Thomas Wakley

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Thomas Wakley, il fondatore di The Lancet

Thomas Wakley (Membury, 13 luglio 1795Madeira, 16 maggio 1862) è stato un medico e politico britannico. Ottenne la fama di riformatore grazie ad alcune battaglie da lui condotte contro il nepotismo, i privilegi e gli abusi di potere in campo sanitario. Nel 1823 fondò la rivista scientifica The Lancet[1], periodico di carattere medico. Fu inoltre membro del parlamento britannico[2] e medico legale[3].

Vita[modifica | modifica wikitesto]

La casa di Thomas Wakley a Bedford Square, Londra
Placca commemorativa presente sulla casa di Thomas Wakley a Bedford Square, Londra

Thomas Wakley nacque a Membury, Devon, nel 1795. La sua data di nascita non è certa, ma la si può desumere dal certificato di battesimo, datato 27 gennaio 1802. Il certificato aveva una nota annessa nella quale si legge che il bambino aveva 6 anni, 28 settimane e 2 giorni nel momento in cui ricevette il sacramento. Per questo motivo la data di nascita è verosimilmente il 13 luglio 1795[4].

Thomas Wakley nacque in una ricca famiglia contadina. Il padre Henry fu un contadino, proprietario terriero[5], cavaliere, difensore delle "Corn Laws" e un Tory, un orientamento politico che il figlio non condivise mai. Henry venne descritto da suo figlio come "un genitore giusto ma severo"[4]. Dalla moglie ebbe 11 figli: 8 maschi e 3 femmine. Tra questi Thomas era il più giovane.

Wakley frequentò la grammar school di Chard[6] e successivamente si trasferì a Taunton, dove iniziò ad avvicinarsi alla medicina[7] con il suo primo apprendistato presso il farmacista Thomas Incledon. Proseguì poi con l'apprendistato presso altri due specialisti del settore sanitario, un chirurgo di nome William Coulson, che risulta come "associato a The Lancet nella sua infanzia", e il cognato di Wakley, Richard Phelps, chirurgo e farmacista. Sotto la guida di quest'ultimo, Wakley studiò dopo essersi trasferito da lui a Beaminster nel 1812[8].

Nel 1815 si trasferì a Londra, dove studiò anatomia al St.Thomas' Hospital come membro del Royal College of Surgeons[9] (MRCS). Divenuto un chirurgo affermato, a 24 anni sposò Elizabeth Goodchild[10], figlia di un uomo d'affari e governatore del St. Thomas' Hospital[11].

Durante la sua carriera professionale, Wakley dimostrò di essere un uomo con una personalità forte, difensore delle classi meno abbienti e critico nei confronti del grosso divario tra ricchi e poveri. Tuttavia le sue posizioni marcate gli causarono molti problemi. Nel 1820, ad esempio, un gruppo di uomini lo assalì, causandogli gravi ferite. Probabilmente l'assalto fu un effetto collaterale della Cospirazione di Cato Street[12], che gli oppositori ritenevano (erroneamente) fosse stata architettata da un chirurgo, identificato proprio nel rinomato Thomas Wakley.

Il 5 ottobre del 1823 pubblicò la prima edizione del suo periodico The Lancet, dal nome di uno strumento chirurgico e di un'arma di addestramento per il gioco medievale. Il periodico nacque con lo scopo di denunciare la corruzione e gli atteggiamenti poco corretti del mondo della medicina, ma trattava anche argomenti non relativi alla sfera sanitaria.

Nel 1861 il medico Charles Williams diagnosticò a Wakley una malattia infettiva, probabilmente tubercolosi, a causa dei suoi attacchi di tosse persistenti e di emottisi[13] e gli suggerì un periodo di riposo in una località dal clima mite. Così il 4 ottobre Wakley firmò il suo testamento e lasciò Southampton per l'isola portoghese di Madeira. Sarebbe tornato a Londra il 24 maggio 1862, ma l'11 maggio cadde da una piccola imbarcazione con la quale aveva navigato attorno alla costa, procurandosi un'emorragia polmonare. Venne assistito da due medici che, nonostante i tentativi, non riuscirono a salvarlo.

