Tito Bassetti

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Tito Bassetti

Tito Bassetti (Trento, 7 febbraio 1794Lasino, 6 marzo 1869) è stato un letterato e patriota italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da nobile famiglia trentina, Tito Bassetti compì gli studi superiori a Trento, iniziando ben presto a viaggiare per l'Italia "tutto pieno di idee di romanità e di italianità [...] avvicinandosi a tutto quanto era coltura, indole, arte ed educazione del popolo italiano"[1]. Recatosi a Firenze, Bassetti si legò qui a personaggi illustri quali il Tommaseo, il marchese Cosimo Ridolfi, Giovanni Battista Niccolini e Giovan Pietro Vieusseux[1].

Rientrato a Trento, Bassetti sposò la nobile veneta Caterina Revedin e assunse ben presto un ruolo di primo piano all'interno dello scenario cittadino: tra i fondatori della Società Agricola Trentina, fu chiamato a far parte del consiglio e poi della giunta comunale, curando nel frattempo (in accordo col Comitato di Emigrazione Trentina di Milano)la propaganda nazionale in Trentino; proprio a causa del suo impegno su questo fronte, nonché degli stretti contatti che aveva con i patrioti più in vista della città al caffè Luterotti, Tito finì con l'essere incluso nella lista dei sospettati e in seguito, nel 1860, arrestato nella sua villa di Lasino[1].

Il 26 giugno 1860 Bassetti fu, assieme ad altri sette compagni, espulso dal Trentino e destinato a Iungbuzlau, in Boemia, dove ebbe modo di continuare a maturare le proprie idee, fino al giugno dell'anno successivo, quando il Municipio di Trento ottenne dal ministro Schmerling il suo rimpatrio[1]. Nel 1868 Bassetti ebbe l'onore di essere ricevuto dal re Vittorio Emanuele II, poco prima di morire, nel marzo del 1869[1].

Opere (incompleto)[modifica | modifica wikitesto]

  • Agli italiani fratelli - Versi di un relegato, Milano 1861 (pubblicati in forma anonima)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Pedrotti, 1940.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Benvenuti, Il conte Tito Bassetti e la sua attività patriottica, in Tridentum. - Trento., A.14, fasc. 5-6, Trento, 1912, pp. [229]-254.
  • Pietro Pedrotti, Tito Bassetti, in Trentino. - Trento., Trento, TEMI, 1940.
  • Ennio Lappi, Tito Bassetti, un trentino che diede lustro alla sua terra, in Strenna trentina ... / pubblicata per cura della Federazione delle Associazioni dei padri di famiglia, Trento, Tridentum, 2011, pp. 103-106.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Bassetti, Bassetti Tito, su sandrobassetti.it. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Bassetti Tito, su comunemadruzzo.tn.it. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
Controllo di autoritàVIAF (EN5717107 · ISNI (EN0000 0000 2218 7911 · SBN CFIV077458 · CERL cnp01091983 · GND (DE117768243 · WorldCat Identities (ENviaf-5717107
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