 7 millions copies of Pacman, but the poor quality of the game turned many people off, and Atari was still stuck with 5 millions unsold game cartridges (trad.: Atari era così sicura che la versione home del più popolare gioco arcade al mondo avrebbe fatto toccato nuovi record nelle vendite che produsse nel 1982 12 milioni di cartucce del gioco. (...) Atari vendette 7 milioni di copie di Pacman, ma la scarsa qualità del gioco scoraggiò molte persone dall'acquistarlo, ed Atari doveva ancora smerciare 5 milioni di cartucce del gioco invendute).
  2. ^ Kent Steven L., The Fall, in The Ultimate History of Video Games: From Pong to Pokemon - The Story Behind the Craze That Touched Our Lives and Changed the World, Prima Games, 2001, p. 236, ISBN 0-7615-3643-4, .....Atari contracted with a programmer named Tod Frye, promising him a royalty on every Pac-Man cartridge the company manufactured. (trad.:...Atari si accordò con un programmatore di nome Tod Frye, promettendogli una royalty per ogni cartuccia di "Pac-Man" che la società avesse realizzato.)
  3. ^ Dal video "Once Upon Atari" prodotto da Scott West Productions sotto la direzione di Howard Scott Warshaw
  4. ^ (EN) Swordquest - Fireworld, su Atarimania.com - 2600.
  5. ^ (EN) Swordquest - Waterworld, su Atarimania.com - 2600.
  6. ^ (EN) SwordQuest - AirWorld, su Atarimania.com - 2600.
  7. ^ Scheda di Xevious su AtariAge, su atariage.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2016).
  8. ^ Scheda di "Save Mary" su AtariAge, su atariage.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2016).
  9. ^ Scheda di Shooting Arcade su AtariAge, su atariage.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2017).
  10. ^ Scheda di Asteroids su AtariAge, su atariage.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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