Wakley morì cinque giorni dopo l'incidente e fu sepolto il 14 giugno 1862 al Kensal Green Cemetery, dopo una cerimonia funebre riservata ai soli membri della famiglia[14].

London College of Medicine[modifica | modifica wikitesto]

Una delle più ambiziose idee di Thomas Wakley fu quella di creare un diretto rivale del Royal College of Surgeons. Intorno al 1831 pensò di realizzare il London College of Medicine, applicando alcune idee rivoluzionarie per l'epoca. In primo luogo, il corpo dirigente sarebbe stato eletto a suffragio universale e non ci sarebbero state distinzioni di rango o di titolo: il personale sarebbe infatti stato selezionato per merito, le tasse universitarie avrebbero dovuto essere basse per garantire l'accessibilità agli studi e lo standard di cortesia tra esaminatori e esaminati avrebbe dovuto essere alto[15].

(EN)

«A new College of Medicine, founded upon the most enlarged and liberal principles, in which all legally qualified practitioners, whether physicians, surgeons, or apothecaries, were to be associated upon equal terms, will enjoy the equal rights and will be recognised by the same title.[16]»

(IT)

«Un nuovo College di Medicina, fondato sui più liberali e ampi principi, in cui tutti i professionisti legalmente qualificati, medici, chirurghi o farmacisti, dovranno essere associati a parità di condizioni, godranno degli stessi diritti e saranno riconosciuti dallo stesso titolo.»

Tuttavia, il progetto di Wakley era destinato a fallire poiché privo delle necessarie basi giuridiche. Per cominciare, l'associazione per la fondazione del College era inutile, in quanto sarebbe stata necessaria la Royal Charter, un'autorizzazione da parte dello Stato che era stata precedentemente assegnata al Royal College of Surgeons insieme a un'ingente somma di denaro. Inoltre, se lo Stato non avesse acconsentito a riconoscere i diplomi elargiti dal nuovo College, non ci sarebbero state garanzie per i futuri studenti, che quindi non avrebbero avuto alcun motivo di iscriversi al London College of Medicine[15]. A causa di queste limitazioni, Wakley non fu mai in grado di dare vita alla sua idea, nonostante i suoi numerosi sforzi di giornalista. Rimase comunque dell'idea che l'istruzione medica avesse bisogno di un miglioramento e di essere riformata in favore degli studenti[2].

The Lancet[modifica | modifica wikitesto]

The Lancet, Volume 1

The Lancet, una delle più importanti e antiche riviste mediche del mondo, venne fondata da Wakley nel 1823. La prima pubblicazione risale al 5 ottobre 1823.

Con questo periodico egli volle trattare prevalentemente questioni mediche e politiche ospedaliere. Oltre a ciò la rivista, per coinvolgere un pubblico più ampio, si occupò anche di recensioni editoriali, ricerche, biografie di personaggi illustri e questioni civili.

Durante il primo periodo di attività la rivista venne pubblicata in modo anonimo. Infatti Wakley, insieme ai suoi collaboratori William Cobbett, William Lawrence e James Wardrop, iniziò a divulgare le lezioni di chirurgia del professor Astley Cooper senza autorizzazione.

The Lancet assunse una rilevanza sempre maggiore e così le voci sul suo misterioso autore cominciarono a circolare.

Per questo motivo, Sir Astely Cooper decise di recarsi presso il suo "pupillo" e lo scoprì proprio mentre correggeva una delle sue lezioni destinata alla pubblicazione. I due, coscienti dell'ironia della situazione, scoppiarono a ridere[17] e, data la loro precedente amicizia, idearono un compromesso vantaggioso per entrambi.

The Lancet divenne così, in soli due anni, una rivista molto rinomata con una diffusione di oltre 4000 copie e con una politica e un campo ben definiti. In questo arco di tempo, l'originale progetto di Wakley subì alcune modifiche nei contenuti. Le alterazioni principali furono due: da un lato ogni tentativo di spostare l'attenzione del lettore al di fuori dell'ambito medico venne definitivamente abbandonato; dall'altro le pubblicazioni presenti nella rivista assunsero una connotazione sempre più ostile nei confronti dei responsabili ospedalieri[18]. Non a caso, Wakley utilizzò raramente la rivista come mezzo di critica e di denuncia contro il sistema sanitario e l'istituzione universitaria. Infatti si scagliò spesso contro il Royal College of Surgeons of England, considerandolo eccessivamente rigido e classista.

