Noccaea praecox

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Erba storna montanina
Noccaea praecox
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Malvidi
Ordine Brassicales
Famiglia Brassicaceae
Genere Noccaea
Specie N. praecox
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Dilleniidae
Ordine Capparales
Famiglia Brassicaceae
Genere Noccaea
Specie N. praecox
Nomenclatura binomiale
Noccaea praecox
(Wulfen) F.K.Mey., 1973
Sinonimi

Thlaspi praecox
Wulfen, 1789

L'erba storna montanina (Noccaea praecox (Wulfen) F.K.Mey., 1973) è un'esile e piccola pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Brassicacee[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico (praecox) probabilmente fa riferimento alla sua precoce fioritura[2].

In lingua tedesca questa pianta si chiama Frühblühendes Täschelkraut; in francese si chiama Tabouret précoce.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Località: Pellegai, Mel (BL), 503 m s.l.m. - 29/03/2008

La pianta di questa scheda ha un ciclo biologico perenne, è glabra e di colore glauco. L'altezza media della pianta è di 6 – 15 cm (altezza massimo 30 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante erbacee con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve; sono inoltre dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.

Radici[modifica | modifica wikitesto]

La radice consiste in un rizoma breve e obliquo.

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

Ogni rosetta basale di foglie produce diversi fusti. Questi sono eretti, rossicci, glabri e fogliosi.

Foglie[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie
Località: Pellegai, Mel (BL), 503 m s.l.m. - 10/03/2007

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno e sono sagittate-amplessicauli, mentre quelle basali sono disposte a rosetta.

  • Foglie basali: la forma delle foglie della rosetta basale è lanceolata (lievemente spatolata: la massima larghezza della lamina si presenta verso la metà apicale). Dimensione: larghezza 13 mm; lunghezza 15 mm. Sono dentellate ai bordi e la pagina inferiore a volte può essere rossiccia.
  • Foglie cauline: le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno e sono sagittate-amplessicauli. La forma è più o meno lanceolata, sono dentellate solamente nella metà inferiore e alla base possiedono due orecchiette lineari. Il numero delle foglie per fusto oscilla tra 6 e 12. Sono inoltre molto ravvicinate al fusto stesso per cui facilmente lo ricoprono fin quasi all'infiorescenza. Dimensione delle foglie inferiori: larghezza 4 mm; lunghezza 15 mm.

Infiorescenza[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza
Località: Pellegai, Mel (BL), 503 m s.l.m. - 29/03/2008

L'infiorescenza, priva di brattee ma anche di foglie normali, è un racemo terminale di tipo ombrelliforme con piccoli fiori bianchi. Dopo l'antesi l'infiorescenza si sviluppa in lunghezza (fino a 10 – 20 cm). In questa infiorescenza non esiste un fiore apicale. I peduncoli dei fiori sono eretti. Lunghezza dei peduncoli 7 – 8 mm.

Fiore[modifica | modifica wikitesto]

Il fiore
Località: Pellegai, Mel (BL), 503 m s.l.m. - 29/03/2008

I fiori sono ermafroditi, attinomorfi (in realtà sono fiori dissimmetrici – a due piani di simmetria) e tetrameri (calice e corolla composti da 4 parti). Diametro del fiore 4 – 5 mm (massimo 10 mm).

* K 2+2, C 4, A 2+4, G 2 (supero)[3]
  • Calice: il calice è formato da quattro sepali, eretti e a due a due ravvicinati ma divisi (dialipetali). I sepali non sono persistenti. Il colore del calice è bruno-rossastro (ma a volte anche verdastro). Lunghezza dei sepali : 2 – 3 mm.
  • Corolla: la corolla è composta da quattro petali di colore bianco (raramente roseo), alternati ai sepali, disposti in croce e tutti uguali fra di loro; la forma dei petali è strettamente spatolata e oblunga. Dimensione dei petali: larghezza (all'apice) 1 – 2 mm; lunghezza 4,5 – 5 mm.
  • Androceo: gli stami sono sei (2 corti più esterni e quattro lunghi più interni) liberi senza appendici; sono inoltre privi di denti e non sono appiattiti. Le antere hanno una forma ovato-cordata e alla sommità sono apicolate (terminati con una punta più o meno robusta). Il colore delle antere è giallastro.
  • Gineceo: l'ovario è supero a forma ellittica e bi-loculare; per ogni loggia ci sono molti ovuli in posizione pendula. Lo stilo è mediamente lungo mentre lo stimma è a capocchia sub-bilobata.
  • Fioritura: da aprile a giugno.
  • Impollinazione: l'impollinazione è entomogama (è possibile anche una autogamia tramite gli stami più corti).

Frutti[modifica | modifica wikitesto]

Il frutto consiste in una siliquetta deiscente non articolata (suddivisa in segmenti) ma alata e con lo stilo persistente disposto in posizione apicale al frutto, peduncolata e glabra. Rispetto al fusto è in posizione patente e sporge in fuori. La forma è discoide appiattita (obcordata, divisa in due porzioni o logge; queste orecchiette sono più brevi dello stilo. I semi (non alati ma rugosi) sono fissati lateralmente e sono da 2 a 4 per ogni loggia. Larghezza delle ali : 1 – 2 mm. Il frutto è circa 1,5 volte più lungo che largo. Dimensione delle siliquette: larghezza 3 – 4 mm; lunghezza 6 – 9 mm. Lunghezza dello stilo persistente 2 – 3 mm.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

  • Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita – Sud Est Europeo.
  • Distribuzione: è considerata una pianta rara con una distribuzione discontinua (è comunque presente sull'arco alpino e sull'Appennini centrali e meridionali). In particolare sull'arco alpino è presente nelle seguenti province: CN TO AO CO BG BS TN BL UD (oltre che nella Carinzia). Mentre al di fuori dell'Italia è presente sui seguenti rilievi europei: Carpazi, Alpi Dinariche e Monti Balcani.
  • Habitat: l'habitat tipico di questa specie sono i pascoli aridi collinari e montani. Il substrato preferito è calcareo con pH basico e bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 100 fino ai 1200 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.

Fitosociologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale[4]:

Formazione : delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche.
Classe : Festuco-Brometea

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Noccaea praecox, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6/4/2023.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato l'8 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2010).
  3. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 9 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2009).
  4. ^ AA.VV., Flora Alpina. Vol.1, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 574.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 836.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 449, ISBN 88-506-2449-2.
  • AA.VV., Flora Alpina. Volume primo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 574.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
  • Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 841, ISBN 88-7287-344-4.

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