The Tornados

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The Tornados
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop rock[1]
Rock and roll[1]
Periodo di attività musicale1961 – 1967
1975
EtichettaDecca
Columbia Graphophone Company
London Records
Tower Records
Sito ufficiale

The Tornados erano un gruppo strumentale britannico degli anni sessanta.[1]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo si formò nel 1961. I membri originari erano Alan Caddy e George Bellamy (padre di Matthew Bellamy dei Muse) alle chitarre, Roger LaVern all'organo, Heinz Burt al basso e Clem Cattini alla batteria.[1]

Il loro brano Telstar fu il primo singolo di un gruppo britannico a raggiungere la prima posizione nelle classifiche degli Stati Uniti e vendette cinque milioni di copie in tutto il mondo.[1] Questo successo avrebbe potuto arricchire loro e il produttore Joe Meek, ma una causa per violazione del diritto d'autore in Francia mantenne tutti i diritti bloccati per sei anni. Nel frattempo il gruppo si sciolse.[1]

Nel 1975 Clem Cattini, Roger LaVern, Heinz Burt e George Bellamy si riunirono e pubblicarono una nuova versione di Telstar.

Influenza[modifica | modifica wikitesto]

Il brano The Ice Cream Man, datato 1963, fu utilizzato in Italia, quattro anni dopo, dalla RAI quale sigla dello sceneggiato televisivo Breve gloria di Mister Miffin, diretto da Anton Giulio Majano, con Cesco Baseggio, Alberto Lupo, Nicoletta Rizzi e Luisa Rivelli.

Nel 1979 i Superobots si ispirarono a Telstar per la sigla del telefilm giapponese Guerra fra galassie.

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Il canale televisivo Real Time ha trasmesso il 6 febbraio 2013 ri-trasmesso nella notte del 25 maggio 2013, ritrasmesso nella notte del 26 luglio 2013, trasmesso ancora il 9 gennaio 2014 e ritrasmesso il 7 marzo 2014 un episodio del programma 24 ore al pronto soccorso in cui Roger è protagonista come paziente del King's Hospital di Londra. In tale episodio il settantatreenne Roger cita la band e il singolo Telstar).

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1962 - The Sounds of The Tornados (Decca Records, DFE 8510)
  • 1963 - More Sounds from The Tornados (Decca Records, DFE 8521)
  • 1963 - Billy Fury & The Tornados (Decca Records, DFE 8525)
  • 1963 - Tornado Rock (Decca Records, DFE 8533)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1962 - Love and Fury/Popeye Twist
  • 1962 - Telstar/Jungle Fever prima posizione nella Billboard Hot 100 per 3 settimane, Official Singles Chart per cinque settimane, Francia, Irlanda e Sud Africa, terza in Olanda e Norvegia e sesta in Germania
  • 1963 - Globetrotter/Locomotion with Me
  • 1963 - Robot/Life on Venus
  • 1963 - The Ice Cream Man/Scales of Justice (Theme)
  • 1963 - Dragonfly/Hymn for Teenagers
  • 1964 - Joystick/Hot Pot
  • 1964 - Monte Carlo/Blue Blue Beat
  • 1964 - Exodus/Blackpool Rock
  • 1965 - Granada/Ragunboneman
  • 1965 - Early Bird/Stomping Thru the Rye
  • 1965 - Stingray/Aqua Marina
  • 1966 - Pop-Art Goes Mozart/Too Much in Love to Hear
  • 1966 - Is That a Ship I Hear/Do You Come Here Often?
  • 1975 - Telstar/Red Rocket

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) The Tornados, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 28 luglio 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN128616675 · ISNI (EN0000 0000 8844 284X · WorldCat Identities (ENlccn-no2001083536
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