(EN)

«The Council of the College of Surgeons remains an irresponsible, unreformed monstrosity in the midst of English institutions – an antediluvian relic of all... that is most despotic and revolting, iniquitous and insulting, on the face of the Earth.[19]»

(IT)

«Il Consiglio del College of Surgeons rimane una mostruosità irresponsabile e non riformata nel mezzo delle istituzioni inglesi - una reliquia antidiluviana del tutto... che è la più dispotica e rivoltante, iniqua e offensiva, sul volto della Terra'.'»

Nonostante si ritenesse un vero promotore degli interessi della professione medica, egli non ebbe mai la meglio sul Royal College of Surgeons, in quanto potente istituzione supportata dallo Stato. Le idee rivoluzionarie di Wakley, però, gettarono comunque le basi per le successive riforme in campo sanitario. Nel corso degli anni il fondatore di The Lancet ricevette spesso accuse di plagio e di diffamazione, ma tutto ciò non fece altro che aumentare la popolarità della rivista. Wakley continuò a editare la rivista fino alla sua morte, per poi lasciarla in eredità ai figli James Goodchild Wakley e Thomas Henry Wakley. La saggia direzione di The Lancet ha ispirato il giornalismo e la trattazione medica per i successivi 150 anni.

Altre attività di Thomas Wakley[modifica | modifica wikitesto]

Membro Parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a essere un importante e conosciuto giornalista, Thomas Wakley fu anche parlamentare. Divenne un candidato radicale al Parlamento e fu assegnato a Finsbury nel 1835[20], dove rimase fino al 1852.

Fu un membro attivo nella riforma parlamentare, entrando così in contatto con diversi riformatori politici di Londra. Appoggiato dai suoi più cari amici, William Cobbett e Joseph Hume, egli si batté spesso per l'eliminazione delle Poor Laws, per l'abolizione della schiavitù e per la sospensione del Newspaper Stamp Act.

Fu inoltre uno dei pochi sostenitori delle attività dei Chartists, nonostante non approvasse tutti i punti della Charter. Non condivideva infatti l'idea di svolgere annualmente le elezioni Parlamentari, ma avrebbe preferito delle elezioni triennali.

Come ex medico, egli decise di entrare in parlamento per intraprendere soprattutto riforme in ambito sanitario[21]. Non a caso svolse un ruolo di fondamentale importanza nella creazione del Medical Act del 1858 e del General Council of Medical Education. Durante la sua carica parlamentare cercò anche di combattere la contraffazione degli alimenti, pratica molto diffusa a quell'epoca. Egli decise infatti di creare The Lancet Analytical and Sanitary Commission, ossia una commissione con il compito di svolgere indagini sul cibo che la popolazione dell'epoca consumava più frequentemente[22]. Grazie a questa commissione vennero svolte tre principali indagini che rivelarono l'alto numero di cibi alterati. Wakley sfruttò la sua rivista per denunciare questa pratica, pubblicando i nomi dei venditori genuini e in regola, mentre attaccò gli altri, senza diffonderne i nomi, ma spronandoli a vendere cibo sano e di qualità. Grazie a Wakley e alle indagini svolte dalla sua commissione vennero pubblicate due importanti leggi: l'Adulteration Act e il Sale Of Food And Drugs Act.

Medico Legale[modifica | modifica wikitesto]

Fin dalla fondazione di The Lancet, Wakley sostenne l'importanza della figura del medico legale. Egli ottenne questa carica e fu assegnato a West Middlesex nel 1839. Indagò su morti improvvise e non chiare, soprattutto quando i soggetti deceduti erano sotto la custodia della polizia. Wakley dovette spesso indagare su probabili morti a causa di fustigazione, pratica punitiva molto diffusa nell'esercito britannico.

Di enorme rilevanza fu il caso di Hounslow Barracks, in cui il soldato John White morì dopo essere stato fustigato, nel 1846. Il caso venne inizialmente archiviato, dichiarando che la morte avvenne per cause naturali. Wakley però riaprì le indagini interrogando anche il chirurgo dell'esercito, Erasmus Wilson. I due riuscirono a dimostrare che la morte era riconducibile alle 150 frustate che il soldato aveva ricevuto. Grazie a questa inchiesta, la fustigazione come pratica punitiva venne definitivamente abolita nel 1881 tramite l'Army Act[23].

Tuttavia, persino nel suo lavoro come medico legale Wakley non tardò a procurarsi dei nemici. Consulenti legali, avvocati e testimoni coinvolti nei casi di cui si occupava si sentirono offesi dal linguaggio dal tono accusatorio di cui egli si servì sia in Parlamento sia su The Lancet per descrivere il loro modo di operare. Wakley diede loro la possibilità di farsi sentire quando, nel settembre del 1839, decise di consegnare alla centrale di polizia del West Middlesex un documento nel quale erano presenti precise istruzioni che intendevano facilitare il lavoro del medico legale, al fine di evitare inutili processi giudiziari. Un simile gesto suscitò sgomento in tutta la contea e, poiché il documento in questione portava la firma del suo autore, non fu difficile per i magistrati organizzare uno speciale incontro con Wakley e, più tardi, un'inchiesta parlamentare. I più importanti giornali dell'epoca come il Times, l'Observer, il Morning Advertiser e il Morning Herald, scrissero numerosi articoli contro la sua nuova lista di istruzioni, poiché essi supponevano che la vera intenzione del fondatore di The Lancet fosse quella di far aumentare in maniera spropositata i processi[24]. Nonostante tali accuse, Wakley si difese sempre, sostenendo che il suo unico scopo fosse quello arginare i danni provocati dall'incompetenza di alcuni membri della comunità medica, da lui giudicati "un pericolo" per il pubblico.

Fu instancabile nel sostenere gli interessi delle classi lavoratrici e le riforme umanitarie, nonché nel portare avanti la sua campagna contro le restrizioni e gli abusi medici, e fece di The Lancet non solo un organo professionale ma anche un potente motore di riforma sociale. Durante il suo mandato come medico legale svolse tra le 25.000 e le 30.000 indagini, spesso delegandone la responsabilità al figlio Henry Membury Wakley. Si dice che Charles Dickens, ospite frequente alla tavola di Wakley, abbia tratto materiale per Oliver Twist da lui (inchiesta su Eliza Burgess, tenutasi a St. Marylebone Workhouse, gennaio 1840) ed è stato un giurato in diverse inchieste di Wakley. I dettagli di molti dei suoi casi sono conservati nelle sezioni di riferimento di numerose biblioteche di storia locale nel nord e nell'ovest di Londra, sotto il titolo collettivo di "Coroner Wakley's Casebook", una serie di libri pubblicati da C.B. Wakley tra il 2015 e il 2017.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.73.
  2. ^ a b Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.225.
  3. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.111.
  4. ^ a b Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.3.
  5. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.1.
  6. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.4.
  7. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.6.
  8. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.7.
  9. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.9.
  10. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.36.
  11. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.33.
  12. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.41.
  13. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.494.
  14. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.497.
  15. ^ a b Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.223.
  16. ^ Loudon, Medical Care And The General Practitioner, 1750-1850, op.cit., p.279.
  17. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.87.
  18. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.102.
  19. ^ Wakley, The Lancet, op.cit., p.246.
  20. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.240.
  21. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.234.
  22. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.460.
  23. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.416.
  24. ^ Sprigge, The Life And Times Of Thomas Wakley, op.cit., p.82.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Irvine Loudon, Medical Care and the General Practitioner, 1750-1850, Clarendon Press, Oxford 1986, pp. 354
  • Samuel Squire Sprigge, The Life and Times of Thomas Wakley, Longmans, Green & Co., New York 1897, pp. 502
  • Thomas Wakley (editor), The Lancet, Volume 1, J.Onwhyn, Catherine Street, Strand, Londra 1823

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